Marta era sul passo di smettere. Aveva pensato di essersi tolta le sue soddisfazioni e la partecipazione alle Olimpiadi sembrava la ciliegina sulla torta. L’ultima volta l’avevamo incontrata in ottobre a Ca’ del Poggio, nel corso di un evento delle Fiamme Azzurre, e la bilancia pendeva decisamente verso il ritiro. Poi le cose hanno avuto un’improvvisa accelerazione. Il UAE Team Emirates ha assorbito la Alè-BTC-Ljubljana in cui la Bastianelli ha corso nelle ultime due stagioni e la novità del progetto, che ha preso il nome di UAE Team Adq, l’ha incuriosita e convinta a restare.
«C’era questo progetto nell’aria – racconta – per cui ho deciso che un altro anno lo farò. Poi molto probabilmente smetterò. Ho firmato il contratto a novembre, eravamo all’oscuro di tutto. Non sono una che si prende impegni senza dare il massimo, per cui la volontà è di fare la stagione con la stessa serietà di sempre».
A ottobre mettesti sul piatto la famiglia…
A Clarissa dispiacerebbe se smettessi, facciamo tutti fatica a immaginare come andrà quando sarò sempre a casa. Le piace che parta e che poi al ritorno le racconti le cose che ho fatto e i posti che ho visto. Ma non posso andare avanti per sempre. Per gli uomini è diverso, loro hanno a casa la moglie che li aspetta. Io ho santo Roberto (in apertura la famiglia al completo, ndr), ma lo vedo che anche lui accusa… la distanza.
Si sussurra che con il nuovo sponsor siano arrivati anche dei soldi in più.
Non particolarmente. Quel che è cambiato è il livello minimo, soprattutto per le giovani che prima prendevano davvero poco. I soldi del minimo attuale non li guadagnavo neppure quando ho vinto il mondiale. Però il fatto che gli Emirati abbiano investito sul ciclismo è importante. Per la loro storia, si tratta di una vetrina importante. Ed è una bella cosa anche per il futuro del ciclismo femminile, dato che il progetto è a lungo termine. Ne trarranno giovamento quelle che stanno debuttando ora.
A Ca’ del Poggio, a metà ottobre, aveva ventilato l’ipotesi del ritiro Anche nel 2022, Marta correrà nel gruppo sportivo delle Fiamme Azzurre
Come è stata vissuta l’acquisizione all’interno della squadra?
Il gruppo di lavoro è lo stesso, quindi siamo alla finestra e lavoriamo per capire bene tutti i dettagli. Quello che si può dire è che si sta facendo tutto nel segno della grande professionalità. Invece Alessia Piccolo, che la squadra l’ha costruita, è molto dispiaciuta. Ci ha mandato un messaggio di saluto, era il suo progetto. La capisco. Ma è anche vero che con l’avvento del WorldTour non ci possiamo più permettere squadre a conduzione familiare. Dobbiamo tutti ringraziarla per quello che ha fatto. E chissà che in futuro non metta mano a un altro progetto…
Ultimo anno pieno di occasioni: il Tour de France, il mondiale…
Il mondiale è duro, sebbene si dica che sia per velocisti. Il Tour invece è una bella vetrina e ci auguriamo tutte che anche il Giro possa avere un’organizzazione di pari livello. Per quanto mi riguarda, non mi sento di fissarmi obiettivi particolari, ma non mi tiro indietro. Sono sempre la stessa Bastianelli che riprese a correre con la bimba di sei mesi e appena mille chilometri nelle gambe, le sfide non mi fanno paura.
Quindi?
Quindi non lancio proclami, ma lavorerò per essere pronta nelle corse del Nord in cui ho già fatto bene e magari per il Tour. Con l’idea della prima maglia gialla, dato che la tappa iniziale arriverà in volata. Ma è anche vero che ci sono in giro delle velociste fortissime…
Quando hai ripreso?
A fine ottobre, lavorando sul fondo. Adesso sono 3-4 settimane che ho iniziato con i lavori specifici, ma aspettiamo i primi raduni in Spagna, con la squadra e con la nazionale, per trovare la brillantezza. In ogni caso, ho lavorato bene, perché qui in Abruzzo il clima è stato buono e non fa mai freddissimo.
Hai cambiato qualcosa nella preparazione?
Alcuni dettagli, con alcune novità introdotte con Pino Toni, per dare stimoli diversi. Abbiamo introdotto palestra e lavori specifici su misura. A 34 anni non si possono fare grandi cambiamenti.
Continui a farti seguire da Erica Lombardi per l’alimentazione?
Lei è entrata a far parte della squadra. Non con la stessa assiduità con cui segue l’Astana, ma ci darà dei buoni consigli. E visto che già collaboravo con lei, continuerò a fare quel che già si faceva e che stava dando ottimi frutti. Però, a parte Marta e i suoi progetti, mi piacerebbe aggiungere una cosa cui tengo molto…
Che cosa?
Siamo rimaste tutte molto colpite dall’incidente di Amy Pieters, compagna di squadra di Elena Cecchini alla Sd Worx, che a Calpe è stata investita in allenamento e ora è in coma. Le siamo tutti vicini. Nonostante siamo di maglie e Nazioni diverse, in questi casi si va oltre. Mi piacerebbe che idealmente ci stringessimo tutti alla famiglia e alla squadra, perché possano superare questo momento così duro. Ci auguriamo che torni presto in gruppo per sfidarci di nuovo…