Inserto Tannus Lite, protegge la ruota e cambia la guida

24.06.2024
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Abbiamo provato Tannus Lite, ovvero l’inserto con dimensioni ridotte (rispetto a quelli specifici per la mtb) dedicato ai tubeless gravel (e anche road), che fa parte di un pacchetto modulare, l’unico a proporre questo concetto.

Il suo disegno influisce in modo importante sul comportamento dello pneumatico durante l’utilizzo, perché irrobustisce, mette gomma e cerchio al riparo da colpi proibiti e se utilizzato con cerchi hookless aumenta la protezione in caso di foratura e run-flat (quando si pedala con la gomma a terra).

La struttura interna, tutto l’inserto ha una consistenza omogenea
La struttura interna, tutto l’inserto ha una consistenza omogenea

Tannus Lite, una sorta di memory foam

L’inserto Tannus Lite è molto consistente e compatto, ma ha una grande capacità di adattamento, soprattutto nella porzione inferiore dove sono presenti le scanalature. Ricorda il memory foam di alcuni prodotti, si adatta alle pressioni esercitate, senza mai collassare.

E’ un fattore tecnico di prima importanza che conferma anche una certa longevità dell’inserto. Si adatta, ma non si plasma ed è un prodotto arcigno non facile da inserire all’interno del tubeless. O meglio, tende a far irrigidire il tallone del tubeless e di conseguenza tutte le operazioni di tallonatura diventano più complesse. Servono forza, malizia e un po’ di olio di gomito. In questi casi è sempre utile un velo di acqua e sapone sul tallone della gomma, in modo da facilitare lo scivolamento dello pneumatico sul carbonio.

Binomio perfetto con cerchio hookless

Abbiamo provato l’inserto Lite con un cerchio hookless ed uno pneumatico gravel da 38 millimetri di sezione. Partendo dal presupposto che è fondamentale inserire il liquido sigillante (e/o lattice anti-foratura), proprio l’abbinamento hookless/inserto è a nostro parere perfetto. La zigrinatura del Tannus blocca il tallone dello pneumatico che diventa una cosa sola con i bordi del cerchio.

Se i vantaggi sono meno tangibili quando le pressioni di esercizio sono ottimali, in caso di abbassamento repentino della pressione e/o di foratura si può continuare a pedalare senza il rischio di stallonare e di far saltare lo pneumatico fuori dalla sede. Il cerchio è salvo e ringrazia, i bordi hookless sono fuori pericolo e considerando il costo medio di una buona ruota con cerchio in carbonio non è cosa di poco conto.

Un occhio al riciclo non guasta mai
Un occhio al riciclo non guasta mai

Calibrare l’utilizzo dell’inserto

La consistenza dell’inserto è quella che sentiamo tra le mani. Inevitabilmente modifica il comportamento della gomma tubeless ed in parte anche lo stile di guida, spingendosi anche verso un’aggressività aumentata. Al tempo stesso aumenta la durezza della porzione laterale dello pneumatico, un vantaggio quando si parla di protezione ed aumento della resistenza contro oggetti esterni che possono tagliare la gomma. L’inserto protegge e attutisce i colpi che arrivano dal basso, smorza le vibrazioni (in particolare modo quando si percorrono tratti sassosi golenali). Al tempo stesso cambia e fa diminuire il potere elastico e di deformazione della gomma, che diventa “più tosta e dura”, limitando quell’effetto scivolamento che si percepisce quando si va in appoggio in curva sullo sterrato.

Ci siamo trovati a nostro agio con l’utilizzo dell’inserto (in ambito gravel competitivo) montato solo sulla ruota posteriore. Di certo una scelta ai limiti della soggettività, una soluzione che non ha influito in modo esponenziale sullo stile di guida (abbiamo abbassato di 0,2 bar la pressione, rispetto al setting standard) e ci ha permesso di sfruttare a pieno la fase ammortizzante della ruota anteriore.

In conclusione

Tannus Lite fa parte di un percorso evolutivo dei tubeless, del gravel e ovviamente degli inserti. Questi ultimi se utilizzati in modo corretto offrono una protezione maggiore per il tubeless e per il cerchio (hook e hookless), mettendo l’utilizzatore al riparo da eventuali rischi di rottura, ma portando anche una maggiore sicurezza nelle fasi di guida più aggressive.

Riteniamo un inserto come Tannus un prodotto molto tecnico e come tale deve essere utilizzato, provato e testato a lungo per capirne le reali potenzialità. Un inserto del genere è una sorta di customizzazione della ruota e proprio per questo motivo deve essere cucito addosso ai diversi stili di guida. Tannus Lite è uno solo, ma il delta di personalizzazioni di ruote/pneumatici è ampio. Ad ognuno il suo.

Tannus

Nuovo Tannus Tubeless Lite, ottimo per il gravel (e non solo)

04.01.2024
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Abbiamo provato l’ultima versione dell’inserto Tannus, ovvero il Tubeless Lite. Si basa sul concetto di sviluppo run-flat con l’obiettivo di aumentare la protezione del cerchio e di essere efficiente quando lo pneumatico è a terra.

Ma non è solo uno scudo protettivo. Influisce in maniera positiva anche sul perfetto abbinamento tra cerchio e gomma, oltre a limitare le deformazioni dello pneumatico nella zona del tallone. Entriamo nel dettaglio.

Protegge ed irrobustisce i talloni di gomma e cerchio
Protegge ed irrobustisce i talloni di gomma e cerchio

Tubeless Lite, quello sagomato

E’ riconoscibile grazie al disegno e alla struttura laterale formata di una sorta di protuberanze che si alternano ad incavi, entrambi presenti sui lati. Insieme hanno un duplice obiettivo, quello di abbinarsi all’inserto Pro (con dimensioni decisamente più grandi, di fatto l’involucro di Lite ed insieme danno forma a Fusion, adatto a discipline che strizzano l’occhio al gravity), ma anche di adeguarsi al cerchio e smorzare gli impatti che arrivano dal terreno. Infatti, accostandolo all’anti-foratura Armour, i due offrono performances molto differenti (Lite influisce poco o nulla sulla prestazione dello pneumatico in fatto di elasticità e deformazione).

Tannus Tubeless Lite ha un valore alla bilancia davvero contenuto, soli 50 grammi (sezione da 32). E’ piuttosto facile da montare (più semplice con i cerchi hookless), anche se è necessario considerare la larghezza del canale interno del cerchio e anche l’elasticità dello pneumatico tubeless.

Perfetto con i cerchi hookless

A nostro parere è la protezione perfetta per i cerchi hookless e per le ruote con il cerchio in carbonio che fa segnare pesi ridotti all’osso. Il Tubeless Lite aiuta a trattenere lo pneumatico, lo blocca sul bordo del cerchio ed evita che si deformi in maniera eccessiva, o addirittura che stalloni pericolosamente. Contribuisce a “dare nervo” allo stesso cerchio, rendendo la stessa ruota più rigida, scorrevole e precisa nei segmenti tecnici dove si cambia traiettoria in continuazione. Il Tannus è una sorta di parete interna aggiuntiva, che sfrutta perfettamente la pressione dell’aria che impatta contro la gomma. Non modifica la larghezza dello pnaumatico, facendolo spanciare verso i lati e fuori dalla ruota. E’ un inserto bello tosto, quindi tende a far indurire e a dare maggiore consistenza al tallone che è a contatto del cerchio.

Tubeless Lite permette di far scendere la pressione di esercizio degli pneumatici (noi abbiamo ridotto di 0,3 bar, rispetto alle nostre abitudini). E’ fondamentale l’impiego del liquido anti-foratura. E’ molto importante anche l’utilizzo di una valvola adeguata da applicare al cerchio, in modo che questa non interferisca con l’inserto, bloccando il flusso dell’aria.

Le nostre considerazioni

Mai più senza. E’ una delle considerazioni ripetute in diverse occasioni, considerando che non abbiamo mai forato (se è accaduto il liquido anti-foratura ha fatto il suo dovere e nessuno si è accorto di nulla). Tannus Tubeless Lite è un gran bel prodotto (qui si argomenta un utilizzo gravel un po’ spinto in ottica gravel race), perché protegge (e quando si spendono tanti euro per le ruote in carbonio non è un semplice dettaglio), stabilizza lo pneumatico e non influisce in modo eccessivo sull’elasticità di quest’ultimo.

Cosa significa? Vuol dire che si riesce a sfruttare in modo ottimale la deformazione dello pneumatico e la sua capacità di smorzamento, aspetti fondamentali della resa tecnica che contribuiscono alla stabilità e al piacere di guida (e al comfort), anche all’interno di sentieri scassati. Non solo: quando è inevitabile l’impatto con un sasso sporgente, il pensiero di avere un inserto del genere aiuta ed è un boost in fatto di sicurezza per il superamento dell’ostacolo.

Inoltre offre un feeling del tutto accostabile ad un binomio ruota/gomma senza inserto, un vantaggio che non modifica lo stile di guida, a prescindere dal contesto ambientale. E poi il prezzo di listino: Tannus Tubeless Lite costa poco meno di 30 euro, poco se consideriamo che aiuta a proteggere ruote che, non di rado, hanno un valore di migliaia di euro.

Tannus

Inserti protettivi road, il punto di vista di Stefan Anton

28.07.2022
3 min
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Eurobike per noi è stata l’occasione di incontrare Stefan Anton, che ora è responsabile della produzione di Tannus. Anton è colui che ha scoperto le qualità del Graphene applicato agli pneumatici specifici per il ciclismo.

Lo abbiamo intervistato e gli abbiamo chiesto un punto di vista sulla categoria tubeless road e sul futuro degli inserti protettivi dedicati alle bicicletta da strada.

Non solo una questione di protezione del cerchio
Non solo una questione di protezione del cerchio
Quando vengono utilizzati gli inserti protettivi?

Prima di tutto è necessario contestualizzare l’utilizzo degli inserti protettivi, che vengono abbinati ai cerchi in carbonio con gli pneumatici tubeless. Sembra una banalità, ma non è così, perché non è possibile usarli con i tubolari e quelli specifici per i clincher sono oggetto di una fase evolutiva importante. Gli inserti protettivi hanno un largo utilizzo tra i pro’, molto più di quanto si è portati a pensare, ma si contestualizzano sui tracciati complicati, ad esempio il pavé ed il gravel, ma anche per le prove a cronometro. Tra i pro non è un segreto il largo utilizzo dei tubeless e dei copertoncini.

Cronometro? Quale potrebbe essere la chiave di lettura?

Nella categoria dei professionisti è quella di perdere meno tempo possibile, perché l’inserto tra pneumatico e cerchio, in caso di foratura e perdita di pressione ti permette di proseguire ad una velocità elevata e per più tempo consecutivo. Un altro fattore da considerare, sempre in ambito pro è quello di non avere l’ammiraglia vicina per un repentino cambio della ruota; ecco che un inserto protettivo diventa un ottimo deterrente contro la foratura. Per un utente amatoriale la chiave di lettura è quella di salvaguardare il costoso cerchio in carbonio e la possibilità di tornare a casa.

Un inserto gravel applicato con la camera d’aria, facile pensare ad un prodotto road in futuro
Un inserto gravel applicato con la camera d’aria, facile pensare ad un prodotto road in futuro
Hai nominato i copertoncini, ma con Tannus stai sviluppando dei nuovi inserti?

Sì, per la categoria tubeless e anche per quella dei copertoncini. Quest’ultima ha un ritorno importante ed è tornata a crescere anche sotto il profilo dello sviluppo. Molte squadre di professionisti li utilizzano, con ottimi risultati e feedback. E’ ovvio che anche per noi è una categoria interessante dove investire e sviluppare.

Un aspetto negativo degli inserti specifici per il settore road?

Il montaggio e lo smontaggio dal cerchio, specialmente se non si è pratici nella meccanica. Ma stiamo lavorando anche in questo, sulle forme e sulle densità dei materiali. In un futuro, neppure troppo lontano avremo dei prodotti molto efficienti e facili da maneggiare.

Tannus Armour Tubeless
Tannus Armour Tubeless
Quanto tempo è necessario per lo sviluppo dei nuovi inserti?

Realisticamente ci vogliono dai 18 ai 24 mesi. La tempistica si può accorciare fino ad un anno in una situazione ideale, senza i ritardi legati alle forniture delle materie per la lavorazione e produzione. C’è anche da considerare la necessità e le richieste che arrivano dal mercato, che collimano con le necessità delle varie categorie di utenza.

Parliamo di performances. In Tannus misurate l’efficienza degli inserti?

Sì certo, ci sono diversi test che si concentrano sulla resistenza al rotolamento, ovviamente sulla scorrevolezza e sull’efficienza in generale, ma anche dell’applicazione per le diverse categorie. Ma producendo inserti protettivi misuriamo anche la resistenza agli impatti e la longevità nelle sue diverse sfaccettature.

Utilizzando gli inserti in ambito road si lasciano dei watt per strada?

Siamo nell’ordine di 2 soli watt, a parità di ruota e di pneumatico tubeless. Noi facciamo delle analisi complete, che includono anche i risvolti negativi che hanno i piccoli impatti in fase di rotolamento.

Tannus