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Suzuki Bike Day: una giornata in sella tra Formula 1 e ciclismo

11.07.2022
5 min
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Non attaccare il numero sulla schiena a volte può fare bene. Vivere il territorio, il paesaggio, stare insieme ad altri ciclisti in sella alla propria bici può essere un’attività rigenerante per corpo e mente. Se si aggiunge un contesto unico al mondo come l’autodromo Enzo e Dino Ferrari e il percorso dei mondiali su strada del 2020 il gioco è fatto. E’ questa la ricetta perfetta che ha attirato circa 2000 persone al 2° Suzuki Bike Day

A dare linfa vitale a questo evento c’erano i due fautori senza i quali questa idea non avrebbe preso vita. Davide Cassani Presidente dell’ATP Emilia-Romagna e Massimo Nalli Presidente di Suzuki Italia. Due persone che hanno voluto portare il piacere di andare in bici su strade chiuse al traffico, in totale sicurezza, con partenza e arrivo in un area affascinante e chiusa come il circuito di Imola. Alla partenza erano presenti tanti ospiti speciali e autorità, tra cui Gian Carlo Minardi, Carolina Kostner, alcuni azzurri delle nazionali di short track e di rugby, e altri atleti e ospiti speciali. Noi c’eravamo ed ecco la nostra esperienza…

L’intervista doppia con Davide Cassani Presidente ATP Emilia-Romagna e Massimo Nalli Presidente di Suzuki Italia

Territorio amico

La bici è il mezzo ecologico che ogni persona possiede. Imparare a viverlo per scoprire il territorio è una chiave di lettura molto importante per il futuro dell’ambiente. Davide Cassani e Suzuki Italia hanno deciso di renderlo fruibile e dare la possibilità ad appassionati e neofiti di solcare i 28,5 chilometri di Imola in totale sicurezza. Su queste strade nel 2020 e nel 1968 i mondiali hanno portato l’élite del ciclismo mondiale a sfidarsi per conquistare la maglia iridata. 

Le strade sono sempre quelle ma nel frattempo il mondo è cambiato. Percorrendo le strade chiuse al traffico dopo un primo momento di esaltazione generale per la partenza, il sorriso è stata la parola d’ordine che ci ha accompagnato per tutto il giro. Occupare la strada senza clacson e smog, mentre riaffioravano alla mente le immagini degli atleti che due anni fa su queste strade hanno scritto pagine di storia.

«Ecco qui è dove c’erano tutti i tifosi di Van Avermaet». E ancora «Ecco il Mazzolano, non pensavo fosse così duro». Infine «Qui è scattato Alaphilippe».

Tante voci in mezzo al gruppo di appassionati che fanno venire la pelle d’oca se si condividono i ricordi di quel giorno di due anni fa. 

Pedalare in sicurezza

Duemila persone, spalmate su 28,5 chilometri con una partenza alla francese. La percezione grazie al contesto del circuito è stata quella di una manifestazione organizzata in maniera perfetta e funzionale sotto ogni punto di vista. Un ulteriore aspetto che ci ha fatto apprezzare ogni metro della cicloturistica è stata la sicurezza. Poter guardare solo avanti e perdere lo sguardo nelle bellezze della Romagna è stato un elemento che ha reso questo Suzuki Bike Day un’esperienza unica e ripetibile. 

Manifestazioni come queste sono un esempio di come la bici sia fatta per stare in strada. La convivenza con le auto è qualcosa che può spaventare il ciclista. Suzuki Italia ha voluto dare un’altra chiave di lettura a questo rapporto a volte ostico.

«Siamo costruttori di auto e di moto – dice Massimo Nalli – ma questo non ci impedisce di essere anche ciclisti, siamo le stesse persone. A volte siamo in auto a volte in bicicletta, per questo siamo qui a promuovere il rispetto reciproco».

Il circuito di Imola è stato invaso dai circa 2.000 partecipanti
Il circuito di Imola è stato invaso dai circa 2.000 partecipanti

Autodromo e bici

Le immagini di Julian Alaphilippe e di Anna van der Breggen a braccia alzate sul rettilineo dell’autromo Enzo e Dino Ferrari fanno parte della storia del ciclismo su strada. In quel 2020 quello spiraglio di normalità si è fissato nei ricordi degli appassionati e ha impresso nelle menti il circuito di Imola non solo per le Formula 1, ma anche come teatro per le due ruote a pedali. Partire e arrivare qui è stata una scelta che ha valorizzato e attirato ancora più persone. Cassani e Suzuki Italia infatti rappresentano i rispettivi mondi, bici e auto/moto. L’autodromo è un contesto perfetto che sempre più si sta avvicinando al panorama bike. 

La manifestazione era aperta a tutti i tipi di bici. Muscolari, ebike, gravel, Mtb, tandem ecc…Neofiti e appassionati hanno pedalato fianco a fianco ritrovandosi prima e dopo la gara nei box adibiti ad hospitality per accogliere tutti con ristori e gadget.

«Senza numero sulla schiena – spiega Cassani – alla scoperta del territorio, siamo andati a Riolo Terme, sulla salita della Gallisterna. Insieme a gente che non voleva gareggiare bensì stare insieme, arrivando qui nella casa della Formula 1 che oggi ci ha accolto a braccia aperte ancora una volta».

Tonina Pantani era presente alla partenza a rappresentare la Fondazione Marco Pantani Onlus
Tonina Pantani era presente alla partenza a rappresentare la Fondazione Marco Pantani Onlus

Per Marco

Bici e beneficenza. Il Suzuki Bike Day, oltre ai suoi intenti rivolti alla socialità e all’ecologia, non si è tirato indietro sul fronte della beneficenza. La giornata era aperta a tutti con un solo vincolo, una donazione minima di cinque euro alla Fondazione Marco Pantani Onlus. Alla partenza era presente Tonina Pantani in rappresentanza dell’associazione. L’intero incasso infatti è stato devoluto alla Fondazione che si occupa del sostegno di persone con problemi mentali, motori od economici, ma soprattutto di aiutare i bambini. 

Suzuki Bike Day, sport e beneficenza sulle strade del mondiale

22.06.2022
4 min
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Un appuntamento da segnare nel calendario. Il Suzuki Bike Day, alla sua seconda edizione, rappresenta per il ciclista una giornata all’insegna dello sport a due ruote sulle strade del mondiale. Un teatro che ha accolto ben due volte la corsa iridata, prima nel 1968 con l’impresa di Vittorio Adorni, poi quella più recente nel 2020 di Julian Alaphilippe. La partenza avverrà dal magnifico Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola che fino a poche settimane fa ha visto sfrecciare le Formula 1. 

La manifestazione firmata Suzuki sarà il 9 luglio, con 28,5 km di puro divertimento in una giornata di festa senza competizione. All’evento sarà ovviamente presente l’ex cittì e presidente dell’ATP Emilia Romagna, Davide Cassani, che ci ha raccontato cosa rappresenta per lui questo Bike Day. A valorizzare l’iniziativa ci sarà anche la Fondazione Marco Pantani a cui verranno donati i ricavi dell’iscrizione. Un motivo ancora più onorevole per solcare le strade emiliano romagnole in un sabato gioioso di pura passione. 

Davide Cassani e altri volti noti saranno presenti alla giornata dedicata alle due ruote
Davide Cassani e altri volti noti saranno presenti alla giornata dedicata alle due ruote

Una giornata speciale

Se si ripensa al Mondiale 2020 le emozioni che riaffiorano sono diverse e contrastanti. Dalla delusione per i colori azzurri, alla fantastica espressione di talento che Alaphilippe ha fatto vedere a tutto il mondo. Le colline erano quelle della Romagna, percorse a ripetizione quasi a sradicare quell’asfalto che da quel giorno si è preso una pagina nella storia delle due ruote.

«Il Suzuki Bike Day – dice Cassani – è una bella giornata dedicata ai ciclisti e appassionati. L’anno scorso lo abbiamo fatto sul Cippo Carpegna, quest’anno lo facciamo sul tracciato dei mondiali. Mazzolano e Gallisterna le salite iconiche che verranno affrontate. Un modo per stare insieme, per pedalare sulle colline romagnole. Non è una gara, non c’è nessuna sfida. E’ un modo per condividere la passione, una giornata insieme in sella alla propria bici in sicurezza».

L’autodromo di Imola si trova ai piedi delle colline romagnole
L’autodromo di Imola si trova ai piedi delle colline romagnole

Il percorso dei mondiali

Non una gara quindi, ma una giornata in cui pedalare senza pensieri godendosi ogni metro del tracciato. L’anello scelto è una fotocopia di quello mondiale. 28,5 chilometri di lunghezza con saliscendi e una pendenza massima del 15-16% tra le vigne che caratterizzano tutto il paesaggio. 583 metri di dislivello, duri ma che fanno apprezzare ancora di più il paesaggio che sovrasta la città emiliano romagnola.

«Sarà un’occasione – spiega Cassani – per ripercorrere le strade della corsa iridata, senza però guardare i tempi di Alaphilippe perché altrimenti uno si demoralizza. Però l’importante è farlo e il nostro obbiettivo è quello. Far rivivere metro dopo metro le emozioni che uno sport come questo ci ha regalato in quell’occasione splendida di due anni fa».

Al Suzuki Bike Day è ammessa qualsiasi bici ed è aperto a famiglie e ciclisti di ogni tipo
Il Suzuki Bike Day è aperto a famiglie e ciclisti di ogni tipo

Beneficienza per Marco

Il ricavato sarà interamente devoluto alla Fondazione Marco Pantani ONLUS. L’iscrizione avviene tramite una donazione minima di cinque euro. Comprende: pacco gara, frontalino con nome, copertura assicurativa, punti ristoro e assistenza sanitaria. Una giornata senza pensieri all’insegna anche della beneficenza. 

«La Fondazione Marco Pantani ONLUS – racconta l’ex cittì – si dedica al sostegno di persone con problemi mentali, motori od economici, ma soprattutto ai bambini. E’ stata una scelta naturale decidere di devolvere le donazioni alla fondazione di Marco. L’anno scorso siamo stati sulle salite dove lui si allenava. Quest’anno siamo rimasti nella sua Romagna».

L’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola ospiterà la partenza e l’arrivo
L’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola ospiterà la partenza e l’arrivo

La passione e Suzuki

Il Suzuki Bike Day rappresenta  l’impegno dell’azienda di auto e moto che sta rivolgendo da diversi anni nei confronti del ciclismo. In un settore dove l’impatto e la tutela nei confronti dell’ambiente è sempre più al centro delle priorità. Suzuki Italia ha voluto rimarcare il suo impegno in uno sport che fa della sua ecosostenibilità uno degli aspetti più valorizzanti. 

«E’ bello perché Imola – racconta Cassani – per gli appassionati di motori, è Formula 1. Per gli appassionati di ciclismo, è il mondiale. Un luogo ideale per passare una giornata affiancati da Suzuki. E’ un’azienda che sta facendo tantissimo per il ciclismo, un’azienda ideale perché attraverso lo sport sta trasmettendo molto, sotto il punto di vista del benessere fisico e ambientale. Anche per loro la mobilità Green è un lato molto importante».

suzukibikeday@suzuki.it