iGS800 by iGPSPORT: tante funzioni ad un prezzo top

17.04.2025
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iGPSPORT entra nel ciclismo di primissima fascia grazie ad un’offerta ampia, a prodotti di qualità ed a prezzi davvero competitivi. Ne è un esempio il dispositivo iGS800, uno dei cavalli di battaglia dell’azienda cinese che sviluppa e produce sistemi GPS (e non solo).

Entriamo nel dettaglio (anche grazie ai primi feedback della nostra prova) di iGPSPORT iGS800, non ingombrante nelle dimensioni, leggero e con uno schermo touch, facile da personalizzare, semplice da leggere grazie ad un elevato contrasto e ai colori. Il prezzo? 359,90 euro.

Design moderno e compatto per il nuovo iGS800
Design moderno e compatto per il nuovo iGS800

Le peculiarità dell’iGS800

Il display touch è LCD ed ha una superficie di 3,5 pollici. E’ elegante grazie ad una cornice sottilissima. La leggibilità resta perfetta anche quando è colpito dalla luce del sole in modo diretto. Il touchscreen (il dispositivo presenta in ogni caso 6 pulsanti) è studiato per essere affidabile anche con dita umide e con i guanti indossati. iGS800 è alto 9,9 centimetri per 6 di larghezza, 2,1 di spessore. Ha un peso dichiarato di 120 grammi. E’ dotato di memoria interna di 32 GB (utili per caricare tracce da usare anche off-line) e la batteria interna al litio è ricaricabile tramite la porta usb-C. Ha un grado di impermeabilità di livello IPX7.

Come accennato in precedenza è un bike computer con cartografia. Supporta i protocolli di trasmissione e associazione Ant+ e Bluetooth. I campi configurabili per ogni singola pagina sono al massimo 12. 150 informazioni disponibili divise in 16 categorie differenti. Supporta i power meter, Shimano Di2 e Sram AXS.

Mappe offline: libertà vera, anche senza rete

Una delle funzioni più comode è la possibilità di navigare anche senza una connessione dati. Durante il nostro giro, abbiamo volutamente deviato dal percorso pre impostato: nessuna crisi, nessun blocco. Il dispositivo ha ricalcolato la rotta in pochi secondi, guidandoci senza esitazioni fino alla destinazione. In ambito urbano, la funzione “Navigazione dei luoghi” risulta un valore aggiunto non secondario. Con un semplice tocco si può avviare la guida verso luoghi precedentemente salvati tramite app.

Pianificazione del percorso in salita

La funzione di pianificazione automatica del percorso in salita è pensata per affrontare le ascese in modo strategico. Il dispositivo analizza l’altimetria e propone suggerimenti utili per gestire lo sforzo nei vari segmenti. Durante una delle nostre salite test, lunga 4 km al 6%, abbiamo ricevuto avvisi sui tratti più impegnativi e indicazioni su come dosare l’energia. Per chi vuole migliorarsi anche in salita, è un plus prezioso.

Touchscreen e pulsanti, per un’esperienza completa e affidabile
Touchscreen e pulsanti, per un’esperienza completa e affidabile

Autonomia da record: due giorni interi

Siamo partiti all’alba, con l’idea chiara di spingere al limite non solo le gambe, ma soprattutto lui: l’iGPSPORT iGS800, un ciclocomputer GPS che promette 50 ore di autonomia, navigazione intelligente e un’interfaccia degna di uno smartphone. Il meteo era dalla nostra parte: cielo limpido, asfalto asciutto e circa 130 km da percorrere tra pianura, strappi collinari e tratti sterrati.

Schermo sempre acceso, sensori (tutti) attivi e GPS in uso continuo, siamo arrivati a poco più di 43 ore effettive. Un risultato eccellente. La ricarica rapida, completata in circa un’ora e mezza è la ciliegina sulla torta.

iGS800 si rivolge a diverse tipologie di utenza
iGS800 si rivolge a diverse tipologie di utenza

Indoor o outdoor, nessun problema

Il dispositivo si adatta anche all’uso indoor. Basta selezionare la modalità dedicata per sfruttarlo con rulli oppure sui bike trainer. L’app offre dei training pre-impostati, particolarmente utili per chi sfrutta i sistemi indoor in modo specifico, o più semplicemente si lascia guidare da protocolli già fatti.

Froome come ambassador

Il test dell’iGS800 ci ha permesso anche di conoscere meglio il marchio che lo ha creato. Fondata nel settembre 2012, iGPSPORT è un’azienda cinese, innovativa nel campo dei ciclocomputer GPS. In poco più di dieci anni ha venduto i suoi prodotti in oltre 40 Paesi, servendo più di un milione di ciclisti in tutto il mondo. Non solo ciclocomputer, ma un intero ecosistema fatto di ricerca, sviluppo, hardware intelligente e assistenza dati. Nel 2024 iGPSPORT ha annunciato Chris Froome, vincitore di ben quattro Tour de France, come ambasciatore globale del marchio.

Un ambassador d’eccellenza: Chris Froome, vincitore di quattro Tour de France, un Giro, due Vuelta
Un ambassador d’eccellenza: Chris Froome, vincitore di quattro Tour de France, un Giro, due Vuelta

In conclusione

Tornando alla nostra prova, iGS800 si è dimostrato affidabile, intuitivo e completo. È un ciclocomputer pensato sia per chi si allena in modo avanzato sia per chi cerca uno strumento facile e pratico per migliorare la propria esperienza in sella, comunque senza spendere una follia. L’autonomia, la qualità dello schermo e la gestione della navigazione lo rendono un compagno di viaggio ideale, con una durata della batteria che merita di essere sottolineata una volta di più.

Per chi ama pedalare e vuole un dispositivo che non sia solo un “contachilometri”, ma un vero assistente personale, iGS800 è uno strumento da considerare su più fronti. iGS800 è acquistabile anche su Amazon.

IGPSPORT

Nuovo Bryton Rider S510, benvenuta semplicità

14.11.2024
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Bryton lancia il nuovo bike device Rider S510. S è una sorta di identificativo per la famiglia Bryton e si riferisce agli strumenti più sofisticati, ricchi di funzioni e pur semplici da usare, facilità di utilizzo che è uno dei punti fermi dell’azienda.

Schermo touchscreen assecondato da 4 pulsanti laterali. Definizione di ottima qualità e batteria con grande autonomia. Rider S510 ha anche una funzione vocale che facilita la ricerca delle destinazioni e/o punti di interesse, attivabile anche quando si è in movimento (soluzione eccellente). Entriamo nel dettaglio del prodotto e della nostra prova.

Spessore nella media e device perfettamente adattabile
Spessore nella media e device perfettamente adattabile

Un Bryton che accontenta tutti

Rider S510 è un computerino gps che non ha limiti di utilizzo e di interpretazione. Può essere gestito come un vero e proprio strumento di lavoro per gli allenamenti specifici, quindi con una vocazione agonistica, o semplicemente se si gode la bici.

Off-road e strada, perché è leggero, perché ha tre profili diversi customizzabili (anche per quello che concerne le caratteristiche del mezzo meccanico). Anche le funzioni mappali sono di facile lettura.

La app Bryton Active

Il computerino è semplicissimo da impostare fin dall’inizio ed è ancora più facile da customizzare (in ogni sezione) associandolo allo smartphone e alla app Active. Quest’ultima rimane una vera piattaforma di atterraggio per tutti i dati, attività e aggiornamenti.

Rider S510 ha 4 pagine che ci piace definire standard, ognuna di queste arriva a supportare fino a 9 campi dati. Si aggiungono due pagine dedicate solo ai lap, per chi si allena costantemente con ripetute e ha necessità di avere numeri, analisi e confronti. Queste sono completate da una ulteriore pagina ancora più specifica con solo due campi dati disponibili, quella da usare “solo” durante le ripetute (normalmente, una pagina del genere si configura con i due dati istantanei, potenza e tempo del lap, solo per fare un esempio). E poi le due pagine che si riferiscono alla parte cartografica/mappale/altitudine. L’S510 è molti passi avanti rispetto alla serie Rider tradizionale.

Grazie al Rider S510 si possono vedere e sfruttare le infinite potenzialità di questa app. Una volta scaricati i dati delle uscite, le possibilità di analisi sono infinite, con una completezza ed un dettaglio da far contenti anche i più smanettoni. Avere a disposizione una app (gratuita) del genere è un valore aggiunto non da poco.

I plus del nuovo Bryton

Tutto quello che riguarda la personalizzazione del dispositivo, può essere fatto in tempo reale e in movimento, anche in modo diretto sul computerino. Lo schermo touchscreen da 2,8 pollici facilita le operazioni (intuitivo e rapido, di quelli dove è necessario premere con decisione, praticamente immune alle gocce, dotato di blocco). Nel complesso ha dimensioni contenute, poco meno di 9 centimetri di altezza, per 5,7 di larghezza e poco più di 2 centimetri di spessore (incluso il gancio inferiore). Quest’ultimo può essere sostituito in quanto è avvitato. In caso di utilizzo off-road, non è un dettaglio banale. Pesa poco meno di 100 grammi, ma trasmette una sensazione di robustezza rassicurante.

Una ricezione super

Lo schermo è di qualità LCD, anti-riflesso, a colori. Come tutti i bike device Bryton adotta tutti i supporti satellitari. GPS e GNSS, Glonass e Galileo, i cinesi BeiDou, i giapponesi QZSS. La qualità della ricezione satellitare Bryton è confermata ancora una volta su questo modello. Quando è acceso bastano pochi secondi (anche senza sensore della velocità) ed è pronto per l’attività. Inoltre è molto sensibile alle ripartenze. In un amen si riattiva dopo una pausa/stop. Si possono pianificare allenamenti mirati e c’è la funzione Climbchallenge 2.0 per monitorare la performance in salita (che si attiva anche senza mappe precaricate).

Non in ultima la ricerca vocale della quale abbiamo fatto menzione in precedenza. Associando il computerino allo smartphone (via bluetooth e grazie alla fornitura Google) è possibile attivare la ricerca Maps attraverso la voce. E’ un plus aggiunto in caso di cambio di rotta, destinazione, per un nuovo punto di interesse o altro, sicuro perché riduce il rischio connesso alla perdita di attenzione e stacco delle mani dal manubrio.

In conclusione

Come sempre, quando si racconta un dispositivo Bryton, il rapporto tra la qualità ed il prezzo balza all’occhio. Per il nuovo Rider S510 ci vogliono 249,95 euro per la versione E (quella senza sensori), 329,95 per la T (quella completa di fascia cardio, velocità e cadenza). Il nuovo Rider S è uno strumento gratificante ed ambizioso, ricco e anche smart in fatto di utilizzo.

Un breve setting ed aggiornamento grazie alla app, le customizzazioni dovute ed eventuali associazioni con i sensori della bici. Venti minuti sono più che sufficienti (anche meno). E poi la durata della batteria, davvero buona. Con 4 sensori attivati (power meter, sensore di velocità e fascia cardio, radar/luce posteriore MagicShine) il consumo rilevato è di circa il 5-6% ogni ora. Con una richiesta di energia così abbondante, si superano le 20 ore di utilizzo (fondamentale considerare l’ambiente per la qualità della ricezione satellitare). Bene, anzi benissimo.

Ciclopromo

Jespr, il bike computer GPS nato in Svizzera

20.09.2024
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Jespr è il primo bike computer GPS di matrice svizzera, nato dall’omonimo azienda. Semplicità di utilizzo e alta risoluzione dello schermo di tipo touchscreen. In fase di sviluppo tutta la parte legata alle mappe è stata oggetto di una cura certosina.

Non ha limiti di associazione con i dispositivi esterni grazie al protocollo Ant+. Uno dei valori aggiunti è il calcolo stimato della potenza istantanea, grazie ad un algoritmo specifico, nel caso in cui l’utente non abbia il misuratore sulla bicicletta. Vediamo il Jespr bike computer GPS nel dettaglio.

Dimensioni importanti, per un device completo (foto Jespr)
Dimensioni importanti, per un device completo (foto Jespr)

Cos’è Jespr

Jespr è una start-up svizzera focalizzata sullo sport e nello specifico il ciclismo. Fornisce e sviluppa una tecnologia digitale e software. Da qui è facile capire che, il primo bike computer GPS del marchio non è un prodotto sviluppato e fatto a caso, ma porta con se una serie di plus non comuni ad una new entry in questa fascia di strumenti.

Un design essenziale e sostanzioso
Un design essenziale e sostanzioso

Connesso con una sim interna

Jespr è un bike computer sempre connesso alla rete mobile, soluzione possibile grazie ad una sim interna che sfrutta il collegamento in hotspot con il telefonino. Questo gli permette di attingere a diverse fonti di dati satellitari, essere preciso e aggiornato in ogni momento, avere un segnale stabile che azzera le flessioni in fase di ricezione.

Questo aspetto collima con la funzionalità e la fruibilità della piattaforma my.jespr.io, un vero e proprio piano di atterraggio dei dati e filtro del dispositivo. E’ una sorta di cloud che filtra tutte le informazioni e attività, aiuta ad elaborare i piani di training e gestisce le importazioni dei dati, oltre a facilitare l’eventuale passaggio tra vari dispositivi Jespr.

Alcuni numeri del Jespr

Ha uno schermo touchscreen completamente sfruttabile nella sua superficie. E’ largo poco meno di 7 centimetri, con uno spessore di 2,5 e un’altezza di poco superiore ai 12 centimetri. Il punto di ancoraggio al supporto è di tipo standard, non servono adattatori specifici. E’ interessante il prezzo di listino del bike device Jespr – 570 euro – ed è acquistabile dal sito ufficiale. Non è a buon prezzo, ma considerando la completezza delle informazioni, la versatilità del prodotto e le numerose funzioni, proprio il rapporto tra prezzo/sfruttabilità diventa molto interessante.

Jespr

Rider 460: interfaccia migliorata, dimensioni compatte

18.03.2024
4 min
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Alla famiglia Rider di Bryton si aggiunge il modello 460. E’ un bike gps che presenta alcuni importanti aggiornamenti, tra cui l’interfaccia più facile da gestire, una navigazione intuitiva e l’aggiunta di dati con l’ottica di fornire un ciclo-computer adatto anche a chi lo utilizza per il training intenso.

Come sempre in casa Bryton il rapporto con il prezzo è ottimale e nel caso del nuovo Rider 460 le versioni sono due, da 129,95 e 169,95, quest’ultimo comprende anche i sensori Ant+ di cadenza e frequenza cardiaca. Vediamo il bike gps nel dettaglio.

Montato sul supporto frontale non pesa (foto Andrea Marini)
Montato sul supporto frontale non pesa (foto Andrea Marini)

Grafica più intuitiva

Prima di tutto grazie ad una grafica più facile, intuitiva, a tratti essenziale che permette di avere sotto controllo i dati, senza distorsioni, con la riduzione del margine di errore in fase di interpretazione. Questo avviene per i campi dati e anche per la pagina di navigazione.

Lo schermo ha una superficie di 2,6”, è piatto ed è in bianco e nero. Ci accentua il contrasto tra i diversi dati disponibili ed impostati, sempre ben visibili anche in caso di forte luce solare, oppure in condizioni di imbrunire e tramonto.

Grafica essenziale e diretta
Grafica essenziale e diretta

Autonomia da 32 ore

La batteria al litio è ricaricabile tramite la porta di ingresso usb. Sono state aumentate l’autonomia e l’efficienza, come avvenuto in precedenza sul modello Rider 750, tanto è vero che può arrivare fino a 32 ore di attività. E’ tantissimo se consideriamo anche le dimensioni compatte del dispositivo: 5,4 centimetri circa di larghezza, meno di 8 in altezza, con un spessore inferiore ai 13 millimetri, per un valore alla bilancia dichiarato di 58 grammi.

Il Rider 460 ha un supporto completo nei confronti della ricezione satellitare GNSS, ovvero GPS, satelliti russi Glonass, cinesi ed i Galileo europei, oltre ai QZSS giapponesi. Ha un range di utilizzo ottimale compreso tra i -10°C e 50°C. Si possono configurare fino a 8 campi dati per ogni singola pagina. Supporta gli allenamenti importati da TrainingPeaks ed è compatibile con Strava, Komoot e Today’s Plan, giusto per fare alcuni esempi.

Spazio alle associazioni

Significa che l’interfaccia rinnovata ha aperto il protocollo anche alle associazioni con le trasmissioni elettromeccaniche, Shimano Di2, Sram AXS e Campy EPS, ma anche alla FSA Force WE. A questa funzione si aggiunge la possibilità di associare le unità elettriche di assistenza alla pedalata Shimano Steps e tutta la parte dedicata agli smart trainer per l’allenamento indoor. C’è anche la funzione radar che si attiva con una luce radar posteriore. Il Bryton Rider 460 adotta Ant+ e Bluetooth per il trasferimento dati.

Il Rider 460 è gestito dalla applicazione Bryton Active App, che nel corso degli anni è diventato un vero e proprio strumento di personalizzazione, ma anche un filtro per customizzare il device in base alle esigenze e necessità.

Ciclopromo

GPS: cos’è? Come funziona? Ce lo dice Garmin

11.07.2023
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COURMAYEUR – La tecnologia GPS (Global Positioning System) ci accompagna in ogni momento della nostra vita. Soprattutto quando siamo in bici, è quella che permette al nostro ciclocomputer di guidarci su strade a noi ignote. A volte, forse, sottovalutiamo la sua importanza e come è stata inserita nei vari dispositivi via via sempre più piccoli e compatti. Grazie a Garmin abbiamo avuto modo di immergerci in questo mondo e di scoprirne tanti dettagli e sfumature

I dispositivi per la navigazione hanno implementata una cartografia vettoriale
I dispositivi per la navigazione hanno implementata una cartografia vettoriale

L’evoluzione del GPS

La capacità dei dispositivi di individuare e rintracciare la nostra posizione in ogni angolo del mondo è sempre più precisa. Nel corso degli anni si è vista un’evoluzione tecnologica che permette non solo una maggiore precisione di navigazione, ma anche una migliorata capacità di assistenza. Cristian Longoni, communication specialist del comparto outdoor in Garmin ci aiuta a fare un viaggio a ritroso e comprendere meglio questa tecnologia. 

«Il sistema GPS – racconta – è stato messo in piedi dal governo americano per uso militare a inizio anni ‘70. Veniva utilizzato per la localizzazione delle truppe e per le ogive degli stessi missili. All’inizio degli anni ‘90 l’utilizzo del sistema è stato sdoganato ad uso civile, con dei veti. Questi erano legati alla precisione di localizzazione, che all’inizio non poteva andare sotto i 15-20 metri. Due ingegneri: Gary Burrel e Min Kao, i due fondatori di Garmin, dai quali deriva anche il nome dell’azienda, hanno sviluppato dei dispositivi che permettessero di localizzarsi grazie all’uso del sistema GPS».

Oltre al profilo planimetrico c’è anche quello altimetrico
Oltre al profilo planimetrico c’è anche quello altimetrico

I satelliti

La parte fondamentale che ha permesso a questa tecnologia di svilupparsi è quella dei satelliti. 

«Questi satelliti – continua Longoni – hanno un’orbita costante intorno alla terra e lanciano dei messaggi verso di essa. Servono tre satelliti per ottenere la posizione, attraverso la famosa “triangolazione” che viene letta in coordinate geografiche. I primi ambienti ai quali ci si è dedicati sono stati quelli dove era davvero necessario geolocalizzarsi, quindi il settore nautico e aeronautico. Ambienti senza alcun punto di riferimento. A metà anni ‘90 nascono i primi dispositivi ad uso terreno, sempre con precisione di 15-20 metri e con 8 canali».

La geolocalizzazione funziona grazie alla triangolazione del segnali da parte dei satelliti (foto scienza per tutti)
La geolocalizzazione funziona grazie alla triangolazione del segnali da parte dei satelliti (foto scienza per tutti)

Posizione

Il sistema che viene utilizzato per calcolare la posizione è estremamente semplice e nel tempo è diventato sempre più preciso.

«Ora i sistemi di geolocalizzazione – spiega – sono quattro: GPS, Galileo, Glonass e BeiDou. Ogni dispositivo è in grado di allacciarsi con uno di questi sistemi di satelliti, chiamate costellazioni. Ognuna di esse è composta da 24 satelliti l’una, i quali sono settati con degli orologi atomici. Calcolare la posizione è estremamente semplice: orario di partenza, orario di arrivo, velocità del segnale e si ha la distanza del dispositivo dai tre satelliti con i quali sta comunicando. Il tutto viene tradotto, come detto prima, in coordinate geografiche».

«Quello che dà la precisione è il numero di satelliti: più sono vicini e in grado di comunicare, più la mia posizione sarà esatta. In questi anni di primi dispositivi la tecnologia era diversa, c’erano molti meno satelliti e, cosa più importante, c’erano delle finestre di tempo nelle quali potevano agire. Per essere precisi il numero dei canali, quindi 8 oppure 12, indica quanti satelliti il segnale riesce a prendere il sistema nello stesso momento».

Le costellazioni di satelliti in orbita sono 24 per ognuno dei quattro sistemi di geolocalizzazione (foto La Repubblica)
Le costellazioni di satelliti in orbita sono 24 per ognuno dei quattro sistemi di geolocalizzazione (foto La Repubblica)

Le mappe cartografiche

I sistemi fino alla metà degli anni ‘90 prevedevano la navigazione in linea retta da un punto A ad un punto B. La necessità di seguire degli itinerari, quindi delle strade, è arrivata successivamente. 

«Se si aggiunge una cartografia vettoriale – dice ancora Longoni – lo strumento è in grado di calcolare i percorsi. Questa è la differenza tra traccia e rotta: la prima è la scia elettronica che sviluppo mentre mi muovo. La rotta, invece, è lo strumento che mi permette di raggiungere la posizione voluta. Le prime cartografie nel mondo del ciclismo le abbiamo implementate nel 2006. Si trattavano di quelle stradali che venivano inserite nei dispositivi per il ciclismo. Il passo in avanti dal punto di vista della navigazione lo abbiamo fatto quando abbiamo integrato la possibilità di ricevere altri segnali satellitari, non solo GPS quindi. Questo ha permesso un grande sviluppo, sia a livello di precisione che a livello di ricalcolo dei percorsi. Ora con uno dei dispositivi più moderni, come può essere l’Edge840 Solar, la navigazione è estremamente semplice. 

La geolocalizzazione ha aperto sviluppi importantissimi anche sul fronte della sicurezza
La geolocalizzazione ha aperto sviluppi importantissimi anche sul fronte della sicurezza

La sicurezza

I dispositivi Garmin hanno al loro interno anche quella che è la funzione Incident Detection, che permette di lanciare un messaggio di allarme in caso di emergenza. 

«Questa si attiva automaticamente – dice Longoni – con un giroscopio posizionato all’interno del dispositivo. In caso di impatto o di caduta il ciclomputer è pronto a far partire il messaggio di emergenza, il quale però funziona solo se si ha un telefono dietro e si è agganciati ad una rete. Abbiamo altri sistemi che non sono legati a sistemi telefonici, per esempio: il nostro dispositivo InReach. Questo non è collegato ad un sistema telefonico ma utilizza Iridium, un sistema satellitare utile per essere rintracciati in ogni parte del mondo».

Garmin

Tutto è più semplice con l’App di Canyon

31.05.2023
4 min
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Canyon ha di recente introdotto un servizio davvero utile e destinato a incontrare il riscontro positivo di tutti gli appassionati del brand tedesco. Stiamo parlando di una nuova App che vuole diventare in breve tempo il partner ideale per vivere al meglio la propria esperienza in sella ad una Canyon.

La nuova App di Canyon vuole diventare un riferimento per i ciclisti
La nuova App di Canyon vuole diventare un riferimento per i ciclisti

Guida per l’assemblaggio

Fino a non molto tempo fa, uno dei possibili freni nell’acquistare una Canyon poteva essere rappresentato dal timore di non essere in grado di assemblarla. Oggi tutto ciò viene definitivamente superato grazie all’introduzione della nuova App. Una volta ricevuta a casa la nuova bici, basterà registrarla nel “garage digitale”. Da qui sarà possibile accedere ad una serie di contenuti dedicati alla propria bicicletta, come la configurazione, specifiche e misure del telaio, ma soprattutto le istruzioni per il suo montaggio.

All’interno della nuova App sono stati caricati le istruzioni e dei video utilissimi per assemblare ogni singolo modello Canyon. Per farlo non è richiesta una competenza specifica. Basterà seguire le indicazioni passaggio dopo passaggio per montare la propria bicicletta ed essere subito pronti per pedalarci sopra.

Al suo interno ci sono video e foto per aiutare l’utente nella manutenzione della sua bici
Al suo interno ci sono video e foto per aiutare l’utente nella manutenzione della sua bici

Anche la manutenzione

Una volta montata, una bicicletta va anche curata per rendere ogni uscita sempre piacevole. In Canyon lo sanno bene, infatti all’interno della nuova App sono sono stati inseriti le istruzioni e i video per guidare il cliente nel sostituire in autonomia copertoni, freni e catena. Non mancano naturalmente anche tutorial su come pulirla.

La nuova App di Canyon vuole anche essere da deterrente al problema annoso dei furti di biciclette. E’ stato infatti previsto un sistema avanzato di antifurto e tracciamento GPS globale

Nell’App è presente anche un sistema di sicurezza
Nell’App è presente anche un sistema di sicurezza

Novità in arrivo

La nuova App è stata appena lanciata e sono già previste delle ulteriori novità. Oltre alle funzioni disponibili al momento del lancio, tra cui l’assicurazione bici semplice e veloce e i contenuti motivazionali dei ciclisti professionisti di Canyon. Nei prossimi mesi è in programma l’aggiunta di un’ampia gamma di nuove funzioni.

Tutto più semplice

Canyon vuol rendere più semplice l’acquisto e il successivo utilizzo delle proprie biciclette. A confermarlo è Lionel Guicherd-Callin, Global Director Canyon Connected.

«Abbiamo realizzato l’App – ha dichiarato – per semplificare e snellire ogni fase del processo di acquisto e di utilizzo di una Canyon, e per aiutare i ciclisti a ottenere il massimo dalla loro bicicletta, fin dal primo giorno e per gli anni a venire. Grazie a una serie di funzioni che rendono piacevole e senza sforzo ogni fase della costruzione, della pedalata, della manutenzione e del parcheggio della propria Canyon».

Ricordiamo che per utilizzare la nuova App di Canyon non è necessario avere uno smartphone di ultima generazione. E’ infatti compatibile con Android 7.1 e Apple iOS 15 e successivi

L’app Canyon è gratuita e disponibile su Apple App Store e Google Play Store.

Canyon

Sigma ROX 11.1 EVO, il navigatore affidabile e sicuro

26.04.2023
3 min
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Sicurezza, precisione e 150 funzioni pronte ad accompagnare il ciclista in ogni allenamento o gara che sia. Il ROX 11.1 EVO di Sigma Sport è un ciclocomputer in grado di supportare gli sportivi in ogni loro esigenza orientata all’elaborazione di dati.

Oltre alle classiche funzioni infatti, questo GPS è abile nella misurazione barometrica, nella navigazione e nell’interfacciarsi con le ormai comuni e-bike. Un compagno di viaggio affidabile che accompagna l’utente anche nelle situazioni più spiacevoli con funzioni come il Crash Alert che avvisa tramite app i contatti per le emergenze in caso di caduta.

Navigazione precisa

In un mondo delle due ruote dove ci si muove tra bici da strada, gravel e mtb, sapersi orientare è la chiave della scoperta e del divertimento. Con la “Navigazione Search & Go”, i ciclisti possono trovare rapidamente qualsiasi luogo e navigare verso di esso. Per farlo, possono inserire un indirizzo nell’app SIGMA RIDE sul proprio smartphone o cliccare su un punto qualsiasi della mappa. Le preferenze per i percorsi (piste ciclabili, sentieri non asfaltati, strade di corsa e sentieri escursionistici) possono essere impostate individualmente. 

La traccia creata può essere avviata direttamente o salvata per un secondo momento nell’app SIGMA RIDE. Si possono importare le tracce dal SIGMA DATA CENTER o da portali come komoot e Strava tramite l’app proprietaria e poi ricevere istruzioni visive e acustiche turn-by-turn sul ciclocomputer. La traccia selezionata può essere avviata immediatamente oppure può essere salvata per essere poi riproposta offline in un secondo momento. In questo modo, i ciclisti navigano nel loro tour senza dover essere collegati allo smartphone.

Display a colori trasmissivo da 1,77 pollici facilmente configurabile
Display a colori trasmissivo da 1,77 pollici facilmente configurabile

Analisi dati e sicurezza

Sul ROX 11.1 EVO vengono salvate fino a 100 ore di tempo di corsa. In questo modo i dati di allenamento sono consultabili in qualsiasi momento e in un lampo, sull’app SIGMA RIDE oppure dopo l’allenamento sul PC o MAC nel SIGMA DATA CENTER. Questo consente di avere una panoramica perfetta dei valori di allenamento e dei progressi. Con le opzioni di sharing dell’app gli sportivi possono condividere con amici e colleghi di team i loro risultati.

Ad aumentare la sicurezza in sella c’è il Crash Alert integrato, che riconosce una caduta in modo autonomo e dà al ciclista 30 secondi di tempo per confermare che vada tutto bene. In caso negativo, i contatti per le emergenze selezionati prima vengono automaticamente informati per SMS tramite l’app e vengono comunicati loro i dati GPS.

Per chi non riesce a rinunciare e deve rimanere connesso, le notifiche smart collegano il ciclista con il mondo esterno anche durante il giro in bicicletta. Una notifica per chiamate, messaggi ed email in entrata appare automaticamente sul display. Si possono persino leggere i messaggi brevi direttamente sul ROX 11.1 EVO.

Il GPS si collega con le e-bike e indica stato della batteria, luce e altri dati sul display
Il GPS si collega con le e-bike e indica stato della batteria, luce e altri dati sul display

Profili e app

Sul ROX 11.1 EVO sono già preinstallati da quattro a 20 profili Sport possibili. I ciclisti possono anche creare i propri profili Sport e utilizzare il dispositivo su diverse biciclette. Con l’app SIGMA RIDE è possibile configurare in modo personalizzato sei visualizzazioni allenamento diverse, che hanno da uno a sei campi di dati. Le altre visualizzazioni installate sono per workout, percorso e navigazione tramite komoot.

Con l’app proprietaria è possibile salvare tutte le proprie attività. Nella visualizzazione elenco vengono riportati tutti i percorsi con andamento del percorso, data, distanza, tempo di corsa e dislivello. L’attività più recente si trova sempre in alto nella sequenza temporale. L’intensità dell’allenamento può essere visualizzata mediante l’Indice di Performance Sigma. Le attività possono inoltre essere integrate con metainformazioni su meteo, temperatura e sensazione durante l’escursione.

Il ROX 11.1 EVO è disponibile in commercio in due colorazioni, nera e bianca, ad un prezzo che varia in base alla configurazione. ROX 11.1 EVO a 169,95 euro, ROX 11.1 EVO HR a 199,95 euro e infine il ROX 11.1 EVO SENSOR a 249,95 euro. 

SigmaSport

BeltramiTSA

Bryton Rider 750 SE: 40 ore di precisione e funzioni

22.04.2023
4 min
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Esplora, pianifica, pedala in tranquillità e sicurezza. Bryton presenta il nuovo ciclo computer GPS Rider 750 SE, una Special Edition che vanta miglioramenti in termini hardware e software del già apprezzato Rider 750. Dotato di display touchscreen a colori da 2.8”, sensore di luminosità ambientale e una notevole durata della batteria da 40 ore, rappresenta tutto ciò di cui il ciclista ha bisogno. Anche la sicurezza svolge un ruolo di primo piano, grazie alla compatibilità con i bike radar ANT+ come il Gardia e con la funzione Live Track.

Personalizzabile e connesso

A contraddistinguere questo Rider 750 SE ci sono le personalizzazioni e le connessioni a 360°. Una di queste è il reindirizzamento completo sul dispositivo per i percorsi pianificati. Queste funzionalità di reindirizzamento, insieme alle mappe preinstallate, aiutano a rimettersi in rotta quando si effettua una svolta sbagliata, senza una connessione Internet. Si possono programmare diversi allarmi in base a più criteri, come orario di allenamento, durata, distanza o calorie bruciate. Con messaggi che ricordano di idratarsi/mangiare/riposare/ecc…

Visualizzabile da qualsiasi pagina della griglia dati, il menù di stato rapido aggiornato offre una panoramica dell’attività a colpo d’occhio, incluso lo stato e la connettività dei sensori, oltre alle ultime notifiche, tutto con un semplice tocco dello schermo. Con l’app Bryton Active, si può inoltre selezionare il percorso, invitare gli amici e restare sempre aggiornati in tempo reale sullo stato di tutti i membri della corsa.

Funzioni smart

Le funzioni di cui questo dispositivo dispone sono un non plus ultra dell’elettronica applicata alla bici. Una di queste si può usufruirne dopo aver impostato le informazioni POI e Cima utilizzando l’app Bryton Active. E’ possibile controllare la distanza dal tuo punto POI/Cima successivo in modalità Segui Percorso per prendere la decisione corretta in base al proprio stato di forma e per rimanere motivati lungo il percorso stesso.

Un’altra funzione comoda che migliora la sicurezza in sella è la ricerca vocale. Grazie alla connessione a internet, è possibile utilizzare la ricerca vocale per cercare posizioni, eliminando la necessità di utilizzare la tastiera sul display. In modalità Segui Percorso, invece, quando si inizia una salita, Rider 750 SE visualizzerà una pagina dedicata, fornendo una panoramica grafica dei vari segmenti percorsi. La schermata Climb Challenge presenta anche un riepilogo di tutte le salite del percorso, una divisione in segmenti dai colori vivaci, distanza, altitudine, dislivello e punti di inizio e fine.

Universale

L’utilizzo di connessioni e la versatilità tra un dispositivo e l’altro è qualcosa di fondamentale e irrinunciabile nel ciclismo di oggi. Utilizzando la compatibilità ANT+ FE-C, Rider 750 SE funziona perfettamente con la maggior parte degli smart trainer e può simulare i percorsi registrati dall’app Bryton Active, emulando al meglio l’esperienza su strada. Per quanto riguarda l’utilizzo su strada nella griglia dati, la striscia radar mostra i veicoli in avvicinamento, utilizzando lo schermo a colori vividi di Rider 750 SE per visualizzare facilmente le icone dei veicoli, oltre a includere tre livelli di avviso con notifiche audio.

Grazie alla compatibilità con Shimano Steps, questo GPS può visualizzare i dati e-Bike per oltre 160 marchi di biciclette, tra cui lo stato della batteria, la modalità di potenza attuale e il tempo residuo nella modalità di potenza attuale.

Bryton Rider 750 SE è disponibile da metà aprile nei negozi affiliati Ciclo Promo Components al prezzo di 249,95 euro. 

Ciclo Promo Components

Wahoo Elemnt Roam, il GPS più potente e intuitivo del mercato

11.10.2022
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La strada dell’innovazione è spesso ardua e richiede tanta creatività e visione fuori dagli schemi. Wahoo ne è l’esempio e presenta il nuovo Dual Band GPS Elemnt Roam, progettato per aiutare i ciclisti a percorrere più strada, più a lungo e ad esplorare nuovi orizzonti.

L’azienda leader nella tecnologia per il fitness, ha lanciato il suo nuovo computer da bicicletta con nuove e significative caratteristiche innovative. Tra queste il GPS a doppia banda, la navigazione migliorata, percorrenza dei segmenti di scalata aggiornata, schermo a contrasto più elevato e capacità di memoria potenziata. Un compagno di viaggio che offre un’esperienza di navigazione migliorata e più accurata, soprattutto quando si pedala in aree in cui la ricezione GPS può essere limitata, come le foreste o le aree urbane.

Pulsanti convessi, sensore di luce ambientale e possibilità di zoom
Pulsanti convessi, sensore di luce ambientale e possibilità di zoom

Innovazione a colori

Tra le funzioni trainanti di questo Elemnt Roam c’è la aggiornata Summit Segments Climb che rende più facile controllare il progresso di una salita. Questa funzione, ora rileva automaticamente le ascese in un percorso precaricato, mostra quelle già completate e gli utenti possono visualizzare informazioni più approfondite sul percorso, sulla salita in corso e quelle future.

Inoltre il Roam è dotato di uno schermo a 64 colori ad alto contrasto, che consente agli utenti di navigare facilmente tra le schermate dell’allenamento e di visualizzare i dati cartografici in maniera più dettagliata. L’aggiornamento della capacità di memoria a 32 GB consente di gestire e memorizzare un maggior numero di pacchetti di mappe e di percorsi memorizzati. La batteria, della durata di 17 ore, consente ai ciclisti di rimanere sulla traccia più a lungo e senza pensieri.

Ecosistema indoor e outdoor

Il nuovo Elemnt Roam si integra perfettamente nell’ecosistema connesso di soluzioni di allenamento indoor e outdoor di Wahoo. E’ possibile sincronizzare gli allenamenti sul Roam con l’abbonamento a Wahoo X, consentendo di accedere agli allenamenti strutturati outdoor ed alla cronologia completa degli allenamenti indoor e outdoor nell’app Wahoo Systm

Il Roam controlla anche tutti gli Smart Trainer Kickr e la Kickr Bike e si abbina a tutti gli altri dispositivi connessi di Wahoo, offrendo la massima flessibilità quando si tratta di allenamenti, che siano al coperto o all’aperto.

Nuove funzioni e prezzo

L’Elemnt Roam aggiunge anche una serie di nuove funzionalità al set già esistente. Tra queste le funzionalità di ricarica USB-C, pulsanti convessi, sensore di luce ambientale, possibilità di zoom, LED quicklook, navigazione intelligente sul dispositivo e passaggio continuo da uno sport all’altro. Il nuovo Roam ha anche integrato il sistema di sensori di glucosio Supersapiens che consente ai ciclisti di tenere costantemente sotto controllo i propri dati di glucosio durante la corsa, senza bisogno del telefono e con un semplice sguardo.

Il prezzo al pubblico è di 399,99 euro per la versione solo strumento, comprese due staffe per il montaggio. Mentre 499,99 euro per la versione bundle comprensiva di sensori di velocità, cadenza e cardiofrequenzimetro. 

Wahoo

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