Nuovo inizio alla Biesse-Carrera: i gemelli Bessega raccontano

30.01.2025
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I gemelli Bessega sono tornati a correre con un team italiano: Gabriele e Tommaso saranno due atleti della Biesse Carrera Premac. Alla fine della stagione 2022 erano passati under 23 con la Eolo-Kometa U23 (poi diventata Team Polti Kometa U23). La decisione da parte di Ivan Basso e Fran Contador di chiudere la squadra a favore di una formazione juniores ha costretto i due gemelli lombardi a cercare una nuova sistemazione. E’ stato facile allora riprendere la strada di casa, tornando a gareggiare vicino a dove tutto era iniziato. 

Il periodo a cavallo tra gennaio e febbraio i corridori della Biesse-Carrera-Premac lo stanno passando in ritiro in Spagna. Andiamo a fare un bilancio con loro di questi due anni vissuti nel team under 23 di Ivan Basso e cosa rappresenta per loro il ritorno in Italia. 

Gabriele Bessega nei due anni passati nel team U23 di Basso e Contador ha detto di aver imparato un metodo di lavoro
Gabriele Bessega nei due anni passati nel team U23 di Basso e Contador ha detto di aver imparato un metodo di lavoro

La versione di Gabriele

Il primo dei fratelli con il quale parliamo è Gabriele, dei due è quello che ha ottenuto dei buoni piazzamenti ma qualche vittoria in meno. Lui parla al plurale, anche se poi andremo ad ascoltare anche la voce di Tommaso, che al momento della chiamata si trova nella stanza accanto. 

«Per noi – dice Gabriele Bessega – e per me, sono stati due anni di crescita sia personale che formativa. Sono migliorato anche dal punto di vista prestazionale, ma il più grande passo in avanti sento di averlo fatto nell’imparare un metodo di lavoro. Non siamo riusciti a passare nella professional (la Polti VisitMalta, ndr) ma siamo arrivati alla Biesse per meritarcelo. Grazie al periodo con la Eolo-Kometa sento di aver imparato a essere professionale: nello strutturare gli allenamenti, nel correre e come comportarmi con i compagni in gara. Il passo in avanti rispetto agli anni da juniores è stato netto».

Il calendario spagnolo ha permesso ai fratelli Bessega di correre molte gare a tappe
Il calendario spagnolo ha permesso ai fratelli Bessega di correre molte gare a tappe

Calendario

Gabriele e Tommaso Bessega hanno corso molto in Spagna, disputando diverse gare a tappe di livello nazionale. Sono venuti poco in Italia, e anche in quel caso le gare a cui hanno preso parte erano nazionali. 

«Sicuramente ci è mancato fare delle esperienze di calibro internazionale – continua Gabriele Bessega – anche se la squadra è andata all’estero, noi non siamo stati selezionati. Però il livello dei corridori nelle corse spagnole è alto, basta vedere cosa ha fatto Pablo Torres. Di certo i percorsi non erano i più adatti alle mie caratteristiche, ma i risultati sono arrivati. Sicuramente nei due anni in Spagna ho imparato a correre e disputare gare a tappe, cosa che in Italia si fa più fatica a fare».

Tommaso Bessega è riuscito a raccogliere più risultati rispetto al fratello, per lui tre vittorie nei due anni in Spagna
Tommaso Bessega è riuscito a raccogliere più risultati rispetto al fratello, per lui tre vittorie nei due anni in Spagna

La voce di Tommaso

Chiusa la prima chiamata il telefono passa nella stanza vicina, dove ci attende Tommaso Bessega al quale chiediamo subito cosa prova ad allenarsi in Spagna con una maglia diversa da quella che era abituato a indossare a queste latitudini.

«Pedalare intorno a Denia, dove ci troviamo – racconta – è sempre bello. Poi con che maglia cambia poco, questa stagione la vedo come una nella quale devo crescere e maturare. Sono felice di essere alla Biesse-Carrera perché la ritengo una delle realtà italiane più attrezzate, forse la migliore. In Polti ho scoperto i miei punti forti, sono un passista con un buono spunto veloce. Ora mi piacerebbe migliorare a 360 gradi.

«Se dovessi fare un bilancio di queste due stagioni da under 23 – continua Tommaso Bessega – direi che sono felice dei risultati ottenuti. Sono riuscito a vincere sia da primo che da secondo anno. L’obiettivo grande era di passare professionista, c’è un po’ di delusione per non esserci riuscito, ma ci riproverò quest’anno. Il fatto che la squadra abbia chiuso da un lato la vedo come un’interruzione del nostro percorso, d’altra parte siamo pronti a continuare qui alla Biesse-Carrera. A giudicare dai risultati ottenuti in queste due stagioni in Spagna mi considero pronto per fare bene nel calendario italiano, staremo a vedere come andranno le prime uscite». 

La chiusura della squadra ha interrotto un cammino ma i Gabriele e Tommaso sono pronti a ripartire (foto Madrid Cycling)
La chiusura della squadra ha interrotto un cammino ma i Gabriele e Tommaso sono pronti a ripartire (foto Madrid Cycling)

Provarci subito

Dalle parole di Tommaso Bessega si intuisce, per sua stessa ammissione, che una delle ambizioni del corridore lombardo fosse quella di passare professionista già al termine del 2024. L’appuntamento è rimandato e la stagione che si apre, a suo avviso, sarà fondamentale

«La speranza – conclude – è quella di passare professionista il prima possibile. Sarebbe un buon segnale sia per la mia crescita che per una maggiore sicurezza. Arrivare al quarto anno under 23 porta una serie di pressioni maggiori e si vivono le gare con un po’ più di aspettative. Poi al terzo anno si ha già esperienza nella categoria, quindi chi deve andare forte già lo fa. Ci sono delle eccezioni ma meglio pedalare bene fin da subito».

Montoli, nessuna chiamata. Il bel sogno finisce qui

22.10.2024
5 min
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Si fa presto a dire giovane, però intanto il tempo passa come i chilometri e ti ritrovai ad averne 22 e sentirti vecchio. Se nel mezzo non ci sono stati i risultati che per primo ti aspettavi, allora l’idea di andare avanti perde fascino e ti ritrovi a pensare a una vita senza la bicicletta. E’ stato così che Andrea Montoli, che in vita sua aveva già sconfitto un linfoma, si è ritrovato davanti alla domanda che già di per sé poteva toglierti la voglia di andare avanti: noi ti teniamo, ma tu cosa vuoi fare?

La Biesse-Carrera lo avrebbe tenuto, dopo avergli proposto un bel calendario: migliore di quello dei primi anni. Il diesse Milesi conferma che il ragazzo vale, che ha classe, ma che il passaggio fra gli elite lo ha bloccato.

«Resta con noi e farà gruppo con i compagni – dice il tecnico bergamasco – ma non credo che ci ripenserà. Il suo problema è aver corso davvero poco i primi anni. Ma ormai ha preso la sua decisione ed è quella. Curerà i nostri social e porterà avanti gli studi, perché è bravo. Sapete quante squadre me lo hanno chiesto? Ma ha detto basta e così sarà…».

Nel 2020 Montoli vince il tricolore juniores a Montegrotto, davanti a Germani e Calì (photors.it)
Nel 2020 Montoli vince il tricolore juniores a Montegrotto, davanti a Germani e Calì (photors.it)

Il sogno nel cassetto

Così Montoli si è guardato dentro, ha rimesso nel cassetto i sogni di junior tricolore con otto vittorie nei due anni, e si è rimboccato le maniche. Ha chiesto e ottenuto dalla Biesse-Carrera di occuparsi dei suoi social e intanto, girando le corse con la sua ultima squadra, porterà avanti gli studi in Scienza della Comunicazione. Magari con più impegno, sorride, di quello che riusciva a metterci da atleta.

«Sono tranquillo – dice – deciso dalla scelta che ho fatto. La squadra era disposta anche a tenermi, ma a luglio ho parlato con i miei genitori e le persone con cui ho più confidenza per avere più pareri possibili, anche se poi avrei scelto di testa mia. E alla fine ho deciso così. Il mio principale obiettivo era quello di passare professionista, ma vedendo l’andamento del ciclismo moderno, ho reputato che fare l’elite sarebbe stato poco motivante. Con la Biesse-Carrera avrei fatto un ottimo calendario anche tra i professionisti, ma lì è sempre difficile emergere e si sta andando sempre di più in cerca del super giovane. Non che io non lo sia più, ma per gli standard del ciclismo, iniziano a guardarmi con sufficienza».

D’Amato, Montoli, Arrighetti, Donati e il ds Nicoletti: la Biesse Carrera espugna il Liberazione 2024
D’Amato, Montoli, Arrighetti, Donati e il ds Nicoletti: la Biesse Carrera espugna il Liberazione 2024

Secondo a Caracalla

Il suo ultimo ricordo felice in sella alla bici è probabilmente il secondo posto al Gran Premio Liberazione alle spalle del compagno di squadra Donati, partito alla volta del devo team della Red Bull-Bora. Chissà se le parti invertite avrebbero cambiato qualcosa. Non lo sapremo mai.

«Pur avendo in testa questa scelta – racconta – andavo alle corse cercando sempre di fare una buona prestazione e sperando nella chiamata di qualcuno. Il sogno se ne è andato definitivamente il 20 ottobre, dopo la Veneto Classic. E’ la fine di una carriera e l’inizio di una nuova vita. Non lascio la bici con rabbia, ma consapevole di aver dato al gruppo e al ciclismo qualcosa di me, dei miei atteggiamenti allegri, della mia leggerezza. Sono stati anni belli. La malattia è stata lo spartiacque, ma fortunatamente è andata bene e ho potuto proseguire questa strada. Da junior vincevo, poi sono passato alla Eolo U23 e ho pagato un po’ la carenza di corse nel primo anno, forse anche il fatto che fosse tutto nuovo. Alla fine sono stati anche anni difficili, perché faticavo ad arrivare alla vittoria. L’unica è venuta nel 2022 in una tappa della Vuelta Valencia. Diciamo che quel periodo mi è servito soprattutto per imparare lo spagnolo, con cui ora mi faccio capire. Poi alla Biesse-Carrera mi hanno trattato davvero bene e, pur non vincendo, nelle internazionali sono arrivato spesso davanti».

Nel 2022 Montoli corre da stagista la Coppa Agostoni. Sembrava destinato a passare nel 2024
Nel 2022 Montoli corre da stagista la Coppa Agostoni. Sembrava destinato a passare nel 2024

Il cammino interrotto

Resta il senso di un cammino che si è interrotto, spesso anche per un pizzico di sfortuna. E restano i sogni del ragazzino pescato nel mazzo da Ivan Basso, che nonostante le belle parole del varesino, non hanno avuto un seguito.

«Da più giovane, penso di aver sempre avuto una bella visione di corsa – dice – ma nei professionisti sono riuscito raramente a prendere la fuga buona. Piuttosto provavo, mi riprendevano e appena mi rialzavo o andavo un po’ dietro, andava via quella giusta. A volte mi è capitato di spegnermi nel finale, ma in certe corse sai che ti manca qualcosa. Quando Basso mi ha chiamato, è stato bello. Ho sempre cercato di essere professionale nei suoi confronti, però a quanto pare non sono stato premiato. Quando gli dissi la mia intenzione di passare alla Biesse-Carrera, disse che mi avrebbe seguito, ma ci siamo persi di vista. Comunque ringrazio il ciclismo per avermi fatto crescere come atleta e come persona. E ringrazio anche i miei compagni di squadra e anche gli avversari. Nonostante il finale, il ciclismo resta una parte importante della mia vita».

Montoli fa le valige e torna in Italia, alla Biesse-Carrera

28.11.2023
4 min
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Dopo tre stagioni il colore della divisa di Andrea Montoli cambia, passando dal celeste della Eolo-Kometa U23 al bianco della Biesse-Carrera (in apertura foto Instagram). Una novità abbastanza importante per il mondo under 23, se non altro per il fatto che Montoli era uno dei ragazzi di maggior prospetto per Ivan Basso. Nel 2022 era arrivato anche uno stage con il team professional e le premesse per il 2023 erano buone. Ma qualcosa non è andato.

«La caduta di metà agosto in Spagna – racconta Montoli mentre prepara le valige per raggiungere la ragazza in Friuli – mi ha provocato la frattura del trochite omerale. In più ho subito un danno a livello della cartilagine, ora grazie al lavoro fatto con il fisioterapista è a posto. Però i tempi di recupero sono stati abbastanza lunghi, ma con cautela riesco a fare tutti i movimenti. Non avrò problemi nel correre in bici».

Nel 2022 tre corse da stagista con i pro’, qui alla Coppa Agostoni
Nel 2022 tre corse da stagista con i pro’, qui alla Coppa Agostoni
La novità della prossima stagione è il cambio squadra, da dove parte questa decisione?

Nello stage fatto a fine 2022 con i professionisti mi sono accorto che passare sarebbe stato prematuro. Anche perché ho corso tre gare (Giro della Toscana, Coppa Agostoni e Giro dell’Emilia, ndr) e mi sono ritirato in tutte e tre. Nel 2023 a livello personale sono migliorato, ma non è mai arrivata la vittoria, tanti piazzamenti sì, ma non quello importante. La caduta è stata davvero un peccato…

Come mai?

Perché a luglio stavo pedalando bene. Nelle tre corse a tappe, disputate tutte in Spagna, ho ottenuto altrettante top 10. Da lì, visto che iniziavo a stare bene, era nata l’idea di fare un secondo stage con la professional della Eolo. La caduta ha fermato un po’ tutti i programmi…

Così il 2024 diventa il tuo quarto ed ultimo anno da under 23.

Sì, parlando con la squadra e qualche diesse è emerso come il calendario della Eolo Kometa U23 sarebbe stato ancora in Spagna. Io, dal canto mio, avevo voglia di provare a correre di più in Italia. Disputare qualche gara in più qui mi potrebbe dare maggiore stimolo. 

Nel 2023 il miglior risultato è stato un secondo posto in classifica generale alla Vuelta Avila (foto Instagram)
Nel 2023 il miglior risultato è stato un secondo posto in classifica generale alla Vuelta Avila (foto Instagram)
Già a fine 2022 avevi detto che quest’anno avresti voluto provare a fare il salto di categoria…

A gennaio 2023, quindi all’inizio di questa stagione, avevo l’obiettivo di passare entro il terzo anno. Ma non ho ottenuto risultati di spicco, ero sempre lì tra i primi e non ho mai vinto. E’ difficile passare con questi numeri e non avevo certezze. Così in questo periodo ho parlato con un po’ di persone vicine a me e ho deciso di fare questo cambio.

Perché?

In Spagna ci sono squadre professional, come la Kern-Pharma e la Caja Rural che hanno il team under 23, ma magari guardano più i corridori spagnoli. Ho avuto l’impressione che venendo a correre in Italia avrei avuto più visibilità, anche per quanto riguarda la nazionale. Ho voglia di correre di più in casa, di mettermi alla prova anche nelle nostre corse. Mi serve uno stimolo diverso, alla Eolo ho fatto un bel calendario, ma in Italia ho spesso trovato un ritmo differente. Già a inizio della scorsa stagione vedevo che tutti si ritrovavano alla San Geo, mentre io iniziavo con le gare della Coppa di Spagna. 

Dopo 3 anni Montoli saluta il team di Basso e torna a correre in Italia, lo farà con la Biesse-Carrera (foto Instagram)
Dopo 3 anni Montoli saluta il team di Basso e torna a correre in Italia, lo farà con la Biesse-Carrera (foto Instagram)
La scelta della Biesse da dove arriva?

Mi hanno cercato per due anni, è una squadra continental e in più conosco parte dei miei compagni: con Motta ho corso due anni al CC Canturino. Mentre con altri qualche volta mi sono allenato insieme o comunque abitano vicino a casa mia. Alla fine mi è sembrata la scelta più saggia. Il calendario dovrebbe essere pressoché uguale a quello del 2023, quindi corse di livello e qualche apparizione con i professionisti. 

Quando vi troverete per lavorare insieme?

Ho già conosciuto la squadra a fine ottobre. Poi dal 15 gennaio al 4 febbraio faremo un ritiro vicino a Valencia. Un bel blocco intenso di lavoro per partire pronti.