Una vera e propria icona della gamma Selle Italia. L’equilibrio ideale tra peso, prestazioni e comfort: ecco la SLR Boost Kit Carbonio Superflow. Un prodotto che migliora e rinnova i valori di un grande classico come la SLR. La perfetta combinazione di caratteristiche che da sempre contraddistinguono questo modello, ulteriormente sottolineato da una forma compatta e da una leggerezza senza precedenti.
La tecnologia Superflow riduce i disturbi causati da una prolungata pressione sulla zona perinealeScafo realizzato in composito di Nylon e Carbonio.La tecnologia Superflow riduce i disturbi causati da una prolungata pressione sulla zona perinealeScafo realizzato in composito di Nylon e Carbonio.
Stile e prestazioni
La SLR Boost Kit Carbonio Superflow si distingue come uno dei modelli più apprezzati e ricercati nella storia di Selle Italia. Forma sofisticata, leggerezza, design e comfort fanno di questo modello il prodotto più indicato per chi cerca una combinazione ottimale di prestazioni e stile. Un’occasione per far risaltare ogni caratteristica della propria bici, facendola funzionare in simbiosi con la propria posizione.
Una sella che si presenta con una forma ideale nel caso di una rotazione “neutra” del bacino, cioè quando la curva lombare è allineata con la colonna vertebrale. Questo modello è adatto a ciclisti che necessitano del giusto compromesso tra libertà di movimento e stabilità sulla sella. Il risultato sono sensazioni positive che si traducono in una pedalata sicura ed efficace.
Forma “Neutral” che garantisce un adeguato supporto ai ciclisti che presentano una antiversione del bacinoIl rail in carbonio assicura resistenza e una maggiore possibilità di regolazioneForma “Neutral” che garantisce un adeguato supporto ai ciclisti che presentano una antiversione del bacinoIl rail in carbonio assicura resistenza e una maggiore possibilità di regolazione
Compatta e leggera
Selle Italia sa che ogni dettaglio va ad aggiungersi a quelli che sono i marginal gain. La SLR Boost Kit Carbonio Superflow è caratterizzata dal rail in carbonio con una lunghezza maggiorata di 10 mm che assicura resistenza e una maggiore possibilità di regolazione della sella. Con foro centrale Superflow che allevia la pressione nella zona perineale, è disponibile in taglia idmatch S3 o L3.
Le dimensioni si differenziano in S3 con 130 x 248 mm e L3 con 145 x 248 mm. Misure regolari che si sposano a pieno con il mercato e gli standard odierni. Il peso ferma l’ago della bilancia ad appena 122 grammi per la S3, 129 grammi per la L3. La scocca è realizzata in Nylon caricato Carbonio. Una serie di caratteristiche tecniche che confermano la sua indole devota alla strada e alla massima performance. Il prezzo consigliato al pubblico e consultabile sul sito è di 314,90 euro.
FINALE LIGURE – Lo scorso 21 aprile è stato inaugurato il primo negozio ufficiale “firmato” Exept, giovane e innovativo brand specializzato nella realizzazione di telai monoscocca in carbonio su misura. All’inaugurazione eravamo presenti anche noi di bici.PRO. Qualche mese prima avevamo avuto l’opportunità di vedere in anteprima i locali che avrebbero ospitato il nuovo store. La sorpresa nel rivederlo a lavori ultimati è stata davvero tanta.
In occasione dell’inaugurazione ufficiale abbiamo avuto l’opportunità di scambiare qualche parola con Chiara Rodino, responsabile marketing di Exept.
Lo staff di Expet presente all’inaugurazione dello shop di Finale LigureLo staff di Expet presente all’inaugurazione dello shop di Finale Ligure
Per chi come noi ha avuto qualche mese fa l’opportunità di vedere i locali del nuovo negozio quando erano un vero “cantiere”, la sorpresa di oggi è stata davvero tanta…
Effettivamente, se pensiamo a solo qualche mese fa, anzi a qualche settimana fa, i lavori da fare erano davvero tanti. Abbiamo fatto i salti mortali per arrivare al risultato finale di oggi. Non possiamo nascondere che siamo davvero contenti di come il negozio sia venuto.
A marzo avete presentato il vostro configuratore online. Oggi inaugurate un negozio ufficiale. Tante novità in pochissimo tempo. Che importanza ha nel vostro percorso di crescita l’aver creato oggi un vostro punto vendita?
Effettivamente stiamo dando forma a molti dei nostri progetti e tanti altri sono in via di definizione. Inaugurare oggi un nostro store rappresenta sicuramente un capitolo importante nella “giovane” storia del nostro brand. Volevamo avere una “vetrina” che ci potesse permettere di incontrare il pubblico in un ambiente dedicato, come è appunto un negozio. Fino ad oggi chi voleva incontrare Exept qui a Finale Ligure doveva venire presso la nostra sede, con lo showroom a diretto contatto con i nostri uffici. Era possibile farlo…ma non era quello che volevamo. La nostra idea era quella di realizzare un ambiente che potesse garantire al cliente la possibilità di entrare in contatto con il mondo Exept in un ambiente accogliente e dedicato.
All’interno dello store si trova la postazione per il bike fitting coordinato con idmatchAll’interno dello store si trova la postazione per il bike fitting coordinato con idmatch
La scelta di Finale Ligure non è quindi casuale?
Assolutamente no. Finale è casa nostra e noi siamo fortemente legati al nostro territorio. Finale Ligure oggi è conosciuta a livello mondiale come una delle capitali mondiali della mountain bike. Se ci si guarda intorno qui nel negozio, ci si può accorgere subito come la nostra proposta per il mondo offroad abbia uno spazio importante.
A chi ancora non ha avuto l’opportunità di visitare il nuovo negozio cosa possiamo anticipare?
Lo store si sviluppa su una superficie complessiva di 200 mq. Abbiamo previsto delle aree ben definite per la mountain bike e per la strada. A quest’ultima è collegata l’area per il bike fitting in collaborazione con idmatch. Per chi lo desidera, basterà fissare un appuntamento con un nostro responsabile che l’accompagnerà passo dopo passo alla realizzazione della sua Exept su misura. Come in un vero negozio non manca naturalmente l’officina.
All’interno dello shop è presente in maniera massiccia un’area dedicata all’off roadAll’interno dello shop è presente in maniera massiccia un’area dedicata all’off road
Appena entrati abbiamo avuto la netta impressione di trovarci di fronte a qualcosa di diverso da un negozio tradizionale. E’ corretto?
Direi proprio di sì. Abbiamo infatti previsto un’area accoglienza. Vogliamo infatti che chi arriva qui abbia la sensazione immediata di trovarsi in un ambiente accogliente dove poter fare tranquillamente due chiacchere con il nostro staff, gustarsi un buon caffè e magari guardarsi alla televisione una gara ciclistica. Questa area ci servirà per organizzare in futuro degli eventi con i marchi partner presenti qui in negozio, come Sidi, rh+, Just1 e Vittoria. Il negozio sarà anche la base per effettuare delle escursioni in mountain bike sfruttando il nostro servizio di noleggio che sarà presto operativo.
Il negozio di Finale Ligure può essere considerato un primo passo per creare altri negozi Exept dedicati?
La nostra idea è che quello di Finale possa essere un format da poter esportare in tutta Italia.
Il nuovo store Exept si trova a Finale Ligure in via Dante, 46. Gli orari di apertura al pubblico sono i seguenti: dal martedì al sabato: 9:00 – 12:30 / 15:30 – 19:00 . Domenica 9:00 – 12:30. Lunedì chiuso
La SLR è un’icona per l’intera categoria, un prodotto di punta e storico per Selle Italia che incontra lo sviluppo con la tecnologia Carbon DLS 3D.
L’abbiamo provata nella versione Boost Superflow idmatch L3, ovvero con una lunghezza di 248 millimetri (è una sella corta), larga 145 e abbiamo posto alcuni quesiti ad Enrico Andreola, product manager dell’azienda veneta.
La SLR 3D è stata sviluppata anche con il contributo di Cancellara (foto Selle Italia)La SLR 3D è stata sviluppata anche con il contributo di Cancellara (foto Selle Italia)
Cosa rappresenta una SLR sviluppata e creata con la tecnologia 3D?
Tecnicamente è un passo avanti rispetto alle selle tradizionali e alla comune tecnologia 3D utilizzata dai concorrenti. E’ un prodotto che viene sviluppato e fatto tutto in Italia e anche questo non è un dettaglio da tralasciare. Con la SLR 3D, in Selle Italia siamo stati in grado di adattare questa tecnologia alla forma di una sella che è anche un prodotto storico per l’azienda.
Cosa significa?
Lavorare con la tecnologia 3D non è semplice, perché è costosa (la SLR 3D in test ha un prezzo di listino di 359,90 euro ndr), perché richiede dei tempi di sviluppo e produzione molto lunghi e perché è una tecnologia con la quale puoi fare molto, ma per essere adattata richiede delle ricerche approfondite. Talvolta risulta più semplice adattare il prodotto alla tecnologia stessa. In Selle Italia abbiamo scelto la direzione opposta, anche per mantenere un’identità ben precisa.
La densità dell’imbottitura è differenziata per zona e per risposte tecnicheConsiderando i rails in metallo, un valore alla bilancia interessante, ma non estremizzatoLa densità dell’imbottitura è differenziata per zona e per risposte tecnicheConsiderando i rails in metallo, un valore alla bilancia interessante, ma non estremizzato
Quanto tempo è necessario per fare una SLR 3D?
Ci vogliono dei macchinari specifici che hanno dei costi enormi. Noi riusciamo a fare 3 coperture 3D con una tempistica compresa tra i 50 e 65 minuti, alle quali sono da aggiungere oltre 8 ore di post produzione per le varie fasi e per singolo pezzo.
Quali sono i passaggi più complicati?
Dal punto di vista del progetto SLR 3D l’aver mantenuto il disegno del prodotto e far mantenere la forma della sella una volta ultimata, sono due passaggi davvero complicati. La SLR 3D non è dritta, è sagomata, ha delle densità differenziate ed è molto sottile, un’insieme di fattori parecchio complicati da far collimare tra loro. E poi, nella fase finale, uno dei processi più complicati da considerare è l’incollaggio, diverso da una sella standard.
Due SLR a confronto Boost 3D vs Boost “convenzionale”Due SLR a confronto Boost 3D vs Boost “convenzionale”
Rispetto ad una sella standard, una 3D con tecnologia Carbon DLS dura di più?
Tecnicamente si, ma è pur vero che non abbiamo ancora uno storico che ci permette di avere dei dati per fare dei confronti precisi.
Immaginando uno scenario futuro, cosa c’è da aspettarsi dall’applicazione della tecnologia 3D applicata alle selle?
La tecnologia 3D evolverà ulteriormente e probabilmente verrà declinata anche a prodotti della fascia media del mercato. Questo potrebbe succedere perché anche altre aziende svilupperanno in 3D ed i costi si abbasseranno. La produzione 3D però è diversa e non credo assolutamente che sostituirà la categoria delle selle convenzionali. Potrebbe essere interpretata come un’alternativa e un’ulteriore possibilità di scelta.
La SLR Boost 3D non è per nulla una sella piattaAnche frontalmente si nota il continuo cambio di forma della SLR 3DL’imbottitura 3D è unica e ha una separazione solo nella parte posterioreLa SLR Boost 3D non è per nulla una sella piattaAnche frontalmente si nota il continuo cambio di forma della SLR 3DL’imbottitura 3D è unica e ha una separazione solo nella parte posteriore
I nostri feedback
In fatto di prestazione e feeling, è importante sottolineare l’equilibrio che la SLR 3D offre lungo tutta la sua superficie e, sempre in termini di seduta, la 3D è molto differente rispetto alla versione standard (a parità di taglia idmatch). Equilibrio che arriva dal grande supporto. In fatto di percezione è più rigida e sostenuta, aspetto che si percepisce anche verso la punta.
Un grande aiuto arriva dalle due depressioni posizionate nel punto dove la sella inizia ad allargarsi, due punti che contribuiscono a stabilizzare il corpo durante lo sforzo, specialmente in salita e quando si guadagna nuovamente la seduta dopo un’azione in fuori sella. Rispetto ad una sella con la copertura classica la SLR 3D offre anche un maggiore grip e aiuta tantissimo il mantenimento della posizione.
E’ fondamentale avere una posizione corretta sulla bicicletta e della sella stessa. Dovrebbe essere sempre così, per essere performanti e per sfruttare a pieno “l’ecosistema bicicletta”, ma un corretto posizionamento della sella occupa un ruolo ancora maggiore con la SLR 3D.
L’elastomero blu che aiuta un movimento leggero, non presente nella versione in carbonioLa scocca presenta una svasatura frontale dove si innestano i due binariLa scocca della SLR e le due alette nella “zona larga”, non semplici da disegnareL’elastomero blu che aiuta un movimento leggero, non presente nella versione in carbonioLa scocca presenta una svasatura frontale dove si innestano i due binariLa scocca della SLR e le due alette nella “zona larga”, non semplici da disegnare
A prescindere dalla situazione e dal modo di pedalare, si percepisce una sella rigida, per nulla cedevole nella struttura reticolare e che non tende mai ad “affossare” il punto dove il corpo appoggia. Inoltre questa SLR è molto sottile e tutto questo sostegno diventa un vantaggio per nulla scontato.
In conclusione
Tra le diverse selle che adottano la tecnologia 3D, la Selle Italia SLR 3D Boost è quella che mostra un maggiore supporto, ma anche un notevole sostegno, tant’è vero che in alcuni momenti sembra spingere verso l’alto. Rispetto al modello convenzionale la 3D sembra più tosta. Tutta la copertura 3D si comporta in modo decisamente diverso, rispetto ad una sella standard con schiuma sotto il rivestimento. Questo fattore, a nostro parere, la fa entrare di diritto in una categoria di utilizzatori agonisti e/o che interpretano la bicicletta (ed tutti i componenti) come un qualcosa di funzionale alla ricerca della performance e della massima resa tecnica.
Non è scomoda, tutt’altro, ma necessita di qualche ora per prendere la confidenza necessaria, per essere capita e per far si che venga sfruttata al massimo delle potenzialità. SLR 3D è una sella racing ai massimi livelli.
Il 2020 è un anno segnato dal Covid-19 che ha creato molti problemi. Ci siamo chiesti come sarà Eurobike, la fiera di settore più importante di europa.
Se la nostra posizione in sella non è ottimale e costruita sul modo di pedalare, si perde di efficienza e insorgono dei problemi. Abbiamo chiesto ad idmatch e Selle Italia, nelle persone di Matteo Paganelli e Alberto Curtolo di poter approfondire l’argomento.
Le messa in sella, una corretta posizione sulla bicicletta è un argomento sempre attuale. Entriamo nell’argomento.
Legato a Selle Italia, idmatch è uno strumento che crea un database importante anche per le aziende (foto Ridley)Legato a Selle Italia, idmatch è uno strumento che crea un database importante anche per le aziende (foto Ridley)
Cos’è idmatch
idmatch è un sistema all’avanguardia che si basa su dati scientifici e sull’oggettività della raccolta dei dati stessi. idmatch è un sistema attivo che evolve grazie alla raccolta di migliaia di informazioni che arrivano dalle rilevazioni ed è in grado di entrare nellespecificità delle diverse strutture fisiche.
Ad oggi idmatch ha analizzato oltre 55.000 persone, con un trend in costante crescita di oltre 2.000 persone al mese. Sono 205 i centri attivi nel mondo. Il mercato principale rimane quello europeo, ma quello asiatico è in forte espansione, con un’ottima prospettiva negli USA. A questi numeri vanno aggiunti anche i footbed, ovvero i plantari che arricchiscono la banca-dati, con le oltre 90.000 misurazioni effettuate.
Il corpo viene scansionato giù dalla bici e una volta in sella (foto Ridley)Il corpo viene scansionato giù dalla bici e una volta in sella (foto Ridley)
Cosa fornisce idmatch?
Fornisce un’indicazione ideale all’utente, ma anche al bikefitter. Non solo, perché grazie all’enormità dei dati scientifici ed oggettivi raccolti fino ad oggi e grazie all’interazione continua con le aziende, siamo in grado di fornire delle informazioni ai produttori di bici e componenti.
I dati che avete a disposizione hanno messo in luce delle differenze con i ciclisti del passato?
Sì e le differenze sono importanti. Abbiamo notato che, soprattutto nell’era post Covid c’è un aumento dell’elasticità delle persone. Questo è dovuto all’incremento delle attività di yoga e core-stability.
Matteo Paganelli ci spiega alcuni dettagli anche per la scelta dei componenti (foto Ridley)Matteo Paganelli ci spiega alcuni dettagli anche per la scelta dei componenti (foto Ridley)
Entrando nello specifico di idmatch. Che gioco ha una corretta impostazione in sella?
E’ fondamentale, perché ai fini della performance, ha un ruolo ancor più importante della geometria della bici. Il sistema idmatch, grazie alla scansione completa del corpo, legge e riporta le reali esigenze del ciclista. Grazie a questa analisi e alla banca dati che prende in considerazione i vari componenti delle diverse aziende, idmatch identifica le scelte ottimali per tutto quello che riguarda la bici.
La sella, primo punto di appoggio e componente importante per la prestazione (foto Ridley)La sella, primo punto di appoggio e componente importante per la prestazione (foto Ridley)
Informazioni a 360° a prescindere dal marchio?
Sì, esattamente. Idmatch fa parte del portfolio di Selle Italia, ma il nostro obiettivo è quello di mettere il bikefitter ed ovviamente l’utente finale nelle condizioni di avere il miglior risultato possibile. Non diamo informazioni solo ed esclusivamente su Selle Italia, ma su tutti i soggetti della categoria.
Alberto Curtolo ci spiega l’importanza di la sella in modo adeguato (foto Ridley)Alberto Curtolo ci spiega l’importanza di la sella in modo adeguato (foto Ridley)
Come deve essere scelta la sella ideale?
La sellainfluisce per l’80% sulla stabilità del ciclista e di conseguenza sulla prestazione. Le ossa ischiatiche dovrebbero sempre appoggiare in modo corretto, per scaricare in maniera ottimale le pressioni e per non influire in modo negativo sulla rotazione del bacino.
Questo porta anche vantaggi in termini di salute?
Sfruttare a pieno l’appoggio delle ossa ischiatiche limita i rischi di schiacciare le parti molli. Il corpo si adatta e si abitua, ma bisogna metterlo nelle condizioni migliori.
Il sistema durante la rilevazione della pedalata (foto Ridley)Il sistema durante la rilevazione della pedalata (foto Ridley)
E quando si utilizza una sella con una larghezza sbagliata?
I problemi maggiori si presentano quando viene usata una sella troppo stretta. Le ossa dell’ischio non appoggiano nel modo corretto, il ciclista continua a muoversi sulla sella e si vanno a schiacciare zone delicate. C’è il rischio di avere formicolii continui, così come un canale dell’uretra soggetto a continue compressioni.
Se invece la sella è troppo larga?
Di norma non si presentano problemi. Le nostre analisi hanno fatto emergere un altro dato molto importante, ovvero che solo il 18% degli individui potrebbe utilizzare le selle sprovviste di canale di scarico prostatico.
I footbed sviluppati da idmatch (foto Ridley)I footbed sviluppati da idmatch (foto Ridley)
Cosa succede quando la sella non è nella posizione corretta?
Se troppo arretrata porta il ciclista a scivolare continuamente in avanti. Unasella troppo avanzata porta ad un sovraccarico del quadricipite, delleginocchia e di tutta la fascia che si estende sopra la rotula. La sella dovrebbe essere sempre in bolla.
Passando invece ai plantari, qual’è il loro ruolo principale?
I plantari contribuiscono a risolvere i problemi legati al secondo punto di appoggio, il primo la sella. Un plantare non deve essere troppo spesso nella parte frontale, ma al tempo stesso deve generare un sostegno adeguato nella zona dell’arco plantare e del tallone.
Paganelli spiega come funziona lo strumento Cleatfit (foto Ridley)Paganelli spiega come funziona lo strumento Cleatfit (foto Ridley)
E invece per quanto concerne la tacchetta?
La tacchetta governa il movimento del piede, del ginocchio e dell’anca. Il punto anatomico della tacchetta deve sempre prendere come riferimento il primo ed il quinto metatarso. Nelle ultime stagioni siamo testimoni di un arretramento eccessivo delle tacchette. Questa tendenza viene mutuata dalla mtb, dove si cerca la stabilità anche grazie alla guida in piedi sui pedali.
Il dolore alla zona lombare da cosa può essere generato?
Il dolore alla zona lombare nasce per svariate cause, viene classificato come un dolore da sovraccarico funzionale, ovvero un carico eccessivo sulla fascia muscolare in una scorretta posizione che genera un movimento altrettanto scorretto.
La customizzazione avviene anche in base alla disciplina (foto Ridley)Il sistema durante la rilevazione della pedalata (foto Ridley)
La bicicletta e i suoi componenti possono esserne causa diretta o indiretta?
Da recenti studi effettuati incrociando i dati di idmatch, abbiamo notato che il dolore lombare può nascere anche dall’accessorio non adatto alle proprie caratteristiche. Abbiamo notato una correlazione tra utilizzo di sella “scorretta”, non adatta alle proprie forme e capacità di flessibilità.
Invece per quanto concerne l’allineamento della calzatura, c’è una posizione ideale, in linea, con le punte della scarpa all’interno, oppure all’esterno?
Considerando le svariate forme e accessori che modificano la forma della scarpa da ciclismo, non è corretto partire analizzando l’esterno della calzatura. Ecco perché abbiamo sviluppato il cleatfit che tiene conto della forma interna della calzatura.
Grazie ad alcune analisi idmatch, Van Der poel ha arretrato la sella dopo l’incidente in mtbGrazie ad alcune analisi idmatch, Van Der poel ha arretrato la sella dopo l’incidente in mtb
Puoi spiegarci meglio?
In base a come il piede calza la scarpa, suggeriamo di applicare la tacchetta sulpunto di spinta, rilevato tramite lo strumento. Qui è necessario considerare dove è posizionato il punto di spinta, che è soggettivo ed è tra il 1° e 5° metatarso.
C’è un team di primissimo piano che utilizza il sistema idmatch nella sua completezza?
Il Team Alpecin-Deceuninck utilizza idmatch ed una bike a disposizione, anche se il sistema è utilizzato da molti atleti del gruppo.
L’ultima edizione della fiera internazionale Taipei Cycle Show (in apertura la foto dello stand Deda) andata in scena nei giorni scorsi a Taipei, ha rappresentato per gli operatori del settore ciclo un momento importante di confronto e nello stesso tempo di scoperta di quelli che saranno gli orientamenti futuri del mondo bici. L’evento taiwanese è da sempre anche l’occasione per definire nuove collaborazioni o per rafforzare quelle già esistenti. E’ sicuramente questo il caso di due realtà italiane dal respiro internazionale come Deda Elementi e idmatch che proprio in occasione del Taipei Cycle Show hanno aggiunto un nuovo tassello alla loro felice collaborazione.
idmatch è un sistema di bike fitting che aiuta il ciclista a individuare una configurazione e posizionamento in bici ottimaliidmatch è un sistema di bike fitting che aiuta il ciclista a individuare una configurazione e posizionamento in bici ottimali
Grafiche speciali
In fiera, lo stand Deda Elementi, ha esposto una serie di componenti per il bike fitting realizzati con speciali grafiche custom, appositamente sviluppate da Deda per la Smart Bike di idmatch. Ricordiamo che idmatch è l’unico sistema di bike fitting completo che, attraverso un’analisi scientifica dei dati, aiuta il ciclista a individuare una configurazione e un posizionamento in bici ottimali per migliorare la sensazione di comfort e benessere, oltre alla performance.
I prodotti Deda Elementi interessati dalla partnership con idmatch sono i seguenti: manubrio Gravel 100, manubrio Zero1, manubrio Zero100 Shallow, reggisella Zero1 Ø 31,6, manubrio MTB Peak Riser & Peak Flat, Parabolica Uno, Parabolica Due, Crononero Evo.
Deda Elementi crea prodotti all’avanguardia, per tecnologie e design, questo il reggisella Zero1Della stessa gamma è stato creato anche il manubrioNon mancano nemmeno l’estensione parabolicaDeda Elementi crea prodotti all’avanguardia, per tecnologie e design, questo il reggisella Zero1Della stessa gamma è stato creato anche il manubrioNon mancano nemmeno l’estensione parabolica
Un duplice obiettivo
Per Deda Elementi la collaborazione con idmatch ha una duplice funzione. Da un lato rafforza la propria presenza all’interno dei negozi di alta gamma. Dall’altro conferma quella che è da sempre una filosofia di pensiero dell’azienda lombarda, ossia creare delle collaborazioni “virtuose” con altre realtà italiane del comparto ciclo. A confermarlo è Fabio Guerini, responsabile marketing di Deda Elementi.
«Questa collaborazione – racconta – rafforza ancor di più la presenza del nostro brand all’interno dei negozi d’alta gamma che hanno scelto idmatch come partner per la valutazione biomeccanica del ciclista. Le diverse geometrie offerte nella nostra gamma, rendono i componenti Deda ideali per il lavoro del bike fitter. Come azienda infine, crediamo fortemente nella collaborazione tra marchi italiani del settore, un plus riconosciuto a livello mondiale».
Alle parole di Fabio Guerini hanno fatto seguito quelle di Matteo Paganelli, Brand Manager di idmatch : «Da molto tempo utilizziamo prodotti Deda nei nostri laboratori di bike fitting. L’ufficializzazione della collaborazione con un brand di riferimento per la componentistica non può che renderci orgogliosi e ci dà la consapevolezza di poter offrire ai nostri ciclisti informazioni di ancor migliore qualità rispetto alla scelta dei corretti accessori per le loro bici».
Abbiamo incontrato Alessandro Mazzi e Alessandro Covi, rispettivamente meccanico e corridore dell'UAE Team Emirates. Ci hanno raccontato quali sono le scelte tecniche dei corridori UAE.
Nei giorni scorsi Exept ha ufficializzato la propria collaborazione con idmatch (Identity Matching System, ndr), il sistema di bike fitting markerless di Selle Italia.
Di questa particolare partnership avevamo fatto accenno in un nostro articolo di inizio dicembre quando vi avevamo raccontato della serata organizzata a Milano da Exept per annunciare la collaborazione con il negozio Olmo del capoluogo milanese. In quell’occasione erano presenti Antonio Tentonello e Wladimir Teisserie di idmatch che avevano spiegato ai presenti il funzionamento del sistema di bike fitness proposto da Selle Italia.
Exept collaborerà con idmatch, il sistema di bike fitting di Selle ItaliaExept collaborerà con idmatch, il sistema di bike fitting di Selle Italia
Un pacchetto completo
La tecnologia di idmatch è stata scelta da Exept per offrire ai propri clienti un servizio completo e di alto livello. Tutto ciò rientra perfettamente nella “filosofia” dell’azienda ligure che fin dalla sua nascita ha messo al centro del proprio progetto innovazione tecnologica e Made in Italy.
Il bike fitting è il primo fondamentale step per la realizzazione di una bici su misura Exept. Grazie alla tecnologia innovativa alla base dei suoi algoritmi, idmatch è la soluzione che meglio incontra i bisogni e la filosofia alla base del brand ligure. Con i suoi sistemi di misurazione all’avanguardia e strumenti precisi ed affidabili che garantiscono al ciclista il massimo del comfort e benessere, la tecnologia di idmatch rappresenta il primo passo verso la realizzazione dei telai su misura monoscocca Exept.
Alessio Rebagliati, CEO e Founder di ExeptAlessio Rebagliati, CEO e Founder di Exept
Nascono gli Exept Point
Attualmente per poter usufruire del sistema idmatch si può prenotare una seduta presso la sede Exept di Finale Ligure oppure in uno dei nuovi Exept Point, tra cui appunto il negozio Olmo di Milano. Grazie al supporto fornito dallo staff Exept, sarà possibile trovare il set up ideale per la realizzazione della propria bici su misura.
Nelle intenzioni del management di Exept, la collaborazione con idmatch vuole dare a tutti i negozi che attualmente usufruiscono del sistema di bike fitting la possibilità di diventare Exept Point, e di conseguenza l’opportunità di offrire ai propri clienti la possibilità di coronare il sogno di avere un telaio monoscocca su misura completamente Made in Italy.
Alessio Rebagliati, CEO di Exept, ha commentato con queste parole la nuova partnership con idmatch: «Il concetto di personalizzazione è sempre stato alla base di Exept e dei nostri prodotti, e il bike fitting è il tassello fondamentale che ci permette di realizzare biciclette totalmente customizzate. Per noi è quindi molto importante annunciare questa nuova collaborazione. Da oggi, grazie alla tecnologia di idmatch, i nostri clienti potranno usufruire di un servizio completo e innovativo, senza dover scendere a compromessi sul posizionamento in sella. Questa novità, insieme al nuovo configuratore online, ci permette di offrire un’esperienza completamente su misura, proprio come lo sono le nostre bici».
Matteo Paganelli, idmatch Brand Manager, ha voluto aggiungere il suo pensiero: «Da sempre, idmatch aiuta i ciclisti a migliorare il comfort e la performance durante la pedalata. Collaborare con i produttori di bici fa parte della nostra natura fin dal primo giorno. Siamo per questo orgogliosi di aver stretto una collaborazione con Exept, brand di eccellenza per la produzione di telai su misura, convinti che questa partnership potrà beneficiare il servizio al ciclista, sotto tutti i punti di vista».
E’ il plantare di idmatch e lo abbiamo visto in anteprima ad Eurobike, ma all’IBF di Misano abbiamo approfondito ulteriormente l’argomento. Ci siamo presi un po’ di tempo per lavorarlo e capire al meglio le sue caratteristiche.
Lo abbiamo provato nella misura L2 e dopo che lo abbiamo adattato e calzato per la prima volta non è stato più abbandonato. Entriamo nel dettaglio del plantare.
Le tre soluzioni del FootbedLe tre soluzioni del Footbed
Più di un plantare
Non si tratta di un plantare personalizzabile, perché il Footbed di idmatch è un sostegno vero e proprio. Si sviluppa su tre misure differenti, aspetto che segue la filosofia della larghezza delle selle di Selle Italia. Le stesse misure di Footbed indicano un arco plantare che appoggia in una maniera specifica. Ci sono i colori che semplificano il riconoscimento della tipologia di appoggio.
Il plantare con il supporto bianco è specifico per un piede che ha un’arcuatura ridotta, con una superficie ampia di contatto con la calzatura.
Quello con il supporto grigio è il medio ed è anche il più diffuso. Ha una distribuzione ottimale dell’inserto in senso longitudinale.
Idmatch Footbed per il piede cavo è quello con il colore nero. E’ specifico per chi ha un arco plantare pronunciato ed ha una volta longitudinale molto alta e pronunciata.
La prima fase della misurazione del piedeIl contrasto termico che si genera nel post misurazioneLa prima fase della misurazione del piedeIl contrasto termico che si genera nel post misurazione
Il plantare più adatto
Per questo c’è il misuratore idmatch, che tramite il contrasto di calore che si genera in fase di appoggio, permette al biomeccanico di capire l’ampiezza dell’arco plantare. Il problema delle misure (lunghezza) non esiste, perché il Footbed si taglia sulla punta senza alcun problema, semplicemente con una forbice, adattandosi facilmente a qualsiasi forma di scarpa.
E’ costruito con un materiale morbido e traspirante, gradevole quando il piede è appoggiato sopra e che non genera alcun tipo di attrito. Quest’ultimo fattore è importante per limitare in modo esponenziale la crescita del calore all’interno della calzatura. E poi si adatta molto bene alla scarpa, senza arricciarsi una volta inserito.
Come si presenta la parte del plantare a contatto del piedeCome si presenta la parte del plantare a contatto del piede
Supporto anche dietro
Il posteriore di Footbed non è piatto. I due lati, fino al punto mediano del piede, ha una sorta di spoiler (aggettivo che permette di capire al meglio il design) che sostiene, riempie la scarpa e supporta il piede, adattandosi e senza creare pressioni. Davanti non ha protuberanze e le dita del piede si muovono liberamente; è utile per chi sta in sella tante ore.
Il piede non scivola, ma non si creano frizioniIl piede non scivola, ma non si creano frizioni
Li abbiamo provati, ecco i nostri feedback
Parlare e scrivere di plantari è un argomento sempre delicato, perché è un ambito dove la soggettività regna sovrana. Spesso ci si chiede, a giusta ragione se è necessario dotarsi di un plantare custom. Bisogna partire dal presupposto che un prodotto di qualità e fatto a regola d’arte è costoso talvolta ha bisogno di una fase di adattamento non banale.
Poi ci sono i plantari come idmatch Footbed, che hanno il compito di coprire quella fascia di prodotti che creano principalmente un sostegno utile alla pedalata. Non sono invasivi, sono gestibili da qualsiasi tipologia di utente e hanno un giusto rapporto tra la qualità ed il prezzo (59 euro di listino). Sono in grado di cambiare la qualità della pedalata, ma anche una volta scesi di sella e tolte le scarpe da ciclista, non “obbligano” ad utilizzare un plantare custom per le scarpe di tutti i giorni. Il piede è libero, durante e dopo l’attività in bici.
Non adottano la soluzione del riempimento delle “zone vuote” del piede, di conseguenza non creano pressioni sulla pianta del piede, ma creano un supporto longitudinale nella zona mediana e posteriore. Anche per questo motivo il piede gode di una ottima libertà.
Il Footbed crea una sorta di riempimento nella parte posterioreIl Footbed crea una sorta di riempimento nella parte posteriore
Non modificano il volume
Uno dei vantaggi di Footbed è quello che non modifica (o lo fa in minima parte, impercettibile) il volume interno alla scarpa. Un fattore che deve trovare una considerazione primaria, in quanto dover cambiare la misura della calzatura per colpa di un plantare con uno spessore non adeguato non è cosa buona.
È già operativo online il nuovo spazio web di idmatch, il brand di proprietà di Selle Italia specializzato nella rilevazione delle misure antropometriche. Si tratta del primo sistema al mondo completamente automatizzato, che non usa marker, per un ottimale servizio di “bike fitting”.
Il sito è stato completamente rinnovato, nella grafica come nella fruizione: adesso molto più intuitiva e dinamica.
Idmatch, tecnologia massima al servizio del ciclistaIdmatch, tecnologia massima al servizio del ciclista
“Bike fitting” 100% automatizzato
La tecnologia, la scientificità ed il costante processo di innovazione, consentono a idmatch di essere in continua evoluzione, mantenendo un elevatissimo livello di personalizzazione, di precisione e di affidabilità. E proprio per evidenziare e rendere “attive” queste caratteristiche, sia allo staff commerciale quanto a quello marketing, serviva un nuovo contenitore. Un contenitore all’interno del quale poter presentare i propri prodotti nel modo più chiaro ed efficace possibile.
Gli originali sistemi di misurazione del brand sono stati affinati nel tempo, ponendosi oggi tra quelli in generale più utilizzati ed universalmente riconosciuti come all’avanguardia. La metodologia idmatch per la ricerca dell’ottimale e più redditizia posizione in bici rappresenta il risultato di lunghi studi e ricerche scientifiche nel settore della biomeccanica. Questi studi, associati all’esperienza quotidiana maturata “sul campo”, rilevazione dopo rilevazione, permettono a ciascun utente di identificare la taglia ideale della propria sella, oltre a suggerire loro la migliore posizione in bicicletta con l’obiettivo di ottenere il massimo delle proprie performance sportive.
Con Idmatch la posizione della sella è ottimizzata secondo il modello e le misure antropomorfiche del ciclistaIdmatchCon Idmatch la posizione della sella è ottimizzata secondo il modello e le misure antropomorfiche del ciclista
Le pagine… tutte da navigare
Abbiamo trovato particolarmente interessanti due aree del rinnovato sito idmatch, ovvero quelle che nello specifico fanno riferimento alle pagine prodotto e alla Dealer Location.
Nel primo caso si tratta di un insieme di specifiche sezioni dedicate ai singoli prodotti, oppure a diverse esperienze/servizi offerti come appunto quella del Saddle Fitting, del Foot Fitting e naturalmente quella del Bike Fitting. La Dealer Location invece rappresenta un “plus” davvero utile. Questo consente, attraverso un’intuitivo motore di ricerca, di trovare velocemente ed in modo facile il centro idmatch BikeLab più vicino e dunque più comodo per le proprie esigenze.
Il rispetto per l’ambiente e la sostenibilità è sono temi molto dibattuti e a cui tutti teniamo molto. Selle Italia ha deciso di dare un segnale importante presentando la sella Model X Green Superflow.
Green-Tech
La ricerca e sviluppo è uno dei pilastri di Sella Italia, tanto da avere introdotto negli anni numerosi modelli, che hanno fatto la storia del ciclismo. L’estate scorsa l’azienda veneta ha introdotto Green-Tech: un processo produttivo che permette di realizzare prodotti a basso impatto ambientale, ecosostenibili, veloci da realizzare e a costi competitivi. L’impianto automatizzato è stato sviluppato in Italia e consente di ottenere selle di alta gamma senza usare collanti e poliuretani, che sono sostanze ad alto impatto ambientale.
La Model X Green Superflow gode di un ampio canale di scaricoLa Model X Green Superflow ha un ampio canale centrale di scarico della pressione
Senza sostanze inquinanti
In questo modo è nata Model X Green Superflow, una sella innovativa perché assembla tre componenti in modo meccanico e senza usare sostanze adesive inquinanti. Per arrivare a questo risultato è stata impiegata la tecnologia Flex Control. Si tratta di una speciale scocca composta da due elementi a diversa flessibilità, che conferisce un alto comfort e una resistenza superiore rispetto a prodotti della stessa fascia di mercato. Il terzo componente è il Fec Alloy che è una lega di acciaio ferro-carbonio ad alta resistenza e flessibilità.
La cura dei dettagli è una costante di Selle ItaliaLa massima cura dei dettagli è un marchio di fabbrica di Selle Italia
Forma ondulata
Il padding Total Gel, con un trattamento antibatterico integrato, copre tutta la superficie dello scafo. La forma della Model X Green Superflow è waved, vale a dire ondulata, il che la rende adatta a coloro che preferiscono mantenere una posizione più stabile durante la pedalata. Proprio la forma waved la rende adatta a coloro che presentano una retroversione del bacino, come indicato dal sistema di posizionamentoidmatch ideato da Selle Italia.
Come misure la Model X Green Superflow può essere annoverata fra le selle corte con i suoi 245 millimetri di lunghezza e con una seduta larga visti i 145 millimetri di larghezza. Il peso è di 315 grammi.
Il padding Total Gel ha un trattamento antibattericoIl padding Total Gel ha un trattamento antibatterico
Fatta in Italia
La Model X Green Superflow è completamente Made in Italy. Questo è un fattore molto importante visto il periodo che stiamo vivendo in cui sono emerse criticità nella supply chain del mondo ciclistico.
Per finire segnaliamo il prezzo molto competitivo di 49,90 euro.