Manca oramai pochissimo. Domenica prossima 1° ottobre, puntuali come sempre alle 12, si riaccenderanno i microfoni di Deejay Training Center: il format radiofonico di successo “on air” sulle frequenze di Radio Deejay. Nuovamente i nastri di partenza, per usare un gergo prettamente sportivo, si ritroverà dunque l’affiatato team capitanato da Linus per dar seguito ad un appuntamento molto atteso da tutti gli appassionati di sport e di nutrizione.
Una nuova stagione che sarà ancora una volta supportata Enervit, brand di vertice per quanto riguarda il settore dell’integrazione alimentare sportiva, ma anche per chi è attento al proprio benessere e vuole vivere sempre in forma.
«Arrivati all’edizione numero undici – ha dichiarato Linus, il Direttore Editoriale e Artistico di Radio Deejay – Deejay Training Center è diventato ormai un appuntamento consolidato sia per tutti gli appassionati delle discipline di fatica ma anche per chi si avvicina per la prima volta alla pratica sportiva. Sono difatti proprio gli ascoltatori la parte integrante e la linfa del programma, con i loro tantissimi contributi e spunti, oltre alle loro domande e richieste, spesso anche molto tecniche su preparazione, allenamenti, gare e alimentazione».
Il primo ospite della nuova stagione di Deejay Training Center sarà Stefano Baldini (il secondo da destra)Il primo ospite della nuova stagione di Deejay Training Center sarà Stefano Baldini (il secondo da destra)
Quattro “guru” dell’endurance
Baldini, Cassani, Barmasse e Fontana – quelli che potremmo definire come quattro “guru” di differenti discipline di endurance – si alterneranno assieme a Linus in studio nel corso delle varie puntate, e con loro troveranno spazio anche altri ospiti, tutti legati da un’unica grande passione: lo sport.
Linus sarà ovviamente il padrone di casa, ogni domenica, insieme a Elena Casiraghi, sempre pronta a rispondere alle domande su alimentazione e integrazione per chi fa sport a qualunque livello, raccontando le esperienze sul campo e fornendo le informazioni più aggiornate sulla scienza della nutrizione sportiva.
Enervit è sponsor della nazionale italiana di ciclismoEnervit è sponsor della nazionale italiana di ciclismo
Nella prima puntata di domenica 1° ottobre, in studio con Linus ci sarà l’ex campione olimpico di Atene 2004 Stefano Baldini, che assieme ad Elena Casiraghi fornirà preziosi consigli su come ripartire al meglio dopo l’estate e per la nuova stagione. Ricordiamo che le domande degli ascoltatori possono essere inviate preventivamente via mail all’indirizzo: [email protected].
Torniamo da Erica Lombardi, completando il pezzo pubblicato ieri. Dal Giro Donne alle problematiche che non tutti conoscono. Una letteratura da scrivere
GLASGOW – Nella Sir Chris Hoy Arena, che per ragioni di sponsor ha cambiato nome in Emirates, ci sono 28 gradi per impostazione tecnica, affinché la pista renda al meglio. Questo fa sì però che la temperatura percepita sia ben superiore e soprattutto piuttosto secca. Gli atleti hanno sempre la borraccia in mano, che ci sia acqua o altro lo chiediamo a Diego Bragato, responsabile della performance della Federazione Ciclistica.
Prima di cominciare, Diego torna alla notte magica di Ganna. Da qualche tempo infatti, racconta, ha preso a studiare gli avversari e a un certo punto si è accorto che i giri di Bigham fossero impercettibilmente più lenti e che la sua espressione iniziasse a sembrare provata. Così a tre giri dalla fine ha detto ai ragazzi, Consonni in testa, di correre a bordo pista perché urlassero a Pippo che l’altro era finito…
Poi il discorso, guardando Ganna bere dopo il trionfo, riprende la via originaria, su come cioè venga preparata dal punto di vista nutrizionale una prova come l’inseguimento, individuale e del quartetto. Ciascun corridore, soprattutto i grossi calibri come Ganna, ha le sue abitudini derivanti dall’esperienza e dalle squadre di appartenenza, ma il filo rosso comune in Federazione è quello di Enervit che fornisce supporto agli atleti azzurri.
Subito dopo la gara (qui Ganna ha appena vinto il mondiale di inseguimento) si integrano i carboidratiSubito dopo la gara (qui Ganna ha appena vinto il mondiale di inseguimento) si integrano i carboidrati
Come funziona la giornata del quartetto dal punto di vista della supplementazione?
Il punto di partenza è quello di tenere una base glicemica più o meno costante per tutta la giornata, quindi a partire dall’alimentazione circa quattro ore prima. I ragazzi parlano col cuoco e chiedono le cose a cui sono abituati. Chi il classico riso, chi altre cose, per cercare di avere tutta la base nutrizionale necessaria. Poi si spostano in pista.
E che cosa succede?
Vengono a fare il riscaldamento e hanno bisogno di qualcosa per restare idratati, perché l’idratazione è importante. Al contempo, lavorano con prodotti che possano mantenere una base alcalina per preparare il sistema tampone, che poi gli permetterà di resistere alla componente lattacida, come il bicarbonato, eccetera.
In pista durante il riscaldamento si aumenta la quota carboidrati, stando attenti a non intaccarla troppoMartina Fidanza ha colto il quarto posto nello scratch, ma è stata a lungo in gara per vincereIn pista durante il riscaldamento si aumenta la quota carboidrati, stando attenti a non intaccarla troppoMartina Fidanza ha colto il quarto posto nello scratch, ma è stata a lungo in gara per vincere
Cosa fanno a ridosso della prova?
In prossimità della partenza del quartetto, sicuramente si va a integrare con degli zuccheri. Tra l’altro, Enervit ha fatto dei prodotti nuovi, interessanti proprio per l’utilizzo in prossimità della competizione. E quelli li utilizziamo a partire da 20 minuti prima della gara, per avere una glicemia costante che li porti al momento dello stress importante della gara, senza che abbiano un calo.
Invece dopo la prova?
Subito dopo, dipende un po’ dallo sforzo, un po’ dalle loro abitudini e un po’ anche dalla giornata. Dipende se dobbiamo ripetere lo sforzo oppure no. Di base c’è un recupero, qualcosa per integrare e tamponare l’acidosi, ma anche per ripristinare la parte salinica e anche di carboidrati subito dopo lo sforzo.
Enervit è sponsor della nazionale già da qualche anno: i carboidrati sono alla base della supplementazioneEnervit è sponsor della nazionale già da qualche anno: i carboidrati sono alla base della supplementazione
Cosa succede se si deve correre due volte nella stessa giornata?
Dipende poi quanto sono distanti le due prove. Qui ad esempio ci è successo con le ragazze e non con gli uomini, che hanno avuto un turno al giorno. Perciò le ragazze le abbiamo rimandate in hotel e lì hanno avuto tranquillamente il tempo per fare un pasto completo, ma comunque subito dopo la prova è stato fatto un integro dei carboidrati, perché ci sono abituate e perché in quel momento è un passaggio necessario da fare.
E quando poi sono tornate in pista hanno ripetuto la stessa routine?
Abbiamo cambiato il protocollo di riscaldamento, ma la parte dell’integrazione degli zuccheri è rimasta.
Parlando di sforzi di 4 minuti a un’intensità pazzesca, il carico di carboidrati, è superiore in percentuale rispetto a quello che fanno nelle prove più lunghe?
Direi di no. Se guardiamo la prova nel suo insieme, lo escluderei. Durante una prova molto lunga, l’integrazione è più costante, quindi la somma dei vari apporti di carboidrati è sicuramente più alta. Qua basta un’integrazione minore, però l’obiettivo è arrivare alla partenza con un picco glicemico importante che ti permetta di essere pronto a utilizzare le riserve di glicogeno, che non devono essere troppo deperite durante il riscaldamento. Anche quello va studiato affinché ci sia il corretto reintegro prima dello sforzo.
Non solo il quartetto: anche nelle discipline veloci, l’integrazione tiene banco. Qui Barbieri e VeceNon solo il quartetto: anche nelle discipline veloci, l’integrazione tiene banco. Qui Barbieri e Vece
Hai parlato del bicarbonato.
Lo utilizziamo con chi è abituato, per creare un sistema tampone, attraverso l’integrazione che abbiamo con Enervit. Mentre alcuni invece lo utilizzano anche da solo, conoscendone i dosaggi corretti.
In pista si susseguono le qualificazioni del torneo della velocità, miste alle prove dei paralimpici. Per farci stare tutti, gli atleti normodotati sono all’interno di stanze apposite in un’altra area del velodromo. In quella direzione si avvia anche Bragato, noi restiamo in pista. La giornata sta per iniziare.
Con Velo sui percorsi e il calendario delle crono iridate. Le sovrapposizioni. Problemi per vedere il tracciato della cronosquadre. Eppure si punta in alto
Villa tiene saldamente la pista: sarà lui a dare la linea e gestire la preparazione. Uomini e donne lavoreranno insieme. Bragato e Masotti i collaboratori
Torniamo al ciclismo delle donne, con gli occhi della dietista che fino allo scorso anno aveva maturato la maggior parte della sua esperienza tra gli uomini. Prosegue il nostro incontro con Erica Lombardi, responsabile dell’alimentazione al UAE Team ADQ.
Nell’articolo precedente, l’attenzione è caduta sulla lunghezza delle gare, il consumo calorico e la rapida evoluzione del ciclismo femminile. Ora si va più a fondo nelle specificità dell’ambiente nuovo anche per Erica, che ne sta approfittando per raccogliere conoscenze.
Erica Lombardi da quest’anno lavora al UAE Team ADQ. Qui con la chef Alessandra RubiniErica Lombardi da quest’anno lavora al UAE Team ADQ. Qui con la chef Alessandra Rubini
Dicevamo che le gare sono forse brevi, ma corse a ritmo sempre molto alto.
Le andature sono aumentate, parecchie corse sono arrivate in anticipo anche di 40 minuti. Quindi è vero che le corse sono più brevi, però sono anche molto intense. Come in parecchie tappe al Tour degli uomini o come succede nelle categorie giovanili. A ciò bisogna aggiungere qualcosa sul calendario. Rispetto agli uomini, Giro e Tour delle donne sono molto ravvicinati: ci sono 14 giorni.
Questo incide sulla nutrizione?
Nella settimana di scarico dopo il Giro, il corpo continua a recuperare tutto quello che ha speso, quindi è un lavoro metabolico immenso. Si avverte più fame, però bisogna stare attenti a recuperare senza lasciarsi andare, perché c’è da ripartire per il Tour. Anche nelle donne il timing dei due grandi Giri è difficile da gestire a livello alimentare.
Cosa succede in quelle due settimane?
Spesso tornano in altura. E’ molto utile, ma nella gestione alimentare c’è da considerare che hanno ancora il debito metabolico del Giro. In altura aumenta il fabbisogno energetico e idrico, quindi bisogna stare in equilibrio fra il senso della fame e l’esigenza di dare il giusto supporto. Sono dei meccanismi nutrizionali che vanno controllati per recuperare bene, ma anche per arrivare alla giusta composizione corporea.
Nelle musette delle ragazze ci sono di solito soltanto borracce: le gare sono brevi per dare cibi solidiNelle musette delle ragazze ci sono di solito soltanto borracce: le gare sono brevi per dare cibi solidi
Cosa si intende?
Dico sempre che il rapporto watt/kg è importante fra gli uomini, ma anche nel femminile. A differenza del ciclismo maschile però, quando si deve limare il peso, fra le donne bisogna fare più attenzione. Se si va sotto una certa quantità di massa grassa, si può incorrere anche nell’amenorrea, la scomparsa del ciclo mestruale, che dobbiamo sicuramente scongiurare per il benessere della ragazza.
Questo è un aspetto di cui tenere conto anche nell’allenamento e nella supplementazione?
Certo, gli allenamenti vengono stabiliti anche calcolando le fasi del ciclo, perché c’è una serie di cose che vanno considerate rispetto all’uomo, come ad esempio l’integrazione del ferro. Immaginate che cosa significa correre con il caldo, avendo il ciclo mestruale. A volte le ragazze possono avere improvvisamente delle prestazioni al di sotto del loro standard. Da fuori non si riescono a capire, in realtà hanno spiegazioni ben precise.
Bisogna avere delle attenzioni particolari con le ragazze o si possono proporre le diete degli uomini?
Bisogna evitare ancora di più le diete sbilanciate, perché l’equilibrio ormonale della donna è molto delicato. A voler fare un discorso generale, secondo me a volte i corridori mangiano troppe proteine, anche se meno rispetto ai tempi eroici dello zabaione e delle bistecche al sangue. Ormai è tutto improntato sul conteggio dei carboidrati, soprattutto nelle corse a tappe. E’ un mondo un po’ più sottile dal punto di vista dei particolari, bisogna fare attenzione a tutto.
Nei giorni più caldi in Sardegna, tutte le squadre hanno fatto ricorso a protocolli appositi (foto Instagram)Nei giorni più caldi in Sardegna, tutte le squadre hanno fatto ricorso a protocolli appositi (foto Instagram)
Viste le tappe più corte, in cosa consiste la colazione delle ragazze?
Questo è un tema su cui insisto tantissimo. Quando non c’erano in giro dietisti e nutrizionisti, le ragazze generalmente tendevano a fare una colazione “all’italiana”, non rinforzata con riso e pasta come fanno gli uomini. Sto cercando di far capire anche a loro l’importanza che mangino il riso. Altrimenti per arrivare all’apporto desiderato di carboidrati, devi mangiare un sacco di muesli o tanto pane e finisci col gonfiarti. Invece con 100 grammi di riso, arriviamo a una quantità di carboidrati di 80 grammi. Per questo il lavoro che stiamo facendo è avvicinare la colazione delle ragazze a quella degli uomini, ovviamente rivista nelle quantità.
E il protocollo di nutrizione per le crono?
Su quello siamo molto vicini e molto dipende anche dall’orario di gara. La crono parte più tardi delle tappe in linea, quindi anche le ragazze fanno la seconda colazione rinforzata con il riso e come i maschi c’è chi ama aggiungere l’agave, la banana e il burro di cocco. Diciamo che per molti aspetti ci stiamo avvicinando, siamo sulla buonissima strada.
Come avete fronteggiato il grande caldo in Sardegna?
Quelle temperature così alte hanno stupito tutti. Abbiamo tendenzialmente previsto una quantità maggiore di acqua ai rifornimenti. Poi abbiamo attuato un protocollo, fatto dal medico, che prevede anche l’uso di ghiaccio. Il problema è che quando è così caldo, anche l’appetito va giù e in questo caso si possono utilizzare anche le gelatine di frutta che si chiamano Carbo Jelly C2:1PRO. Sono una via di mezzo tra il solido e il gel classico. Da questo punto di vista, Enervit ha la linea 2:1 che con la sua formulazione tra glucosio e fruttosio permette di assorbire quei famosi 90 grammi all’ora in maniera più facile. E poi, sempre contro il caldo…
Che cosa si è fatto?
Abbiamo aumentato un po’ la quantità di sale nei cibi, utilizzando anche il sale rosa, e fatto maggior attenzione a quella che dice “razione liquida”. Non è andata così male, visto che Chiara Consonni ha vinto l’ultima tappa, mentre Magnaldi ha fatto una bella classifica. Mi pare che siamo state l’unica squadra con due ragazze nelle prime 10 e questo risponde alle esigenze del nostro team di avere le ragazze in primis tutte in salute e performanti.
La morale è che va bene avvicinarsi alla nutrizione degli uomini, ma ci sono anche specifiche totalmente diverse?
Riportare tutto agli schemi degli uomini non è così funzionale. Non voglio essere presuntuosa, ma stiamo costruendo la storia della nutrizione del ciclismo moderno nelle donne. Se negli uomini è già abbastanza collaudata, nelle donne sta affinandosi tutto adesso. Ci sono dei punti effettivamente diversi rispetto agli uomini, anche se per altri aspetti il sistema si sta molto omologando.
Chiara Consonni e la sua torta di compleanno: il rapporto col cibo deve essere inserito in una strategia (foto Instagram)Chiara Consonni e la sua torta di compleanno: il rapporto col cibo deve essere inserito in una strategia (foto Instagram)
Ultima domanda: Erica Lombardi dietista è vista come amica o come controllore?
In generale dietisti e nutrizionisti sono sempre visti, almeno inizialmente, come quelli che controllano. In realtà il mio compito è quello di aiutare le ragazze nel loro percorso di educazione alimentare senza creare stress, rappresentare un supporto nel contesto di un lavoro di salute e performance sempre condotto in team. Il cibo deve diventare un gregario e non un avversario utile a bypassare il timore di non raggiungere la forma fisica e poi di riperderla. In questo la nutrizione gioca un ruolo fondamentale.
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«Noi usiamo una borraccia con Isocarb C2:1PRO e una borraccia di sali, da scegliere a seconda dell’esigenza. Quando perdi più del 2% del tuo peso corporeo durante la gara, ne risente la performance. Per questo è importante assumere bevande isotoniche ricche in sali minerali: riducono il rischio di crampi e favoriscono una corretta reidratazione». Basterebbe questo incipit tratto dall’intervista di Enervit a Gorka Prieto-Bellver, nutrizionista di UAE Team Emirates, per capire che l’idratazione rappresenta un pilastro della prestazione in corsa.
Con l’approfondimento di oggi scopriamo la gamma dedicata all’idratazione firmata Enervit. In particolare scopriamo la formula Isotonic Drink, una bevanda isotonica a base di carboidrati e sali minerali studiata per mantenersi idratati in allenamento e in gara. E Isocarb C2:1PRO, una miscela in polvere a base di maltodestrine AGENANOVA DE1 e fruttosio in rapporto 2:1.
La fase di integrazione si bilancia prima, durante e dopo lo sforzo. Qui Silvia ZanardiLa fase di integrazione si bilancia prima, durante e dopo lo sforzo. Qui Silvia Zanardi
Isotonic Drink
Quando si ha sete, significa che si è già perso il 2% del peso corporeo in termini di acqua. Questo comporta una sensazione di fatica sempre più accentuata. C’è un modo per evitarlo: bere, ma non solo l’acqua. Agli atleti impegnati in sforzi intensi, serve una bevanda con una precisa quantità di carboidrati e sali minerali: solo così si ottengono l’aumento dell’assorbimento di acqua e il mantenimento di prestazioni di resistenza durante l’esercizio fisico prolungato.
Enervit Isotonic Drink è il granulato istantaneo a base di carboidrati selezionati e sali minerali come sodio, potassio e magnesio: la base per una bevanda isotonica ideale da portarsi in borraccia. La formulazione isotonica: contribuisce al mantenimento delle prestazioni di resistenza. Senza edulcoranti, coloranti né aromi artificiali è un prodotto consigliato a tutti, dagli atleti agli appassionati.
Contiene un esclusivo mix di saccarosio, destrosio, fruttosio e maltodestrineFormulazione isotonica che contribuisce al mantenimento delle prestazioni di resistenzaContiene un esclusivo mix di saccarosio, destrosio, fruttosio e maltodestrineFormulazione isotonica che contribuisce al mantenimento delle prestazioni di resistenza
Perché e quando assumerlo?
Isotonic Drink è una formula pensata per reidratare nel miglior modo possibile, grazie alla sua formula isotonica, studiata per supportare la performance durante gli sforzi prolungati. La reidratazione e l’assunzione di preziosi carboidrati giocano infatti un ruolo fondamentale quando si pratica sport, quindi se si vuole dare il massimo i sali minerali sono un alleato fondamentale.
Nella bevanda è presente la vitamina D che contribuisce al mantenimento della normale funzione muscolare e la tiamina volta a mantenere il normale metabolismo energetico. Infine la niacina contribuisce alla riduzione della stanchezza e dell’affaticamento. Per assumere Isotonic Drink basterà preparare una porzione sciogliendo 30 grammi di prodotto in una borraccia da 500 ml. Durante l’esercizio fisico intenso si consiglia l’assunzione di 500 ml di prodotto per ora di attività, bevendo regolarmente (un sorso ogni 15 minuti circa) e tenendo conto dell’intensità dell’esercizio e delle condizioni ambientali. Disponibile in gusto limone o arancia in barattolo da 420 grammi con un prezzo di 9,90 euro.
Un sorso ogni 15 minuti per mantenere il corpo sempre ben idratato. Nella foto, Bauke MollemaUn sorso ogni 15 minuti per mantenere il corpo sempre ben idratato. Nella foto, Bauke Mollema
Isocarb C2:1PRO
Massimizzare la performance in attività di endurance di lunga durata e ad alta intensità, per sfidare i propri limiti. E’ l’obiettivo della nuova linea Enervit C2:1PRO, nata dalla collaborazione tra Equipe Enervit e i top team UCI World Tour, Trek Segafredo e UAE Team Emirates, per rispondere alle esigenze mirate degli atleti più evoluti.
Ogni prodotto vanta una formulazione innovativa che combina glucosio e fruttosio in rapporto 2:1, per consentire all’organismo di superare i 60g di carboidrati per ora e spingersi oltre i 90 grammi, al fine di sostenere prestazioni elevate, minimizzando i rischi di stress intestinali. Enervit Isocarb C2:1PRO è l’esclusiva bevanda energetica istantanea caratterizzata da dolcezza ridotta, gusto tenue e assenza di coloranti, aromi artificiali e edulcoranti.
Formulazione innovativa che combina glucosio e fruttosio in rapporto 2:1Formulazione innovativa che combina glucosio e fruttosio in rapporto 2:1
Oltre il limite
La formulazione di Isocarb C2:1PRO è versatile e si presta ad ottenere una bevanda isotonica così come ipotonica, a seconda del dosaggio, adattandosi al meglio alle proprie esigenze. Quando si è impegnati in attività che superano le tre ore, si deve poter contare su un prodotto che ottimizzi al meglio lo sforzo fisico.
Efficiente, affidabile ed evoluto, Isocarb C2:1PRO grazie all’esclusivo mix di carboidrati in rapporto 2:1 consente di assorbire fino a 90 g di carboidrati per ora. Per assumerlo si dovrà creare la propria bevanda con due misurini in 500 ml di acqua per 60 grammi di carboidrati oppure tre misurini in 750 ml di acqua per 90 grammi di carboidrati. Il prodotto è disponibile in gusto Mild Lemon in confezione da 650 grammi con un prezzo di 19,90 euro.
SAINT GERVAIS MONT BLANC – La cronometro individuale di oggi, come ci ha detto ieri Adriano Malori, potrebbe essere decisiva. Va preparata a puntino sotto ogni aspetto. Da quello tecnico a quello alimentare e dell’integrazione. Lo staff di Tadej Pogacar ieri era a pieno regime in tal senso. I meccanici erano sulle bici e i nutrizionisti già pensavano al piano alimentare per oggi.
Gorka Prieto-Bellver è appunto il nutrizionista della UAE Emiratese sa bene che in tutto ciò gioca un ruolo centrale l’integrazione. Il loro partner ufficiale è Enervit. Prieto-Bellver ci mostra come e quali sono gli integratori principali che entrano in gioco oggi pomeriggio e come questi si conciliano con l’alimentazione.
Ricordiamo che è una crono particolare: viene dopo il giorno di riposo, è esplosiva ma non si può andare a tutta dall’inizio alla fine. Ed in più il caldo si fa sentire anche a queste latitudini. Non è insopportabile, ma c’è. Senza contare che è elevato il tasso di umidità.
Gorka Prieto-Bellver, nutrizionista della UAE Emirates, team che lavora con Enervit
Gorka, come si prepara a livello di alimentazione e integrazione questa cronometro?
Iniziamo alla mattina. Gli prepariamo un succo di barbabietole che contiene un’alta quantità di nitrati. Questi aumentano il flusso sanguigno e sono ideali per una crono così corta ed esplosiva. Poi fanno una colazione un po’ diversa.
Cosa intendi?
Sostanzialmente che è minore per quantità. Mangiano le stesse cose degli altri giorni (cerali, omelette…, ndr) ma di meno proprio perché ci sono da fare meno ore. E la stessa cosa a pranzo (riso e piccolissime dosi di proteine, ndr). A quel punto prendiamo Enervit Isocarb.
Quando lo prendono di preciso?
All’inizio del riscaldamento. Noi glielo prepariamo con del ghiaccio, come fosse una granita, anche per rinfrescare i ragazzi. Assumono una borraccia preparata con 50-60 grammi di carboidrati in rapporto 2:1, glucosio e fruttosio. Successivamente prendono anche la caffeina durante il riscaldamento. Pronti per spingere meglio poi durante la gara.
E’ noto che lo sloveno soffre il caldo, l’integrazione dei sali minerali è importantissima per luiE’ noto che lo sloveno soffre il caldo, l’integrazione dei sali minerali è importantissima per lui
Anche per la caffeina: quando e quanta ne prendono?
La assumono 45′-50′ prima dello sforzo e la prendono in base al peso del corridore. Noi ci regoliamo sui 3 milligrammi per chilo.
Questa Gorka è senza dubbio una crono particolare. Ieri in conferenza stampa Pogacar stesso ha detto che si aspetta una durata di circa 25′ quindi è corta, ma non cortissima, in più viene dopo il giorno di riposo. Cosa cambia per il nutrizionista in tal senso?
Alla fine cambia poco, cambiano solo le quantità di cibo. Abbiamo aggiustato le grammature di cibo per ognuno dei nostri atleti sempre in base al peso e quanto hanno fatto oggi (ieri per chi legge, ndr), vale a dire una pedalata di circa un’ora e mezza.
E dopo la crono come si rientegra?
Prima utilizziamo gli integratori, quindi maltodestrine e proteine, e poi integriamo con il cibo che normalmente c’è a tavola, le cui quantità variano in base alla tappa fatta.
Durante il riscaldamento pre-crono, l’integrazione vive un passaggio fondamentale (foto Instagram)Durante il riscaldamento pre-crono, l’integrazione vive un passaggio fondamentale (foto Instagram)
Invece alla vigilia per quanto riguarda l’integrazione cosa hanno preso?
Il magnesio di Enervit, un ottimo prodotto. Ed è una cosa che facciamo sempre, non solo per la crono, anche perché questo li aiuta a rilassare il muscolo.
Per quanto riguarda l’idratazione cosa vedremo? Avranno la borraccia?
E’ da valutare. In teoria fino a 40′-45′ non hanno bisogno d’integrazione, anche perché già partono col pieno. Ma dipende anche da cosa dice il biomeccanico: serve o no, in base anche a chi fa la crono forte, se serve ridurre il peso oppure no. Ma in quel caso mettiamo dell’acqua o al massimo un po’ di Isocarb. Ma, ripeto, se questa crono è inferiore ai 45′ non serve prendere carboidrati.
Al Giro di Slovenia, Ulissi torna alla vittoria. Il livornese dà un calcio ai problemi e adesso si candida per Tokyo. Su quel percorso lui ha già vinto
“La nutrizione dei Pro’: il dietro le quinte di UAE Team Emirates con Gorka Prieto”: è questo il titolo dell’ultimo contenuto pubblicato sull’Equipe Enervit Magazine, la sezione specifica prevista sul web ufficiale del brand italiano produttore di integratori alimentari sportivi, voluta appositamente dalla comunicazione Enervit per raccontare curiosità ed originali “dietro le quinte” legati alle proprie attività di marketing e alla presenza agli eventi supportati. Ad integrare il contenuto, che vi invitiamo a leggere, un video estremamente coinvolgente che in pochi secondi ci catapulta in corsa al seguito della UAE Emirates in occasione del recente Giro d’Italia.
“Come si nutre un Pro’?” E’ proprio da questa domanda, semplice, che prende il via l’intervista con Gorka Prieto-Bellver, nutrizionista del team UAE Emirates. Ed in poche righe ecco disponibile un racconto che ci svela quanto una idonea strategia nutrizionale rivolta ad un professionista WorldTour sia una chiave importantissima per sostenere un dispendio energetico importante, ma anche per favorire un adeguato recupero. Si racconta il timing di una giornata tipo, la definizione del piano nutrizionale per ogni singolo atleta, e questo sia nei periodi di allenamento quanto nelle cruciali giornate di gara. Ogni più piccolo dettaglio è analizzato, e nulla è davvero lasciato al caso…
I prodotti C2:1PRO
L’occasione rappresentata da questa intervista è stata inoltre propizia per parlare una volta di più della nuova linea Enervit C2:1PRO. Tutti i prodotti della linea C2:1PRO, grazie alla loro formula a base di glucosio/fruttosio in rapporto 2:1 consentono agli atleti più esigenti di superare i 60 grammi di carboidrati per ora, spingendosi anche oltre ai 90 grammi/ora (+50%) ottimizzando così le proprie performance ma al tempo stesso minimizzando il rischio di stress intestinali.
“La nutrizione dei Pro'” è l’argomento affrontato sull’Equipe Enervit Magazine con Prietro Gorka“La nutrizione dei Pro'” è l’argomento affrontato sull’Equipe Enervit Magazine con Prietro Gorka
«I nuovi prodotti piacciono a tutti – ha ammesso Gorka Prieto – ed i Carbo Jelly in particolare sono davvero buoni e molto apprezzati dai nostri corridori. Come nutrizionista posso dire che questa nuova linea Enervit ci sta aiutando molto. Gli atleti sono veramente contenti e gradiscono tutte le formulazioni, sia in termini di gusto che, soprattutto, per la possibilità di raggiungere facilmente quantità elevate di carboidrati senza il rischio di nessun fastidio gastrointestinale».
Dalla Valle d’Aosta e fino all’Alta Badia: in bicicletta e nel segno del grande amore per la montagna… Hervé Barmasse, alpinista professionista, divulgatore della cultura della montagna ed Enervit Ambassador, parteciperà difatti alla prossima, imminente Maratona dles Dolomites – Enel partendo in bicicletta da Valtournenche e raggiungendo Corvara, la storica sede della mitica Gran Fondo italiana, dopo un viaggio in quattro tappe lungo 550 chilometri e con più di 7.000 metri di dislivello.
Compagno di viaggio nella seconda tappa, da Como a Bormio, in Valtellina, è stato direttamente Paolo Calabresi – il Direttore Marketing Sport&Fitness di Enervit – con il quale Hervé ha pedalato la tappa prevista lunga ben 161 chilometri.
Hervé Barmasse, a sinistra, alpinista ama vivere la montagna anche in biciclettaHervé Barmasse, a sinistra, alpinista ama vivere la montagna anche in bicicletta
Integrazione ottimizzata
E sono stati diversi i quesiti che si sono posti nell’affrontare questa impegnativa impresa, tutti ben pianificati. Dalla logistica, all’attrezzatura, dal corretto abbigliamento da utilizzare fino al piano nutrizionale ottimale e all’integrazione una volta in bicicletta. In modo particolare, quest’ultimo aspetto ha rappresentato un punto che non è stato minimamente sottovalutato da Barmasse e da Enervit, considerando il forte caldo che si è fatto sentire negli ultimi giorni.
Per affrontare questa lunga traversata alpina in bicicletta sono servite energia e lucidità, e pertanto la strategia nutrizionale e di integrazione ha davvero fatto la differenza.
L’integrazione in una Gran Fondo come la Maratona dles Dolomites è fondamentale L’integrazione in una Gran Fondo come la Maratona dles Dolomites è fondamentale
In griglia alla Maratona
Anche perché dopo l’arrivo a Corvara, domenica 2 luglio Hervé sarà in griglia di partenza alla Maratona dles Dolomites-Enel. Nel “kit” di Hervé, nel quale la razionalizzazione di dimensioni e peso contano come nelle spedizioni alpine, hanno trovato spazio i prodotti dell’innovativa linea Enervit C2:1PRO: a base di glucosio e fruttosio in rapporto 2:1, le soluzioni con questa proporzione consentono di superare i 60 grammi di carboidrati all’ora, fino ad arrivare ad un massimo di 90.
Enervit C2:1PRO – una linea che vanta tre brevetti depositati e che è composta da gelatina, gel, barrette, caramelle gommose e bevanda istantanea – è anche sinonimo di massima efficienza energetica, tollerabilità, praticità e varietà di formati. Una soluzione ideale per aiutare a massimizzare l’assorbimento di carboidrati durante lo sforzo, ottimizzare la performance riducendo il rischio di stress intestinale.
I prodotti di Enervit sono studiati per supportare anche gli sforzi più intensi, come quelli dei pro‘I prodotti di Enervit sono studiati per supportare anche gli sforzi più intensi, come quelli dei pro‘
Esperienza sostenibile
«Questo viaggio – ha dichiarato Hervé Barmasse – nasce dalla voglia di scoperta, di vivere un’esperienza autentica e sostenibile, a stretto contatto con il territorio e le persone che lo abitano. E per realizzare tutto questo, la bicicletta è il mezzo ideale: uno strumento per vivere, per sperimentare, per muoversi, per giocare, per esplorare… Un vero e proprio stile di vita, un mezzo di locomozione efficiente che permette di conoscere il territorio e le persone che lo abitano regalandoti la consapevolezza di una società che non è mai ferma. E mai come in questo momento nella nostra esistenza c’è bisogno di umanità se si vuole ritrovare l’equilibrio tra terra e uomo».
Passo San Pellegrino a volte viene inghiottito dalle nubi, mentre le ragazze della Trek-Segafredo vanno avanti e indietro con i loro allenamenti in quota. Le ragazze, guidate nell’occasione da Paolo Slongo, hanno scelto il Rifugio Flora Alpina, l’agriturismo in cui Nibali preparò la vittoria al Tour de France, ormai nove anni fa. Sono Longo Borghini, Realini, Spratt, Van Anrooij e Chapman.
In certi giorni gli allenamenti si fanno a ritmo gara e con carichi di lavoro paragonabili, per cui anche per l’alimentazione, le ragazze cercano di abituarsi alle quantità che dovranno assumere in corsa. Dalla colazione ai carboidrati per ora, fino al recupero una volta rientrate. Così con Elisa Longo Borghini (in apertura nella foto di Sean Hardy) abbiamo provato a entrare nelle abitudini nutrizionali, cercando di capire come mangi quando si allena e poi in corsa. Quando fa caldo e quando fa freddo. Se deve andare in salita oppure in pianura.
Passo Gardena, le atlete guidate da Slongo non hanno trovato finora giornate belissime (foto Sean Hardy)Passo Gardena, le atlete guidate da Slongo non hanno trovato finora giornate belissime (foto Sean Hardy)
In allenamento si mangia sempre come in corsa?
Dipende tanto dagli allenamenti. Se devo “simulare” una corsa, quindi un allenamento duro in cui devo fare delle ripetute e altri lavori pesanti, cerco di ripetere quello che farò poi in corsa. Mi sembra di abituare il mio corpo a utilizzare i prodotti che poi utilizzo effettivamente in corsa. Anche nelle varie ripetute ad alta intensità, che possono simulare un finale, magari prendo un gel per capire come reagisce il mio corpo e come lo assimila.
Se invece l’allenamento non è troppo duro?
Se ho una distanza senza grossi lavori specifici, utilizzo le barrette Enervit, tendendo sempre a mangiare solido e i gel in quel caso non li utilizzo.
Anche in allenamento fai il conto dei carboidrati per ora?
Tendenzialmente sì, ma sempre per una questione di abituare il corpo ad assimilare i carboidrati. Adesso si tende tanto ad utilizzare queste borracce da 60 o da 90 grammi, e questo aiuta. Quindi fare lo stesso durante la preparazione è un allenamento per lo stomaco, affinché si abitui ad assimilare queste bevande ad alto contenuto energetico.
Le borracce da 60 contengono 30 grammi di carboidrati, stesso quantitativo per i gel (foto Dan King)Le borracce da 60 contengono 30 grammi di carboidrati, stesso quantitativo per i gel (foto Dan King)
Come squadra utilizzate i prodotti Enervit, che offrono un’ampia scelta di gusti: riuscite sempre ad avere quelli che preferite?
Si riesce a personalizzare la scelta, spaziando tra i vari sapori. Uno degli aspetti meno simpatici del ciclismo e della nutrizione è che spesso, magari nelle corse a tappe ti ritrovi a mangiare tutti i giorni lo stesso gusto e alla lunga può anche dare fastidio. Avere possibilità di gusti diversi, ti fa stare più tranquilla di testa o comunque non ti stufa.
Quindi sul bus ci sono le scatole e ognuna prende quel che vuole e lo stesso troverà nel sacchetto del rifornimeno?
Qui bisogna aprire una parentesi perché noi, avendo delle corse più corte, non sempre abbiamo la musette, il sacchetto. Quindi partiamo con già il rifornimento in tasca e allora scegliamo in base a ai nostri gusti e in base anche al percorso. Se c’è una gara dura, sappiamo che dobbiamo prendere 90 grammi di carboidrati l’ora e quindi ci organizziamo.
Quei 90 grammi l’ora sono il… tetto oppure è capitato di prenderne anche di più?
Quando nei finali sei a blocco, manderesti giù di tutto. Quando perdo la lucidità, mangerei anche la carta del gel (ride, ndr). Però tendenzialmente 90 grammi di carboidrati l’ora sono anche tanti, perché ovviamente non peso 80 chili e quindi anche gestire gli eventuali problemi di stomaco e di digestione diventa difficile. Quindi direi che 90 grammi l’ora sono il tetto massimo. E poi ovviamente dipende dal percorso.
Longo Borghini e Realini, due ragazze della Trek-Segafredo in rotta sul Giro (foto Sean Hardy)Longo Borghini e Realini, due ragazze della Trek-Segafredo in rotta sul Giro (foto Sean Hardy)
Se in salita o in pianura?
Ma anche se la corsa è lunga oppure corta. Può esserci una tappa più corta e tutta piatta, dove non c’è questo grande dispendio calorico, però ci potrebbe anche essere una tappa corta intensa dall’inizio, in cui spendi le stesse calorie di una distanza, perché compensi con l’intensità. Per questo tendo sempre a cercare questi 90 grammi di carboidrati. A volte con successo, a volte con meno successo.
L’indicazione di mangiare ti compare nel computerino, te lo dicono alla radio o ricordi da sola?
Me lo ricordo io, anche perché non mi piace avere gli ordini dal computerino. Non sono una fan di quei pop up che ti compaiono e ti dicono che devi mangiare, devi bere, devi fare questo. Manca che mi dicano quando scattare, poi siamo a posto. Il computerino deve solo dirmi la velocità, i chilometri e il tempo.
Partenza di un tappone del Giro, cosa si mangia?
Normalmente prendo due borracce da 60 ml, sapendo che le nostre barrette hanno circa 30 grammi di carboidrati. Anche le rice cake e le crostatine che ci preparano le nostre massaggiatrici hanno una ricetta preimpostata per essere da 30 grammi e quindi cerco sempre di mangiare dopo un mezz’oretta di gara. Invece, per quanto riguarda le borracce e per avere cura di essere idratati, inizio a bere sin dall’inizio. Provo a bere metà borraccia nella prima mezz’ora e metà borraccia nella seconda, mangiando dopo 30 minuti, in modo da avere la quota di 90 grammi.
Nelle borracce, spiega Elisa Longo Borghini, difficilmente c’è della semplice acqua (foto Dan King)Nelle borracce, spiega Elisa Longo Borghini, difficilmente c’è della semplice acqua (foto Dan King)
Cosa c’è nelle borracce?
Carboidrati e sali quando è caldo. La borraccia con sola acqua è una cosa soggettiva. Io spesso la ricerco quando è molto caldo per la storia della digestione. L’acqua mi sembra un po’ più leggera e la bevo più in fretta, perché rinfresca. Tenete conto che le borracce con i carboidrati hanno già una certa consistenza, perché sono comunque zuccheri.
Quali sono i gusti di barrette e gel preferiti dalla Longo?
Abbiamo quelle No Flavour, quindi senza gusto, ma sanno di marzapane siciliano e a me piacciono. Sennò abbiamo le barrette gusto Brownie, anche se un brownie un po’ salutista (ride, ndr). E abbiamo più gusti anche per i gel. Quello all’arancia, al pompelmo, al limone, al gusto lime, alla fragola. Mi piacerebbe avere un gel salato, quella forse è una cosa su cui si può ragionare, perché insistere solo con gli zuccheri non è semplice e un sapore diverso ci starebbe bene.
Quando prendi il gel?
Normalmente circa 20 minuti prima di fare uno sforzo importante, perché mi è stato insegnato che è la tempistica giusta. Però a volte ti trovi nel momento che ne hai bisogno e prendi un gel. Non mi nascondo dietro un dito, io calcolo di essere sempre giusta con i tempi, però è il corpo che decide. E se capita di rompere gli schemi, a volte il vantaggio può essere anche solo psicologico.
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Dopo le corse come si recupera?
Per questo aspetto non sono da tenere a modello, comunque dipende sempre dal corridore. C’è chi preferisce prendere le proteine, magari con del latte di mandorla o con l’acqua. Chi invece magari prende la R2 che è il recupero di Enervit e ci abbina magari degli aminoacidi. Io sono un po’ strana perché bevo acqua, dopo la corsa non ho grande appetito. Prendo gli aminoacidi e cerco di mangiare del cibo vero. So che sarebbe meglio prendere le proteine, ma nel dopo corsa vado più alla vecchia maniera. So che entro 20 minuti dall’arrivo devo mangiare qualcosa perché va diretto nei muscoli e normalmente scelgo cibi naturali.
Che rapporto avete con Enervit: ascoltano i vostri suggerimenti?
Mi è capitato e devo dire che ascoltano ciò che diciamo e quali sono le nostre esigenze. Ad esempio hanno fatto delle caramelline, in un pacchetto ce ne sono sei, che contengono in totale 30 grammi di carboidrati. Sono anche buone perché comunque hai la sensazione di mangiare le Haribo. Ce le hanno portate da testare e la maggior parte di noi ha dato l’okay. E poi hanno tiato fuori un gel alla menta per le giornate molto calde.
Sul pullman, prima di partire, si riempiono le tasche con il rifornimento per la gara (foto Dan King)Sul pullman, prima di partire, si riempiono le tasche con il rifornimento per la gara (foto Dan King)
E funziona?
E’ stato studiato sostanzialmente che il cervello percepisce il gusto della menta come qualcosa di rinfrescante e quindi anche la temperatura corporea tende ad abbassarsi. E’ una sorta di inganno al corpo che usano tantissimo i triatleti.
Non corri dalla Liegi, quando si riparte?
Dal Giro di Svizzera, avrei dovuto fare il Giro del Belgio, ma lo hanno annullato per motivi di budget. Intanto siamo quassù, in questa quiete incredibile, con tutto il personale che serve. A volte mi guardo intorno e penso che abbiamo più staff che atlete. Il posto ha una quiete incredibile, peccato che finora il meteo non sia stato eccezionale, ma fra poco si riparte…
Mai come in questi ultime stagioni, l’alimentazione, l’integrazione e la nutrizione in genere (non solo per chi pratica sport) stanno cambiando e “l’allenamento nutrizionale” entra nel gergo comune.
Approfondiamo l’argomento con Elena Casiraghi, esperta in nutrizione sportiva dell’Equipe Enervit e autrice del suo blog SportEat. Con lei entriamo nello specifico dei carboidrati e del loro utilizzo, prendendo come riferimenti la nuova linea Enervit C2:1PRO e una delle granfondo di riferimento, la Nove Colli di Cesenatico.
Elena Casiraghi (foto Valentina Celeste)Elena Casiraghi (foto Valentina Celeste)
Enervit C2:1 Pro e la Nove Colli
«Gli integratori Enervit C2:1PRO – spiega Casiraghi – rappresentano l’ultima frontiera della ricerca legata al sostegno energetico dell’atleta. Si tratta della prima linea completa di prodotti con formulazione unica a base di glucosio e fruttosio in rapporto 2:1, in grado di fornire numerosi vantaggi. Ovvero, massimo assorbimento di carboidrati per ora, fino a 90g/h, massima tollerabilità e digeribilità, praticità e varietà di formati per ogni esigenza, dolcezza contenuta. Sono prodotti ad altissima densità energetica, con formati innovativi, formulazioni brevettate e certificate Doping Free (Cologne List).
«Qui si spiega anche il nome di un pool di prodotti richiesti, sviluppati e testati con gli atleti professionisti – continua Elena Casiraghi – risultato della collaborazione con UAE Team Emirates, Trek-Segafredo ed FCI. Sono facili da usare e da modulare anche grazie ai loro formati che forniscono blocchi di carboidrati da 30 grammi».
I nuovi integratori Enervit C2:1PROI nuovi integratori Enervit C2:1PRO
La Nove Colli è una delle gran fondo amatoriali più partecipate e alcune sezioni del suo percorso, oltre ad essere una palestra di allenamento per diversi pro’, sono stati affrontati in varie occasioni dal Giro d’Italia. A prescindere dalla lunghezza del percorso, il tracciato della manifestazione romagnola è tecnicamente complicato da gestire ed il lungo, che passa i 200 chilometri, mette alla prova chiunque. Una strategia d’integrazione corretta e il giusto allenamento nutrizionale alle spalle possono fare la differenza, prima, durante, ma anche nell’ottica di un recupero ottimale.
Una corretta strategia d’integrazione può fare la differenza?
Parlare di strategia d’integrazione è corretto, ma lo è ancora di più trattare l’argomento dell’allenamento nutrizionale. Ogni sportivo, di qualsiasi livello dovrebbe mettere sullo stesso piano l’allenamento fisico al pari di quello dove il soggetto è l’alimentazione e l’integrazione. L’uscita in bici serve anche per allenare il nostro corpo ad alimentarsi, ad integrare e stimolare i trasportatori intestinali a lavorare durante lo sforzo.
IsoCarb solubile, uno dei suoi vantaggi è la modulabilità (foto Enervit)IsoCarb solubile, uno dei suoi vantaggi è la modulabilità (foto Enervit)
Quindi l’allenamento ci serve anche per conoscere le individualità?
Sì, è così. Esistono delle linee guida scientifiche che sono utili a sviluppare/costruire un piano di integrazione personalizzato e a costituire la base di un corretto allenamento nutrizionale. Sappiamo che se ci alleniamo entro le due ore sono sufficienti 30 grammi di carboidrati ogni 60 minuti. Se invece passiamo la soglia delle due ore dobbiamo entrare nell’ottica di assumere più energia in corso di esercizio perché questo ci permette di preservare il più possibile le riserve dell’organismo.
Esiste un’indicazione di partenza?
L’indicazione per una durata uguale o maggiore è quella di assumere 60 grammi di carboidrati per ogni ora, a partire sin dalla prima ora. Gli atleti amatori esperti e i professionisti arrivano ad ingerire ed assimilare anche oltre i 90 grammi di carboidrati ogni 60 minuti, quando lo sforzo dura oltre le due ore. Ci si arriva per gradi. Ed è per questo che l’allenamento nutrizionale conta.
Il gel resta uno dei prodotti base dell’integrazione più moderna (foto Enervit)Il gel resta uno dei prodotti base dell’integrazione più moderna (foto Enervit)
Un amatore riesce ad assimilare grandi quantità di carboidrati?
Ci sono diverse categorie di amatori. Se andiamo verso quelli evoluti, che si allenano molto, con livelli d’intensità elevati, in modo specifico e costante, per loro è fondamentale pensare ad una strategia d’integrazione con almeno 60 grammi di carboidrati ogni ora. E’ una quantità ben tollerata dal nostro organismo, che ci garantisce un’assimilazione lineare.
Se invece si vuole fare di più?
Se vogliamo andare oltre allora è indispensabile scegliere una miscela di carboidrati ben precisa: una non vale l’altra. Quelle 2:1 infatti permettono di massimizzare l’apporto di energia, ridurre il rischio di problemi addominali e hanno una più bassa dolcezza.
Dimensioni contenute e ottimo apporto di energiaDimensioni contenute e ottimo apporto di energia
Cosa significa?
Prendiamo ad esempio la linea Enervit C2:1PRO. E’ una formula ottimale e brevettata, ottenuta grazie al glucosio, in forma di maltodestrine e fruttosio con il rapporto 2:1. Questo permette di sfruttare due trasportatori di zuccheri a livello intestinale anziché uno solo. Il fruttosio, infatti, possiede un trasportatore tutto suo. Abbinarlo in queste concentrazioni a uno zucchero come il glucosio permette di avere fino al 50% di energia in più nella stessa unità di tempo. Non solo…
Cosa?
Il rilascio di energia sarà immediato, ma al tempo stesso graduale nei minuti che seguono l’ingestione. In pratica: più energia e più a lungo, abbassando il rischio di stress intestinale.
La nuova linea C2:1 Pro non “interferisce” con gli altri prodotti La nuova linea C2:1 Pro non “interferisce” con gli altri prodotti
Possiamo considerare questa categoria di prodotti Enervit adatta a tutti?
Certo! Gli integratori Enervit C2:1PRO sono adatti ai professionisti, a chi vuole migliorare e ha già una buona cognizione del training, ma anche al neofita che inizia. Sono modulabilie si combinano anche con le altre linee di integratori. Al tempo stesso hanno un’elevata densità energetica in poco spazio, pensando ad esempio che la formula solubile permette di inserire 90 grammi di carboidrati in una sola borraccia, con una dolcezza contenuta. I prodotti della linea Enervit C2:1PRO necessitano di periodi di adattamento, come d’altra parte tutti gli integratori di carboidrati per sportivi.
Uno sguardo alla Nove Colli. Ci puoi dare alcune dritte per gestire al meglio l’evento che vivremo sulla bici?
Partendo dal presupposto che la preparazione per una Nove Colli inizia molto tempo prima, sarebbe buona cosa aumentare l’apporto di carboidrati ai pasti a partire dal giovedì, mantenendo il piatto proteico ai pasti e diminuendo le verdure, se non addirittura eliminarle il giorno prima della gara. E’ fondamentale non ingolfare il nostro motore, mangiando troppo ed esagerando con quantitativi eccessivi di pasta e riso ai quali non siamo abituati.
Uno scorcio della partenza oceanica della Nove ColliUno scorcio della partenza oceanica della Nove Colli
A colazione e nelle prime fasi immediatamente successive allo start?
Anche per quanto concerne la colazione è importante non ingolfare lo stomaco e l’intero processo digestivo. Consideriamo che la prima colazione viene fatta molto presto, ad un orario poco consono alle abitudini di molti. La levataccia avviene dopo 5 ore e mezza o 6 ore dopo che siamo andati a letto, quindi il glicogeno epatico è stato lievemente intaccato. Non serve abbuffarsi! La colazione ci serve per carburare, per iniziare la giornata.
Quindi cosa conviene assumere?
Enervit Carbo Flow può essere un’ottima soluzione poiché in poco volume offre un’elevata disponibilità di energia e per di più di quella a lento rilascio. Risulta più importante alimentarsi ed integrare durante la pedalata ed iniziare sin dalla prima ora per preservare il glicogeno muscolare ed epatico. Può essere utile una gelatina Pre Sport 45-30 minuti prima della partenza, ma non bisogna improvvisare. In tutto questo gioca un ruolo primario l’idratazione ed è importante arrivare idratati in griglia.
Il recupero è fondamentale ed inizia dalla gara stessa (foto Fizza-Team UAE Emirates)Il recupero è fondamentale ed inizia dalla gara stessa (foto Fizza-Team UAE Emirates)
E invece per il recupero?
In realtà la fase di recupero inizia quando siamo ancora in gara. Il giusto e costante apporto di carboidrati riduce la fase di ricostruzione e la rende qualitativamente migliore. E poi, dopo aver assunto una miscela per il recupero quanto prima come EnervitR2, è del tutto piacevole godersi gli alimenti che il territorio offre, senza eccedere. Dopo tutto, lo sport è anche piacere!
Santa Madre sempre più all'avanguardia con i suoi integratori biologici. L'obiettivo aumentare il consumo degli zuccheri, la benzina nobile dello sportivo
Si chiama Settimana ed è la nostra speciale selezione di contenuti editoriali pubblicati su bici.PRO negli ultimi sette giorni.
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