Santini, la Grand Départ italiana in un kit da collezione

08.11.2023
3 min
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Per celebrare l’attesissima partenza del Tour de France 2024 in Italia, Santini ha creato un completo che unisce i colori francesi a quelli della bandiera italiana. In occasione delle prime tre tappe (Firenze-Rimini, 28 giugno; Cesenatico-Bologna, 30 giugno; Piacenza–Torino, 1 luglio), l’azienda bergamasca ha disegnato il kit Grand Départ che racconta la vicinanza tra Francia e Italia: due Paesi uniti per l’avvio della Grand Boucle. In apertura, Paola e Monica Santini in occasione della presentazione avvenuta in concomitanza della conferenza stampa organizzata dalla Regione Emilia Romagna durante l’Italian Bike Festival a Misano Adriatico.

Disegno iconico

Il disegno che accompagna ogni capo della collezione è una figura circolare composta da cerchi multicolore, posizionata al centro della maglia, sia sul fronte che sul retro. Viene anche ripresa sui calzoncini, sul baselayer e sui tre accessori guantini, cappellino e calzini. La maglia e il baselayer presentano, su uno sfondo giallo, altri elementi grafici che fanno riferimento al Tour come il numero 111, che corrisponde all’edizione del 2024. Ma anche ai nomi delle sei città italiane di partenza e arrivo delle prime tre tappe e il profilo altimetrico di questi tre percorsi.

«Il punto di partenza – ha spiegato Fergus Niland, Creative Director di Santini – per la creazione del design della maglia Grand Départ è l’iconico logo del Tour e, in particolare, il tondo giallo che ne fa parte e che richiama una ruota. A questo elemento grafico distintivo abbiamo affiancato, creando a sua volta una figura circolare, altri elementi rotondi con i colori della bandiera francese e della bandiera italiana».

Tecnicità e comfort

Dal punto di vista tecnico, la maglia presenta una vestibilità classica ed è realizzata con una combinazione di tessuti leggeri e traspiranti e maniche a taglio vivo. Il baselayer abbinato è senza maniche e con un taglio allungato, mentre i calzoncini sono realizzati in tessuto a media compressione e dotati di grip a fondo gamba, per mantenerli sempre in posizione, e di bretelle in rete traspirante. Il fondello GITevo ha un cuore in gel per assorbire gli urti in modo graduale e garantire il massimo comfort nelle lunghe pedalate.

Il prezzo consigliato per la maglia è di 100 euro, per i calzoncini 140 euro, per il baselayer 30 euro. Per quanto riguarda gli accessori: i calzini hanno un prezzo di 15 euro, i guantoni 30 euro e il cappellino 19 euro. Il kit Grand Départ sarà disponibile sul sito da fine novembre 2023.

Santini

Ciclismo e tessuti, la parola a Fergus Niland di Santini

05.05.2022
4 min
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Fergus Niland è il direttore creativo di Santini, personaggio a tratti eclettico e grande appassionato di ciclismo. Con lui abbiamo trascorso un fine settimana carico di emozioni, quello della Parigi-Roubaix. L’argomento principale è stata la bicicletta, ma si è chiacchierato ad ampio spettro di come il mondo dell’abbigliamento, dei tessuti e delle membrane hanno cambiato il modo di fare sport. Di come le collaborazioni con i team pro’ di altissimo livello e delle partnership con aziende come Polartec, permettono al consumatore finale di “andare in bicicletta sempre”.

Fergus Niland e la nuova giacca con membrana Polartec (@matteo_zanga polartec)
Fergus Niland e la nuova giacca con membrana Polartec (@matteo_zanga polartec)
L’evoluzione dei tessuti ha cambiato il modo di vivere il ciclismo?

I tessuti sono migliorati, sotto tutti i punti di vista. Sono più funzionali a prescindere dalla loro categoria e indirizzo specifico. Ci permettono di sfruttare una serie di compromessi, un fattore vantaggioso per il consumatore finale. I tessuti oggi disponibili offrono tanti vantaggi: ad esempio permettono di costruire capi tecnici sempre più specifici, leggeri e protettivi, tutti aspetti che giocano un ruolo importantissimo quando si pedala e si fa sport in genere. Oggi possiamo stare in bicicletta più a lungo e pedalando meglio, anche quando fa molto freddo e piove a dirotto. Questo avviene anche grazie ai capi che abbiamo a disposizione, costruiti con tessuti e membrane inimmaginabili fino a qualche anno a dietro.

La collezione Paris-Roubaix di Santini (@matteo_zanga)
La collezione Paris-Roubaix di Santini (@matteo_zanga)
Cosa è cambiato prima di tutto?

Il modo di interpretare la traspirazione corporea, non solo nel ciclismo. Il gioco delle prestazioni legate ai capi tecnici ha sempre un soggetto, ovvero la traspirazione. Oggi non esistono più le mantelline della pioggia, che proteggevano dagli agenti esterni, ma diventavano controproducenti perché facevano sudare tantissimo. Le tecnologie attuali ci permettono di utilizzare le membrane, che non bloccano la sudorazione e la termoregolazione. Polartec è un ottimo esempio di questo concetto. E’ molto complicato sviluppare una membrana e renderla sfruttabile a 360°, ma riuscire a farlo ci permette di sfruttare dei capi che ci piace definire multiuso, ampiamente sfruttabili in diverse situazioni.

La giacca Santini con membrana Polartec (@matteo_zanga)
La giacca Santini con membrana Polartec (@matteo_zanga)
Quanto tempo è necessario per lo sviluppo di un capo tecnico?

Ci vogliono 7/8 mesi circa, dipende dalla tipologia di prodotto. Ci sono diversi passaggi fondamentali da tenere in considerazione, uno di questi è avere uno stretto contatto con il fornitore del tessuto e della membrana che vogliamo applicare sul capo. Collaborare a stretto contatto e avere una scambio costante di idee è fondamentale. Il ciclismo è da sempre una disciplina molto esigente e permette di sviluppare molto in fatto di tecnica e di idee.

Il maglificio Santini, una parte della produzione (@santini)
Il maglificio Santini, una parte della produzione (@santini)
Però c’è anche la linea produttiva, dove materialmente i capi prendono vita

Forse non è il primo, ma di sicuro è uno dei primissimi passaggi da considerare. Il maglificio Santini si basa su una produzione sartoriale, dove non ci sono solo le macchine, ma esistono gli operatori che cuciono fisicamente le giacche, le maglie e il resto della collezione. Solo loro sono in grado di fornire delle indicazioni precise di come è lavorata una membrana e un tessuto, se è possibile fare quel taglio e applicare quella cucitura, oppure no.

Sola nel velodromo di Roubaix: Longo Borghini e la Trek-Segafredo sono i migliori testimonial di Santini
Sola nel velodromo di Roubaix: Longo Borghini e la Trek-Segafredo sono i migliori testimonial di Santini
E poi ci sono le squadre dei pro’. Quanto conta lavorare con loro?

E’ fondamentale, se si tratta di un’azienda che vuole sviluppare e innovare. Gli atleti professionisti sono focalizzati nella ricerca della funzionalità ai massimi livelli e questo ci permette di affrontare situazioni che vanno anche oltre il limite. Il mondo del professionismo è una sfida continua, si provano costantemente nuove soluzioni, le stesse che troveremo a disposizione del consumatore.