Trovare il pantaloncino giusto che risponda pienamente alle nostre esigenze non è mai semplice, sono tanti i fattori da tenere in considerazione. Il primo è sicuramente il rapporto dei tessuti con le temperature stagionali, poi c’è il comfort che in qualche modo è strettamente legato a questo primo fattore. Non sono da trascurare la vestibilità e la comodità una volta che si è in sella. Alé Cycling ha pensato di presentare il suo nuovo modello di pantaloncino da ciclismo: lo Sprinter.
Il fondo elasticizzato mantiene la vestibilità dei pantaloncini Sprinter in ogni situazioneIl fondo elasticizzato mantiene la vestibilità dei pantaloncini Sprinter in ogni situazione
Comodità
Si tratta di un capo d’abbigliamento che ha alla base una comodità straordinaria, a conferma di quelle che sono le esigenze di un ciclista. Lo fa grazie a una serie di materiali e tessuti altamente tecnologici, tra questi spunta il Drain Cool 135. Un tessuto che con la sua struttura interna a righe in rilievo riesce ad asciugare in tempi veramente brevi, favorendo l’espansione e la dispersione dell’umidità all’esterno.
Nella parte inferiore il pantaloncino Sprinter ha un fondo gamba a taglio vivo e una vestibilità “race”, due caratteristiche studiate per avere la massima efficienza aerodinamica e un’ottima compressione. Quest’ultima consente di avere una migliore stabilità muscolare aiutando la performance. Sulla zona della schiena il pannello lombare in tessuto forato e le bretelle ultraleggere garantiscono freschezza e leggerezza, dando il giusto ricambio d’aria.
Le bretelle sono realizzate con materiale ultraleggero e traspiranteI pantaloncini Sprinter sono disponibili anche in versione femminileLe bretelle sono realizzate con materiale ultraleggero e traspiranteI pantaloncini Sprinter sono disponibili anche in versione femminile
Dettagli tecnici
Il peso di questi pantaloncini è di soli 150 grammi e sono realizzati con un mix di tessuti: 59% poliammide, 32% elastan e 9% poliestere.
I pantaloncini Sprinter sono realizzati con una serie di tessuti che favoriscono la traspirabilità, che secondo gli studi fatti da Alé è di livello molto alto. Visto che si tratta di un capo da indossare con la bella stagione anche la protezione dai raggi UV non è da mettere in secondo pianoe per i pantaloncini Sprinter risulta massima.
Di questo modello Alé ha previsto anche una versione dedicata al pubblico femminile, con un design e delle caratteristiche tecniche specifiche.
L’inizio della primavera ci trasporta subito con la mente verso le uscite estive, quelle lunghe con il sole e il caldo che ci accompagnano per tutta la giornata. E’ quindi ora di trovare i giusti capi per riuscire a pedalare e godere di tutto questo. Bicycle Line ha progettato una nuova maglia per la stagione calda che unisce le caratteristiche di uno dei prodotti più popolari del brand e innovazione. Si tratta della Popolarissima S3, con un animo ancora più racing. Non manca però una grande attenzione al comfort, dato dai tessuti utilizzati per cucire questo capo.
Bicycle Line ha rivisitato la sua maglia iconica: Popolarissima S3Bicycle Line ha rivisitato la sua maglia iconica: Popolarissima S3
Taglio nuovo
Il progetto e il design della Popolarissima S3 donano all’utente un prodotto con maniche più lunghe e un taglio del collo ribassato. Ma le accortezze tecniche non finiscono qui dato che anche nella parte bassa la lunghezza è stata ridotta. Bicycle Line non rinuncia tuttavia al comfort del tessuto Sensitive Plus. Questo risulta delicato a contatto con la pelle e ha una grande capacità di traspirazione.
La vestibilità Rekord è ergonomica e aderente, per migliorare le prestazioni tecniche. Sulla parte del sottomanica sono stati inseriti dei fori sempre per aumentare la traspirabilità. Il taglio delle tre tasche posteriori è classico, ma è stato rinforzato in ogni comparto, così da poter trasportare anche più oggetti.
La lunghezza delle maniche e del fondo è aumentataLe tre tasche posteriori dai comparti rinforzati risultano anche molto capientiLa lunghezza delle maniche e del fondo è aumentataLe tre tasche posteriori dai comparti rinforzati risultano anche molto capienti
Dettagli tecnici
Non mancano delle accortezze per migliorare la visibilità grazie a degli inserti riflettenti. La zip frontale divisibile YKK Vislon Camlock con protezione per assicurare il massimo comfort ed evitare sfregamenti. Il taglio del collo è a “V” e senza cuciture, questo per avere una maggiore vestibilità senza fastidio alla pelle.
A fondo maglia è presente un elastico in silicone nella parte posteriore per tenerla in posizione. Il range di temperatura consigliato per l’utilizzo è dai 20 gradi centigradi in su. Bicycle Line ha poi realizzato che una versione femminile della maglia Popolarissima S3 con le stesse caratteristiche tecniche di quella maschile.
I colori disponibili sono quattro: verde scuro, viola, blu marino e lilla.
Indossare una sottomaglia è utile per diversi motivi: in inverno diventa uno scudo che ci protegge dall’aria fredda, ma che allo stesso tempo garantisce un’elevata traspirabilità. Durante i mesi caldi, invece, la sottomaglia ci permette di rimanere asciutti, infatti questa assorbe il sudore in eccesso e permette alla pelle di respirare al meglio anche nelle giornate più calde. Le tecniche di costruzione e realizzazione dei tessuti cambiano però a seconda della stagione. In primavera ed estate le caratteristiche sulle quali concentrarsi sono differenti. L’ultima evoluzione, in questo campo, di casa Assos è la Skin Layer P1.
Una sottomaglia che rivoluziona il layer system estivo, ovvero lo strato che si indossa al di sotto della maglia. La Skin Layer P1 permette di avere un’eccezionale sensazione di freschezza sulla pelle. Questo grazie alle tecniche di costruzione e ai tessuti utilizzati.
La sottomaglia Skin Layer P1 è pensata per essere indossata in primavera ed estateLa sottomaglia Skin Layer P1 è pensata per essere indossata in primavera ed estate
Più leggera
Il marchio svizzero di abbigliamento sportivo Assos ha ripreso il progetto della sottomaglia Skin Layer P1, migliorandolo. Una delle prime cose che sono state fatte è studiare una soluzione per rendere questo prodotto più elastico e maggiormente traspirante, il tutto riducendo comunque il peso del 15 per cento. I filati utilizzati sono così divisi: 68%Polipropilene 29% Poliammide 3% Fibra Carbonio.
Una miscela di tessuti che è finalizzata a creare una forma elastica ed estremamente avvolgente. Questo garantisce un’aderenza migliore al corpo dell’atleta, simile a una seconda pelle. La struttura più aperta con la quale è cucita permette di avere un grande ricambio di aria e quindi tanta traspirabilità, una caratteristica tecnica fondamentale in estate. Assos, inoltre, ha aggiunto una proprietà anti-odore permanente, che non si perde nemmeno dopo diversi lavaggi.
La composizione di tessuti è così divisa: 68%Polipropilene 29% Poliammide 3% Fibra CarbonioLa struttura realizzata da Assos permette di avere una grande traspirabilitàLa composizione di tessuti è così divisa: 68%Polipropilene 29% Poliammide 3% Fibra CarbonioLa struttura realizzata da Assos permette di avere una grande traspirabilità
Caratteristiche tecniche
Il disegno con il quale è costruita la sottomaglia Skin Layer P1 ha un taglio profondo del colletto. La lunghezza delle maniche, inoltre, si ispira alle caratteristiche del modello Regular Fit ideato per le attività endurance. Il taglio, inoltre, evita accumuli di tessuto che possono risultare fastidiosi nella vestibilità del capo.
Assos ha scelto il mesh ultraelastico Circular Seamless a struttura aperta, infuso con un trattamento permanente al carbonio per il controllo degli odori. Questo permette di incrementare la già elevata traspirabilità e circolazione dell’aria.
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Siamo verso la fine di agosto e in qualche modo il grande finale di stagione è già iniziato. A questo punto dell’anno viene da chiedersi come cambia la preparazione. I corridori si allenano ancora in un certo modo? E cosa guardano i preparatori?
Un tempo neanche troppo lontano, basta andare indietro di 10 anni, forse meno, si diceva che ad un certo punto dell’anno era sufficiente fare del mantenimento, che tanto la condizione non sarebbe continuata a crescere. E che addirittura insistere sarebbe stato controproducente. Di tutto questo ne parliamo con Claudio Cucinotta, uno dei preparatori in forza all’Astana-Qazaqstan .
Il coach Claudio Cucinotta (classe 1982) cura la preparazione degli atleti dell’Astana e anche di molti biker d’eliteIl coach Claudio Cucinotta (classe 1982) cura la preparazione degli atleti dell’Astana e anche di molti biker d’elite
Claudio, quindi cosa fa un corridore a fine agosto?
Dipende da tante cose. Dalla periodizzazione fatta durante l’anno, dagli appuntamenti in programma, dall’atleta in questione… C’è anche chi in questo momento è al top della forma perché rende bene con il caldo. Altri atleti con certe temperature non vanno altrettanto forte, rendono invece in primavera.
A questo punto dell’anno, mediamente, i valori sono gli stessi o calano un po’?
Rispetto ad inizio stagione quel che è un pelo più basso è il peso e quindi alcuni valori non sono proprio gli stessi. Magari a marzo si hanno più negli sforzi esplosivi, dei picchi assoluti che adesso non si fanno più. Mentre restano più o meno invariati in salita.
A te preparatore cosa interessa fargli fare in questo periodo?
Ancora una volta devo dire dipende. Magari è più difficile che lo scalatore puro faccia dei lavori massimali, mentre lo sprinter deve mantenere alti i livelli di forza sui 5”, sui 15”, sui 30” e quindi farà degli sforzi anaerobici e anaerobici lattacidi. Molto in questo caso è legato al calendario e alle caratteristiche degli atleti.
In questa fase dell’anno, per alcuni atleti non va tralasciato l’aspetto del caldo… che molti soffronoIn questa fase dell’anno, per alcuni atleti non va tralasciato l’aspetto del caldo… che molti soffrono
Okay, facciamo un esempio estremo: Pogacar e Van der Poel che puntano al mondiale. Stesso obiettivo, caratteristiche fisiche diverse. Cosa fanno?
Pogacar può vincere un grande Giro e le classiche, quindi è più forte dal punto di vista aerobico. Van der Poel è più forte nelle classiche, è più esplosivo. Più pronto alle volate e alle salite brevi. Immagino si prepareranno in modo diverso. Pogacar che per sua stessa ammissione ha lavorato molto sulle salite e la resistenza, laddove pagava qualcosa rispetto a Vingegaard, insisterà sugli sforzi brevi, le volate… proprio per rispondere agli attacchi di gente come VdP o Van Aert, che potrebbe anche ritrovarsi nella volata finale e non sono facili da battere.
Chiaro…
Al contrario Van der Poel che sullo sforzo anaerobico è già fortissimo di suo, vista la durezza del mondiale, che a mio avviso propende un filo a favore di Pogacar, lavorerà sulla resistenza. Immagino molta Z3-Z4, per riprodurre il modello prestativo richiesto dal mondiale.
Un tempo, come dicevamo all’inizio, da luglio in poi i volumi calavano parecchio…
I volumi più grandi restano quelli d’inizio stagione. In questa parte dell’anno un’atleta medio ha fatto almeno un grande Giro o è impegnato alla Vuelta e a livello di volume, tra gare fatte e il calendario fitto che si propone, non dovrebbe aver grossi problemi. Quindi si fa “meno volume”, ma l’intensità resta. E con un calendario tanto folto si possono sfruttare proprio le gare per fare intensità e fare meno a casa. E così facendo non gli mancherebbe neanche il volume. Pensiamoci: c’è la Vuelta, è da poco finito il Giro di Germania, c’è il Renewi Tour, poi Bemer Classic… anche chi non è alla Vuelta può mettere insieme 15-20 giorni di corsa gestendo bene i recuperi.
Meno ore, ma l’intensità resta secondo Cucinotta e anche secondo gli altri coachMeno ore, ma l’intensità resta secondo Cucinotta e anche secondo gli altri coach
Insomma si lavora ancora forte…
Poi per scelta posso anche correre meno e lavorare a casa sull’intensità. Fermo restando che se l’atleta dovrà andare al mondiale non potrà trascurare la parte di volume: la corsa iridata sarà comunque di 6 ore, 6 ore e mezza. Chiaro però che non saranno più le triplette di 5-6 ore d’inizio stagione, ma qualche doppietta di 4 ore, tre ore e mezza. Magari una sola volta fa le 6 ore.
Claudio, invece tu da preparatore quali valori osservi?
Più o meno gli stessi che tengo sott’occhio tutto l’anno. I parametri sono quelli: la potenza media, la normalizzata in gara e in allenamento, forse si dà un pelo più di peso alla variabilità cardiaca che è un buon indice sullo stato di recupero e di freschezza dell’atleta, ma anche questa si valuta tutto l’anno. La vera differenza sapete qual ‘è?
Vai, spara…
E’ che oggi si tende a programmare e a periodizzare meglio. La fase intensa è intensa per davvero e quella di stacco è più netta. Una volta un corridore non staccava mai del tutto nel corso dell’anno. Era sempre abbastanza pronto, ma raramente era al 101 per cento. Oggi invece almeno una o due volte nel corso dell’anno, il corridore non tocca la bici 5-7 giorni. E questo fa sì che arrivi meglio ai periodi di picco, che di solito sono due l’anno, in qualche caso anche tre. Ma questo ti consente anche di poter lavorare sempre, quando ne hai bisogno. Che poi è il concetto che l’amatore medio fa fatica a comprendere. Fanno scarico a 32 di media, quando Pogacar forse fa 28.
Una maglia lunga per l’estate. No, non è uno scherzo è la proposta di Assos,marchio di elite nel settore del vestiario per il ciclismo. Il brand svizzero ha ideato la maglia a maniche lunghe ultraleggera Mille GT LS Jersey S11.
Tecnologia, innovazione, intuizione: Assos Mille GT LS Jersey S11 è davvero un prodotto particolare che merita di essere approfondito. Come tra l’altro avevamo già fatto con un altro capo della linea Mille.
Eleganza e stile non mancano nella Mille GT LS Jersey S11Eleganza e stile non mancano nella Mille GT LS Jersey S11
Lunghe distanze
La Assos GT LS Jersey S11 fa parte dell’elegante linea Mille. E’ stata ideata per le uscite più lunghe, specie nelle giornate calde. La tecnologia e la qualità dei tessuti utilizzati consente di ottenere appunto un prodotto altamente specifico.
I tessuti garantiscono una protezione dai raggi UV ad un livello UPF 50+ integrale, in pratica come e più di una buona crema protettiva, ma con la differenza che la traspirazione è decisamente maggiore. Il tessuto è talmente sottile che la stessa Assos dichiara che se si vuole una copertura totale dal sole bisogna comunque mettere la crema solare. Ma questa è una scelta personale.
Si tratta di un tessuto ereditato dalla collezione Racing Series, che punta a ridurre al massimo la grammatura. Nell’insieme i materiali utilizzati sono costituiti da: 75 per cento Polyestere, 15 per cento Elastane e 10 per cento Polyamide.
La maglia Assos GT LS Jersey S11Al posteriore la tecnologia Triple Rump Pocket applicata sui pannelli stessi delle tasche fa sì che queste siano molto stabili, anche a pieno caricoLa maglia Assos GT LS Jersey S11Al posteriore la tecnologia Triple Rump Pocket applicata sui pannelli stessi delle tasche fa sì che queste siano molto stabili, anche a pieno carico
Maglia tecnologica
Il taglio della Mille GT S11 infatti è aerodinamico e comfortFit, il corpo è realizzato con tessuti ultraleggeri e ultratraspiranti. Inoltre la tecnologia Cut Sleevers fa si che non ci siano cuciture di transizione, cioè dal busto alle maniche, per dire, o tra parte anteriore e posteriore.
«Il tessuto principale è l’AirCell – dicono in Assos – un nuovo materiale ultraleggero a maglia circolare con un motivo a esagono aperto che lascia respirare la pelle, tenendola fresca e asciutta».
L’AirCell ha una proprietà molto particolare: la bi-stretch. Cosa significa? Che all’elasticità orizzontale che avvolge il corpo si aggiunge quella verticale che migliora moltissimo il fit dell’intera maglia.
Fit totale, qualità e design. Assos consiglia di abbinare questa maglia al pantaloncino Mille GT Bib Short C2Fit totale, qualità e design. Assos consiglia di abbinare questa maglia al pantaloncino Mille GT Bib Short C2
Maniche lunghe
Sono proprio le maniche uno degli aspetti più interessanti. Sono davvero leggere e aderenti, tanto che sembra quasi di non avere nulla addosso, come se fossero una seconda pelle. Una scelta questa che non è legata solo alla protezione solare o all’estetica, ma anche all’aerodinamica che migliora parecchio.
E a proposito di fit, va ricordato che le tasche posteriori godono di un sostegno ulteriore grazie al Triple Rump Pocket. In pratica la struttura delle tasche è più elastica nella parte alta e più rigida in quella bassa. In questo modo è facile prendere e riporre gli oggetti nelle stesse tasche.
La Assos Mille GT LS Jersey S11 è disponile in quattro colori: oltre a quello in foto anche in bianco, bronzo e nero. Visto il costo dichiarato (155 euro) Assos non solo fornisce un capo di alta qualità ma consente anche una sorta di assicurazione ai danni come in caso di caduta.
Le taglie disponibili? Sono sette dalla XS alla tripla XL.
Manca un mese all’arrivo dell’estate ed è giunto il momento di attrezzarsi per pedalare ad alte temperature. I capi tecnici per la stagione calda sono importanti, anzi fondamentali per godersi al meglio ogni uscita. Northwave per permettere ai ciclisti di avere un capo ad alte prestazioni, ma allo stesso tempo comodo ed efficiente, ha creato la maglia Extreme Evo. Appartiene alla linea Apparel della stessa azienda della quale fanno parte le scarpe Veloce Extreme e Extreme XC 2.
La maglia Extreme Evo risulta altamente tecnica e performanteLa maglia Extreme Evo risulta altamente tecnica e performante
Soluzioni all’avanguardia
La maglia Extreme Evo di Northwave è estremamente ricercata sia nelle soluzioni tecniche che nei materiali utilizzati. A queste caratteristiche abbina uno stile inconfondibile e un design innovativo e moderno. Utilizzabile sia nei percorsi su strada che nelle uscite fuoristrada, questa maglia non tradisce le aspettative. Extreme Evo risulta leggera, traspirante e dalla vestibilità slim, tutte caratteristiche che alzano il livello della prestazione. Nonostante rimanga aderente al corpo l’elasticità dei tessuti utilizzati da Northwave permette a questa maglia di seguire i movimenti del ciclista, in ogni situazione.
Nella parte del corpo il tessuto scelto da Northwave garantisce traspirabilità ma anche protezione dai raggi UV. La grafica è realizzata con trasferimento termico, quindi non si rischia la perdita del colore o di sbiadirsi. Per quanto riguarda le cuciture la scelta è stata quella di ridurle al minimo, così come il fatto di non inserire un colletto.
Le tasche posteriori, a soffietto, sono capienti e comode da raggiungereLe maniche realizzate con tessuto 3D agevolano i movimenti e la traspirazioneLe tasche posteriori, a soffietto, sono capienti e comode da raggiungereLe maniche realizzate con tessuto 3D agevolano i movimenti e la traspirazione
Dettagli tecnici
Northwave per la maglia Extreme Evo ha scelto di utilizzare un tessuto particolare per la parte delle maniche. E’ una rete elastica 3D traspirante e che agevola i movimenti, così da poter accedere alle tasche posteriori, e non solo, con estrema facilità in ogni situazione. La chiusura a zip è data dal modello YKK Cam-lock autobloccante.
Per quanto riguarda il fondo della maglia è stato inserito un elastico grippante in silicone per mantenerla in posizione. Le tasche sono le classiche a soffietto, con uno spazio davvero ampio per inserire tutto quello di cui si ha bisogno durante un’uscita in bici.
La maglia Extreme Evo è disponibile in due colorazioni: lilla e ocra.
Il sole inizia a ruggire. La parola d’ordine è idratazione. Si beve tanto, ma contestualmente è aumentata la necessità di introdurre liquidi. Ci sono relazioni tra le borracce di sali, di acqua e quelle di maltodestrine? A quanto pare sì e a chiarirci le idee, come spesso accade quando si entra nel territorio dell’alimentazione, è Laura Martinelli, nutrizionista della Jayco-AlUla.
La nutrizionista Laura Martinelli (foto Jayco-ALula)La nutrizionista Laura Martinelli (foto Jayco-ALula)
Laura, oggi si usano molto i carboidrati liquidi, come si conciliano con l’idratazione ora che fa caldo? La ostacolano? L’agevolano?
C’è da fare una premessa. Più una bevanda contiene carboidrati, più acquista potere energizzante, al tempo stesso però perde in potere idratante. E viceversa. Quindi più una bevanda è concentrata in termini di carboidrati, più mi fornirà energia e meno mi idraterà.
Quindi già abbiamo risposto alla prima domanda: ci sono delle relazioni…
Esatto. Più una bevanda è diluita, diciamo così, quindi con meno carboidrati, e maggiore sarà il suo potere idratante. Come detto mi fornirà meno energia, quindi si tratterà di trovare un certo equilibrio in base alle esigenze del momento. Ora che siamo in estate c’è più necessità di bevande molto idratanti, pertanto si tende a privilegiare quelle meno concentrate.
E come si fa con i carbo?
Essendo più caldo, il corridore beve di più. Anziché bere una borraccia da 80 grammi di carboidrati, nello stesso lasso di tempo ne beve due da 40. Alla fine ingerisce la stessa energia, però con più liquidi e quindi è ben idratato. Poi va detto che oggi c’è talmente tanta varietà di prodotti a disposizione che si può veramente fare un po’ quello che si vuole.
Solitamente quei numeri sulle borracce indicano i grammi di carboidrati presenti. Qui le borracce di Leo HayterSolitamente quei numeri sulle borracce indicano i grammi di carboidrati presenti. Qui le borracce di Leo Hayter
Laura, ci rendiamo conto che le variabili possono essere molte, ma si può stimare quanto cala l’apporto di carboidrati nella singola borraccia quando per esempio fa molto caldo? Quando si pedala al di sopra dei 35 gradi?
In realtà i grammi di carboidrati restano gli stessi, sia che faccia caldo, sia che faccia freddo. Per quanto riguarda la singola borraccia si va da un minimo di 20 grammi per borraccia in piena estate, ad un massimo di 80-100 grammi in altri periodi dell’anno. In questo periodo caldo, per mantenere un buon livello d’idratazione, si usano le borracce con 20 e da 40 grammi di carboidrati.
Il corridore dunque deve bere di più, parecchio di più. Ma ci riesce? Si ricorda di farlo?
Assolutamente sì, si ricorda di bere. Semmai il problema spesso è di natura logistica, perché il percorso non consente numerosi “bottle point” o perché le squadre, specie quelle più piccole, non hanno abbastanza staff. Ai campionati italiani dell’altro giorno per esempio, nonostante il caldo, questo problema non sorgeva in quanto si era in un circuito.
L’acqua resta l’elemento fondamentale per l’idratazione e la refrigerazione del corpo, ma con i prodotti attuali si può ottenere di piùL’acqua resta l’elemento fondamentale per l’idratazione e la refrigerazione del corpo, ma con i prodotti attuali si può ottenere di più
Quindi non bisogna “allenare a bere di più”, non è come d’inverno che ci si deve abituare a ingerire le alte quantità di carboidrati per ora…
Di base il corridore si ricorda di bere. Ma in caso di atleti che non bevono tanto, ci sono degli allenamenti ad hoc per abituarlo a non aspettare la sete.
Quali sono?
Oltre a fissare dei target di carboidrati in allenamento, si fissano anche dei target di numero di borracce affinché il corridore si sforzi di bere. Deve riuscire a farlo sia per un obiettivo comportamentale (del gesto fisico del prendere la borraccia), sia per lo stomaco, affinché questo si abitui a gestire certi volumi di di acqua. Però devo dire che se fa caldo, generalmente il corridore beve di suo.
Prima hai accennato ad una grande disponibilità di prodotti. Ce ne sono da sciogliere nella borraccia che contengono sia i sali che i carboidrati?
Sì, ci sono dei prodotti che hanno sia i carboidrati che gli elettroliti e sono prodotti già formulati. E questa è una cosa importante perché evita di fare dei mix artigianali poco equilibrati. Quelli confezionati hanno una tolleranza intestinale già testata.
In commercio ci sono già dei prodotti che mescolano nelle giuste dosi, sali minerali e carboidratiIn commercio ci sono già dei prodotti che mescolano nelle giuste dosi, sali minerali e carboidrati
Niente piccolo chimico insomma!
Esatto, altrimenti si rischiano mal di pancia e brontolii fino alla diarrea. Quindi non è qualcosa da improvvisare.
In tutto ciò la cara vecchia Coca Cola ha una sua valenza? Rientra nel computo dell’idratazione e dei carbo?
Direi di no. E’ più un extra. La Coca Cola è ipertonica nel senso che ha una concentrazione molto elevata di carboidrati, ma sulla carta non ha un potere idratante elevatissimo. Ha molto potere energizzante. La Coca Cola serve più per il contenuto di caffeina, semmai.
Hai detto che più contiene carboidrati e meno la bevanda è idratante. Allora perché non mangiare una barretta o del solido?
Paradossalmente l’acqua da sola idrata meno di una soluzione ipotonica. Se io ho dell’acqua con pochi carboidrati, con quei famosi 20 grammi a borraccia per esempio, otterrò una soluzione che è ancora più idratante dell’acqua liscia. Quando uno dice: «E’ caldo, bevo un sacco di acqua liscia», in realtà commette un errore.
GSG si lancia verso l’estate con la sua collezione Reborn, una serie di capi, sia per uomo che per donna, tecnici ed eleganti. Con il sole ed il caldo le nostre pedalate si allungano, ed è bene avere i prodotti corretti per affrontarle al meglio.
La collezione Reborn non è pensata solamente per la stradaLa collezione Reborn non è pensata solamente per la strada
Transfer a caldo
Riccardo Cremasco, marketing manager di GSG, ci aiuta a capire gli obiettivi della collezione Reborn.
«L’obiettivo – racconta – è favorire il ciclista con un fitting anatomico, attraverso tessuti altamente traspiranti, poliestere strutturato, elastico siliconato. Una delle caratteristiche dei nostri tessuti è che nasce da materiale riciclato bio-sostenibile. Questo per fornire un prodotto che coniughi performance, comfort e durevolezza. Una delle caratteristiche fondamentali è che questi capi siano in grado di resistere agli stress il più lungo possibile.
«Alcuni tessuti – riprende – li abbiamo rivisti: il tinto pezza abbinato a tessuti stampati è una scelta che conferisce un tocco di eleganza e autenticità alla collezione. Tra le novità maggiori c’è l’uso del transfer a caldo per i dettagli e i loghi delle singole maglie e dei pantaloni. Una tecnica che permette di impreziosire il prodotto, rendendolo ancora più fine».
Il tessuto utilizzato per realizzare la maglia Future è il Re-yarn, si tratta di un filato bio sostenibileIl tessuto utilizzato per realizzare la maglia Future è il Re-yarn, si tratta di un filato bio sostenibile
Maglia Future
Questo nuovo capo, realizzato in tessuto riciclato Re-yarn, si adatta sia all’uso su strada che off-road. La vestibilità è regolare, unita ad una grande traspirabilità, dettaglio utile nel periodo estivo. Davanti il fine maglia ha un risvolto, mentre in vita è posizionato un elastico siliconato, per mantenere la vestibilità in ogni momento.
Nel retro ci sono le tre tasche portaoggetti, alla quale se ne aggiunge una quarta con cerniera invisibile e fodera antiacqua. La zip anteriore è lunga ed autobloccante. La sicurezza è fondamentale, così GSG ha aggiunto un inserto rifrangente nella parte posteriore.
I pantaloncini Pordoi si adattano sia alla strada che al fuori stradaI pantaloncini Pordoi si adattano sia alla strada che al fuori strada
Pantaloncini Pordoi
Anche questo capo è utilizzabile dal ciclista sia su strada sia che si diverta nell’off-road. Le sue caratteristiche tecniche lo rendono ottimo quando si pedala su lunghe distanze. I pantaloncini Pordoi sono cuciti con tessuto in lycra comprimente. Ha una vestibilità slim ed un taglio anatomico.
Le bretelle, realizzate in rete elastica, si adattano molto bene all’altezza del ciclista ed alla sua fisionomia. In più, sono estremamente traspiranti, per dissipare il calore in eccesso ed evitare l’accumulo di sudore. Il grip a fine gamba è di 65 millimetri, molto alto ma mantiene bene la posizione. Il fondello è lo Zenith 3X, con poco spessore, la spugna densa attutisce efficacemente le vibrazioni.
Reborn è una collezione che guarda anche al mondo del ciclismo femminile, questa la maglia ExcellenceReborn è una collezione che guarda anche al mondo del ciclismo femminile, questa la maglia Excellence
Maglia Excellence
Non solo capi da uomo, come dicevamo all’inizio la collezione Reborn di GSG offre prodotti di ottima qualità anche da donna. Tra questi c’è la maglia Excellence, vestibilità race e tessuto fantastique che dona morbidezza e leggerezza. Insomma: comfort e prestazione in primo piano. Il fine manica è a taglio vivo. Anche il colletto, dal design basso, è a taglio vivo, la zip si nasconde nel garage posto sia sopra che sotto.
Le tasche sono 3, alle quali si aggiunge la zip antiacqua, in più è presente un foro per passaggio cuffiette e dettagli rifrangenti sul retro.
L’estate, anche se così non sembra, si sta avvicinando e presto ci ritroveremo a pedalare sotto i caldi raggi del sole. Dal punto di vista dell’abbigliamento non ci si può far trovare impreparati, in nessun modo. Wilier Triestina ha deciso di fare un passo verso di noi proponendo la sua linea di magliette estive. E’ la Vibes, una delle più conosciute ed apprezzate del marchio vicentino, linea che ha deciso di rifarsi il look.
La maglia Vibes ha dalla sua anche un design molto fantasioso, per gli animi più estroversiLa maglia Vibes ha dalla sua anche un design molto fantasioso, per gli animi più estroversi
Estiva e traspirante
Una delle grandi qualità della linea Vibes è l’ottimo rapporto qualità/prezzo, tanto da renderla una delle best seller di casa Wilier. I tessuti utilizzati per realizzare i capi sono altamente tecnici e leggeri, tanto da avere una grande traspirabilità. Quest’ultima porta questa maglietta ad essere estremamente apprezzata durante le lunghe pedalate, quando le temperature si fanno sempre elevate.
Il tessuto utilizzato da Wilier Triestina per la maglia Vibes è 100% poliestere con vestibilità standard, per uno stile confortevole.
Nella parte posteriore sinistra la maglia è dotata di un foro per far passare gli auricolariNella parte posteriore sinistra la maglia è dotata di un foro per far passare gli auricolari
Dettagli tecnici
La maglia Vibes ha nei dettagli e nelle scelte tecniche le sue qualità, come ogni capo di ottima fattura. La zip di chiusura è lunga, a vista e con cursore autobloccante, una scelta utile per rimanere sempre comodi. Il fine manica è in lycra e a taglio vivo, mentre il fondo maglia ha un elastico siliconato, utile per mantenere la vestibilità.
Le tasche posteriori sono tre e nella parte posteriore sinistra è presente un foro per auricolari.
Le taglie, invece, vanno dalla S alla XXL, il prezzo è di 49 euro.