Ventaglio, il gilet invernale (e non solo) di Giessegi

07.11.2024
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Il brand veneto Giessegi (o GSG, che a luglio ha festeggiato i suoi primi 40 anni) sta presentando in questi giorni la sua linea di abbigliamento autunno-inverno. Uno dei capi più interessanti della collezione è il gilet Ventaglio: idrorepellente, antivento e leggermente imbottito. Un prodotto versatile, potenzialmente utile da ottobre fino ad aprile. Andiamo a vederlo più da vicino.

Tessuti isolanti e antipioggia

Per la sua realizzazione in Giessegi sono partiti dalla giacca Fuggitivo, di cui riprende le principali caratteristiche tecniche, il taglio e anche i colori. Di fatto, si tratta della Fuggitivo senza maniche. Questo però fa di Ventaglio un capo molto più versatile, da usare in autunno e primavera sopra una maglia, oppure in inverno come ulteriore strato protettivo oltre alla giacca (sotto o sopra, dipende dai gusti).

A proposito di strati, la parte anteriore del gilet ne ha due. Il più esterno è in tessuto antivento e antipioggia leggero, quello interno invece è uno strato felpato in Primaloft. Questo materiale – isolante in fibre di poliestere – protegge dal freddo con un sistema simile a quello della piuma naturale, ma con il vantaggio di asciugarsi più velocemente.

La parte posteriore è realizzata in tessuto bielastico felpato ed idrorepellente, che isola sia dalle basse temperature che dagli schizzi di pioggia. Restando sul retro, sono presenti le tre classiche tasche più una extra tasca con zip, e dettagli riflettenti per maggior sicurezza quando si pedala al buio.

Infine il colore: come la giacca Fuggitivo, il gilet Ventaglio è disponibile in due versioni: nero oppure in verde.

100% italiano, prezzo scontato

Come tutti i prodotti di Giessegi anche il gilet Ventaglio segue una filiera completamente interna all’azienda. Dall’acquisto dei materiali grezzi fino alla realizzazione del capo finito, con questa scelta il brand veneto assicura il massimo del controllo sulla lavorazione, per un prodotto al 100% made in Italy.

Il prezzo consigliato al pubblico è di 129,90 euro. Ma, udite udite, in questo momento il gilet Ventaglio si trova nel sito dell’azienda scontato a 116,90 euro.

Giessegi

Assos Equipe R: il kit giusto per affrontare l’autunno

15.10.2024
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Il kit proposto da Assos per affrontare primavera e autunno è adatto ad ogni situazione e ogni condizione climatica. Il suo nome è Equipe R e alla base ha la ricerca del massimo comfort e di prestazioni elevate anche quando le temperature si abbassano. E’ composto da tre capi d’abbigliamento: pantaloncini, maglia e gilet.

Riuscire a pedalare con grande comodità risulta fondamentale in caso di maltempo e Assos questo lo sa. Tanto che ha studiato e realizzato una serie di prodotti in grado di offrire sempre il giusto supporto: respirazione corretta, isolamento termico e qualità tecniche. Il tutto studiando i movimenti dei ciclisti e adattando i propri indumenti a questi, prendendo in considerazione ogni minimo dettaglio. I tessuti utilizzati sono progettati in Svizzera e testati in laboratori che riproducono le diverse condizioni climatiche

La maglia Equipe R ha le tre tasche posteriori forate per avere il giusto ricambio d’aria
La maglia Equipe R ha le tre tasche posteriori forate per avere il giusto ricambio d’aria

Pantaloncini

Il primo prodotto che andiamo a presentare sono i pantaloncini della serie Equipe R. Realizzati con l’obiettivo di essere sempre performanti in tutte le condizioni e dare il giusto supporto in gara e negli allenamenti ad alta intensità. Il tessuto scelto da Assos per realizzare questo capo è l’RX Extreme. I pantaloncini della gamma Equipe R sono la scelta più calda offerta dall’azienda svizzera. Sono pesanti al punto giusto ma non appesantiscono la pelle, permettendole di respirare sempre. Inoltre risultano idrorepellenti, per resistere al meglio anche a temporali improvvisi. 

La nuova costruzione tessile delle gambe, con tecnologia proprietaria PILtec Plug-In, con una serie di micro punti di silicone che stabilizzano la vestibilità e mantengono il capo sempre in posizione. I pantaloncini Equipe R offrono un’ammortizzazione perfetta e grazie alla costruzione X-frame donano un supporto eccellente nella parte bassa della schiena. Il design racing garantisce un profilo aerodinamico, al quale si aggiungono dei dettagli riflettenti che migliorano la visibilità in condizioni di scarsa illuminazione.

Con un peso di 240 grammi in taglia M sono l’ideale per l’autunno e la primavera. Prezzo: 240 euro.

I pantaloncini della collezione Equipe R sono la scelta più calda di Assos
I pantaloncini della collezione Equipe R sono la scelta più calda di Assos

Maglia

A completare la prima parte del kit Equipe R c’è la maglia a maniche lunghe. Un prodotto di peso medio che ha nella zona posteriore un pannello che mantiene la vestibilità stabile e le tasche all’asciutto. Il colletto garantisce un continuo adattamento al clima esterno, senza il bisogno di dover aprire e chiudere la zip. Un dettaglio che risulta fondamentale nelle giornate autunnali.  

Assos ha scelto il tessuto RX nella parte di spalle, petto e braccia, questo garantisce elasticità e allo stesso tempo morbidezza. Mentre sulla pancia l’opzione selezionata è stato l’OSMOS Medium che porta isolamento termico ed evita improvvisi raffreddamenti, grazie anche al fatto che questo tessuto favorisce la circolazione sanguigna. 

E’ disponibile in due colorazioni differenti: black e optic yellow. Prezzo al pubblico: 200 euro.

Il gilet offre un ulteriore strato per coprire il ciclista in caso di uscite lunghe o più fredde
Il gilet offre un ulteriore strato per coprire il ciclista in caso di uscite lunghe o più fredde

Gilet

Il kit offerto da Assos si completa con il gilet dedicato ai momenti più freddi della stagione autunnale e non solo. Utile per affrontare lunghe discese rimanendo sempre coperti e caldi ma non solo. Il gilet del brand svizzero ha una grande profondità di utilizzo. Il pannello posteriore ha inserito uno stabilizzatore che lascia le tasche in posizione durante tutta la pedalata. 

Anche il gilet è realizzato con tessuto RX nella parte superiore della schiena e del petto. Un modo per garantire una grande traspirabilità ma allo stesso tempo proteggere il ciclista dal freddo. Il colletto scelto è lo stesso della maglia, ovvero il Kragen ed ha i medesimi principi tecnici. 

Il suo peso è di soli 160 grammi nella taglia M. Prezzo: 170 euro.

Assos

Come agisce un gilet di ghiaccio? Risponde il dottor Magni

29.08.2023
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Qualcuno, come in Astana-Qazaqstan, li ha utilizzati anche prima del via della cronosquadre di Barcellona alla Vuelta: parliamo dei gilet del freddo, o “iceveste” o ancora “coolingvest” per dirla con uno dei nomignoli inglesi (in apertura foto Instagram @gettysport).

Questo strumento, chiamarlo capo di abbigliamento è riduttivo, ormai è sempre più utilizzato sia perché il clima sta cambiando e si va verso periodi più roventi, sia perché di pari passo si evolve la ricerca e il fronte, anche sanitario, che c’è dietro la performance.

E battendo proprio questo aspetto, e col fatto che in Astana qualcuno come detto ha utilizzato il gilet del freddo anche durante un momento non così caldo alla Vuelta, abbiamo coinvolto il dottor Emilio Magni, che del team kazako è il medico sociale.

Alcuni team ormai se li fanno fare personalizzati. Vengono usati nel riscaldamento della crono, ma anche prima delle tappe in linea
Solitamente i gilet vengono usati nel riscaldamento della crono, ma non solo
Dottor Magni, questi gilet termici del freddo, perché si utilizzano? Tra l’altro si utilizzano non solo nei classici riscaldamenti della crono, ma anche prima del via delle tappe in linea…

La considerazione principale, se non unica, è che la contrazione muscolare è un procedimento complesso e passa attraverso diversi sistemi. Tra questi quello forse più importante è quello enzimatico. Gli enzimi sono sostanze proteiche, in questo caso actina e miosina, che contribuiscono alle reazioni biochimiche le quali danno il meglio quando la temperatura esterna del corpo va da 36 a 37 gradi. Quando questi enzimi lavorano in un ambiente più caldo la contrazione muscolare avviene, ma con un’efficacia ridotta. Ed ecco perché lo scopo di un atleta è quello di restare il più fresco possibile. O di tenere la temperatura il più vicino possibile a quella normale.

Perché, quanto si alza quando siamo sotto sforzo?

Dipende, già quella interna da sola è più alta di circa 0,5 centigradi, quando siamo sotto sforzo si arriva anche a 39°. È come avere la febbre, ma non è febbre! L’acqua in testa, il ghiaccio, la maglia aperta… sono tutti metodi per raffreddare il motore e farlo lavorare al meglio possibile onde evitare un calo della prestazione.

Arctic Heat è stato tra i primi a proporre questo tipo di gilet. Tra i pionieri del suo utilizzo c’è il biker Nino Schurter
Arctic Heat è stato tra i primi a proporre questo tipo di gilet. Tra i pionieri del suo utilizzo c’è il biker Nino Schurter
E allora dottore viene da chiedersi: ma perché fanno riscaldamento se poi si devono raffreddare?

Per attivare il muscolo allo sforzo e metterlo in una condizione circolatoria affinché possa ricevere più sangue possibile. Se poi questo riscaldamento delle gambe arriva con la temperatura corporea standard… allora è il top. Si riesce a sfruttare la massima efficienza enzimatica.

Ma il riscaldamento e questi gilet incidono anche sull’apparato cardiovascolare, respiratorio? Per esempio si vede metterli spesso anche sulle caviglie, punto importante per la pressione sanguigna.

A mio avviso no. Fanno sì che il riscaldamento sia un po’ più specifico e distrettuale, in questo caso il “distretto” delle gambe, degli arti inferiori che sono i più interessati per il ciclista. E anche le braccia restano fuori. E infatti dei gambali refrigeranti sarebbero controproducenti, andrebbero a contrastare il riscaldamento muscolare degli arti inferiori.

Domanda banale apparentemente, ma quando si indossa? In che momento?

Chiaramente quando fa caldo, alla Parigi-Nizza è molto improbabile che venga utilizzato, ma al Giro o al Tour è ormai la norma. Semmai è interessante sapere le differenze di quando lo si indossa.

Il ghiaccio sulle caviglie o dietro al collo, sono altri metodi che si utilizzano (anche in corsa), per lo stesso scopo: limitare l’accrescimento della temperatura corporea
Il ghiaccio sulle caviglie o dietro al collo, sono altri metodi che si utilizzano per lo stesso scopo: limitare l’accrescimento della temperatura corporea
Cioè?

Alcuni ragazzi preferiscono scenderci già dal bus, altri indossarlo qualche minuto dopo, anche 10′, aver iniziato il riscaldamento per sentire quella “botta” di freddo, quello shock termico che dà piacevoli sensazioni e che risveglia anche un po’.

Quando dura l’effetto di un gilet del freddo?

Dipende dai modelli e dagli usi che se ne fanno. Solitamente i nostri durano un’ora, un’ora e mezza. Ma nelle ultramaratone c’è ormai chi ci corre e durano tante ore. L’atleta così non si surriscalda. 

Come funzionano?

C’è una polvere secca che dal freezer si mette nel singolo box del gilet. Ha una temperatura prossima allo zero. E’ importante metterla sul torace perché in questo modo si riesce a coprire un buon 40 per cento dell’intero corpo: restano fuori arti e testa.

Alé Klimatik K-Smart: il gilet che combatte il freddo

02.02.2022
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Nelle giornate invernali può arrivare il vento freddo a rendere ancora più difficili le uscite in bici. Alé ha ideato e cucito un indumento per sconfiggere anche i venti più gelidi: il gilet Klimatik K-Smart. Ha preso ispirazione dalle caratteristiche degli indumenti invernali reinterpretandole ed adattandole al mondo dei pedali. Un’altra fonte di spunto per il brand è dato dall’esperienza nel lavorare con atleti professionisti.

Alé ha disegnato il gilet Klimatik K-Smart anche nella versione femminile
Alé ha disegnato il gilet Klimatik K-Smart anche nella versione femminile

Altamente tecnico

L’indumento è cucito con tessuto esterno 3layer: leggero, confortevole e, cosa fondamentale, idrorepellente. Sul torace e nella parte dei fianchi il gilet Klimatik K-Smart ha un’imbottitura con ovatta termica Primaloft che mantiene il calore corporeo stabile anche in condizioni di umido.

La leggerezza del tessuto 3layer garantisce un’ottimo ricambio di ed una ventilazione che fa rimanere stabile la temperatura corporea. La combinazione di materiali, invece, permette di mantenere il corpo sempre caldo ed attivo durante tutto l’arco della pedalata.

Nella parte posteriore c’è un’apertura che permette di accedere alle tasche della maglia
Nella parte posteriore un’apertura permette di accedere alle tasche della maglia

Diversi tipi di tessuto

Internamente il gilet Klimatik K-Smart ha una fodera 100% in poliestere mentre l’imbottitura è 80% poliestere in fibre riciclate e 20% poliestere. Esternamente il tessuto è completamente cucito con poliestere.

L’inserto posteriore presenta una speciale apertura che permette di prendere comodamente gli oggetti dalle tasche senza dover togliere il gilet. E’ infatti cucito con il 14% di tessuto Elastan che rende il capo più elastico e comodo.

Il tessuto del gilet Klimatik K-Smart è idrorepellente
Il tessuto del gilet Klimatik K-Smart è idrorepellente

Il peso del gilet è di 220 grammi, il range di temperatura nel quale è consigliato l’utilizzo è dai –2 ai 14 gradi. 

Il prezzo per la versione femminile è di 131 euro, mentre per quella maschile di 141.

Alé

MB Wear combatte il vento con il Gilet Maestrale

20.08.2021
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MB Wear ha introdotto sul mercato il gilet Maestrale, ed il vento – è il caso di dirlo – dovrà probabilmente alzare bandiera bianca. L’originale brand, operativo già da qualche anno nel settore del bike wear (una realtà italianissima e fondato dagli ex professionisti Marco Bandiera e Tiziano Dall’Antonia), ci ha davvero stupito con la realizzazione di questo speciale prodotto. E’ un capo imprescindibile per chi va in bici che prevede l’utilizzo combinato di ben tre tessuti: il poliestere multibava, l’elastane ed il poliestere.

La rete che conferisce la migliore traspirabilità al Gilet Maestrale
La rete che conferisce la migliore traspirabilità al Gilet Maestrale

L’obiettivo principale che si erano originariamente prefissati i tecnici MB Wear era quello di realizzare un gilet leggero ed al tempo stesso efficace. Sostanzialmente un capo tecnico che potesse essere in grado sia di proteggere il corridore quanto di non essere troppo ingombrante. Non a caso questo smanicato lo si può posizionare tranquillamente in una delle tasche posteriori della maglia senza correre il rischio che lo stesso possa risultare pesante o fastidioso. Questo vantaggio è reso possibile anche dalla zip posteriore “a sacchetto” che ne limita appunto l’ingombro.

Traspirabilità e sicurezza

Analizzandolo più da vicino, è facile affermare che il gilet Maestrale non rientra affatto nella categoria di quegli smanicati attraverso i quali si suda e basta. Non a caso un’altra caratteristica di rilievo che questo capo possiede è la elevata capacità di traspirazione: una funzione portata ai massimi livelli da una rete posta nella parte centrale della zona posteriore del gilet.

Realizzato con materiali di altissima qualità per proteggere efficacemente il corridore dal vento
Realizzato con materiali di altissima qualità per proteggere efficacemente il corridore dal vento

Prestando attenzione al design, invece, è subito evidente la sua finitura nero-lucida in grado di donare al capo un effetto sobrio ed elegante. Senza mai rinunciare alla visibilità, che aumenta sensibilmente grazie ai termoadesivi MB Reflex andando a totale beneficio della sicurezza del ciclista che non avrà alcun tipo di problema a pedalare anche in condizioni meteorologiche avverse come con la pioggia oppure con la nebbia.

Prezzo e misure

Ricordiamo che il Gilet Maestrale è disponibile nelle seguenti misure: Xxs, Xs, S, M, L, Xl, Xxl. Il prezzo consigliato al pubblico è di 89 euro.

wearmb.com

Primavera, ci siamo. Ecco WIN, il gilet che mancava

11.04.2021
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La primavera è arrivata e il marchio Biotex lancia sul mercato il nuovo gilet antivento WIN. L’azienda che già è super conosciuta per la sua produzione di intimo, utilizzato anche dai professionisti della Androni, mette sul mercato un capo originale ed estremamente interessante. Non il solito smanicato, per intenderci, ma la sintesi perfetta fra un antivento e una maglia top di gamma. E la stagione è quella giusta. Non c’è periodo dell’anno migliore per indossare un capo che da un lato protegge il corpo dal vento e al tempo stesso non provoca un’eccessiva sudorazione. Sulla base di questo equilibrio è stato progettato WIN, che fornisce un’adeguata protezione all’atleta garantendo la giusta traspirazione.

Sul davanti una membrana protegge dal vento
Sul davanti una membrana protegge dal vento

Biotex fornisce così un prodotto che si presta a vari utilizzi e che si modella perfettamente al corpo, rispondendo in maniera ottimale alle esigenze del singolo atleta.

Doppio strato

Il prodotto è costituito da una membrana antivento a doppio strato nella parte frontale e da un tessuto elasticizzato e confortevole sulla schiena. I tessuti utilizzati sono: Polypropylene, Polyamide ed Elastane che vengono utilizzati sul gilet a seconda delle esigenze anatomiche e funzionali. Sul retro sono presenti 2 ampie tasche, più una terza più piccola con chiusura a zip per mantenere al sicuro gli oggetti più preziosi. La zip frontale è Cam Lock, ovvero può essere bloccata in qualsiasi posizione sul petto.

La parte posteriore favorisce la traspirazione per prevenire il surriscaldamento
La parte posteriore favorisce la traspirazione

Il gilet WIN si presta per molti utilizzi ed è pensato principalmente per i cambi di stagione, quando diventa necessario contrastare gli sbalzi di temperatura. Essendo aderente al corpo, permette di ottenere una vantaggiosa aerodinamica, escludendo spiacevoli rigonfiamenti in discesa.

Quando si usa

Le temperature ideali per indossare il gilet WIN variano dai 10 ai 25 gradi. Può essere indossato come secondo strato, sopra ad una maglia a manica corta oppure ad una maglia a manica lunga, a seconda delle proprie esigenze. Grazie al tessuto elasticizzato, viene garantita la massima libertà di movimento.

Si può usare come secondo strato, sopra ogni tipo di maglia
Si può usare come secondo strato, sopra ogni tipo di maglia

L’effetto migliore si ottiene dopo aver percorso una salita avendo l’esigenza di restare asciutti in discesa, in questo caso il gilet antivento WIN dimostra in pieno le sue potenzialità. Il prezzo indicativo è di 79 euro.

www.biotex.it