Si avvicina il “fine lavori” del nuovo Fisioradi Center

17.07.2021
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Lavori in via di conclusione per la nuova, bellissima sede del Fisioradi Center: il poliambulatorio specialistico multifunzionale e centro di riabilitazione con sede a Pesaro. E proprio a Pesaro, tra la fine agosto e i primi di settembre la struttura di Maurizio Radi traslocherà nella sua nuova “casa” in Via Lambro, nel quartiere Vismara.

Il progetto del nuovo centro di Via Lambro
Il progetto del nuovo centro di Via Lambro

Ristrutturazione da record

«Il nuovo centro – ha dichiarato a bici.PRO Maurizio Radi – fornirà moltissimi servizi in più. Soprattutto quelli che riguardano lo sport, e il ciclismo in particolare, che rimarrà un pilastro fondamentale della nostra attività. Anzi, rilanceremo. Offriremo servizi non solo da un punto di vista strettamente sanitario. Ci stiamo difatti organizzando per poter offrire ai nostri pazienti una copertura a 360 gradi».

La realizzazione del nuovo Fisioradi Center ha inoltre segnato un record del tutto particolare. Pensate, la progettazione ha avuto inizio ai primi giorni di settembre del 2020 (l’Architetto che segue i lavori è Ferdinando Leoni), mentre il cantiere per l’effettivo “start” dei lavori è partito il 15 marzo scorso. Ebbene, per poter consegnare la struttura entro il mese di luglio spesso hanno lavorato simultaneamente in cantiere anche 32 operai! 

Un altro rendering degli interni del centro di Pesaro
Un altro rendering degli interni del centro di Pesaro

Efficienza energetica totale

Il nuovo Fisioradi Center sorgerà sulle ceneri di un vecchio capannone artigianale. Gli uffici sono collocati al piano superiore della palazzina principale. La diagnostica (Raggi X, Mammografia, TAC, Risonanza Magnetica, MOC) invece andrà in quello inferiore.

Nell’area posteriore occupata dal precedente capannone troveranno spazio gli ambulatori, mentre nella parte nuova verranno collocate le vasche terapeutiche. Il nuovo edificio è stato completamente ristrutturato seguendo le pratiche più aggiornate sia in tema di adeguamento sismico (l’intera struttura è slegata nei quattro settori) che di efficientamento energetico. Sono stati installati pannelli fotovoltaici sulla copertura ed è stato creato un notevole cappotto termico attorno alla struttura.

Con Fisioradi benessere garantito per tutti: dal professionista all’amatore
Con Fisioradi benessere garantito per tutti: dal professionista all’amatore

Fisioradi: crescita senza sosta

Il Poliambulatorio Fisioradi Center è nato nel 2001 a Pesaro grazie all’intuizione di Maurizio Radi (fisioterapista, osteopata, chiropratico, chinesiologo). L’obiettivo era di strutturare il centro in maniera completa al fine di poter liberare dal dolore chiunque si affidasse alle sue mani, garantendo ai pazienti di ritornare nel più breve tempo possibile alla propria vita.

Il centro è stato ben presto frequentato da campioni di basket e ciclismo, oltre che da professionisti del calcio, del volley e del rugby. Spinto dalla volontà di creare qualcosa di importante, con il passare degli anni, Radi ha pensato di creare un centro innovativo. Un centro che in questi 20 anni ha subito una costante crescita e diverse ristrutturazioni per potersi mantenere sempre… un passo avanti.
Oggi, gli specialisti medici “in squadra” con Fisioradi Center sono oltre quaranta, andando a coprire la maggior parte delle branche e rappresentando così un vero e proprio punto di riferimento sul territorio per quanto riguarda la salute delle persone.


fisioradi

Clavicola rotta? Non imitate i corridori…

27.01.2021
6 min
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La frattura della clavicola è una delle seccature più ricorrenti per il corridore. Basta andare giù sul fianco e avere il semplice riflesso di mettere la mano a terra per ripararsi dalla caduta e si percepisce netto lo schioccare dell’osso o del legamento, a seconda che si tratti di frattura o lussazione. Tutti durante la carriera prima o poi passano per l’antipatico inconveniente. Ricordate Pozzato fratturato a febbraio al Tour of Qatar del 2012 recuperare in tempo per fare secondo al Fiandre dietro Boonen e prima di Ballan? Oppure Tyler Hamilton che corse il Tour del 2003 malgrado la frattura, arrivando addirittura al quarto posto?

Noi ci siamo rivolti al dottor Antonio Padolino, ortopedico specialista  in Chirurgia della Spalla e del Gomito e consulente del Centro Fisioradi di Pesaro, per capire quanto sia da prendere ad esempio il recupero kamikaze di certi atleti o non convenga piuttosto rispettare i tempi di una guarigione più cauta.

Frattura della clavicola, la radiografia non lascia spazio a dubbi
Frattura della clavicola, la radiografia non lascia spazio a dubbi
Che cos’è la clavicola?

La clavicola fa parte delle ossa lunghe del corpo umano, è a forma di “S” e si articola trasversalmente tra il processo acromiale della scapola, formando l’articolazione acromion-clavicolare e lo sterno, formando l’articolazione sterno-clavicolare. Il suo nome deriva proprio dalla sua forma a piccola chiave musicale “clavicola”. Gli uomini presentano una maggiore lunghezza di quest’osso rispetto alle donne ed un’angolatura maggiore.

Perché si rompe ed in quanti modi?

Le fratture della clavicola avvengono solitamente per trauma ad alta energia, come cadute ed incidenti stradali. Si può rompere in diversi modi, sia dal punto di vista dei frammenti che delle sedi. Se immaginassimo di dividere la clavicola in tre parti, mediale, centrale e laterale, le fratture si possono raggruppare in queste tre sedi. Le fratture “centrali”, meglio dette del corpo della clavicola, sono quelle più frequenti in quanto la densità ossea è inferiore rispetto alla porzione mediale e laterale. Ci possono poi essere fratture a due, tre o più frammenti.

Come si risolve? Intervento chirurgico sempre?

La prima cosa da fare, quando si ha un trauma alla spalla, è recarsi in pronto soccorso per effettuare una radiografia. Se confermata la frattura, la scelta del trattamento può essere duplice. Conservativa o chirurgica. Questa valutazione deve essere fatta dallo specialista ortopedico che, in base al tipo, sede, numero e scomposizione de frammenti, può decidere per l’una o l’altra soluzione. 

Valutazione importante sono anche l’attività che svolge il paziente e l’età?

La scelta conservativa, per molti ancora oggi, è il trattamento di scelta, in quanto la clavicola ha un’ottima capacità di guarigione con un’immobilizzazione adeguata ed un minor rischio di complicanze di non guarigione. L’intervento chirurgico deve essere ben ponderato per quelle fratture altamente scomposte, con sovrapposizione dei frammenti ossei, che potrebbero forare la cute (vista la vicinanza tra osso e cute) e nei casi di un evidente accorciamento dell’arto superiore interessato.

Tyler Hamilton con compact FSA
Tyler Hamilton al Tour del 2003 corse e arrivò in fondo nonostante la frattura
Tyler Hamilton con compact FSA
Hamilton al Tour del 2003 arrivò in fondo nonostante la frattura
Che mezzi di sintesi si usano e poi si devono rimuovere?

Presa la decisione chirurgica, anche qui dobbiamo fare delle scelte in base all’età e all’attività del paziente. Nei bambini e negli adolescenti, con ancora un basso grado di formazione ossea, è preferibile utilizzare una sintesi temporanea, ad esempio con un chiodo endomidollare. Nell’adulto o nello sportivo agonista, è preferibile ridurre e sintetizzare la frattura di clavicola con una placca in titanio e le relative viti. Questo tipo di sintesi permette di riallineare i frammenti e di stabilizzare la frattura permettendone la guarigione. Anche se non è scevra da rischi, come la mancata consolidazione a causa della riduzione dell’afflusso sanguigno in sede di frattura, dovuto all’insulto chirurgico.  I mezzi di sintesi, nella maggioranza dei casi, vanno rimossi una volta guarita radiograficamente e clinicamente la frattura. In rari casi, in accordo con il paziente, possono rimanere in sede.

Ritorno in bicicletta dopo intervento?

Dopo l’intervento chirurgico, è necessaria un’immobilizzazione del braccio di circa 3 settimane, per consentire una corretta guarigione primaria della frattura e la formazione di callo fibroso, prima ed osseo poi. Una mobilizzazione precoce può aumentare il rischio di mancata guarigione. Dopo le canoniche tre settimane, si può iniziare una mobilizzazione passiva, con il fisioterapista, per recuperare l’articolarità della spalla ed evitare il rischio di rigidità. Dopo 4-5 settimane si può iniziare la riabilitazione in piscina riabilitativa, con acqua a temperatura di 32-34 gradi. I movimenti attivi, fuori dall’acqua, sono consentiti dopo circa 6 settimane. Il ritorno in bicicletta o comunque all’attività sportiva, deve essere valutato caso per caso, in base al dolore, articolarità della spalla, iniziale guarigione della frattura, comunque non prima delle 8 settimane. Le forze di stress, soprattutto in bicicletta, sulla clavicola sono molto importanti. 

Pozzato venne operato e recuperò a tempo di record fino al secondo posto del Fiandre
Pozzato si operò e recuperò a tempo di record per il Fiandre
A volte, a parità di trauma, si può avere una lussazione acromion-claveare. Come prognosi è migliore della frattura?

La clavicola, nella porzione laterale, è stabilizzata all’acromion tramite i legamenti acromion-clavicolari (una vera e propria articolazione) e stabilizzata al processo coracoideo della scapola tramite i legamento coraco-clavicolari (conoide e trapezoide). Quando avviene un trauma diretto in questa zona della spalla (nello sport da contatto o nelle cadute dirette sulla stessa), si possono rompere questi legamenti ed abbiamo la lussazione acromion-clavicolare. La prognosi, rispetto alla frattura della clavicola, è praticamente sovrapponibile.

Quanti tipi di lussazione ci sono?

La classificazione universalmente accettata è quella di Rockwood. Sono classificati 6 tipi diversi di lussazione, in crescendo da 1 a 6 in base alla gravità della stessa ed alla compromissione dei legamenti prima elencati.  La lussazione acromion-clavicolare è più frequente nei traumi in bicicletta rispetto alla frattura di clavicola

Quale tipo di trattamento per la lussazione acromion-clavicolare?

Anche qui il trattamento si divide in conservativo e chirurgico. E’ necessario eseguire in acuto una radiografia in proiezioni standard, nella proiezione per l’acromion-clavicolare ed una radiografia comparativa di entrambe le spalle per stabilire il grado della lussazione, oltre ovviamente all’esame obiettivo specialistico. La Risonanza Magnetica e l’esame TC possono essere di aiuto in casi selezionati. Fatta la diagnosi, anche qui si discuterà con il paziente il tipo di trattamento da effettuare. Per il grado 1 e 2, il trattamento di scelta è conservativo. Per il grado 3, si può discutere tra trattamento conservativo e chirurgico. Dal grado 4 in poi, il trattamento è pressoché chirurgico. L’immobilizzazione postoperatoria è mandatoria per 3 settimane. Poi il percorso riabilitativo segue sempre una mobilizzazione passiva con il fisioterapista e poi recupero attivo e passivo in acqua dopo 4-6 settimane. Il ritorno all’attività sportiva non può avvenire prima delle 8 settimane, compreso il ritorno in bicicletta.

Un tutore per immobilizzare la spalla
Un tutore per immobilizzare la spalla
E’ più rapida la ripresa dalla frattura di clavicola o dalla lussazione acromion-clavicolare?

Ovviamente va fatto un distinguo da caso a caso. Con le evidenze di oggi, possiamo dire che la ripresa dell’attività fisica post intervento della frattura di clavicola e della lussazione acromion-clavicolare può essere sovrapponibile.  A volte si può “rischiare” una ripresa precoce nelle frattura di clavicola con un’ottima sintesi rispetto alla stabilizzazione acromion-clavicolare

Possono avvenire entrambe contemporaneamente?

Un trauma ad alta energia, come quello stradale, può portare ad avere contemporaneamente una frattura dell’estremo laterale di clavicola con rottura dei legamenti coraco-clavicolari, con conseguente lussazione del corpo della clavicola. In questo caso particolare, abbiamo la possibilità di un trattamento chirurgico unico con il sistema a carrucola che va a sostituire i legamenti coraco-clavicolari e riallineare i monconi di frattura, permettendone una corretta guarigione della frattura. I tempi di recupero non sarebbero comunque superiori ad una delle due lesioni prese singolarmente.

Alessandro Mariano Fisioradi

Fisioradi accoglie il re dei biomeccanici

02.01.2021
2 min
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“Scienza e Salute del ciclista”, si chiama così l’esclusivo programma ad altissima specializzazione proposto da Fisioradi Center a beneficio di tutti i ciclisti che vogliono prepararsi al meglio.

La visione di Radi

Il Poliambulatorio e centro di riabilitazione multifunzionale pesarese coordinato da Maurizio Radi rappresenta un vero e proprio punto di riferimento nazionale per ciclisti, sia amatoriali che professionisti. Questo grazie all’offerta di un metodo esclusivo di allenamento, di valutazione, di alimentazione e di trattamenti e programmi costruiti su misura per ogni singolo atleta.

Presso Fisioradi Center è possibile trovare servizi molto specifici. Si parte dalla semplice visita di idoneità sportiva fino alla valutazione e alla preparazione atletica attraverso vari test. Si possono effettuare: il test Conconi, l’incrementale con lattato, il test di Mader, il Wingate Anaerobic test, il Critical Power 10”, il test potenza/cadenza e la plicometria finalizzata ad estrapolare la percentuale di grasso corporeo del ciclista.

Mariano e i pro’

Si valutano e si predispongono tabelle d’allenamento personalizzate e si dà grandissimo valore alla biomeccanica e al corretto posizionamento in bici. E’ possibile su appuntamento e in collaborazione con Alessandro Mariano, esperto collaboratore di tantissimi corridori professionisti farsi mettere bene in sella. Non mancano poi l’aspetto fondamentale legato all’alimentazione e all’integrazione. E’ possibile avere la consulenza di un nutrizionista. Inoltre, si può fare dell’Indoor Cycling, con lavori specifici di ritmo e resistenza per pedalare insieme ad altre persone alla ricerca di una sana competizione e del divertimento.

Alessandro Mariano mentre lavora sulla bici di Bettiol
Alessandro Mariano mentre mette a punto la posizione di Bettiol

Arriva la nuova sede

Fisioradi consta di un Poliambulatorio e un centro di riabilitazione multifunzionale con ben nove divisioni specialistiche diverse. Un vero e proprio polo di eccellenza, che in primavera inaugurerà una nuova ed avveniristica sede. Da Fisioradi Center la sensibilità per il ciclismo è altissima. Questo grazie principalmente al valore delle professionalità sia mediche che scientifiche (sono oltre 40 e selezionati da tutta Italia) che qui hanno la possibilità di ben svolgere il proprio lavoro.

fisioradi.it