Una sfida in casa Colnago è prima di tutto divertente e molto stimolante. Lo è perché pedalare su una bici Colnago non è mai banale, lo è perché provare la versione V4Rs Team Replica di Pogacar è un boost emozionale da includere nel prezzo del biglietto.
Stesso kit telaio V4Rs (livree cromatiche differenti), medesima taglia, ma allestimenti completamente differenti. Vediamo cosa è venuto fuori.
V4Rs Team Replica di Pogacar
Abbiamo provato una taglia 51. La bicicletta riprende la stessa livrea cromatica utilizzata da UAE-Team Emirates nel 2023 (per il 2024 cambiano le colorazioni, ma la bici ufficiale resta la V4Rs) ed è esattamente lo stesso frame-kit che può essere normalmente acquistato. Telaio, forcella e reggisella sono in carbonio e sono monoscocca (concezione differente dalla C68).
La sella è la Prologo Scratch M5 Nack versione Pogacar, mentre il manubrio integrato è il CC01 Colnago (110×42). Quest’ultimo è differente da quello usato dagli atleti del team (loro montano Enve), mentre la serie sterzo è CeramicSpeed. Trasmissione ed impianto frenante sono Dura Ace (ad eccezione del movimento centrale che è un T47 CeramicSpeed) e le ruote sono le Enve SES 3.4. Hanno il cerchio con il profilo differenziato tra anteriore e posteriore (rispettivamente 39 e 43 millimetri, con un canale interno da 25).
Rispetto alla dotazione dei pro’ cambiano anche le gomme: sulla bici test abbiamo usato dei Pirelli TLR da 28, mentre i corridori (quelli veri) usano Continental. La bicicletta senza pedali pesa 7,1 chilogrammi ed un prezzo di listino di 12.700 euro.
Trasmissione Ultegra e ruote Fulcrum
Stesso telaio e forcella, uguali anche il manubrio ed il reggisella. Diversa la colorazione (bella e accattivante anche questa), completamente differente la scelta della componentistica. In questo caso la bicicletta porta in dote una trasmissione Ultegra (stessi rapporti della precedente, 52/36 e 11/30), la sella Prologo Scratch M5 Tirox e le ruote Fulcrum Wind 40 (con canale interno da 19 millimetri).
Sempre Pirelli da 28 gli pneumatici. Il valore alla bilancia rilevato? Sono 7,45 chilogrammi per un prezzo di listino di 8.450 euro.
Placebo? Si, ma non solo…
Se ragionassimo solo con il cuore e gli occhi (senza portafoglio) la scelta ricadrebbe sulla Pogacar Replica, senza ombra e senza dubbi. Perché privarsi di una bicicletta tra le più vincenti degli ultimi anni e con un allestimento da sogno? Gratificazione personale al di la degli aspetti tecnici, ma anche quella sorta di boost che arriva proprio da una bici che è il punto di arrivo per molti, il sogno nel cassetto.
Eppure, proprio questo ragionamento, questa valutazione ed il test che vede le due biciclette a confronto, fa emergere l’assoluto valore di quella montata con l’Ultegra e le Fulcrum. Questa diventa ovviamente più accessibile, ma anche alla portata di tutti in fatto di resa tecnica una volta su strada (e lascia spazio ad eventuali cutomizzazione dei componenti). La trasmissione e l’impianto frenante non hanno nulla da invidiare al pacchetto Dura Ace, se non la livrea ed il peso. Le Fulcrum hanno come punti di forza la scorrevolezza, il comfort e la facilità di guida.
Con le ruote cambia tutto
Non è una questione legata solo al peso (tra le une e le altre ci sono pochissimi grammi di differenza, al di sotto dei 1500 grammi). Con le Enve, la Colnago V4Rs diventa più cattiva, molto più briosa ed impegnativa sull’anteriore, tanto veloce e goduriosa da guidare, ma anche dispendiosa in termini di energie e concentrazione. Con le Fulcrum la bicicletta è più “tranquilla” e mette sempre nelle condizioni di avere la situazione sotto controllo, anche (soprattutto) quando si è stanchi.
Il canale interno più largo (quello delle Enve) porta ad un allargamento davvero importante dello pneumatico. A parità di gomma e sezione, la Pirelli va a 30 millimetri sulle Enve, 27 sulle Fulcrum: un aspetto tecnico che cambia completamente il feeling del mezzo, al di la dell’espressione tecnica specifica del comparto rotante.
Più cattiva e briosa (soprattutto sull’anteriore), più veloce la Team Replica, per nulla scomoda, anche grazie a coperture che diventano abbondanti, ma di fatto è una bicicletta che esige una maggiore concentrazione. Più lunga nelle risposte (ma con una reattività degna di nota alle basse velocità), più facile e adatta un po’ a tutti la “versione standard”. Eppure non nasconde un carattere corsaiolo, che alla fine piace sempre.
I numeri del confronto
Per approfondire ulteriormente il confronto, abbiamo creato una sorta di sovrapposizione delle due biciclette all’interno del stesso segmento in salita (2,77 chilometri con una pendenza media del 6,1%, prendendo come riferimento una VAM costante di 1000 m/h). Abbiamo utilizzato l’esploso delle prestazioni grazie alla piattaforma Shimano Connect Lab.
Con la Colnago V4Rs allestimento Replica: è stato effettuato un lavoro di 154,8 kj, con una velocità media di 17,2 chilometri/ora, per una potenza normalizzata di 280,8 watt. Il tempo di percorrenza del segmento è stato di 9 minuti e 33 secondi.
Il risultato della V4Rs con l’Ultegra e le Fulcrum: 160,3 kj di lavoro (aumentato di oltre 5 Joule), con una velocità media di 17,1 chilometri/ora, per una potenza normalizzata (NP) di 282,8 (maggiore di 2 watt risepetto alla bici Team Replica). Il tempo di percorrenza è aumentato di 12 secondi, arrivando a 9 minuti e 45 secondi. Nonostante un aumento della potenza normalizzata (a parità di condizioni meteo) abbiamo fatto registrare una velocità media inferiore e di conseguenza un tempo più alto sullo stesso segmento. E’ aumentata anche la potenza media, 273,3 (versione Ultegra), versus 269,8 watt (allestimento Dura Ace).