Scotti riparte: dal 29 settembre sarà Giro delle Regioni

09.09.2024
4 min
Salva

Cambiare tutto perché non cambi nulla. Per certi versi, Fausto Scotti ha fatto suo il celebre motto del Gattopardo nell’impostare la nuova stagione del suo impegno nel ciclocross italiano. Dopo 15 anni stop al Giro d’Italia e largo spazio al Giro delle Regioni che dopo due edizioni di prova ne raccoglie l’eredità, riproponendo però la stessa formula del suo predecessore. Ce n’è abbastanza per chiedere lumi, fermo restando che la creatura di Scotti rimane il fondamento dell’attività sui prati, che prenderà il via dalla fine del mese.

Fausto Scotti, a sinistra, propone la terza edizione del Giro delle Regioni in 6 tappe fino al 21 dicembre
Fausto Scotti, a sinistra, propone la terza edizione del Giro delle Regioni in 6 tappe fino al 21 dicembre

«Il Giro d’Italia aveva ormai dato tutto quello che poteva. Il cambiamento è dovuto alla presa d’atto che sono cambiate le forme di contribuzione: oggi i Comuni hanno molti vincoli e pochi fondi a disposizione per le manifestazioni sportive, per le Regioni non è così e quindi dovevamo dare loro spazio, vetrina per la loro attività di promozione sportiva».

Una scelta però nel segno della continuità con il Giro d’Italia…

Sì, anche se con nuovi fondi cercheremo anche di venire incontro alle società, di aiutarle mettendo a disposizione fondi per le trasferte. Il problema vero sono le risposte alle richieste: la Federciclismo da una parte accetta tutte le proposte organizzative che arrivano, basti pensare che ci sono ben 11 gare internazionali nell’arco della stagione, quelle nazionali non si contano neanche, ma ai circuiti viene dato il vincolo di non più di 6 prove e questo per noi è stato un limite molto forte.

La struttura del team di Scotti sarà di supporto a ognuna delle 6 prove del circuito
La struttura del team di Scotti sarà di supporto a ognuna delle 6 prove del circuito
Ci saranno cambiamenti rispetto alla precedente challenge?

In futuro sì, ma sarà anche in base all’evoluzione dell’attività in Italia. Noi eravamo pronti a questo passaggio, per dare alle regioni un riscontro immediato, ma anche le società ci avevano espresso la necessità di qualche cambiamento e noi vogliamo accontentarle, nei limiti del possibile. Noi potevamo allestire anche 10 tappe e comunque avremmo dovuto dire di no ad alcuni, questo limite stoppa l’iniziativa di molte entità. Siamo comunque riusciti a inserire nel circuito due gare internazionali e questo è un risultato importante.

Il calendario ricalca molto quello dell’ultima edizione del Giro d’Italia…

Sono organizzatori con cui lavoriamo da anni, che hanno dimostrato grandi capacità soprattutto in sinergia con la nostra struttura per dare a tutti coloro che verranno il massimo in termini di qualità dei servizi. Dal 29 settembre andremo in sequenza ogni domenica per la prima parte con Corridonia (organizzazione del Bike Italia Tour), poi il 6 ottobre a Sappada (Bandiziol Cycling Team) e Osoppo (Jam’s Bike Team Buja) il 13 per due eventi friulani di grande spessore. Poi si riprenderà a novembre con San Colombano Certenoli (allestimento del Velo Val Fontanabuona) il 3 e il 9 a Cantoira (Gs Brunero 1906). Infine chiusura sotto Natale, il 21 a Gallipoli per la regia del Caroli Hotels.

Il Friuli proporrà due tappe in sequenza, il 6 ottobre a Sappada e il 13 a Osoppo
Il Friuli proporrà due tappe in sequenza, il 6 ottobre a Sappada e il 13 a Osoppo
Avevate avuto proposte da organizzatori nuovi?

Tante e questo dispiace, avremmo potuto anche allestire un’altra challenge, ma non c’erano le date disponibili e neanche le forze, da parte del mio gruppo. Gli enti pubblici vogliono investire e mi dispiace che non si comprenda come poi questi fondi che sarebbero disponibili finiscano a finanziare altri sport. Noi avevamo proposte da Umbria, Basilicata, Valle d’Aosta solo per fare qualche esempio, organizzatori pronti e regioni in appoggio, ma abbiamo dovuto declinare l’offerta. Quelli che sono stati scelti sono organizzatori che ci sono al fianco da anni, non potevamo chiudere loro la porta in faccia.

Sulla spiaggia di Gallipoli ci sarà la tappa conclusiva, proprio sotto le festività natalizie
Sulla spiaggia di Gallipoli ci sarà la tappa conclusiva, proprio sotto le festività natalizie
Accennavi agli impegni del tuo team. Questi non si esauriscono però con il Giro delle Regioni…

Inizieremo il 2025 con addirittura tre giorni di gare a Follonica: spazio alle prove tricolori per il team relay e le categorie giovanili e alla domenica la gara internazionale del Memorial Scotti dedicata a mio padre. Noi di progetti ne avevamo tanti e molto ambiziosi. Ad esempio la tappa di Coppa del Mondo a Torino, sfumata davvero per piccole procedure, ma il rapporto con le istituzioni e con Flanders Classic è forte e torneremo alla carica il prossimo anno. Mi dispiace invece che sia tramontata la candidatura di Roma per i mondiali 2026, ma il Comune non ha dato le garanzie necessarie e noi ci saremmo dovuti esporre con l’Uci per 50 mila euro senza adeguate garanzie. E’ stata un’occasione gettata via.

Il ciclismo in Val di Sole cresce nella scia di Van Aert

25.02.2022
4 min
Salva

Ci eravamo ripromessi di tornare sull’argomento all’indomani della Coppa del mondo di ciclocross di Vermiglio. L’idea di Visit Val di Sole era quella di unire idealmente con la bici la stagione estiva a quella invernale, utilizzando il cross come veicolo promozionale per il proprio territorio, aprendo la porta ai turisti dal Belgio e del Nord Europa.

Dopo il Consiglio di amministrazione di ieri, che lo ha impegnato per tutto il mattino, Fabio Sacco si presta per fare il punto della situazione a tre mesi dall’evento e pochi giorni dopo la conferma che anche il 17 dicembre 2022 la gara sulla neve tornerà nella valle di Vermiglio.

Fabio Sacco è il Direttore Generale di Visit Val di Sole
Fabio Sacco è il Direttore Generale di Visit Val di Sole

«E’ stato un Cda di programmazione per le attività outdoor della Val di Sole – spiega il Direttore generale di Visit Val di Sole – e la bicicletta è il prodotto su cui si sta investendo di più. E l’esperienza invernale di Vermiglio è stata davvero soddisfacente. Abbiamo stimato un flusso nel weekend di 10 mila persone, fra pubblico e atleti. E nel solo giorno della gara, c’erano 4.000 persone sul percorso. Con il fatto che è stata la sola data di Coppa del mondo sulla neve, abbiamo avuto un’immensa visibilità mediatica. Al punto che nel sondaggio fatto su Facebook dagli organizzatori di Flanders Classics, la vittoria di Van Aert e lo scenario di Vermiglio sono stati votati come i momenti più emozionanti della stagione del cross».

La bici d’inverno ha portato i frutti che speravate?

Per noi si è rivelata estremamente strategica, l’anello di congiunzione fra estate e inverno. In più ci ha permesso di fare un passo verso il mondo gravel, su cui stiamo lavorando molto.

L’estate ciclistica in Val di Sole è anche per famiglie (foto Matteo Cappè)
L’estate ciclistica in Val di Sole è anche per famiglie (foto Matteo Cappè)
In che modo?

Stiamo lavorando a un programma per la prossima estate, basato su sette itinerari che chiameremo “Alpina Gravel”, con dislivelli importanti e tutti su strade sterrate e forestali. Li lanceremo con una serie di test a invito, chiamando personaggi di spicco e addetti ai lavori, in modo che se ne parli prima dell’estate.

Gravel e mountain bike potranno convivere?

Direi di sì. Magari alcuni di quei percorsi saranno comuni rispetto a tracciati già esistenti per i biker, alcuni tratti di strade forestali saranno comuni, ma i percorsi per la mountain bike hanno discese più estreme e caratteristiche tecniche specifiche.

Quindi il calendario degli eventi bike resta al centro della vostra stagione?

Lo sarà e anche in modo importante. Dal primo al 4 giugno ospiteremo l’IMBA Europe Summit, la decima edizione in cui si parlerà degli orientamenti futuri della mountain bike. Ai primi di settembre avremo le finali di Coppa del mondo di mountain bike. Poi a dicembre ci sarà la Coppa del mondo di ciclocross a Vermiglio.

Siete riusciti a fare un bilancio… turistico della prima edizione?

Probabilmente è ancora presto, anche perché siamo in piena stagione invernale, che a dicembre è andata bene, è un po’ calata a gennaio e si è ripresa a febbraio. L’area del Tonale, che è quella su cui insiste Vermiglio, sta andando bene. Diciamo che per ora il più grosso risultato della Coppa del mondo è stato la notorietà grazie all’attenzione dei media.

La vittoria di Fem Van Empel a Vermiglio, nel cuore della Val di Sole
La vittoria di Fem Van Empel a Vermiglio, nel cuore della Val di Sole
Come si potrebbe definire la collaborazione con Flanders Classics?

Siamo soddisfatti, perché i belgi sono i più esperti di questa disciplina. Per questo abbiamo chiesto a loro di seguire in prima persona il disegno del percorso. La nostra squadra però li ha osservati, sommando il bagaglio del cross a quello che già avevano per la mountain bike.

E’ stato difficile arrivare alla conferma?

Quasi non è servito parlarne. Già a dicembre, vista la grandezza dell’evento, avevamo parlato con Thomas Van der Spiegel, il direttore di Flanders Classics, dandogli una conferma verbale. Poi è bastato davvero poco per arrivare a un altro accordo. Vermiglio è nostra, il cross sulla neve è uno dei nostri fiori all’occhiello.