Search

A Pesaro una Serata di grande ciclismo

23.11.2022
4 min
Salva

E’ stata una seconda edizione davvero molto ben riuscita quella andata in archivio venerdì 18 novembre scorso presso la funzionale area convegni del Baia Flaminia Resort di Pesaro. Di cosa parliamo? Semplice, della “Serata di grande ciclismo 2022”: un evento organizzato in perfetta sinergia da Maurizio Radi (Fisioradi Medical Center) e Giacomo Rossi (Cà Virginia Country House Bike Resort), con il concreto supporto di diversi sponsor sostenitori, con il chiaro scopo di celebrare al meglio la stagione ciclismo marchigiano appena terminata – ma non solo – riconoscendo giovani atleti, appassionati, addetti ai lavori ed anche alcuni noti corridori professionisti. Tra questi, il campione d’Italia in carica tra i professionisti Filippo Zana.

Una festa che a differenza di quella svoltasi l’anno scorso (il periodo era sempre lo stesso, dunque a fine novembre), ha voluto per questa seconda edizione allargare il proprio raggio di attenzione verso un ciclismo inteso nelle sue molteplici sfaccettature e discipline: a 360 gradi, potremmo ben dire.

La stella Filippo Zana

Dopo il rituale saluto delle Istituzioni, presenti in sala c’erano tra gli altri l’Assessore alla Rapidità, all’Urbanistica e allo Sport Mila Della Dora, il Consigliere Regionale Nicola Baiocchi, il Vice Presidente del Consiglio Regionale Andrea Biancani ed il Prefetto di Pesaro e Urbino Tommaso Ricciardi, il palco è letteralmente divenuto… “di proprietà” del mondo del ciclismo. Molto lunga la lista dei premiati: dai professionisti Filippo Zana, Giovanni Carboni, Gidas Umbri, Matteo Malucelli e Gianmarco Garofoli si è passati ai più giovani atleti marchigiani che quest’anno si sono distinti alle corse. E allora ad essere premiati sono stati Giacomo Sgherri (Campione Regionale Allievi), ed al quale è stato consegnato anche il premio speciale Memorial Marco Ragnetti, Edoardo Tesei (Campione Regionale Esordienti) e Sebastiano Fanelli, il tricolore 2022 tra gli Juniores.

Anche il ciclismo femminile ha avuto la sua ribalta, e ad essere riconosciute sono state Alice Palazzi, atleta della Fassa Bortolo Top Girls, e Chiara Ciuffini “fresca” campionessa italiana e mondiale Gravel tra gli amatori. Spazio poi al Paraciclismo, con i premi consegnati al cattolichino Andrea Casadei, campione italiano su strada a cronometro, e a Svetlana Moshkovich, campionessa del Mondo Handbike e Medaglia di bronzo Paralimpica. A conclusione di serata sono stati chiamati sul palco anche Marco Nardinocchi, campione italiano Bike Trial Elite 2022 e Zico Pieri, il detentore del record mondiale di Everesting consecutivi. Finale – emozionante – dedicato al riconoscimento di Gaetano Gazzoli, anima storica del Gran Premio Capodarco ed autentica icona del ciclismo marchigiano.

La bici è per tutti

«Siamo davvero entusiasti dell’esito e soprattutto della partecipazione degli appassionati di ciclismo a questa nostra seconda edizione – ha dichiarato Maurizio Radi – una serata bellissima, nel corso della quale abbiamo riunito, grazie al comune denominatore della bicicletta, moltissime persone. Ringrazio tutti gli amici, e poi le aziende e le realtà locali che non ci fanno mai mancare il proprio sostegno. La partecipazione alla nostra “Serata di grande ciclismo” è stata molto forte, decisamente al di sopra delle nostre migliori aspettative: un riscontro che ci stimola a fare ancora meglio in vista dell’edizione del prossimo anno. Ormai è un dato di fatto: la bicicletta si diffonde sempre più. Sono davvero tante le persone che la utilizzano per migliorare il proprio stato di salute, e questo è un risultato importante che ci riempie di soddisfazione».

Morfeo Gadget: che premi!

Una menzione speciale va effettuata alla Morfeo Gadget, azienda friulana specializzata nella realizzazione di premi, trofei e riconoscimenti realizzati mediante l’impiego di stampanti 3D e previsti in materiali 100% naturali, biodegradabili e dunque sostenibili. A rappresentare l’azienda erano presenti a Pesaro sia Gianluca che Riccardo Pellegrini, i titolari della Morfeo Gadget, che per l’occasione hanno avuto modo di consegnare al campione d’italia Filippo Zana una bellissima riproduzione in 3D della sua maglia tricolore conquistata quest’anno sul circuito di Alberobello.

Fisioradi

Ca’ Virginia

“Serata di grande ciclismo”: è pronta l’edizione 2022

09.11.2022
2 min
Salva

Il campione italiano in carica Filippo Zana, e poi ancora Giovanni Carboni, Matteo Malucelli, Gianmarco Garofoli, Gidas Umbri, Alice Palazzi e Chiara Ciuffini. Sono loro – ma non esclusivamente loro – alcuni degli ospiti più importanti che prenderanno parte alla prossima ed attesa “Serata di grande ciclismo” in programma a Pesaro, presso Baia Flaminia Hotel Spa & Meetings, la sera di venerdì prossimo 18 novembre.

Si rinnova dunque anche per il 2022 questo bellissimo appuntamento, il cui scopo principale è quello di radunare e riconosce alcuni dei protagonisti in bici della stagione appena andata in archivio. Una premiazione “dettata dal cuore”, potremmo dire, considerando la passione per lo sport del ciclismo nutrita in modo particolare da uno dei suoi principali artefici: Maurizio Radi, titolare e fondatore del poliambulatorio specialistico e diagnostico Fisioradi Medical Center.

Giovanni Carboni, da qualche mese è diventato testimonial di Fisioradi Medical Center
Giovanni Carboni, da qualche mese è diventato testimonial di Fisioradi Medical Center

La passione dei partner 

«Quella che stiamo preparando – ci ha confidato lo stesso Radi – sarà una bellissima seconda edizione della nostra Serata di grande ciclismo. Rispetto a quella andata in scena lo scorso anno al Cà Virginia dell’amico Giacomo Rossi, abbiamo cercato di allargare la platea degli ospiti ciclisti che interverranno. Agonismo, si, ma anche ciclismo amatoriale, con Chiara Ciuffini, oltre ai ragazzi delle società sportive marchigiane. La bicicletta è una disciplina che va vissuta a 360 gradi, e proprio questo vorremmo fosse l’obiettivo che serate come quella che andremo a vivere il 18 novembre a Pesaro intendono prefiggersi».

Questi sono gli sponsor che sostengono l’evento “Serata di grande ciclismo”
Questi sono gli sponsor che sostengono l’evento “Serata di grande ciclismo”

Sostengono attivamente l’organizzazione dell’evento alcune realtà molto conosciute in ambito ciclistico. Tra queste ricordiamo la Enervit, lo stesso Fisioradi Medical Center, il Cà Virginia Country House Bike & Wellness, NOB Not Only Bike, Cingolani Bike Shop, il punto vendita pesarese Cicli Olivieri, e poi ancora Mondo Bici, il tour operator Bike Division di Andrea Tonti e l’emergente marchio produttore di occhiali per lo sport Eyerise. La prenotazione per poter partecipare alla serata è obbligatoria (tel. 0721 33958 – eventi@fisioradi.it), il costo per la cena è di 30,00 Euro.

Fisioradi

Fisioradi riporta a Pesaro Barry Sears, l’ideatore della Zona

21.09.2022
4 min
Salva

Il prossimo giovedì 29 settembre sarà una giornata importante, da segnare in evidenza nella propria agenda… e questo non solamente per tutti gli appassionati ciclisti pesaresi. Il Dottor Barry Sears, il biochimico americano inventore della famosa Dieta a Zona, torna difatti dopo un periodo di tre anni nella città di Rossini, e lo fa – complice il Fisioradi Medical Center – per tenere un incontro sull’importanza della nutrizione, dell’immunità e dell’infiammazione nella pratica sportiva.

Come appena accennato, la serata è organizzata in prima persona dal Fisioradi Medical Center di Maurizio Radi, il funzionale poliambulatorio pesarese da sempre in prima linea quando si tratta di parlare ed approfondire tematiche sportive, in collaborazione con Enervit, storico partner Fisioradi e produttore della linea di integratori alimentari EnerZona.

Ecco le zone della dieta ideata da Barry Sears
Ecco le zone della dieta ideata da Barry Sears

La formula 40% 30% 30%

La Zona è un sistema basato su criteri di scelta e di gestione dei cibi in grado di impattare sull’organismo migliorando lo stato di salute. Per Zona s’intende uno stato metabolico in cui l’organismo lavora al suo massimo picco di efficienza, e tale circostanza va ricercata nell’assunzione di specifici elementi nutrizionali che migliorano l’equilibrio infiammatorio globale. In sintesi, “in Zona” la macchina uomo dovrebbe funzionare al meglio delle sue potenzialità fisiologiche, senza attacchi di fame, pieno di energia e con la massima efficienza durante le prestazioni fisiche.

Il cibo è il più potente farmaco che abbiamo a disposizione e dobbiamo assumerlo come fosse tale, in modo controllato e nelle giuste proporzioni… Barry Sears sostiene che equilibrando i tre macronutrienti energetici – i carboidrati, le proteine e i grassi – è possibile raggiungere un ottimale stato sia fisico che mentale. Inoltre, la Zona permette una notevole riduzione del grasso corporeo qualora fosse presente in eccesso. 

Maurizio Radi, titolare Fisioradi Medical Center
Maurizio Radi, titolare Fisioradi Medical Center

In ogni pasto si devono assumere le giuste proporzioni di carboidrati, proteine e grassi, e il rapporto in calorie deve essere 40% 30% 30%. Inoltre, tra un pasto e l’altro non devono trascorrere più di cinque ore. Rispetto alla nostra dieta mediterranea, la dieta a Zona suggerisce una quota glucidica del 40% derivante principalmente da frutta e verdura, proteine al 30% da carni e formaggi magri, pesce, uova e grassi al 30% di tipo insaturo (come l’omega 9 dell’olio extravergine di oliva, l’omega 3 del pesce e l’omega 6 dei semi oleosi).

La nuova sede del Fisioradi Medical Center di Pesaro
La nuova sede del Fisioradi Medical Center di Pesaro

Il BEN-ESSERE di Fisioradi

«Siamo davvero felici di poter riproporre a distanza di tre anni un incontro con il Dottor Barry Sears (ha dichiarato a bici.PRO Maurizio Radi, il fondatore del Fisioradi Medical Center. ndr). In modo particolare lo siamo perché sappiamo quanto la tematica dell’alimentazione legata alla pratica sportiva sia importante, complessa e assolutamente meritevole di un autorevole approfondimento. Il Dottor Sears porterà la sua testimonianza, tratterà il tema della Dieta a Zona, e ci parlerà di quanto una corretta alimentazione sia fondamentale per star bene, e questo non solamente per chi pratica continuativamente una disciplina sportiva. Noi tutti dobbiamo tendere ad una condizione fisica di benessere (BEN-ESSERE come ci piace chiamarlo in Fisioradi…) e capire come poterlo raggiungere, nella vita di tutti i giorni così come nello sport nel quale si sfoga la propria passione, passa anche da incontri molto importanti come questo». 

Il funzionale Forum Della Chiara di Tavullia
Il funzionale Forum Della Chiara di Tavullia

Una location di prestigio

Una nota va alla location dell’evento, che si terrà alle ore 20 presso il Forum Della Chiara a pochissimi chilometri dal centro di Pesaro. Più precisamente in Via Selvagrossa, 24/28 a Tavullia. La partecipazione alla serata è assolutamente gratuita, fino all’esaurimento dei posti disponibili. La prenotazione del proprio posto è però obbligatoria telefonando o inviando un messaggio WhatsApp al numero 3505228496, oppure scrivendo una e.mail all’indirizzo eventi@fisioradi.it Per agevolare al massimo il pubblico che interverrà, sarà prevista una traduzione simultanea italiano/inglese dell’intervento del Dottor Barry Sears.

Fisioradi

Giovanni Carboni testimonial Fisioradi Medical Center

12.08.2022
3 min
Salva

Giovanni Carboni è un nuovo testimonial del Poliambulatorio Fisioradi Medical Center, la struttura pesarese da sempre molto vicina al mondo del ciclismo. Lo stesso professionista marchigiano sosterrà in futuro le iniziative che Fisioradi organizzerà, anche al di fuori dell’ambito propriamente ciclistico e sportivo più in generale. E questo anche in virtù dell’amicizia personale che Carboni ha con Maurizio Radi, il titolare dell’attrezzato centro medico e diagnostico.

Giovanni Carboni a Brisighella ha vinto la terza tappa dell’Adriatica Ionica Race
Giovanni Carboni a Brisighella ha vinto la terza tappa dell’Adriatica Ionica Race

A Pesaro dal 2001 

Fisioradi Medical Center nasce nel 2001 a Pesaro grazie all’intuizione di Maurizio Radi (fisioterapista, osteopata, chiropratico, chinesiologo) con l’ambizioso obiettivo di strutturare il centro in maniera completa al fine di poter liberare dal dolore chiunque si affidi alle sue mani, garantendo alle persone di ritornare nel più breve tempo possibile alla propria vita.

Radi aveva originariamente avviato la propria attività in un piccolo studio – ben presto frequentato da campioni del basket pesarese e del ciclismo, oltre ad atleti di altre discipline quali il calcio, il volley e il rugby – e motivato dalla volontà di creare qualcosa di importante, ha pensato di creare un centro molto innovativo per l’epoca. Una realtà che in questi vent’anni ha subito una costante crescita e diverse ristrutturazioni per mantenersi sempre un passo avanti, fino ad inaugurare nel settembre dell’anno scorso il nuovissimo Fisioradi Medical Center: una struttura di oltre mille metri quadrati con servizi di fisioterapia, riabilitazione, diagnostica, poliambulatorio e chirurgia ambulatoriale.

Il ciclismo una scuola di vita 

«La nostra visione di unire tutto all’interno di una stessa struttura – ha dichiarato Maurizio Radi – è diventata finalmente realtà. Da noi in Fisioradi Medical Center la parola guarigione significa ritrovare il movimento adeguato al ritmo della propria vita. Stare bene e BEN-ESSERE non coincide solamente con il recupero fisico in un ambiente tecnologicamente avanzato e accogliente, ma vuol dire anche mantenimento e tonificazione. In una parola, wellness…

«Siamo davvero entusiasti di poter accogliere nel nostro pool di testimonial un atleta e un professionista del calibro di Giovanni Carboni. Il ciclismo per noi è una vera passione. Meglio, una scuola di vita… e non solamente per il sottoscritto. Sono certo che l’energia e l’esperienza di Giovanni ci aiuteranno senza dubbio a progredire e ad implementare iniziative e servizi dedicati espressamente a tutti gli appassionati delle due ruote».

Fisioradi

Fisioradi e Rosti: la divisa celebrativa di due eventi top

23.06.2022
4 min
Salva

In occasione di due prossimi ed importati eventi ciclistici che nei primi dieci giorni di luglio si svolgeranno sul territorio della provincia di Pesaro Urbino, Fisioradi Medical Center – che di entrambe riveste il ruolo di sponsor – ha disegnato e realizzato, in collaborazione con Rosti, un completo da ciclismo celebrativo ed in edizione limitata.

La divisa intende celebrare la prima edizione della corsa per Allievi Rossini-Raffaello Memorial Marco Ragnetti di domenica 3 luglio e il tentativo di record mondiale di “everesting” consecutivi da parte di Zico Pieri. Quest’ultimo è in programma la settimana successiva nel comprensorio Alte Marche. La maglia è il modello Giro, il top di gamma della collezione estiva Rosti. La stessa che il maglificio lombardo fornisce ai professionisti della Ag2r Citroen, Drone Hopper Androni Giocattoli e ai giovani della Colpack Ballan. Il tessuto utilizzato ha un modulo elastico multidirezionale per una vestibilità ottimale durante attività agonistiche intense. Le tasche sono ben sei (3 in rete aggiunte come optional), e sulla stessa maglia sono previsti degli inserti rifrangenti. La zip è lunga e nascosta, mentre le maniche sono realizzate a taglio vivo “cold cut”. I tessuti impiegati fanno parte tutti della serie “native”di Sitip, e sono composti da filati in poliestere ricalato. 

C’è anche la salopette

La salopette abbinata a questa bellissima maglia è il modello Boost di Rosti. Un prodotto che rappresenta il massimo in termini di qualità e performance che il brand stesso propone per l’agonismo. Anche qui, gamba e bretelle (“ultralight” e personalizzate) sono a taglio vivo senza nessun silicone aggiunto. Il fondello è il modello Sky a densità multiple: il top per le lunghe distanze.

Zico Pieri tenterà una nuova impresa cercando di battere il record di “everesting” consecutivi
Zico Pieri tenterà una nuova impresa cercando di battere il record di “everesting” consecutivi

Diventerà una classica

La prima edizione della Rossini-Raffaello Memorial Marco Ragnetti, organizzata dall’ASD Ciclo Ducale del presidente Gianfranco Fedrigucci, verrà disputata domenica 3 luglio. Partenza dalla piazza del Popolo a Pesaro ed arrivo fissato proprio sotto il Palazzo Ducale di Urbino. Ottanta saranno i chilometri, per una manifestazione ciclistica riservata alla categoria Allievi che ha la giusta ambizione di diventare col passare degli anni una vera e propria classica del calendario.

«Questo nostro nuovo evento – ha dichiarato Maurizio Radi, il titolare del Fisioradi Medical Center – vuole essere si un progetto prettamente agonistico, ma anche uno strumento di promozione territoriale e di corretto avviamento allo sport, alla cultura e ad uno stile di vita sano per ragazzi che, come Allievi, hanno una fascia di età compresa tra i 15 e 16 anni».

Gianfranco Fedrigucci, Presidente ASD Ciclo Ducale
Gianfranco Fedrigucci, Presidente ASD Ciclo Ducale

Zico sul Petrano

Dal 28 giugno fino a domenica 10 luglio sarà il momento delle Alte Marche. Nel corso di queste due settimane, tutto il territorio vivrà difatti un frangente di importante promozione e sinergia supportando il tentativo di record mondiale di Zico Pieri – iniziativa appunto denominata Alte Marche Unlimited – impegnato a scalare consecutivamente le impegnative asperità del Monte Petrano. Da battere sarà il primato assoluto al mondo di “everesting” consecutivi. Eventi sportivi, spettacoli e meravigliose escursioni faranno “compagnia” e saranno di contorno alla durissima impresa di Zico, con l’auspicio di poter festeggiare assieme a lui in piazza a Cagli la sera del 10 luglio la conquista di un altro fantastico record!

Fisioradi

Rosti

Visit Alte Marche

Fisioradi: la formazione dei giovani, con Marco nel cuore

31.03.2022
4 min
Salva

“La forza mentale per vincere sia nella vita che nello sport”. E’ questo il titolo dell’incontro di formazione andato in scena appena qualche giorno fa presso la nuova struttura del Fisioradi Medical Center di Pesaro. Si tratta solo dell’ultimo dopo quelli riservati alla più corretta manutenzione della bicicletta e alla consapevole integrazione alimentare sportiva.

A condurre la serata ha pensato il “mental coach” marchigiano Giacomo “Zico” Pieri, da tempo collaboratore di Fisioradi ed artefice l’anno scorso dell’incredibile impresa Stelvio Unlimited che lo ha impegnato nella scalata – per ben 30 giorni consecutivi – del versante ovest della “montagna-mito”, quello per intenderci dal centro di Bormio conduce fino su in cima a  quota 2.757.

Foto di gruppo in occasione della serata che si è svolta presso Fisioradi
Foto di gruppo in occasione della serata che si è svolta presso Fisioradi

L’incontro

Ad occupare i posti preparati per l’incontro ci hanno pensato i ragazzi, accompagnati dai loro genitori, di due conosciute squadre ciclistiche giovanili del territorio. Si trattava degli Esordienti dell’SCD Alma Juventus Fano e gli Allievi del Velo Club Cattolica.

Nel corso del proprio intervento, Pieri ha avuto la possibilità di raccontare a tutti i presenti quanto la motivazione e la forza mentale siano determinanti nella prestazione in bicicletta. Quanto sia fondamentale avere un’attitudine positiva che parta con il riconoscere ed accettare i propri limiti e che che successivamente tenda a superarli. Il mondo sportivo, quello del ciclismo in modo particolare, si basa moltissimo sull’allenamento fisico, sulla preparazione atletica da ottimizzare in vista degli appuntamenti dove si vuole essere competitivi. Spesso però si tralascia quello che è il tema della motivazione e della forza mentale che di pari passo va conosciuta, riconosciuta e successivamente “allenata”…

Giacomo Pieri e Maurizio Radi insieme in bicicletta
Giacomo Pieri e Maurizio Radi insieme in bicicletta

Forza mentale, una risorsa

La serata Fisioradi si è poi arricchita di importanti testimonianze. Maurizio Radi, che del centro medico è il fondatore, ha raccontato quello che il ciclismo gli ha trasferito per poi affermarsi nel mondo del lavoro. Ma anche di quanto la forza mentale e la determinazione nel voler raggiungere un obiettivo lo abbiano spronato a superare i diversi ostacoli che la vita a tutti noi naturalmente riserva.

A seguire, hanno preso la parola Andrea Casadei e Riccardo Tondi, entrambi sfortunatamente segnati da un brutto incidente che quale conseguenza li ha privati di un arto… I due ospiti hanno raccontato quanto un’esperienza così negativa abbia permesso loro di esprimere un potenziale sportivo incredibile. Facendo capire quanto la determinazione e il non porsi limiti gli abbia portati a gareggiare con la maglia azzurra della nazionale italiana per le discipline nelle quali sono impegnati: nello specifico il ciclismo e lo snowboard paralimpico.

La nuova sede del Fisioradi Medical Center
La nuova sede del Fisioradi Medical Center

Un ricordo speciale

Ma il momento più significativo della serata si è vissuto alla conclusine dell’incontro, quando dalla platea si è voluto ricordare Marco Ragnetti. Il giovane sedicenne compagno di squadra dei ragazzi della SCD Alma Juventus Fano venuto a mancare appena qualche settimana fa a causa di un incidente stradale mentre si recava a scuola. Tutti gli intervenuti, a partire dal papà Sergio, presente in sala, hanno ricevuto e indossato una maglietta speciale, fatta preparare appositamente da Maurizio Radi. Una maglietta e un pensiero profondissimo per ricordare Marco, rappresentato attraverso una bellissima foto in sella alla propria bicicletta… il ciclismo, la sua passione.

E proprio a Marco Ragnetti verrà dedicata il 3 luglio la prima edizione della Rossini-Raffaello, una nuova gara promossa ed organizzata dalla stessa SCD Alma Juventus e riservata alla categoria Allievi. L’evento giovanile vedrà la partenza da Pesaro e l’arrivo ad Urbino – unendo così due siti culturali UNESCO meravigliosi – con passaggi per Caʼ Gallo, Fermignano e con l’inserimento dell’ultima ed impegnativa salita di Caʼ Lagostina. Dunque tutti insieme… con Marco.

Fisioradi

Radi: «Bernal potrà tornare al top. Ma la strada sarà lunga»

02.02.2022
5 min
Salva

Da appassionati di ciclismo, siamo tutti col fiato sospeso per quel che sarà l’esito di Egan Bernal. Il terribile incidente capitato al re del Giro 2021 sul finire di gennaio pone delle serie questioni sul suo futuro da atleta e forse non solo.

Ce la farà a recuperare? E come? Quali sono i problemi maggiori?

Dalla Colombia sono giunte notizie davvero inquietanti. Il quadro clinico che è stato reso noto recitava: trauma al pneumotorace, lussofrattura delle vertebre T5 e T6 con ernia discale traumatica, frattura del secondo metacarpo della mano destra, fratture alla bocca e fratture di varie costole.
Bernal, oltre ad essere stato in terapia intensiva ed aver rischiato di restare paraplegico al 95%, ha subìto quattro operazioni principali: un’intervento maxillo-facciale per la bocca, la stabilizzazione di sei vertebre (da T3 a T8), osteosintesi del metacarpo e l’intervento al polmone. E un altro dovrà affrontarlo nelle prossime ore, a livello della colonna cervicale. Insomma non è poco.

Noi vogliamo capirne di più con l’aiuto di un medico, di un fisioterapista, osteopata, chiropratico, chinesiologo quale Maurizio Radi, titolare di un importante centro riabilitativo e di preparazione, il Fisioradi Medical Center a Pesaro.

Maurizio Radi, titolare di Fisioradi Medical Center
Maurizio Radi, titolare di Fisioradi Medical Center
Maurizio, la prima domanda è quella che tutti si pongono: riuscirà Bernal a tornare quello di prima o quantomeno a tornare alla sua normalità di uomo?

Con un atleta di questo calibro si dà quasi per scontato che possa recuperare totalmente, quindi ci si chiede se tornerà il corridore. Premetto che, per fare delle considerazioni precise bisognerebbe conoscere a fondo il suo quadro clinico. E che tipo di interventi ha subìto, soprattutto per quanto riguarda la rotula e le vertebre.

Sì è detto che ha rischiato di restare paraplegico…

È un qualcosa che può starci, quando si danneggiano tante vertebre. Se il trauma ha riguardato un tratto di vertebre specifico, un eventuale schiacciamento midollare può essere così importante da impedire poi il movimento. In situazioni così difficili si fanno tutte le considerazioni del caso. Però se questo è stato scongiurato già è un bel passo avanti. Dobbiamo pensare che l’atleta ha un’altra mentalità, un altro spirito.

Questo è vero…

L’atleta ragiona già per ritornare ad essere un corridore, non solo a stare bene. Di certo ce la metterà tutta. Vorrà tornare il prima possibile. Questa è la sua forza e al tempo stesso la gara a tappe più dura da vincere. In passato ci sono stati casi simili. Anche di Pantani si diceva che dopo l’incidente della Milano-Torino non potesse più tornare quello di prima.

Bernal a terra in seguito all’incidente avuto con l’autobus fermo. Era in sella alla bici da crono (foto Twitter)
Bernal a terra in seguito all’incidente avuto con l’autobus fermo. Era in sella alla bici da crono (foto Twitter)
Però abbiamo visto che il ciclismo è cambiato molto da allora. Tutto è più estremizzato. Froome per esempio sembra non essere più quello di una volta…

Vero, però Froome quando ha avuto il suo incidente già era in una “fase discendente” della sua carriera. Era più in là con gli anni. E dobbiamo considerare che fin quando ha vinto non ha mai avuto infortuni importanti in precedenza, tutto era filato liscio per lui. Altra considerazione da fare è che quando è rientrato si è ritrovato con dei bei “corridorini” sulla sua strada.

Quale dei suoi interventi ti preoccupa di più?

Come ho già detto, senza un quadro clinico preciso è difficile da poter dire, ma di primo acchitto potrei rispondere le vertebre. Lui ha rotto le T3 e T8 e nel contesto sono forse le meno peggio. E poi, lussazione e frattura: è qui che Bernal ha rischiato di restare paralizzato. In più, se ben ricordo, Bernal già soffriva di mal di schiena. Guardiamo Van der Poel: sembrava tutto passato, poi appena ha ripreso a correre è rimbalzato.

In tanti invece hanno puntato il dito sulla rotula, perché?

La rotula è un punto cardine del ginocchio, ma direi proprio di tutta la pedalata. Dobbiamo vedere se è una frattura composta o no ed eventualmente com’è andato l’intervento. Se pensiamo alla pedalata, la rotula è la parte biomeccanica più importante. Quando si spinge tutta la forza passa da lì. Se pensiamo che il quadricipite arriva fin sulla rotula e sulla tuberosità tibiale, questa fa da articolazione appunto fra tibia e femore. E quello è un punto dove si scarica molta energia.

La parte delle vertebre toraciche interessate nell’incidente di Bernal
La parte delle vertebre toraciche interessate nell’incidente di Bernal
E il resto dal pneumotorace all’intervento maxillofacciale?

Il pneumotorace mi preoccupa meno. In generale dà meno noia. Sì, è grave ma un atleta come lui lo recupera bene. La frattura del malleolo la supera e quella maxillofacciale è una bella rottura di scatole per lui. Per un mese non potrà mangiare.

Quindi più o meno quando potremmo rivedere Bernal? Questa stagione è andata?

Credo che il 2022 gli servirà per ritrovarsi. Magari, verso ottobre potremmo vederlo in sella se tutto dovesse filare liscio. E, perché no, anche in qualche gara visto che ormai si corre fino a fine ottobre, anche se sarà difficile e di certo non mi aspetto che vinca. Certi atleti sanno tirare fuori anche quello che non ti aspetti e loro stessi non si aspettano.

Ma potenzialmente Bernal può tornare al 100%?

Domanda da un milione di dollari! Come ho già detto mentalmente può farcela e sono certo che darà il massimo. Bisognerebbe sapere cosa ha avuto nel dettaglio, ma stando alle informazioni che abbiamo direi di sì: potenzialmente potrebbe tornare quello che era. Il mio dubbio principale riguarda le vertebre. Però è anche vero che Bernal ha il vantaggio di essere un ciclista. Fosse stato un podista o un calciatore sarebbe stata più complicata. Di certo ci sarà molto da lavorare: il suo recupero riguarderà molti professionisti sanitari, da medici specialisti, neurochirurghi, ortopedici, medici dello sport, per poi passare nelle mani di fisioterapisti, biomeccanici, preparatori, osteopati, psicologi… Sarà una bella sfida medica e anche molto interessante.

L’evoluzione dell’altezza di sella, parola al biomeccanico

02.12.2021
5 min
Salva

In questi anni abbiamo assistito ad un’evoluzione di tutto: alimentazione, materiali, posizioni. E su quest’ultimo fronte la variazione più significativa riguarda l’altezza di sella. Ad un primo impatto sembra che tale misura si sia accorciata, cioè che i pro’ pedalino più bassi rispetto a dieci o venti anni fa.

Tra i primi a mostrarci in modo marcato il suo pedalare basso fu Alberto Contador: da certe immagini era davvero palese. Lo spagnolo fu tra i primi a mulinare rapporti cortissimi, ad andare agile da una parte e ad avere la sparata col rapportone dall’altra. Si vedeva che era frutto di un nuovo ciclismo, riferendoci a quegli anni chiaramente.

E allora come è cambiata l’altezza della sella? Cerchiamo di capirlo con l’aiuto di Alessandro Mariano, uno dei biomeccanici a più a stretto contatto con i professionisti del gruppo.

Michal Kwiatkowski è tra coloro che pedalano più bassi. E come lui il suo compagno Carapaz
Michal Kwiatkowski è tra coloro che pedalano più bassi. E come lui il suo compagno Carapaz

Cambiamento in generale

«Selle abbassate? Direi “ni” – esordisce Mariano – dipende dai punti di vista. Rispetto al passato se si confrontano l’apparato muscolo-scheletrico dei corridori non sempre si tende ad abbassarla. Alcuni soggetti addirittura l’hanno alzata. In linea di massima però è vero: un po’ ci si è abbassati. Parliamo di millimetri e non centimetri. Potrei dire sui 4-5 millimetri mediamente, ma c’è anche chi è arrivato a 6 e chi invece si è fermato a 3».

Mariano porta subito il discorso a livelli più elevati. E presto scopriamo che il tema è a dir poco vasto.

«Facciamo un confronto con i corridori degli anni 2000-2010: da quel periodo sono cambiati allenamenti e alimentazione e di conseguenza anche morfologicamente l’atleta è molto diverso. Se guardiamo ai corridori di quel periodo sembrano degli amatori. Anzi, oggi un amatore è più tirato. Anche il lavoro muscolare e i muscoli stessi cambiano. Cambiano le cadenze e inevitabilmente anche l’altezza di sella ne risente».

Alessandro Mariano Fisioradi
Alessandro Mariano lavora anche nel centro Fisioradi di Pesaro
Alessandro Mariano Fisioradi
Alessandro Mariano lavora anche nel centro Fisioradi di Pesaro

Non c’è una regola fissa

Per Mariano tutto è collegato. Impossibile analizzare la sola distanza fra il centro del movimento centrale e la parte superiore della sella. Almeno per lui e per il suo modo di “operare”.

«Sono cambiati gli angoli di spinta. Ma se non fosse cambiato l’aspetto muscolare, l’altezza sarebbe rimasta la stessa. In tutta questa evoluzione c’è chi l’ha abbassata, ma c’è anche qualcuno (pochi) che l’ha alzata.

«Non c’è una tipologia di corridore che alza e una che abbassa. Non è che un velocista la alza e uno scalatore l’abbassa, ecco. Dipende sempre dal soggetto. Dico questo perché io uso l’elettromiografo per capire la posizione col miglior rendimento. Si tratta di mettere tutti i distretti in condizione di lavorare al meglio tra loro».

Oggi le selle sono cambiate e sempre più corridori utilizzano quelle più corte
Oggi le selle sono cambiate e sempre più corridori utilizzano quelle più corte

Rapporti e selle

Come detto sono molti i fattori che influenzano tale quota. Per noi uno dei più importanti è legato ai rapporti, ma per Mariano nessun fattore è distaccato dagli altri o incide di più. 

«Oggi si usano rapporti più corti – dice Mariano – quindici anni fa era impensabile che un po’ utilizzasse un 34×28. Di conseguenza sono cambiate le tabelle di allenamento e le cadenze, più elevate. Quanto incidono quindi i rapporti? Non più di altri fattori. Sì, può variare un po’ da soggetto a soggetto: magari per un atleta l’allenamento incide il 30 per cento e i rapporti il 40 per cento, per un altro contano entrambi il 3%… Più o meno il peso è uguale per ogni fattore.

«E poi sono cambiate le selle. Senza tornare indietro alla preistoria, fino a qualche anno fa le selle si allungavano indietro e di conseguenza si allargavano nella parte posteriore. Adesso invece si allargano prima, si ha un limite meccanico (un punto di appoggio, ndr). Quando dico si allargano intendo il famoso centro anatomico, anche se io preferisco chiamarlo il punto dove si ferma il bacino. 

«Questa misura mediamente viene individuata a 72 millimetri, ma dai vari test che ho fatto per qualcuno avanza un po’ (68 millimetri) e per altri arretra (73-74 millimetri). Dipende dal bacino».

Tutto ciò porta a pedalare, in teoria, più avanzati e già questo basterebbe a ridurre, seppur di poco l’altezza di sella. Ma poi come dice Mariano è l’insieme che conta. E’ importante collegare tutti i distretti. Stare più avanti di sella magari implica un cambio anche della posizione sul manubrio (per lunghezza e altezza). E a catena tutto il resto.

Purito (Rodriguez) impegnato nella crono finale del Giro 2012. La sua posizione fu stravolta prima del via da Mariano
Rodriguez nella crono finale del Giro 2012. La sua posizione fu stravolta prima del via da Mariano

E a crono?

«Contro il tempo il discorso cambia un po’- riprende Mariano – a livello di utilizzo muscolare potrei dire che è un altro sport. Tuttavia l’incidenza dei fattori citati in precedenza (alimentazione, allenamenti, muscolatura, selle) più o meno è la stessa. Con un cronoman puro puoi ottimizzare al massimo e osare anche posizioni più estreme. Con un uomo di classifica che invece deve andare forte anche il giorno dopo, devi trovare un buon compromesso, altrimenti nella tappa successiva paga. Se invece è l’ultima frazione allora puoi estremizzare anche con l’uomo di classifica. E lo mando forte…

«Se mi è successo? Sì e più di qualche volta. Con Joaquim Rodriguez, per esempio. Nell’ultima tappa del Giro d’Italia che vinse Hejsedal per soli 12” su di lui. Quella volta stravolgemmo la posizione prima della crono finale e Purito fece la crono della vita, ma non bastò. Diciamo che quell’anno fu sfortunato perché fu l’unica volta in cui tolsero gli abbuoni in salita, altrimenti avrebbe vinto quel Giro con un bel distacco».

Fisioradi e Ca’ Virginia: le Marche, la bici e una visione comune

30.11.2021
3 min
Salva

Fisioradi Medical Center e Cà Virginia Country House: due realtà imprenditoriali marchigiane, molto diverse tra loro, che da sempre strizzano l’occhio al ciclismo. Due amici – Maurizio Radi e Giacomo Rossi – che condividono la passione per le due ruote e ideando appuntamenti dove la bicicletta è assoluto protagonista.

L’evento “Serata di grande ciclismo” si è svolto nella splendida cornice di Cà Virginia, un rustico padronale dei primi del XIV secolo
La serata si è svolta nella cornice di Cà Virginia

Serata di grande ciclismo

Proprio come avvenuto venerdì 26 novembre in occasione di una bellissima cena, andata rapidamente “sold out” e denominata “Serata di grande ciclismo”. Che nella magnifica struttura del Cà Virginia ha visto come protagonisti alcuni giovani campioni con idee ben chiare sui propri (ambiziosi) obiettivi. Tra questi – tutti premiati – Giovanni Carboni (foto di apertura), Gianmarco Garofoli, Gidas Umbri e Alice Palazzi, ai quali si sono affiancati anche alcuni ex professionisti sempre marchigiani come Andrea Tonti e Federico Canuti. La serata ha anche consentito la raccolta di fondi devoluti alla Marina Romoli Onlus. Un’associazione presieduta dalla stessa Marina Romoli, anch’essa presente al Cà Virginia, per sensibilizzare il tema della sicurezza stradale.

Durante la serata c’è stata una raccolta fondi per la Onlus Marina Romoli
C’è stata anche una raccolta fondi per la Onlus Marina Romoli

Sinergia e passione

Il Cà Virginia Country House, un rustico padronale dei primi del XIV secolo ristrutturato con sostenibilità e attenzione ai dettagli all’ecologia e all’ambiente. Si trova lungo la Valle del fiume Foglia, tra Pesaro e Urbino. La sua posizione , a pochi chilometri dalla città patrimonio UNESCO di Urbino, rappresenta un importante valore aggiunto per poter rendere una vacanza in bici nelle Marche al tempo stesso rilassante, memorabile e speciale.

Fisioradi Medical Center è invece da ben 25 anni un sinonimo di salute a Pesaro. Un nuovissimo poliambulatorio quello coordinato da Maurizio Radi, recentemente inaugurato, attrezzato, e realmente all’avanguardia, dove convergono ogni giorno alcuni dei migliori specialisti della Regione, ma non solo…

Medicina dello sport (con l’originale protocollo “Scienza e salute del ciclista”), nutrizione e dietetica, cardiologia, ossigeno-ozonoterapia, chirurgia estetica, agopuntura, urologia e andrologia, ematologia, riabilitazione e fisioterapia: Fisioradi Medical Center rappresenta un partner sicuro per un futuro… in salute.

Fisioradi.it

Cavirginia.it