La differenza è nei dettagli, soprattutto quando ci si gioca tutto sul filo di pochi decimi: Miche e la nazionale di pista lo sanno bene. Dopo i successi maturati sul parquet in questi ultimi anni, nasce la nuova serie Pistard Oro. Frutto di continui test per garantire agli atleti azzurri sempre le migliori performance e risultati, necessari per competere ad alti livelli.
«La collaborazione con la Federazione – spiega Paolo Bisceglia, responsabile marketing Miche – dura da cinque anni. Si tratta di un grande onore per noi, azienda italiana, essere accanto alla nazionale pista del nostro Paese. E’ un lavoro gratificante ma di grande impegno, che ci spinge a migliorare ogni volta».
Ingranaggi al CNC
Gli ingranaggi sono ottenuti dalla lavorazione a CNC della lega Ergal 7075-T6, che vengono poi trattati con finitura sandblasted, così da aumentare la rigidità del materiale. Si tratta di una lavorazione fondamentale perché, gli atleti, nei brevi ed intensi sforzi su pista, imprimono una grande forza sulle parti meccaniche. Con questo trattamento ogni singolo watt viene trasmesso a terra.
«Questi ingranaggi della serie Pistard Oro – continua Bisceglia – sono disponibili in dentature da 64, 65, 66, 67 e 68 denti. Tra poco ne faremo anche due in più: da 69 e 70 denti. Tempo fa era impensabile ampliare così tanto la dentatura. L’ampia scelta è dovuta alla grande quantità di discipline e alle esigenze, diverse, che derivano da quest’ultime. La grande marcia in più a livello di sviluppo è arrivata dopo i grandi successi di Tokyo 2020 e dai campionati del mondo di Roubaix 2021. A questi si aggiungono le medaglie dei recenti europei. Infatti, la finitura in anodizzazione nera e la caratteristica marcatura dorata rende gli ingranaggi Pistard Oro pezzi unici, celebrativi dei risultati ottenuti dalla Nazionale Italiana».
Pignoni: si parte dal 13
Nella gamma Pistard Oro sono presenti anche i pignoni, sui quali si è voluto lavorare sulla riduzione degli attriti, per massimizzare la fluidità e la scorrevolezza dei componenti. In questo caso, per la loro realizzazione, viene usato l’acciaio ad alte resistenza e durezza. La lavorazione CNC elimina tutte le rugosità, in modo che la catena non soffra nemmeno la più piccola resistenza nelle fasi di innesto e disinnesto.
«Nelle fasi successive – spiega Bisceglia – ogni pignone viene trattato con WC/C, questo processo riduce del 75% gli attriti meccanici, e senza l’utilizzo di alcun tipo di olio. In pista si lavora in assenza di lubrificazione, tale trattamento migliora efficacia e scorrevolezza, contribuendo anche ad esaltare le caratteristiche di durezza del materiale. Si raggiunge così la massima sopportazione degli elevati carichi meccanici a cui i singoli denti sono sottoposti in fase di spinta da parte del pistard. Pensate che nella fase di accelerazione si parla di picchi di potenza maggiori ai 2000 watt.
«Naturalmente – continua – lo sviluppo di pignoni e ingranaggi va di pari passo. Con l’aggiunta di maggiori dentature degli ingranaggi si passa a misure diverse per il pignone. Spariscono le dentature da 12 e 11 a favore di quelle da 13, questo perché un pignone più grande offre maggiore appoggio alla catena in fase di presa».
Studi e test
«Tutta la componentistica – conclude Bisceglia – è studiata da noi di Miche nei vari laboratori prima di passare in pista. Una volta in mano agli atleti ed i tecnici della nazionale, inizia la fase dei test. Loro infatti provano il tutto e forniscono dei feedback. Paradossalmente, in pista non è tanto la leggerezza che fa la differenza, ma l’efficienza. La catena, per esempio, è diversa da quella usata in strada. Non avendo la necessità di cambiare rapporto si ha una maglia più rigida e di conseguenza più pesante di 50-70 grammi».