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In bici dalle spiagge alla Foresta, il Gargano che incanta

22.09.2023
5 min
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Dall’azzurro del mare al verde della natura. Pedalare nel Gargano è un viaggio nei colori e nelle tonalità che la flora e la fauna del luogo regalano. Il nostro viaggio in sella in terra di Puglia prosegue. Per cui, dopo aver esplorato i Monti Dauni e aver fatto un primo giro nel Gargano, in questo appuntamento resteremo sullo “sperone d’Italia”, cercando itinerari adatti a tutti, dalle famiglie ai ciclisti più navigati. Chilometri di sentieri e strade asfaltate già tracciati da solcare in bici, con delle soste immancabili da spendere all’insegna della cultura e della gastronomia. 

Vieste è una delle mete irrinunciabili della Puglia
Vieste è una delle mete irrinunciabili della Puglia

Da Vieste a Monte Sant’Angelo

Da Vieste a Monte Sant’angelo e viceversa. Per chi vuole conoscere il Gargano in tutto il suo splendore pedalando per 58 chilometri, questo itinerario è l’ideale: 1.400 metri di dislivello, distribuiti su un percorso panoramico che parte dal mare (in apertura foto Pedalando sul Gargano) e arriva sulla collina. Da Vieste il cicloturista ha la possibilità di accorciare l’impegnativa panoramica del Gargano, di circa 80 chilometri. Dal livello del mare, seguendo la tortuosa SP52B, con 25 chilometri in costante ascesa ci si addentra nel polmone verde della Foresta Umbra. 

Dopo aver infatti guadagnato 800 metri di quota, accompagnati da faggi e cerri ad alto fusto, mancano pochi chilometri a Monte sant’Angelo, meta di arrivo di questo itinerario. Un percorso dalla difficoltà intermedia che apre però un’infinità di ramificazioni servite dal contesto unico e ideale per le due ruote che si chiama Foresta Umbra. Basterà infatti farsi accompagnare dallo spirito d’avventura e affidarsi alla rete di sentieri lunga circa 54 chilometri, segnalati con cartelli in legno o pietra, con aree pic-nic e tabelle che riportano località di partenza/arrivo ed il tempo di percorrenza. 

L’entroterra è fatto di strade sterrate che si perdono nella magia di boschi e riserve naturali (foto Pedalando sul Gargano)
L’entroterra è fatto di strade sterrate che si perdono nella magia di boschi e riserve naturali (foto Pedalando sul Gargano)

Itinerari per tutti

Oltre alla gentilezza e il fascino naturale della Foresta Umbra, il Gargano offre una ramificazione di strade per bici da strada, e-bike e gravel che si estende per tutto il Parco Nazionale. Scegliere dove alloggiare sarà una scelta facile e senza stress che si coniugherà con tutta una serie di itinerari disegnati per i ciclosturisti. 

Per chi vuole macinare chilometri all’insegna dei sali scendi e panorami mozzafiato c’è la Ciclovia degli Appennini. Un tracciato che attraversa tutto l’entroterra appenninico del Gargano e sale su e giù come una montagna russa da cavalcare con il proprio mezzo a pedali. Da Vieste a Rignano Gargano per un’avventura indimenticabile. 

Non mancano le opportunità e i percorsi, anche per chi sulla bici non è così abituato ad andarci. Ma anche per chi ha deciso di passare la vacanza in famiglia e vuole affrontare il viaggio godendosi le bellezze pugliesi a un ritmo lento e piacevole. Come per esempio seguendo l’itinerario che va da Rodi Garganico a Ischitella: 5 chilometri a sbalzo sul mare accompagnati dal profumo dei pini. Oppure da Carpino a Foce Varano in 14 chilometri con 230 metri di dislivello tra musei e cultura.

Le coste del Gargano sono pronte per incantare i cicloturisti
Le coste del Gargano sono pronte per incantare i cicloturisti

Cosa vedere

Il Gargano è un biglietto da visita internazionale che la Puglia mostra ogni anno al mondo intero. Un primo approccio a questa maestosa Regione che gode di storia, natura e un animo ospitale che si tramanda da generazioni. 

I trabucchi disegnano i profili del promontorio garganico. Sono antichissime macchine da pesca per ripararsi da un mare insidioso, diffusi lungo la costa da Vieste a Peschici, alcuni oggi ospitano poetici ristoranti in cui rifocillarsi dopo aver macinato chilometri. 

Da una costa all’altra basterà scegliere la base da cui spiccare con la bici per creare un diario di attrazioni da vedere. Dal Castello Svevo Angioino di Manfredonia, ad esempio, che affonda le radici nel XIII secolo, un vero e proprio scrigno di storia con la ricca collezione del Museo archeologico. Un’interessante collezione di reperti archeologici riempie gli spazi dell’Antiquarium Civico di Vico del Gargano, che si articola in due sezioni tematiche.

Soste per il palato

Immancabile l’appuntamento con la gastronomia pugliese che in ogni angolo custodisce ricette e tradizioni da gustare. Su tutti, gli agrumi del Parco nazionale del Gargano. Apprezzati in tutto il mondo per la qualità e per il sapore delicato, gli agrumi del Gargano rappresentano l’identità culturale di questa terra. 

Al centro della tradizione troviamo anche l’olio extra vergine d’oliva del Gargano. Il microclima della piana pedegarganica e le caratteristiche geologiche del terreno fanno sì che questo prodotto abbia una finezza, una ricchezza e una purezza uniche, in grado di renderlo un prodotto armonico e dall’acidità molto bassa. Un tocca sana irrinunciabile per ogni ciclista

Prodotto di punta del centro garganico, insieme all’olio, sono le fave di Carpino. Si distinguono per la cucinabilità e l’alto contenuto proteico. Fattori bio-climatici legati al territorio garantiscono la qualità ed il sapore che caratterizzano le gustose minestre della cucina tradizionale locale.

Chiudiamo il viaggio sulla tavola pugliese con l‘anguilla di Lesina, famosa in tutto il mondo per il suo sapore delicato e genuino. Viene esportata in tutto il mondo e apprezzata nei più importanti ristoranti. In Puglia, Omega 3, proteine e un’attività che favorisce il benessere come la bici, sono la ricetta perfetta per curare oltre che l’anima anche il corpo. 

viaggiareinpuglia.it

Pedalare sul Gargano, fra scoperte, gusto e strade da sogno

15.09.2023
5 min
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Se si dovesse scoprire la Puglia da Nord a Sud, dopo avervi raccontato la Daunia, il primo meraviglioso incontro illuminato dal mare cristallino sarebbe il Gargano. Un angolo di Mediterraneo in cui la natura è protagonista assoluta, una realtà antica e sacra che affascina per le tradizioni e incanta con i colori ed i profumi dei suoi paesaggi. 

Luoghi da scoprire rigorosamente in sella, con ciclovie, salite, discese e strade sterrate che si immergono in questo gioiello pugliese. Considerato lo “sperone dello stivale d’Italia”, questo Parco Nazionale è un’esaltazione della bellezza pugliese, arricchito da specialità gastronomiche e itinerari unici da pedalare.

Vieste nella sua parte storica e affascinante (foto turismovieste.it)
Vieste nella sua parte storica e affascinante (foto turismovieste.it)

Bici e natura

Il Gargano è un promontorio di natura carsica che viene accarezzato dal Mare Adriatico e si affaccia sulle coste balcaniche a cui in età preistorica era collegato. Un territorio montuoso dominato dal Monte Calvo con bacini, caverne e grotte, il Lago di Lesina ed il Lago di Varano, separati fra loro dal Monte Elio. I confini geografici del Gargano verso terra sono delimitati dal fiume Candelaro e dalla sottostante pianura, con ripidi pendii, in una indipendenza che ha consentito alla zona di conservarsi allo stato naturale, mantenendo le antiche tradizioni e diventando una delle principali aree turistiche in Italia.

«Quando ero professionista – dice Giuseppe Muraglia, pugliese doc – mi allenavo su queste strade, specialmente sulla salita di Monte sant’Angelo che ha più versanti ed è un vero parco giochi per le bici da strada, con paesaggi bellissimi. Il Gargano offre anche una costa magnifica. Dal Lago di Lesina parte la ciclovia Adriatica adatta a famiglie e cicloturisti. Un tracciato magnifico che si divide in due varianti. La prima che costeggia tutto il Gargano passando per la costa. La seconda che percorre tutta la prima parte del Tavoliere. Strade e percorsi in cui la bici è sempre nel suo habitat ideale».

Itinerario unico

La bici è un mezzo ideale per addentrarsi in questo magnifico luogo che tutela flora e fauna. C’è un itinerario che percorre questa terra per 233 chilometri con 3.870 metri di dislivello. Frazionabile in più tappe per gustarsi al meglio il Parco pugliese. L’entusiasmante periplo del Gargano è un lungo anello intorno al promontorio, dalla scogliera alla foresta. Ha inizio a Manfredonia passando per i faraglioni della Baia delle Zagare a pochi passi da Mattinata e per il monolite di Pizzomunno, a Vieste. Un susseguirsi di curve con lo sguardo rivolto al mare con scorci unici al mondo. Superata Peschici, si lascia il mare a Rodi Garganico. 

Le Isole tremiti non lontane sono facilmente raggiungibili. Da Rodi Garganico si prosegue per 20 chilometri lungo le sponde del lago di Varano, una delle più grandi zone umide d’Europa. Lasciata la costa l’itinerario si fa più impegnativo, e si incontra uno dei conventi più antichi della Puglia: San Matteo, sito in San Marco in Lamis. Qui, un’avventura avvincente per tutta la famiglia è il Museo paleontologico dei dinosauri. Procedendo ancora ci si imbatterà in San Giovanni Rotondo, dove si potrà visitare la chiesa dedicata a San Pio. Il tour del Gargano termina a Manfredonia dopo le tappe obbligatorie a Monte sant’Angelo, storicamente crocevia dei pellegrini sulla via di Gerusalemme.

La Foresta Umbra è un’area verde che comprende 11.000 ettari e una fauna ricchissima (foto Mario Brambilla)
La Foresta Umbra è un’area verde che comprende 11.000 ettari e una fauna ricchissima (foto Mario Brambilla)

Le bellezze naturali

Centinaia di milioni di anni fa il Gargano era un’isola ricoperta da foreste. Quando si congiunse con la terraferma rimase solo la Foresta Umbra, così chiamata per la fitta vegetazione. Dal 2017, la sua antica faggeta è stata riconosciuta Patrimonio Naturale dell’Unesco. Un vero e proprio polmone verde in cui addentrarsi con MTB e gravel. Nel cuore di Monte sant’Angelo la grotta di San Michele è un santuario che riceve migliaia di pellegrini da tutto il mondo. Riconosciuta patrimonio Unesco dell’Umanità è un’attrazione dal parterre mondiale facilmente raggiungibile a colpi di pedale. 

Quando si parla di Gargano, la costa è uno di quei luoghi in cui è doveroso imbattersi. Oltre ai panorami mozzafiato ci sono anche leggende caratteristiche che immergono in una Puglia da scoprire, come quella del Pizzomunno. Uno scoglio bianco imponente, di fronte ad una delle spiagge più belle di Vieste e simbolo della cittadina. Ad esso si lega la leggenda della struggente storia d’amore tra il giovane pescatore Pizzomunno e la bella Cristalda, rapita negli abissi del mare dalle sirene invidiose del loro amore.

Gli scaldattelli pugliesi sono una delle specialità gastronomiche che si possono assaggiare nel Gargano
Gli scaldattelli pugliesi sono una delle specialità gastronomiche che si possono assaggiare nel Gargano

A tavola

Tra una pedalata e l’altra la Puglia offre inoltre, soste da gustare per ricaricare le batterie di anima, corpo e bici. Chi decide di scoprire queste strade non potrà fare a meno di assaggiare gli scaldatelli. Taralli di farina di grano tenero con olio extra vergine di oliva, vino e semi di finocchio, originari della provincia di Foggia, soprattutto nei comuni di Manfredonia e Cerignola. Perfetti come spuntino tra una tappa e l’altra. 

Per chi vuole conoscere la gastronomia più a fondo è possibile assaggiare anche l’acquasala fredda. Carosello, cipolla, sale, acqua, olio, poche calorie e tanti sali minerali. Con una sbriciolata di origano del Gargano e pane di Monte, è l’ideale dopo le faticose salite. Un piatto povero della cucina garganica. Non sarà difficile sentirne il profumo tra vicoli storici di Monte sant’Angelo. Un’altra specialità irrinunciabile di queste zone è il caciocavallo podolico. Un formaggio nobile, tra i più aromatici. Le vacche podoliche del Gargano fanno pochissimo latte e solo in certi periodi dell’anno, per questo è un formaggio da tavola, non usato in cucina, e destinato alla sola commercializzazione locale. Non resta che assaggiare queste perle gastronomiche e godersi il viaggio.

viaggiareinpuglia.it

Puglia in sella, alla scoperta della Daunia

08.09.2023
5 min
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Una regione in grado di incantare ogni turista attraverso le sue magnifiche coste, la cultura millenaria, la gastronomia conosciuta in tutto il mondo e un popolo che ha fatto dell’ospitalità uno dei suoi tratti distintivi. Inizia il nostro viaggio in Puglia: otto appuntamenti per scoprire il tacco dello stivale a suon di pedalate in questa nuova “bike destination”. Proprio così, perché la bici da queste parti trova il suo terreno ideale, per scoprire un territorio lentamente attraverso luoghi ed emozioni. 

Il cicloturista che decide di approdare in Puglia avrà a disposizione ciclovie, itinerari che vi faremo scoprire e un clima mediterraneo ideale per quasi tutto l’anno. Dal Gargano, al Salento, passando per il Tavoliere, la Costa Imperiale, la Murgia, la Valle d’Itria e tante altre chicche da scovare. Partiamo dalla Daunia, un luogo magico che comprende pianura, monti e tanto altro.

I borghi storici visitabili sui Monti Dauni sono tutti da scoprire (foto visitmontidauni.it)
I borghi storici visitabili sui Monti Dauni sono tutti da scoprire (foto visitmontidauni.it)

Dal mare ai monti

La Daunia è quell’area geografica che comprende il Tavoliere delle Puglie, il Gargano e il Subappennino Dauno che è situato nella parte nord-orientale della regione, al confine con il Molise e con la Campania. Qui la natura regna sovrana ed è in armonia con l’uomo. Si viene accolti dalla costa con insenature e grotte spettacolari, spiagge dorate e mare cristallino, per poi addentrarsi nei boschi e le foreste del Parco Nazionale del Gargano, con un cuore antico mille anni, e la Foresta Umbra (cuore verde del Parco Nazionale del Gargano che racchiude la Faggeta Vetusta Patrimonio naturale Unesco dal 2017) da percorrere in bici. 

Allontanandosi dal mare pugliese si incontra il Subappennino Dauno che alterna zone collinari a foreste formate prevalentemente da faggi e da querce. L’area abbonda di piccoli corsi d’acqua e di laghi naturali, tra cui il Lago Pescara. I Monti Dauni sono una caratteristica unica da visitare e apprezzare in sella. Qui si può infatti incontrare il Bosco Faeto che si estende per circa 6.500 ettari e ha nel Monte Cornacchia la vetta più alta di tutta la Puglia, grazie ai suoi 1.100 metri. Tra zone boschive e praterie è possibile ammirare delle vere e proprie distese di orchidee. La fauna vede la presenza di varie specie, come lupi, picchi, barbagianni e allocchi che permettono di immergersi in luoghi unici e mai visti in sella alla propria bici da corsa, gravel o MTB che sia.

La natura regna sovrana e in armonia con l’uomo e la bici
La natura regna sovrana e in armonia con l’uomo e la bici

Daunia in bici

La Puglia ha fatto del suo turismo marittimo la vetrina che l’ha resa una delle Regioni più ambite ogni estate. Il territorio della Daunia ha però tanto da far scoprire e la bici è il mezzo ideale per esplorare pedalata dopo pedalata, all’ombra di querce millenarie, ulivi monumentali, nel rispetto dell’ambiente godendoselo a ritmo lento. 

Chi su queste strade ha consumato chilometri e sudore è Giuseppe Muraglia, ex pro’ che in veste di ciclista pugliese doc ci aiuterà nella scoperta della Puglia da pedalare. «Questo è il contesto ideale per il ciclista. La Puglia è una piccola Spagna. Ci sono salite di tre o quattro chilometri dove si possono venire ad allenare atleti e professionisti anche nel periodo autunnale e primaverile. La temperatura è sempre sui 15/20 gradi, tranne per gennaio e febbraio dove comunque è più caldo rispetto al resto dello stivale. I cicloturisti trovano il clima e le strade perfette per vivere una vacanza in bici».

Il mare cristallino che accompagna tutta la Puglia è un tratto inconfondibile del Gargano (foto Vanda Biffani)
Il mare cristallino che accompagna tutta la Puglia è un tratto inconfondibile del Gargano (foto Vanda Biffani)

L’unicità del Gargano

Conosciuto come lo “sperone d’Italia”, il Gargano è un promontorio montuoso che si estende nella parte più settentrionale della Puglia, in quei territori che un tempo erano noti come “antica Daunia”. Un luogo davvero unico e speciale che si presta come la destinazione ideale per un viaggio all’insegna di natura, storia e relax.

Nel Gargano la devozione affonda le radici nei luoghi di Padre Pio a San Giovanni Rotondo e nel Santuario di San Michele a Monte Sant’Angelo, Patrimonio dell’Umanità riconosciuto dall’Unesco. Circondati dal silenzio mistico delle pietre qui le biciclette trovano strade disegnate per loro. Ai boschi rigogliosi si alternano giardini e frutteti profumati e in tavola si servono i sapori di una gastronomia autentica. Nei prossimi appuntamenti ne apprezzeremo gli itinerari che si immergono nel Parco nazionale e si specchiano nel Mar Adriatico più cristallino. 

Anche a tavola, i Monti Dauni hanno dei punti di forza da prima classe (foto La Tiella)
Anche a tavola, i Monti Dauni hanno dei punti di forza da prima classe (foto La Tiella)

Monti Dauni e Tavoliere

Il Subappennino Dauno è la prima catena montuosa più importante della Puglia. Qui, chi vuole misurarsi con salite e discese tecniche, ma comunque pedalabili e affrontabili da tutti, troverà pane per i suoi denti. Quest’angolo pugliese si sta ritagliando uno spazio sempre più consistente nel panorama turistico, imponendosi nell’immaginario come un’area ricca di paesaggi e di luoghi pieni di storia che incantano e stupiscono ogni turista. Tanti itinerari tra boschi, pascoli, sorgenti d’acqua e dolci colline, da percorrere in bici ma anche a piedi e a cavallo, ma anche centri abitati che regalano scorci su antichi borghi, edifici storici e monumenti religiosi.

Le infinite pianure del Tavoliere sono una tavolozza di colori che prende le tonalità delle stagioni (foto imondonauti.it)
Le infinite pianure del Tavoliere sono una tavolozza di colori che prende le tonalità delle stagioni (foto imondonauti.it)

Prima di pedalare verso sud in direzione delle altre mete pugliesi per le due ruote, la Daunia si mostra in pianure sconfinate e piatte, famose al mondo come Tavoliere delle Puglie. E’ ritenuta la più vasta pianura dell’Italia Centro-Meridionale, anche se in realtà è un territorio pianeggiante che presenta cinque differenti aspetti: colline, ripiani, la pianura interna e la pianura costiera ed una zona litoranea. Considerato “il granaio d’Italia” per le sconfinate coltivazioni di grano e frumento di alta qualità. Luoghi che impareremo a conoscere con itinerari e percorsi cuciti su misura per vacanze ed esperienze in sella. Non resta che rimanere aggiornati e farsi accompagnare in questo viaggio in terra pugliese.

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