Arriva il Tour de France. La colossale corsa francese, che sposta molte più persone e attese del Giro d’Italia, partirà il 29 giugno da Firenze e proprio quel giorno percorrerà la Valle del Savio. Se qualcuno non sa di cosa stiamo parlando e di quale sia la zona, avrà piacere di questo breve excursus. Lo scorso anno era stata lanciata un’iniziativa dal nome Valle Savio Bike Sound: un calendario di eventi che avrebbe abbinato la bicicletta e la musica organizzati da Extra Giro con il supporto dei Comuni della Valle. Teatro di svolgimento la Valle del fiume Savio, che dall’appennino tosco romagnolo scende verso Cesena, attraversando a monte paesi come Bagno di Romagna e San Piero in Bagno, diventando più a valle il luogo di spettacolari discese in kayak.
La prima data, il 7 maggio 2023, andò molto bene. Sulle successive si abbatté l’alluvione della Romagna, che fermò tutto. Si tornò a parlarne con un evento molto emotivo ad agosto, ma fu chiaro che il progetto originario non sarebbe stato mantenuto. Così quest’anno, volendo tenerlo vivo con la speranza di rilanciarlo in grande stile nel 2025, si è dato il nome a un concorso legato al passaggio del Tour sulle stesse strade.
Un pezzetto di Tour
Racconta tutto Caterina Molari, dell’Ufficio Turismo dei Comuni Valle Savio, teatro delle attività messe in atto per accogliere la carovana gialla e i tifosi che eventualmente la seguiranno.
«Noi siamo la Valle del Savio – dice – quindi avremo un pezzettino del Tour de France. Nella prima tappa, infatti, da Firenze a Rimini, la corsa si immetterà nel nostro territorio tra Santa Sofia e Bagno di Romagna. Quindi farà il passo del Carnaio e lì metteremo una hospitality. Poi la corsa scende verso Sarsina, dove ci sarà un’altra hospitality presso il lago di Quarto, che è un punto turistico molto bello. Infine si arriverà al Barbotto, che è la salita micidiale nel comune di Mercato Saraceno. dove troverete la terza hospitality. Da lì il gruppo proseguirà verso il traguardo. Dato che noi ci occupiamo in particolare di promozione turistica, vorremmo mostrare quanto c’è di bello da fare e vedere nella Valle del Savio».
Cosa farete?
Abbiamo creato tre hospitality e un gioco sui social. Per cui come prima cosa c’è da seguire su Instagram il progetto che si chiama Valle Savio Bike Sound. Lo abbiamo ripreso e usato come ispirazione per questo concorso. Chi vuole partecipare dovrà caricare entro il 15 giugno su Instagram una sua fotografia in bicicletta nella Valle del Savio e suggerire una canzone che lo ispira o che ascolta quando va in bici. Poi deve pubblicarla taggando @vallesaviobikesound e in questo modo parteciperà alla selezione per accedere a queste hospitality. Il 16 giugno una giuria speciale selezionerà i vincitori, per un totale di circa 250 ospiti.
Cosa succede nelle hospitality?
Offriamo da mangiare e da bere. Vedranno il Tour in diretta, perché metteremo anche dei maxischermi. E poi li vedranno passare dal vivo, dato che saremo proprio a bordo strada.
E’ prevedibile che l’arrivo del Tour de France sulle vostre strade abbia una ricaduta turistica?
Noi pensiamo di sì, tanto da aver creato anche altri eventi collaterali: ogni Comune ha fatto il suo pezzettino. A Bagno di Romagna, il weekend prima con un’associazione del territorio organizziamo una serata di racconto, la presentazione di un libro di chi cento anni fa aveva fatto il passo del Carnaio in bicicletta e lo aveva raccontato. La domenica 23 giugno, ci sarà una biciclettata amatoriale tra Santa Sofia e Bagno di Romagna, quindi un tratto del Tour de France aperto a tutti. Tanto più che la strada adesso è asfaltata di fresco ed è un piacere pedalarci sopra. Delle iniziative sorte in maniera quasi spontanea dalle associazioni del territorio. Inoltre nel giorno di passaggio della corsa faremo degli allestimenti visibili anche dall’alto che rendano identificabili i paesi.
E gli alberghi?
Quasi tutti pieni. Si sono organizzati facendo dei pacchetti turistici per portare la gente a vedere il Tour de France. Al punto che l’altro giorno ho provato a prenotare una camera per degli amici e ho visto che sono già quasi tutti pieni, nonostante non siamo sede di partenza e tantomeno di arrivo. Però abbiamo visto che avendo delle salite iconiche, come il Barbotto che è un po’ il terrore dei ciclisti (anche quelli della zona), le nostre zone sono un bel richiamo. Il Barbotto e pure il Carnaio li faceva anche Pantani per allenarsi. Lo amavamo tutti, perché dal mare per allenarsi veniva sulle nostre colline. Quindi in qualche modo le nostre zone si sono auto promosse, noi stiamo aggiungendo qualche spunto.
Di che tipo?
Ci siamo inventati il gioco sui social per dire: «Vieni nella Valle del Savio, perché ci sono cose belle». E non parliamo solo di strade e salite, perché poco distante c’è la Biblioteca Malatestiana e chi vuole può fermare la bici e visitarla. Oppure ci sono le Pievi a Mercato Saraceno o le cantine vinicole del territorio. Le terme vanno anche da sole, però le stiamo sfruttando a livello comunicativo.
In che modo tornerà Valle Savio Bike Sound?
Quest’anno lo abbiamo rilanciato, per il momento come brand collegato al Tour de France, nel contesto degli eventi Savio Trail 2024. Speriamo di ripartire con gli eventi veri e propri dal prossimo anno. La volontà di puntare sul ciclismo c’è, anche Visit Romagna ci crede molto e il nostro territorio ci crede molto. Per cui non resta che venire nella Valle del Savio, pedalare, farsi una foto e pubblicarla. C’è tempo fino al 15 giugno.
Per informazioni
Instagram: vallesaviobikesound