Tour of the Alps: una cerniera che unisce popoli e culture

22.11.2024
5 min
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RIVA DEL GARDA – Il 48° Tour of the Alps partirà il 21 aprile 2025 da San Lorenzo Dorsino, nel cuore del Trentino, per poi risalire velocemente verso l’Alto Adige e il Tirolo, terminando a Lienz, in Austria, il 25 aprile. La grande partecipazione alla presentazione della corsa che si svolge sulle strade dell’Euregio fa capire quanto l’evento sia radicato nel territorio e sentito. La posizione strategica nel calendario offre a questa corsa un parterre sempre interessante, che porta sulle strade appassionati e curiosi.

Cinque tappe, quindi, con un totale di 739 chilometri e un totale di 14.700 metri di dislivello. Il Tour of the Alps si conferma la corsa degli scalatori. Affacciata sul Giro d’Italia questa corsa diventa il banco di prova dei pretendenti alla maglia rosa. La conferma di ciò arriva dalla presenza del direttore del Giro, Mauro Vegni.

Storia e valori

Apre le danze il presidente del Gruppo Sportivo Alto Garda, Giacomo Santini (in apertura insieme a Cordiano Dagnoni, foto Luca Matassoni). Negli anni il Tour of the Alps ha allargato i propri orizzonti, arrivando in Sud Tirolo e poi in Tirolo.

«Quella che sta per iniziare – dice Santini – è l’ottava edizione del Tour of the Alps, che prima prendeva il nome di Giro del Trentino. Da sette anni a questa parte la nostra corsa è considerata uno dei più significativi esperimenti di cooperazione transfrontaliera. La nostra voglia di valorizzare le affinità che esistono tra i popoli ci ha spinti oltre il Brennero, che nel tempo si è trasformato da frontiera a cerniera. Da allora abbiamo scoperto che abbiamo valori comuni non solo sul piano sportivo, ma umano, culturale e storico».

Dal Trentino all’Alto Adige

Il clima del prossimo Tour of the Alps, e della sua essenza, lo si respira grazie al vento freddo che dalle montagne scende a farci compagnia. La neve scende su Riva del Garda, e ci ricorda come questa gara possa essere impegnativa, ma sempre circondata da panorami unici. Per riallacciare il filo con l’edizione passata si deve fare un salto indietro di sette mesi, a quando lo spagnolo Juan Pedro Lopez si impose su Ben O’Connor e Antonio Tiberi. Le salite dell’Euregio ci avevano consegnato le ambizioni di un giovane Valentin Paret-Peintre, l’audacia di Giulio Pellizzari e la maglia bianca di Antonio Tiberi. Tutte firme che poi abbiamo ritrovato al Giro d’Italia qualche settimana dopo.

Si riparte quindi da dove ci eravamo lasciati: dal Trentino. Con la prima tappa che inizia con un giro ad anello nel territorio delle Dolomiti Paganella. Partenze e arrivo da San Lorenzo Dorsino con una frazione di 148 chilometri. Il giorno dopo subito la fatica più grande di questi cinque giorni: da Mezzolombardo a Vipiteno. 178 chilometri e ben 3.750 metri di dislivello che porteranno il gruppo in Alto Adige.

Alto Adige e Austria

Da sud verso nord, un cammino rapido che in soli cinque giorni porta i corridori e la corsa dal Trentino all’Austria. Il raccordo è unico: la bicicletta e il turismo, senza confini. L’obiettivo negli anni è stato abbattere i muri e le differenze linguistiche per arrivare a costruire un evento che è uno spot per il ciclismo. 

Le rimanenti tre tappe faranno gola ad attaccanti e scalatori. La terza frazione, che si snoderà nel cuore dell’Alto Adige, toccherà la vetta più alta di questa edizione, con i 1.748 metri del Passo Furcia. In 145 chilometri si partirà da Vipiteno per arrivare poi a San Candido. Per concludere le loro fatiche, i corridori, dovranno sconfinare in Austria, dove con un breve trasferimento arriveranno a Sillan, per pedalare fino a Obertilliach. In questa tappa di 160 chilometri si toccherà la quota maggiore, con i 1.753 metri della salita che porta a Misurina, non etichettata come GPM. Il gran finale sarà opera della città di Lienz. Nella quale con un breve ma esplosivo giro ad anello si metterà la sigla sulla corsa. 

La caratteristica distintiva del Tour of the Alps sono le salite che in pochi chilometri portano il gruppo in quota
La caratteristica distintiva del Tour of the Alps sono le salite che in pochi chilometri portano il gruppo in quota

Tante salite, due soli GPM 

Al Tour of the Alps siamo abituati a vedere il gruppo con il naso rivolto all’insù, verso le cime che circondano e uniscono le diverse valli. Nella sua 48ª edizione la corsa dell’Euregio affronterà tante ascese, alcune delle quali fanno parte della storia di questa manifestazione. Altre, invece sono inedite. 

L’organizzazione ha scelto di selezionare due soli salite per ogni tappa da etichettare come GPM, ma questo non vuol dire che le difficoltà altimetriche siano limitate. I 14.700 metri di dislivello, poco meno di 3.000 metri a frazione sgraneranno il gruppo, e incoroneranno il migliore degli scalatori, o il più audace degli attaccanti.

Una delle particolarità del Tour of the Alps è che ci sono pochissimi trasferimenti, una cosa davvero gradita dalle squadre e dai corridori. Altra caratteristica unica di questa corsa sono i percorsi: con tappe lunghe ma mai oltre i 200 chilometri e salite impegnative. Insomma la giusta palestra per arrivare al meglio al Giro d’Italia.

Tour of the Alps: viaggio in 5 tappe sulle strade dell’Euregio

21.11.2023
6 min
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Autunno, tempo di presentazioni. Così oggi a Milano è stato sollevato il velo sul Tour fo the Alps, giunto alla 47ª edizione: corsa che, come poche altre, è capace di coniugare sport e turismo. Ancora una volta infatti il racconto del territorio è stato proposto con pari dignità rispetto al racconto delle tappe, a conferma che questo sport può trovare una seconda giovinezza nella collaborazione con le regioni in cui si svolge.

Il prossimo anno la corsa parte da Egna. Si passa poi per due giorni in Austria con i traguardi di Stanz e Schwaz. E si conclude in Valsugana a Borgo Valsugana e Levico Terme. Nel mezzo, come detto, i territori dell’Euregio (Tirolo, Alto Adige e Trentino) mostrati e animati nelle loro bellezze e le particolarità che li rendono unici. Forte del nuovo accordo con Infront, quest’ultimo aspetto avrà un momento di grande risonanza proprio grazie alla Bike Experience voluta proprio da Infront per spiegare l’evento e sensibilizzare l’opinione pubblica su temi di interesse generale, che culmineranno nell’ultima giornata con una pedalata alla presenza di alcuni grandi testimonial.

Architetture, culture, tradizioni cucite con il filo magico del ciclismo: questo è il Tour of the Alps
Architetture, culture, tradizioni cucite con il filo magico del ciclismo: questo è il Tour of the Alps

Il percorso

Come di consueto e vista l’orografia dei territori attraversati, la corsa sarà vivace e ancora una volta si atterrà alla regola scolpita dal GS Alto Garda: solo tappe brevi e stuzzicanti. Ciò consentirà nuovamente agli atleti dei 20 team partecipanti di esprimersi al meglio senza che siano bloccati dallo spauracchio dei 200 chilometri.

Leggendo le carte della corsa, si parte dalle coltivazioni della Strada del Vino dell’Alto Adige. Si passa poi in Tirolo nella bassa valle dell’Inn. Si finisce in Valsugana con l’inedita Strada dei Baiti, versante molto impegnativo del Passo del Vetriolo. Totale di 709,3 chilometri (141,8 la lunghezza media delle 5 tappe), con 13.250 metri di dislivello.

TappaDataPartenza-ArrivoDistanzaDislivello
1ª tappa(15/4)Egna-Cortina sulla Strada del Vinokm 133,3mt 2.069
2ª tappa(16/4)Salorno-Stanskm 189,1mt 2.510
3ª tappa(17/4)Schwaz-Schwazkm 127mt 2.360
4ª tappa(18/4)Laives-Borgo Valsuganakm 141,3mt 3.830
5ª tappa(19/4)Levico Terme-Levico Termekm 118,6mt 2.490

L’Alto Adige

Come già accennato in precedenza, ci si muove su tre territori ben distinti ciascuno dalle sue prerogative. L’Alto Adige ha da tempo eletto la bicicletta a destinazione privilegiata, Bolzano è una vera capitale delle due ruote e i servizi per ciclisti non mancano. Il progetto Alto Adige Pedala spinge nel senso della mobilità dolce.

La Bikemobil Card, ad esempio, si può richiedere in tutta la Provincia di Bolzano e permette di prendere autobus, treni e di accedere a punti di noleggio che ci trovano lungo la linea ferroviaria.

La rete ciclabile del fondovalle misura 600 chilometri, con 1.900 percorsi a misura di mountain bike e tutti i passi dolomitici e alpini a disposizione degli amanti della bici da corsa. Il territorio è anche attraversato da alcune delle direttrici più rinomate, come la Via Claudia Augusta, la Monaco-Venezia e la ciclabile a lunga percorrenza Eurovelo 7, che unisce in un unico profondo respiro Capo Nord a Malta.

In parallelo si distinguono i percorsi cicloturistici a tema, come i Wine and Bike, che uniscono il ciclismo all’enogastronomia.

Si attraversano zone montuose che ad aprile possono ancora presentarsi così (foto Tour fo the Alps)
Si attraversano zone montuose che ad aprile possono ancora presentarsi così (foto Tour fo the Alps)

Il Tirolo

La corsa entrerà in Tirolo attraverso il passo del Brennero. E anche se i corridori non avranno probabilmente modo di rendersene conto, entreranno in una regione maestosa quanto a possibilità per il cicloturismo. Si parla di 6.400 chilometri di percorsi per mountain bike (il solo Bike Trail Tirol ne misura 1.000), 330 chilometri di single track, 1.000 chilometri di percorsi cicloescursionistici.

Per chi ama la bici da strada, la proposta delle “Great Rides” è un invito a nozze. Si tratta infatti di 10 itinerari di grandi dislivelli, viste panoramiche e discese da grandi… manici. Anche qui non mancano eventi, manifestazioni e la possibilità di scoprire la gastronomia e i celebri dolci della tradizione austriaca.

La sicurezza è da sempre un puntiglio e un fiore all’occhiello del Tour of the Alps (foto Mattia Finotto)
La sicurezza è da sempre un puntiglio e un fiore all’occhiello del Tour of the Alps (foto Mattia Finotto)

Il Trentino

Il Tour of the Alps 2024 si conclude in Valsugana, territorio già avvezzo ad ospitare eventi e gare, ma che questa volta offre scorsi inediti alla corsa e di riflesso a chi vuole servirsene per esplorare la regione.

La Valle dei Mocheni, con il doppio passaggio a Palù del Fersina farà entrare la corsa in un mondo a parte: celebre per la cultura che risente della minoranza tedesca, che si insediò nei primi anni del 1300 quando vi giunsero dalla Boemia i canopi, minatori specializzati che sfruttavano le risorse locali e per questo non ebbero mai buoni rapporti con le popolazioni locali. La valle è costellata di baite, masi e gruppi di case sparse, senza un vero centro abitato di riferimento. Un trionfo della natura, dove l’opera dell’uomo è riconoscibile nell’allevamento e nell’agricoltura. Palù del Fersina, il centro di riferimento, sorge a 1.360 metri di quota.

Tra i fornitori ufficiali, l’Acqua Eva, che sgorga ad alte quote (foto Svoboda Jaroslav)
Tra i fornitori ufficiali, l’Acqua Eva, che sgorga ad alte quote (foto Svoboda Jaroslav)

I partner

In questo microcosmo fatto di bellezza, economia e natura, il vero capolavoro degli organizzatori sta nell’aver coinvolto sponsor locali. Marchi come Melinda, la Cassa Centrale Banca, SPORTLER e Autostrade del Brennero, i vini della Val di Cembra e l’Acqua Eva, cui sono affiancati da anni Alé, Vittoria e Suzuki.

I prossimi passi saranno la definizione delle squadre (fra le 20 previste al via, circa la metà sarà WorldTour) e altre iniziative che saranno messe in campo grazie alla collaborazione con Infront.

Le strade e gli iscritti del Tour of the Alps 2021

18.04.2021
5 min
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Se è vero che per anni si è raccontata la Tirreno-Adriatico come la corsa d’Italia con il parterre più importante dopo il Giro, questa volta il Tour of the Alps non è davvero da meno e vanta un elenco iscritti di assoluto prestigio alla vigilia del Giro d’Italia con qualche sguardo il direzione del Tour. Come quando si chiamava Giro del Trentino e i big venivano a fare le prove di squadra e gambe.

Da Pinot a Vlasov, passando per Fabbro e Simon Yates, Pozzovivo e Ardila, Bardet e Hindley, Froome e Quintana, De Marchi e Conti, le sole assenze di peso ma dettate da motivi inoppugnabili sono quelle di Vincenzo Nibali ed Egan Bernal, entrambi alle prese con ben noti problemi fisici che si spera possano consentirgli di arrivare in forma alla grande partenza di Torino.
E allora, in attesa di raccontarvi le storie della corsa, ecco il suo percorso che si annuncia severo e spettacolare.

Prima tappa: Innsbruck

Si inizia subito in salita. Pendenze lievi disegnate per incoraggiare la fuga, almeno fino a quando la strada raggiunge Vipiteno. A quel punto, dopo aver risalito dolcemente le vallate dell’Isarco, l’ascesa si fa leggermente più impegnativa lungo i tornanti del Brennero. Dal confine, una discesa tutta da pedalare condurrà alle porte di Innsbruck, dove i corridori affronteranno un circuito di due giri con la salita di Axams, la stessa affrontata durante la cronosquadre dei mondiali 2018. L’ultimo scollinamento, a 18 chilometri dal traguardo, potrebbe rilevarsi un ottimo trampolino. Distanza di 142,8 chilometri, dislivello 1.950 metri.

Prima tappa, Bressanone-Innsbruck: 140,6 km, dislivello 1.950 metri
Prima tappa, Bressanone-Innsbruck: 140,6 km, dislivello 1.950 metri

Seconda tappa : Feichten

Dislivello superiore ai 2.500 metri tutti concentrati nella seconda parte di una frazione che si apre con circa 50 chilometri pianeggianti. Prima salita fino ad Arzl im Pitztal, il paese del fuoriclasse dello sci Benni Raich. Successivamente, dopo una breve discesa, si sale ancora verso Piller Sattel. Discesa e stessa cima, ma da un versante più duro. Si attacca da Fliess, con lo scollinamento a circa 21 chilometri dall’arrivo. Gli ultimi 11 condurranno al traguardo in salita di Feichten, che dai meno 6 ai meno 3 ha pendenze superiori al 12 per cento. Distanza di 121,5 chilometri, dislivello 2.640 metri.

Seconda tappa, Innsbruck-Feichten im Kaunertal: 121,5 km, dislivello 2.640 metri
Seconda tappa, Innsbruck-Feichten im Kaunertal: 121,5 km, dislivello 2.640 metri

Terza tappa: Naturno

Si parte da Imst con un breve circuito che porta alla prima salita di giornata fino ai 1.559 metri del Piller Sattel. Veloce discesa e si inizia a salire verso il Passo Resia: strada larga, qualche galleria e lunghi rettilinei. Più impegnativi saranno semmai i 10 chilometri di stradine che risalgono la Val Venosta per portare il gruppo nella zona di Frinig. Discesa molto tecnica, poi resterà l’asperità di Tarres. Salita breve ed esigente a 18 chilometri dal traguardo di Naturno, ideale per colpi di mano. Distanza di 162 chilometri, dislivello 2.290 metri.

Terza tappa: Imst-Naturno, 162 km, dislivello 2.950 metri
Terza tappa, Imst-Naturno: 162 km, dislivello 2.950 metri

Quarta tappa: Valle del Chiese

La tappa più lunga è anche la più dura, in cui secondo Thibaut Pinot si farà la classifica. Il circuito che porta fuori da Naturno è subito in salita e propone il primo Gpm di giornata ai 1.706 metri del tunnel di Passo Castrin, tetto del Tour of the Alps. La lunga discesa porta in Val di Non in direzione Dimaro, per poi risalire verso Passo Campo Carlo Magno: 1.000 metri di dislivello in quasi 14 chilometri. Salita successiva nella zona di Tione ed è lo strappo di Selle Giudicarie. Finale col botto sull’inedita salita di Castel Condino verso Boniprati: 10 chilometri di strada… verticale che si concludono a 7 chilometri dal traguardo di Pieve di Bono. Distanza di 168,6 chilometri, dislivello 3.880 metri.

Quarta tappa, Naturno-Valle del Chiese/Pieve di Bono, 168,6 km, dislivello 3.880 metri
Quarta tappa, Naturno-Valle del Chiese/Pieve di Bono: 168,6 km, dislivello 3.880 metri

Quinta tappa: Riva del Garda

Pochi chilometri, ma terreno per attacchi. Se si escludono i primi 20 completamente pianeggianti, infatti, il resto è fatto di salite e strappi. La prima asperità sarà l’ascesa panoramica di Selle Giudicarie. Seguono la salita di Passo Duron (6,4 chilometri al 7,9%) e il Valico del Ballino. Raggiunto il traguardo di Riva per la prima volta, mancheranno gli ultimi 40 chilometri del Tour of the Alps. Un circuito di due giri con la salita di Pranzo (8,5 chilometri al 6%). Dall’ultimo scollinamento mancheranno solamente 12 chilometri al traguardo di Piazza Garibaldi, la maggior parte dei quali in discesa. Distanza di 120,9 chilometri, dislivello 2.230 metri.

Quinta tappa: Valle del Chiese-Riva del Garda, 120,9 chilometri, dislivello 2.330 metri
Quinta tappa, Valle del Chiese-Riva del Garda: 120,9 chilometri, dislivello 2.330 metri

La carovana si sta già radunando a Bressanone. Fra oggi e domattina tutti saremo sottoposti a tampone in un apposito triage e solo dopo aver superato il Covid test si potrà ritirare l’accredito, qualsiasi sia il proprio ruolo in corsa. Manca davvero poco. Nei prossimi giorni vi racconteremo le storie del Tour of the Alps 2021 e i suoi approfondimenti, cercando di andare a fondo nelle cose stando alla larga dalla sola apparenza.