Search
Bianchi GreenEDGE

Bianchi fornirà le bici ai team GreenEDGE Cycling

19.10.2020
2 min
Salva

Da gennaio 2021 le formazioni Green EDGE gareggeranno su biciclette Bianchi. L’accordo sarà valido per le formazioni maschili e femminili. Alla base di questa collaborazione c’è da parte di Bianchi una serie di motivi in linea con la nuova strategia di sports marketing.

Ai vertici mondiali

La collaborazione con il team World Tour australiano permetterà a Bianchi di rimanere al vertice nelle corse del calendario internazionale. Inoltre Bianchi punta a innovazione e comunicazione inclusive, tramite un approccio globale.
L’aspetto importante è che GreenEDGE Cycling è l’unica squadra WorldTour presente nell’area Asia-Pacifico. Inoltre si tratta di un team che è cresciuto molto negli anni, conseguendo numerose vittorie sia in campo maschile con Simon Yates, sia in quello femminile con Amanda Spratt.
Il Reparto Corse di Bianchi lavorerà a stretto contatto con i team GreenEDGE per sviluppare soluzioni innovative che permettano ai corridori di continuare a primeggiare nel mondo.

Parla Scalzotto

«Siamo entusiasti di annunciare la nostra nuova partnership con GreenEDGE Cycling – ha dichiarato il CEO di Bianchi, Fabrizio Scalzotto – il team ideale per cominciare un nuovo ciclo di sponsorizzazione caratterizzato da un forte approccio internazionale, che sosterrà la nostra presenza in costante crescita in tutti i continenti.

«Oltre che sull’aspetto performance – ha aggiunto – che consentirà a Bianchi di innovare e sviluppare ulteriormente i prodotti road racing, il nostro lavoro con GreenEDGE Cycling si concentrerà sullo sviluppo di una comunicazione inclusiva con i nostri fan e stakeholder a livello globale. Siamo grati al Team Jumbo-Visma per 7 anni di successi, nei quali le nostre realtà hanno unito le forze per raggiungere straordinari risultati nel World Tour. Bianchi continuerà a sostenere la squadra fino al termine della stagione 2020, con stile e professionalità».

Ryan soddisfatto

Il proprietario di GreenEDGE, Gerry Ryan esprime la sua soddisfazione per questa partnership pluriennale.
«In vista della decima stagione ai massimi livelli del ciclismo mondiale – ha detto – l’opportunità di collaborare con un grande marchio come Bianchi, con la sua lunga storia di successo, ci riempie di nuove energie ed ambizioni per le prossime annate. Abbiamo assistito agli incredibili successi degli atleti Bianchi negli anni, e troviamo ispirazione nella loro visione per il futuro. Il circuito UCI WorldTour vede una presenza sempre più importante di tecnologie innovative. Siamo certi che la nostra collaborazione con Bianchi consentirà ai nostri atleti di competere con i modelli da strada e da cronometro più avanzati ed evoluti, centrando successi di prestigio sui palcoscenici più importanti al mondo».

Eurobike Cancellazione

Eurobike 2020, non ci sarà

16.10.2020
< 1 min
Salva

L’emergenza Covid-19, che vede un aumento dei casi in tutta europa, ha costretto gli organizzatori a cancellare l’edizione 2020. La fiera tedesca era prevista che si svolgesse fra il 24 e il 26 novembre, ma proprio oggi 16 ottobre, tramite una comunicazione mail è arrivata la notizia che non si farà.

Gli organizzatori pur sottolineando l’ottima adesione che avevano registrato, comunicano che negli ultimi giorni a causa delle restrizioni sempre più pesanti, molti espositori hanno comunicato la loro impossibilità a partecipare. Questo ha portato alla decisone di rinviare l’appuntamento al 2021.

Noi di bici.PRO avevamo anticipato la tendenza a non partecipare alla fiera tedesca nell’articolo “Eurobike 2020, cosa dicono le aziende?.
A questo punto non ci resta che augurare a tutti di rivederci a Friedrichshaffen nel 2021.

Eurobike

Eurobike 2020, cosa dicono le aziende?

16.10.2020
3 min
Salva

In questo 2020 segnato dall’emergenza Covid, il mondo delle fiere sembra essere uno di quelli maggiormente colpiti. Non potevano fare eccezione le fiere dedicate al mondo ciclo. Noi di bici.PRO abbiamo voluto vedere a che punto si trova Eurobike, la più grande esposizione di settore in Europa.
Partiamo con il dire che gli organizzatori tedeschi hanno programmato la fiera nei giorni 24-26 novembre, ritardandola di molto rispetto al solito periodo posto a cavallo fra fine agosto e inizio settembre. Ma su quali presenze potrà contare? Abbiamo chiesto ad alcune aziende se andranno o meno e il perché della loro scelta.

Cambiano gli interlocutori

Siamo partiti da Paolo Graziani, titolare di Sixs, nota azienda di abbigliamento tecnico.
«Quest’anno non andremo ad Eurobike e non è per il Covid. Dal 2014 fino al 2019 ci siamo sempre andati, ma dal 2018 – aggiunge l’imprenditore romagnolo – ho iniziato ad avere dei dubbi. Negli ultimi due anni l’interesse verso il prodotto si è ridotto e sono cambiati gli interlocutori commerciali. Prima c’erano più distributori, che a noi servono per raggiungere nuovi mercati, ultimamente passavano sempre di più i singoli negozianti. Puoi immaginare che noi non possiamo distribuire in tutto il mondo tramite i singoli negozianti, quindi l’interesse per la fiera è calata». Oltre al cambio degli interlocutori Graziani sottolinea un altro aspetto «I costi sono alti, oltre allo spazio devi pensare al viaggio e al personale. Rispetto ai benefici non vale più la pena».

Costi elevati

L’aspetto dei costi/benefici è quello che ha spinto anche Scott a non aderire, come ci ha confermato Nicola Gavardi, Responsabile Marketing di Scott Italia.
«La scelta di andare o meno ad Eurobike non dipende da Scott Italia, ma è una scelta della casa madre, che ormai da qualche anno ha deciso che per i costi elevati non vale più la pena».

Stesso discorso anche per Giant, colosso del ciclismo mondiale. Lo dice Fabio Arcardini, Responsabile Marketing di Giant Italia: «La casa madre ha deciso da cinque anni di non partecipare più alle Fiere tipo Eurobike. Alla base c’è un cambio di strategia, preferiscono organizzare più eventi per essere maggiormente a contatto con i dealer. Si ottengono risultati migliori a un costo inferiore».

Troppo tardi

Fra le aziende italiane anche Santini non parteciperà ad Eurobike come dichiarato da Paola Santini, Marketing Director di Santini Cycling Wear
«Una delle principali motivazioni della non partecipazione di Santini alla fiera Eurobike 2020 è legata alla data: per noi novembre è troppo tardi perché abbiamo presentato tutte le collezioni 2021 ai nostri clienti mesi fa. In generale, abbiamo smesso di partecipare alla fiera già da qualche anno perché per noi non è più un’occasione per trovare nuovi clienti, ma solo per incontrare quelli già consolidati. Inoltre, dato che solitamente i nostri clienti e distributori li incontriamo già a gennaio presso la nostra azienda, la relazione costi/benefici in merito alla partecipazione alla fiera, è per noi scemata negli anni».

Forfait Selle Italia

Un altro marchio italiano famoso nel mondo, Selle Italia ha dichiarato attraverso Federico Mele, Marketing e Communication Manager dell’azienda veneta.
«Il “gruppo” Selle Italia ha deciso di non prendere parte a questa edizione, molto particolare, di Eurobike 2020 per le motivazioni che tutti sappiamo e che sono strettamente legate all’emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del Covid-19. Inoltre, la data proposta risulta essere un pò troppo avanti nella stagione e poco si collima con le esigenze commerciali e di marketing dei vari brand Selle Italia, Selle San Marco e idmatch. Sicuramente, per l’edizione 2021, valuteremo con grande piacere e serietà il nostro ritorno in fiera a Friedichshafen»

Ridimensionamento

Per finire una testimonianza molto interessante ci è arrivata da Stefano Montroni, Responsabile Marketing di Abus Italia.
«Per noi Eurobike è sempre stato l’appuntamento più importante dell’anno, in quanto Abus è un marchio tedesco, ma quest’anno noi di Abus Italia non andremo. La casa madre tedesca ci ha detto che per loro Eurobike è diventata una fiera nazionale e non più internazionale, quindi le varie filiali nazionali non saranno fatte venire. La tendenza anche per i tedeschi è quella di partecipare ad eventi che si svolgono all’aperto, tipo l’Italian Bike Festival che si è svolto a Rimini»

In definitiva si può affermare che lo stato di salute di Eurobike non sembra buonissimo, e questo non è dovuto solo al fattore Covid, ma sembra più un cambio di strategie aziendali. Queste preferiscono eventi mirati con i loro dealer nei singoli paesi, oppure eventi all’aperto dove c’è anche la possibilità di far provare i prodotti ai consumatori finali.