Tra il Giro d’Italia U23 e il Giro della Valle d’Aosta passano 25 giorni. Un lasso di tempo non facile da gestire. Troppo breve per staccare del tutto, troppo lungo per insistere a spingere. Uno dei ragazzi di maggior spicco che prendono parte ad entrambe le corse è Davide Piganzoli.
Il corridore della Fundacion Contador, la formazione U23 della Eolo-Kometa, è stato il miglior italiano nella corsa rosa dei giovani: decimo. Qualche giorno dopo si è anche andato a prendere il titolo nazionale a cronometro, sempre tra gli under 23 chiaramente.
Vediamo come gestirà questo intervallo fra le due corse a tappe. Tappe che, ricordiamolo, sono state sette al Giro (con un giorno di riposo) e saranno cinque al Valle d’Aosta.


Davide, Giro e Valle d’Aosta: erano già programmate ad inizio stagione?
Sì, lo avevamo deciso questo inverno. Ci eravamo detti che avremmo valutato il Valle d’Aosta in base a come fossi uscito dal Giro. Ne sono uscito bene e quindi ci andrò. Altrimenti avrei fatto una pausa più lunga. L’italiano a crono invece lo avrei fatto in ogni caso. Poi mi sarei fermato. Invece per come sto, posso lavorare.
Partiamo da qui. Come hai gestito i giorni che dal Giro ti hanno portato all’italiano?
Con molto relax. In tutto, considerando anche il campionato italiano su strada, ho fatto tre giorni di riposo totale e tre di scarico. Il giorno dopo il Giro sono uscito un’ora e mezza con la bici da crono. Poi riposo assoluto e ancora un’ora con la stessa bici prima del tricolore. La crono. Riposo. E una sgambata alla vigilia della prova su strada.
E come procede?
Per questa settimana si va avanti così: tre giorni di riposo assoluto e tre di scarico, molto blandi. Poi si riprenderà a fare qualcosa di più.
Cosa?
Sostanzialmente per una decina di giorni si faranno alcuni allenamenti più intensi. Non troppi chilometri, perché ormai il fondo lo abbiamo, tanto più che abbiamo fatto il Giro. Puntiamo soprattutto sulla qualità.
Velo+, ha realizzato le maglie di leader del Valle d’Aosta. Qui la gialla della generale La bianca del miglior giovane Maglia rossa e bianca per il leder degli sprint intermedi La maglia blu a pois per il miglior scalatore E poi c’è questa maglia rappresentativa che sarà donata alle autorità. Il modello delle maglie si chiama For2022
Velo+, ha realizzato le maglie di leader del Valle d’Aosta. Qui la gialla della generale La bianca del miglior giovane Maglia rossa e bianca per il leder degli sprint intermedi La maglia blu a pois per il miglior scalatore E poi c’è questa maglia rappresentativa che sarà donata alle autorità. Il modello delle maglie si chiama For2022
Di che tipo di allenamenti parli?
Allenamenti di due, tre ore al massimo. Con esercizi intermittenti fino al fuorisoglia. Penso ai 20”-40” o ai 30”-30”, alle progressioni dietro moto, utili anche per velocizzare i lavori. Magari faccio due serie di 20”-40” con nel mezzo una salita al medio e poi proseguo con il dietro moto. In questi allenamenti mi aiuta il mio ex allenatore di quando ero più piccolo, Maurizio Damiani, anche lui è di Morbegno.
Ti allenerai da solo o con la squadra?
Qui dalle mie parti non ci sono molti ragazzi con cui allenarsi. E poi preferisco farli da solo certi lavori. Bisogna essere precisi.
E non sono previste gare nel mezzo fra Giro e Valle d’Aosta?
No, nessuna gara. Era previsto così.
E’ una programmazione molto da pro’… L’avete tirata giù solo col team U23 o anche con Ivan Basso?
Anche con Ivan e tutti gli altri. Diciamo che io e Tercero, che abbiamo dimostrato di andare un po’ meglio nelle corse a tappe, avevamo il Giro under 23 e il Valle d’Aosta nel programma e altre corse a tappe. Abbiamo corso meno sin qui. Abbiamo evitato le gare più veloci e in circuito, che ad uno scalatore non portano praticamente nulla, e abbiamo preferito le internazionali: Piva, Recioto, Belvedere… Insomma, abbiamo ragionato per blocchi.


Blocchi?
Sì, periodi di una o due settimane culminati con gare o recupero.
E in questi blocchi è prevista anche l’altura, magari prima del Valle d’Aosta?
No, primo perché non ci sarebbe tempo. E poi perché, come ho accennato l’altra volta, con la squadra abbiamo deciso di tenerci questa “cartuccia” di miglioramento per quando saremo pro’.
In questo intermezzo è importante controllare anche il peso, come fai con tanto scarico e pochi chilometri?
Infatti è un po’ complicato. Però devo ammettere che avendo fatto dei sacrifici prima del Giro, un piccolo premio me lo sono concesso e una pizza l’ho mangiata. Ti fa stare contento. Per il resto cerco di uscire tardi la mattina. Me la prendo molto comoda. Magari parto in allenamento alle 11, torno per le 13-13,30. Sempre lentamente faccio la doccia e tutto il resto e cerco di mangiare il più tardi possibile, magari vero le 14:,0 così da ridurre la distanza con la cena.
E cosa mangi?
Normale. Ho ridotto un po’ i carboidrati, aumentato la verdura e la frutta. Ecco, di frutta ne mangio parecchia.