Search

SuperHydro Tabs: l’idratazione la cura EthicSport

02.09.2022
3 min
Salva

L’idratazione è un aspetto importante dell’allenamento, soprattutto ora che il caldo aumenta, e la disidratazione è dietro l’angolo. EthicSport ha così pensato di aiutare i ciclisti aiutandoli a reintegrare i fluidi persi durante la pedalata, lo fa attraverso le SuperHydro Tabs. E’ indirizzato a chi ha bisogno di ripristinare gli elettroliti in allenamenti di lunga durata a medio-alta intensità. 

L’idratazione è fondamentale all’interno dell’allenamento, soprattutto d’estate quando il nostro corpo consuma molti liquidi
L’idratazione è fondamentale all’interno dell’allenamento, soprattutto d’estate quando il nostro corpo consuma molti liquidi

Caratteristiche

Le SuperHydro Tabs sono delle compresse idrosaline che non contengono zuccheri aggiunti e solamente 8 calorie per tab.  La loro speciale formulazione consente un’ottimale idratazione e l’assorbimento di acqua durante l’attività intensa. Sodio, potassio, magnesio, calcio e cloro sono bilanciati e generano una soluzione che apporta 487 mg di elettroliti per compressa.

Le vitamine della categoria B contribuiscono alla riduzione della stanchezza e dell’affaticamento. La vitamina B1 contribuisce alla normale funzione cardiaca, mentre la vitamina B6 contribuisce alla formazione dei globuli rossi.

Le SuperHydro Tabs sono vendute in box da 12 tubi contenenti 20 tab ciascuno
Le SuperHydro Tabs sono vendute in box da 12 tubi contenenti 20 tab ciascuno

Metodo di assunzione

Per un corretto utilizzo delle SuperHydro Tabs è consigliato sciogliere una tab in 500 millilitri d’acqua assumendola ad intervalli regolari ogni 15 minuti. Altri minerali apportati sono: zinco 5 mg, Magnesio 28,5 mg, Cloro 50 mg, Calcio 65 mg e Potassio 130 mg. Tutti valori riferiti alla singola tab. Il prodotto è venduto in confezioni da 12 tubi contenenti 20 tabs ciascuno al prezzo di 9,50 euro.

Le compresse Hydro al gusto limone
Le compresse Hydro al gusto limone

Le abbiamo provate

Un sapore gradevole, non è dolce e questo aspetto lo rende piacevole anche durante lo sforzo nelle giornate da canicola. Abbiamo provato le tabs in modi differenti, con le sole SuperHydro sciolte nella borraccia, prima e dopo l’allenamento, oppure abbinate al SuperDextrin solubile.

Dopo l’attività fisica risulta una bevanda piacevole e dissetante, che soddisfa anche grazie ad una lieve effervescenza e gratifica senza intasare il palato già provato dalla secchezza post attività. Il bassissimo contenuto calorico rende questo integratore adatto anche a chi tiene sotto controllo l’apporto di energia, magari nelle giornate di recupero.

EthicSport

La via naturale a recupero e idratazione secondo Dinamo

09.08.2022
4 min
Salva

Siamo arrivati all’ultima fase: il recupero, per il quale DINAMO prevede degli integratori particolari. Non si tratta dei soliti shake di proteine o mix di amminoacidi ramificati e carboidrati in polvere a cui siamo abituati.

Una fase delicata

La fase post allenamento richiede delle attenzioni speciali, che neanche il ciclista della domenica può sottovalutare. L’attività fisica non garantisce l’incolumità al consumo di cibo spazzatura (fritto, burger industriali, patatine, alcool…), né ci autorizza a grosse abbuffate per compensare le calorie bruciate. Bisogna mangiare, ma non qualsiasi cosa. Altrimenti si rischia di gravare ulteriormente sul fisico che già deve smaltire le tossine prodotte durante lo sforzo.

La dotazione Dinamo per il dopo attività consta di due prodotti: Post Activity e Lapacho
La dotazione Dinamo per il dopo attività consta quindi di due prodotti: Post Activity e Lapacho

Nonostante ognuno abbia le proprie esigenze, per il recupero sono generalmente consigliabili carboidrati a diverso indice glicemico. Poi verdure e pasta, insieme ad un’adeguata quantità di proteine, magari di origine vegetale. Infine l’immancabile olio extra vergine di oliva come condimento.

Un concetto diverso

Nell’intervista, il dottor Alessandro Bonetti, nutrizionista del team Eolo-Kometa, ci ha spiegato che usando gli integratori Dinamo, il concetto di recupero è leggermente diverso.

«Con la corretta alternanza degli integratori Dinamo nelle fasi precedenti – dice – il recupero sarà in parte già iniziato nel momento in cui termineremo l’attività fisica. Abbinata ad un’alimentazione adeguata, l’integrazione con POST-ACTIVITY è sufficiente per garantire un ottimo recupero. Esso sfrutta le proprietà che derivano dalla sinergia delle componenti vegetali combinate secondo l’ayurvedica. Bisognerebbe assumere da 2 al massimo 8 compresse di POST-ACTIVITY subito dopo la gara o l’allenamento, da sole o contestualmente al pasto».

Ingredienti interessanti

Tra gli ingredienti più interessanti contenuti in questo integratore, c’è l’ashwagandha, capace di ridurre lo stress psico-fisico. Ci sono anche il bacopa, l’amla e il fillanto per la depurazione epatica e per favorire un rapido e completo stoccaggio di glicogeno, il carburante per i muscoli. Infine il trifoglio rosso e il bambù capaci di migliorare l’efficienza polmonare, l’elasticità dei vasi sanguigni e l’integrità delle cartilagini articolari.

La posologia corretta prevede l’uso di 2, massimo 8 compresse di Post Activity dopo la gara
La posologia corretta prevede l’uso di 2, massimo 8 compresse di Post Activity dopo la gara

Idratazione continua

Ultimo ma sicuramente non per importanza è il tema dell’idratazione. «Possiamo parlare di tutto – prosegue Bonetti – ma il primo integratore è l’acqua. Bisognerebbe bere con frequenza e nella giusta quantità, circa 150 ml d’acqua ogni 20 minuti, anche nei giorni successivi. La corretta idratazione dell’organismo è il risultato di un processo. Non si può pretendere di ottenere lo stesso risultato bevendo una grande quantità d’acqua tutta di un colpo».

Ecco il Lapacho

Per l’idratazione e il recupero, Dinamo offre l’inedita e rivoluzionaria soluzione di LAPACHO, una corteccia con cui preparare un decotto, dalle proprietà regolatrici, depuratrici e rilassanti.

«La rigenerazione – spiega Bonetti – avviene principalmente nelle ore notturne di riposo. LAPACHO, contribuisce al rilascio di serotonina e melatonina, che favoriscono il sonno. Perciò è consigliabile bere il decotto preparato poco prima di coricarsi. La sua funzione però non è soltanto rilassante. Quindi, se di gradimento, si può bere durante il giorno, anche dai non atleti, sfruttando tutte le altre proprietà benefiche per l’organismo».

Con questa serie di articoli sull’integrazione abbiamo cercato di svelare i piccoli trucchi per supportare la performance con l’alimentazione e l’integrazione completamente naturale offerta da Dinamo. Non ci resta che applicare i suggerimenti del dottor Bonetti, che ringraziamo, e di metterci alla prova, sfidando, così come vuole Dinamo, i nostri limiti. 

NEGLI ARTICOLI PRECEDENTI

In corsa con Dinamo, le dritte di Samuele Rivi

Gel, “malto” e sali: la proposta 100% naturale di Dinamo

Tanti carboidrati e non si sciolgono: Rivi e le barrette Dinamo

Barrette, mandorle e benessere: Dinamo sorregge lo sforzo

Dinamo, i quattro prodotti da assumere prima di partire

Dinamo, l’integrazione naturale: differenze e punti di forza

Nasce Dinamo Nutrition: zero chimica, tutta salute. E non solo…

Dinamo, l’integrazione che arriva dalla natura

EthicSport, la flotta di integratori per l’idratazione estiva

29.07.2022
4 min
Salva

L’idratazione è un aspetto determinante per la prestazione durante i mesi estivi e non solo. Che sia una granfondo, un triathlon, una maratona o una lunga gara, se non si assume il giusto quantitativo di fluidi, il fisico e di conseguenza la prestazione ne subisce drasticamente fino ad un 30%. Per questo Ethic Sport ha studiato prodotti e tecniche di assunzione specificatamente per far rendere il corpo in queste condizioni stressanti. Tre su tutti: SuperHydro, Super Dextrin e Ramtech Hydro.

Per quanto importante, l’acqua non è sufficiente: è necessario integrare soluzioni di acqua e sali minerali, proprio per agire correttamente sui tempi di svuotamento gastrico. Le miscele di sali hanno, infatti, tempi minori di passaggio nello stomaco ed evitano all’atleta di incorrere in una carenza di sodio nel sangue, in corrispondenza di corpose perdite di sudore

Per gli atleti la fase di integrazione dei liquidi è uno dei momenti più importanti per allenamenti e gare
Per gli atleti la fase di integrazione dei liquidi è uno dei momenti più importanti per allenamenti e gare

Le chiavi dell’idratazione

Il corpo umano è composto dal 65% di acqua e, per mantenere inalterate ed efficienti le proprie funzioni biologiche, non può permettersi di perdere più del 2-3% di liquidi. Infatti una disidratazione del solo 3% del peso corporeo, porta ad una riduzione complessiva di circa il 5% del VO2max, ossia del volume massimo di ossigeno per chilogrammo di peso, che si consuma in un minuto. Se si arrivasse fino al 5% di tale perdita, la riduzione della capacità di performare toccherebbe un 30%.

Non solo, la disidratazione stimola la proteolisi, la glicolisi e il catabolismo ormonale; porta all’aumento di cortisolo, quello che viene definito l’ormone dello stress, spingendo così il corpo a entrare in uno stato di allerta.

Gli integratori alimentari idrosalini energetici di buona qualità devono perciò avere una corretta proporzione tra carboidrati di nuova generazione e sali minerali. Il giusto rapporto tra gli ingredienti garantisce un’idratazione molto efficace e un rilascio di energia modulato. Anche il timing è importante, cioè alla tempistica con cui assumere gli integratori, perché attendere lo stimolo della sete per bere, potrebbe risultare un errore irrecuperabile.

Super Hydro è ideale per chi cerca un’ idratazione efficace durante lunghe uscite in bici
Super Hydro è ideale per chi cerca un’ idratazione efficace durante lunghe uscite in bici

SuperHydro

Per chi ha esigenze di elevate prestazioni durante attività di resistenza e di chi ha bisogno di idratarsi efficacemente durante allenamenti di lunga durata, EthicSport propone SuperHydro. Un integratore alimentare idrosalino energetico sviluppato per ottenere una miscela ipotonica, con carboidrati ed elettroliti. La soluzione mantiene prestazioni di resistenza durante l’esercizio fisico prolungato e aumenta l’assorbimento di acqua durante l’attività fisica, per un’idratazione ottimale.

Il complesso, caratterizzato da carboidrati di nuova generazione, permette una cessione dell’energia differenziata, a rilascio rapido e graduale. La presenza di vitamine del gruppo B e vitamina C contribuisce al normale metabolismo energetico, alla riduzione della stanchezza e dell’affaticamento, alla normale funzione cardiaca, alla normale formazione dei globuli rossi. Infine alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo. Sodio, potassio, magnesio e calcio sono bilanciati per un’efficace ripristino degli elettroliti.

Il prezzo consultabile sul sito per il barattolo da 500g è di 16,90 euro. 

Le proprietà di Super Dextrin permettono una veloce integrazione senza appesantire la funzione gastrica
Le proprietà di Super Dextrin permettono una veloce integrazione senza appesantire la funzione gastrica

Super Dextrin

Questo integratore, si posiziona al top con una formula brevettata, in grado di apportare contemporaneamente quattro carboidrati. Le caratteristiche chimico-fisiche differenti, seguono vie metaboliche diverse, per un graduale rilascio delle energie. 

La formulazione di Super Dextrin è maggiormente fluida rispetto a miscele di comuni maltodestrine o di carboidrati semplici. La formula è ovviamente ipotonica e dispone di una quantità di acqua molto bassa per essere integrata.

Il prezzo consultabile sul sito per il barattolo da 700g è di 26,90 euro.

Grazie alla sua formula a base di aminoacidi ramificati il recupero viene agevolato considerevolmente con Ramtech Hydro
Grazie alla sua formula a base di aminoacidi ramificati il recupero viene agevolato considerevolmente con Ramtech Hydro

Ramtech Hydro

Il prodotto è una soluzione evoluta a base di amminoacidi ramificati, che risponde alle esigenze degli atleti che si allenano intensamente e puntano a migliorare i tempi di recupero mediante l’assunzione di un integratore alimentare intra-workout.

Ramtech Hydro apporta anche beta-Alanina e Vitamine B. Le vitamine B6 e B1 contribuiscono al normale metabolismo energetico. La Vitamina B6 contribuisce anche alla riduzione della stanchezza e dell’affaticamento e al normale metabolismo delle proteine e del glicogeno. Lo Zinco presente contribuisce alla normale sintesi proteica. La presenza di PepFormLeucine Peptides, completa la formulazione e consente un’efficace assimilazione della leucina.

Il prezzo consultabile sul sito per il barattolo da 250g è di 37,90 euro.

EthicSport

Cos’è davvero il sudore? Ne parliamo col dottor Giorgi

25.07.2022
4 min
Salva

L’osservazione di Adriano Malori circa l’accentuata sudorazione di Tadej Pogacar potrebbe avere dei riscontri niente affatto banali anche da un punto di vista medico e prestativo. Abbiamo infatti interpellato il dottore (e preparatore) della Drone Hopper-Androni, Andrea Giorgi, sempre all’avanguardia quando si tratta di questi due fronti.

Si suda quando fa caldo, ma cosa succede a livello fisiologico al corpo umano? Che meccanismi s’innescano? Il discorso è complesso. Proviamo a fare chiarezza e magari a saperne di più sulle super striature che a fine tappa si evidenziavano sui pantaloncini (neri) di Pogacar… e altri.

La tappa non è finita e Pogacar ha “già” delle grosse striature bianche di sudore sulla coscia
La tappa non è finita e Pogacar ha “già” delle grosse striature bianche di sudore sulla coscia
Dottor Giorgi, cosa succede fisiologicamente quando si suda?

Il sudore è un meccanismo di dispersione del calore del corpo umano. Serve a far diminuire la temperatura corporea. Questo principio differisce da soggetto a soggetto e varia in base a fattori interni, appunto relativi al singolo atleta, ed esterni, come temperatura ambientale, umidità, vento…

Come dicevamo, abbiamo notato che alcuni corridori più di altri, tra cui Pogacar, a fine tappa avevano grossi segni di “sudore secco” sul pantaloncino, come mai?

Dalla televisione non è facile stabilire chi suda di più o di meno, ma ci sono dei sistemi che servono a capire il tipo di sudorazione e in particolare quanti elettroliti, i sali minerali, si perdono nel corso di uno sforzo.

Che sistemi sono?

Ci sono dei test, solitamente dei “patch”, degli adesivi particolari da attaccare sulla cute, che sono in grado di captare il sudore e di farlo poi analizzare. Da qui si vede quanto sodio e potassio ci sono nel sudore. Questa analisi aiuta a personalizzare l’integrazione dei sali minerali. Questi test sono diffusi però avvengono di più nel calcio a causa della maggior facilità di gestione del rifornimento idrico e energetico durante la competizione, rispetto ad una gara ciclistica.

Noi abbiamo detto di Pogacar: il suo pantaloncino era nero e i segni erano bianchi, ma Bardet per esempio che aveva pantaloncini neri anche lui, non presentava striature tanto evidenti….

A livello corporeo interno abbiamo degli adattamenti soggettivi, c’è chi è più abituato e tollerante nei confronti del caldo e chi meno. Chi perde più liquidi e sali, e chi meno. Chi è abituato ad allenarsi al caldo è in grado di avere una minor perdita di sodio e quindi di liquidi. Le ghiandole sudoripare tendono a trattenere gli elettroliti e ad espellere un sudore ipotonico. Allenandosi con sedute al caldo si crea un adattamento fisiologico che permette di trattenere più sali e quindi di ridurre la sudorazione. E di conseguenza la probabilità di disidratazione.

Tappa di Foix (forse la più calda del Tour): all’arrivo Bardet non presenta segni visibili di suore sul pantaloncino
Tappa di Foix (forse la più calda del Tour): all’arrivo Bardet non presenta segni visibili di suore sul pantaloncino
E quindi quelle striature di bianco?

Ci dicono che l’atleta non è in grado di trattenere i liquidi e i sali.

Chi suda di più quindi non è detto che per forza perda più sali?

Solitamente chi suda di più perde più liquidi e quindi rischia di perdere più sali. Questo può portare ad una riduzione di volume plasmatico, provocando alterazioni metaboliche come un aumento della frequenza cardiaca. E’ necessaria una corretta idratazione con soluzioni isotoniche o ipotoniche. Se tu ingerisci solo acqua e sudi, e quindi perdi sali, avrai una quantità di sodio nel sangue sempre più diluita, arrivando alla cosiddetta “intossicazione da acqua”. Però su questo discorso delle tempistiche a mio avviso c’è ancora un bel po’ da vedere. Si dice infatti che bisogna bere ogni 15′-20′, insomma a cadenza regolare, ma anche farlo a sensazione non è detto che sia sbagliato.

Quindi i sali sono necessari sempre?

In condizioni di caldo estremo sì. E’ un discorso di termoregolazione. Se il corpo si sente più fresco, detta in parole povere, suda di meno. Consiglio anche di utilizzare bevande isotoniche o ipotoniche con carboidrati complessi per una migliore idratazione.

Vingegaard abbassa la temperatura con l’acqua. Testa, polsi e caviglie sono i punti nevralgici, ma spesso la si getta anche sulle cosce (foto ASO)
Vingegaard abbassa la temperatura con l’acqua. Testa, polsi e caviglie sono i punti nevralgici, ma spesso la si getta anche sulle cosce (foto ASO)
E come si può far sentire più fresco agli atleti?

Con le note strategie: acqua fresca addosso, corretta idratazione con bevande al mentolo, bevande al sapore aspro, bevande con maltodestrine, maglia aperta… ma con la crema altrimenti i raggi del sole fanno peggio e ti ustionano. Poi in questo caso molto dipende dai fattori esterni come l’umidità, per esempio. Se questa è molto alta il corpo fa fatica a disperdere calore. Meglio il caldo secco.

Prima dottor Giorgi, ha parlato di frequenze cardiache che aumentano. Perché?

Ognuno ha un certo volume plasmatico nel corpo, nel sangue: sudando perdi acqua e perdendo acqua riduci il tuo volume plasmatico. Per far circolare quella stessa quantità di sangue nei vasi sanguigni il cuore deve pompare di più.

E questo chiaramente apporta una fatica ulteriore…

Certo. Ci sono dei nuovi studi che dimostrano come allenarsi al caldo, oltre che abituare il corpo a disperdere meno sali, porti ad uno stimolo eritropoietico.

Correre a 40 gradi? Si fa, ma con il caldo non si scherza

23.06.2022
6 min
Salva

C’è Caronte e sulla Puglia domenica si attendono temperature prossime ai 43 gradi. L’ideale per correre il campionato italiano, no? Allo stesso modo in cui sembrò di essere in una fornace lo scorso anno a Imola, con l’aggiunta di un’umidità pazzesca. Poi sarà tempo per il Tour. Magari nei primi giorni danesi l’aria sarà più fresca, ma scendendo verso la Francia, il rischio di caldo torrido tornerà più che mai attuale. Come si fa a salvarsi? Come fanno i corridori?

Nei giorni scorsi abbiamo sentito Evenepoel ammettere di aver sbagliato la scelta del casco e nel non aver voluto il sacchetto col ghiaccio. Ma se volessimo entrare più a fondo nelle strategie dei team, cosa si fa per mantenere l’efficienza atletica e non rischiare la salute?

L’arrivo di Caronte potrebbe portare la Puglia (campionato italiano dei pro’) a sfiorare i 43 gradi (foto il meteo.it)
L’arrivo di Caronte potrebbe portare la Puglia (campionato italiano dei pro’) a sfiorare i 43 gradi (foto il meteo.it)

Lavoro di squadra

Ne abbiamo parlato con Laura Martinelli, nutrizionista del Team Bike Exchange-Jayco, con le valigie quasi pronte per il viaggio francese.

«Condizioni così estreme – spiega – richiedono un approccio multidisciplinare. Se le temperature sono appena più alte, basta qualche accorgimento. Ma quando si parla di casi estremi, serve gioco di squadra fra tutte le componenti team. Se parliamo della gara di un giorno, puoi chiudere un occhio sul recupero, perché sai che l’atleta avrà le 48 ore successive per rimettersi a posto. Se invece ragioniamo di una corsa a tappe, allora il discorso è più complesso».

L’abitudine di bere tanto va coltivata anche durante l’inverno, affinché l’aumento di quantità estivo non risulti eccessivo
L’abitudine di bere tanto va coltivata anche durante l’inverno, affinché l’aumento di quantità estivo non risulti eccessivo
Cosa si fa?

Ci si siede a tavolino e si definisce un protocollo. Con gli atleti che seguo, questo prevede l’adozione di precise metodiche da due settimane prima. Il fisioterapista e il massaggiatore mettono in atto terapie drenanti, il preparatore interviene su vari fattori, tra cui anche il riscaldamento pre-gara. In ogni caso non sono cose che si improvvisano.

In che senso?

Le buone abitudini si prendono d’inverno. L’atleta deve essere abituato a bere tanto, anche quando è freddo. In modo che quando sarà davvero caldo, si tratterà di bere di più, rispetto a un intake già alto. Devono imparare a pesarsi prima e dopo l’allenamento e la gara, anche se questo è più difficile, per avere l’indicazione dei liquidi da reintrodurre entro sera e per capire se hanno bevuto abbastanza. E poi si deve curare la preparazione dei pasti.

La bresaola è tra i cibi più utilizzati in questa fase della stagione per reintegrare il sodio
La bresaola è tra i cibi più utilizzati in questa fase della stagione per reintegrare il sodio
Quando è caldo, è bene stare più leggeri a tavola?

L’assunzione calorica non si mette in discussione, ma si deve puntare all’integrazione degli elettroliti, soprattutto del sodio, poi magnesio e potassio. I cuochi sanno che in questa fase la dieta deve essere più salata per reintegrare il sodio. Per cui si va su alimenti come bresaola e formaggi. E si interviene anche sulla scelta dell’acqua, puntando su marche in cui gli elettroliti siano altamente disponibili.

Si usano acque diverse?

Compriamo alcune qualità di acqua spagnola o francese e la teniamo sul camion aspettando questi eventi straordinari.

Le acque minerali non sono tutte uguali. E quelle troppo lisce possono danneggiare l’atleta
Le acque minerali non sono tutte uguali. E quelle troppo lisce possono danneggiare l’atleta
Ci sono cibi da evitare quando è tanto caldo?

Più che altro si ragiona sulle preparazioni. Meglio evitare temperature troppo elevate, per tenere bassa la temperatura corporea. Non dico che si debbano mangiare piatti freddi, ma non ha senso proporre qualcosa di troppo caldo. Se d’inverno diamo il thè caldo, d’estate si punta sul fresco. Prima di una crono, che richiede uno sforzo breve e intenso, è buona norma ricorrere a una bevanda fresca. Non ghiacciata, ovviamente.

Si può scongiurare il rischio di disidratazione?

E’ un fenomeno inevitabile, a patto che non si salga oltre il 2 per cento del peso corporeo, quando la prestazione inizia a essere inficiata. Mantenere lo stesso peso è impossibile, anche se il tasso di sudorazione è soggettivo. Anche quella è una stima che viene fatta nei mesi precedenti e permette di evidenziare le diverse esigenze dei corridori.

Si suda in modo diverso?

La sudorazione deriva da una commistione di fattori. La composizione del sudore ha una forte componente genetica, poi ci sono i fattori ambientali, le abitudini e il grado di allenamento. Quando si fanno i test, non ci sono le stesse condizioni climatiche, ma si può capire tanto. Per questo chi è in altura fa spesso la sauna, per consentire un miglior adattamento quando scende.

La tappa di Novazzano al Giro di Svizzera ha visto picchi di caldo notevoli. Lui è Marco Haller
La tappa di Novazzano al Giro di Svizzera ha visto picchi di caldo notevoli. Lui è Marco Haller
La disidratazione eccessiva è pericolosa?

Non si deve cadere nell’iponatremia, quando i livelli di sodio nel sangue sono troppo bassi. Succede quando si beve troppa acqua liscia, che non ha un elevato potere idratante. Se bevo troppa acqua povera di elettroliti, rischio di diluire troppo il sudore disperdendo il sodio. L’iponatremia è potenzialmente mortale, ma per fortuna con le formulazioni moderne degli integratori, si riesce a starne alla larga. Anche il gusto deve essere appagante, per togliere il senso della sete. Ci sono gel al mentolo ad esempio che servono proprio per questo.

Ci sono cibi da evitare quando si corre a temperature molto alte?

Va valutata bene la supplementazione. La caffeina, ad esempio, che ha effetto vasocostrittore. Banalmente si può dire che generi crampi, ma gli effetti indesiderati con il caldo possono essere anche altri. Lo stesso caffè, anche se il tema è controverso, va modulato in rapporto alla diuresi. Vanno evitati i supplementi che, al contrario, portano vasodilatazione, soprattutto in chi avesse la pressione bassa. Parlo di shot alla barbabietola e vari nitrati, per il rischio che la pressione scenda troppo. E per quel che si diceva prima, va evitata l’acqua troppo leggera.

La strategia dei rifornimenti va pianificata e strutturata già durante l’inverno perché dia buoni frutti
La strategia dei rifornimenti va pianificata e strutturata già durante l’inverno perché dia buoni frutti
Il corridore riesce a capire che si sta disidratando?

Non è facile, non ci sono strumenti. Il colore e la quantità delle urine, quando si fermano per fare pipì, è una spia importante. Se sono poche e scure, deve suonare l’allarme. Poi si perde coerenza tra la frequenza cardiaca e la potenza nelle varie zone di sforzo. I battiti salgono perché il cuore per compensare spinge di più.

Sappiamo della crisi di fame, cosa sappiamo della crisi di sete?

Che se arriva, puoi al massimo tamponarla, ma non si corregge mai del tutto. La disidratazione seria richiede una terapia medica. In corsa cerchi di arginarla, quando poi arrivi in hotel, la palla passa al medico. Per questo sin dall’inizio ho parlato di lavoro di equipe.