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Conscio Pedale del Sile, società per sole donne

21.07.2022
5 min
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Nel panorama junior femminile caratterizzato dalle sfide fra la vicecampionessa europea Ciabocco e la Venturelli, c’è un team in Veneto che sta producendo talenti in serie, l’Uc Conscio Pedale del Sile. Se la De Vallier è quella che con maggior costanza si piazza alle spalle delle due stelle della categoria (senza dimenticare la Pellegrini, altra emergente tanto su strada quanto su pista), Michela De Grandis si sta rivelando come una delle più promettenti, non solo e non tanto per i suoi pur lusinghieri risultati che le hanno schiuso le porte della nazionale, quanto per il suo modo di interpretare le corse in maniera molto matura.

Entrambe vengono da un sodalizio antico eppure nuovo, relativamente parlando delle ragazze. Il Conscio Pedale del Sile è diventato ormai un riferimento nel settore, ma Christian Vettorello che ne è il responsabile ricorda che gli inizi sono tanto lontani quanto diversi.

«La società esiste fin dal 1985 – racconta – era nata per dedicarsi alle categorie più piccole, poi man mano si è allargata fino ad arrivare agli junior. Nove anni fa c’è stato l’allargamento al settore femminile, sempre partendo dalle categorie più piccole e non senza sorpresa siamo arrivati alla chiusura dell’intero comparto maschile per concentrarci sulle ragazze».

De Grandis Monselice 2019
La vittoria della De Grandis al GF Città di Monselice 2019. Già da allieva era evidente il suo talento
De Grandis Monselice 2019
La vittoria della De Grandis al GF Città di Monselice 2019. Già da allieva era evidente il suo talento
Come mai questa scelta controcorrente?

La ragione è semplice: nel territorio ci sono tante società che agiscono nel settore maschile, eravamo solamente una del mucchio. Invece in campo femminile siamo rapidamente diventati un riferimento e inoltre possiamo in questo modo concentrare tutte le nostre risorse per loro.

La gestione della società femminile ha costi alti?

Sì, perché vogliamo dare alle ragazze tutto il meglio in fatto di mezzi, assistenza e quant’altro. Abbiamo addirittura acquistato un pullman per seguire le atlete nelle loro trasferte, completo di tutto: saremo l’unica società ad avere un mezzo simile. D’altronde ora viaggiamo con i furgoni sempre carichi.

Come è vista dagli sponsor questa spinta così forte verso il ciclismo femminile?

Inizialmente erano molto scettici. Siamo in un territorio dominato da calcio e rugby, dove il ciclismo ha una grande tradizione legata però agli uomini. Quando lanciammo la nostra idea trovammo grande diffidenza, lo sponsor però ci regalò due bici e da lì abbiamo iniziato il nostro cammino, partendo dalle esordienti. I risultati sono arrivati quasi subito e con essi l’entusiasmo è cresciuto ampliando anche gli investimenti. Chi lavora con noi è sempre più coinvolto e desideroso di migliorare.

Sile Genna 2022
La rappresentativa veneta ai Tricolori Allieve con la Genna in maglia tricolore (foto Fabiano Ghilardi)
Sile Genna 2022
La rappresentativa veneta ai Tricolori Allieve con la Genna in maglia tricolore (foto Fabiano Ghilardi)
Quante ragazze avete nel gruppo?

Siamo arrivati a 13 fra esordienti e allieve e a 11 junior. I risultati arrivano in serie: a Boario Terme (BS) abbiamo vinto il titolo italiano allieve 2° anno con Francesca Genna prendendo anche il terzo posto con Chantal Pegolo. Il futuro è assicurato.

In questo contesto che valore hanno le prove di De Vallier e De Grandis?

Sono le guide del gruppo, il riferimento assoluto. Si impegnano tantissimo, vogliono fare sempre di più e trascinano le altre. Nei loro confronti sono molto ottimista, penso che potranno davvero andare lontano se continueranno con la stessa costanza e concentrazione.

Parliamo di Michela De Grandis: qual è la sua grande forza?

Ha un carattere straordinario, una determinazione e una grinta che mi fanno dire che può avere un grande futuro nel ciclismo che conta. Da questo punto di vista è davvero eccezionale e questa voglia di emergere non passa inosservata.

Sile De Grandis 2022
La giovane Michela De Grandis con la sua costanza è un punto fermo anche della nazionale
Sile De Grandis 2022
La giovane Michela De Grandis con la sua costanza è un punto fermo anche della nazionale
Quali sono le differenze principali fra le due?

De Vallier è molto veloce e in volata può sempre dire la sua, va discretamente in salita ma è soprattutto sui percorsi misti e vallonati che emerge. De Grandis è un’atleta ibrida nel senso che va forte dappertutto, anche se predilige le salite corte che le fanno da trampolino di lancio. Fisicamente si equivalgono, sono entrambe esili, attentissime all’alimentazione e a tutto quel che riguarda la preparazione. Non solo in bici, ma anche come esercizi in palestra e di stretching. Poi hanno un modo di affrontare le gare che mi piace molto: non si danno mai per vinte e finita una gara già pensano alla successiva, non si disperano mai per una giornata storta.

Secondo te perché ottengono più piazzamenti che vittorie?

E’ una cosa su cui riflettevo e una risposta dipende dalla provenienza geografica. La Ciabocco viene dalle Marche, appena scende di casa ha davanti percorsi vallonati e salite dove allenarsi. Qui noi abbiamo almeno 30 chilometri da fare se vogliamo trovare anche un minimo accenno di salita e questo pesa. Un aiuto da parte nostra viene dalla pista, che le ragazze abbinano regolarmente all’attività su strada.

De Vallier salita 2022
Elisa De Vallier continua a emergere, soprattutto in salita sognando una chiamata mondiale
De Vallier salita 2022
Elisa De Vallier continua a emergere, soprattutto in salita sognando una chiamata mondiale
Quindi la vostra società è favorevole alla multidisciplina?

Ci mancherebbe! La pista affina la guida, l’occhio in corsa, è fondamentale che la loro crescita passi per il maggior numero di esperienze possibile. Su questo è d’accordo anche il nostro preparatore Fabio Baronti che infatti tiene conto di entrambe le discipline.

Che cosa diresti se squillasse il telefono e dall’altra parte ci fosse un team di primo piano per prendere le tue ragazze?

Sarebbe un premio per loro che fanno davvero vita da corridore e per me che ci metto l’anima per sostenerle. Qualche sirena c’è, lo ammetto e non solo per loro due. Noi vogliamo che il prossimo anno restino, perché hanno la maturità e la scuola viene sempre prima di tutto. Su questo non si transige…

De Vallier, tanti piazzamenti sognando di passare pro’

26.06.2022
5 min
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La stagione delle junior ha sicuramente due prime attrici come Federica Venturelli e Eleonora Ciabocco, ma alle loro spalle si sta distinguendo una ragazzina veneta che ha nella costanza di risultati la sua forza. Gli ordini di arrivo non mentono: Elisa De Vallier è pressoché sempre lì, appena dietro le due grandi rivali e la cosa non è sfuggita agli addetti ai lavori, perché tali risultati significano applicazione e rendimento garantito.

La ragazza della Conscio Pedale del Sile ha dalla sua una gran voglia di emergere, pur sapendo di avere ancora molto da apprendere e di avere ancora un divario dalle prime due, guardate più con ammirazione che con invidia.

«Vederle davanti non è una sorpresa – dice – avveniva così anche da esordiente e allieva, erano le prime assolute e continua ad essere così. Sanno dove possono arrivare e sono concentrate per questo, è questo il lato di loro che apprezzo di più».

De Vallier compagne
Nella Conscio Pedale del Sile Elisa ha trovato un ambiente ideale e anche uno stimolo nell’altro talento Michela De Grandis
De Vallier compagne
Nella Conscio Pedale del Sile Elisa ha trovato un ambiente ideale e anche uno stimolo nell’altro talento Michela De Grandis
C’è qualcosa di diverso rispetto a te?

Forse quella consapevolezza di se stesse che le porta ad avere sempre maggiore fiducia e convinzione e ad allenarsi meglio. Vedo con quale cura sono seguite, ma anche quanto impegno ci mettono, ma da questo punto di vista certamente non sono da meno, anche io prendo questa attività molto seriamente…

Quando hai iniziato?

Praticamente subito, perché i miei genitori sono appassionati di ciclismo. Mio padre gareggiava, come mio fratello e mia sorella maggiore. Andavamo a guardare le loro gare ma io mi annoiavo, mi piaceva di più pedalare. Così a 7 anni ho iniziato a fare anch’io le mie prime gare con la Sanfiorese, poi ho corso con le giovanili della Fassa Bortolo prima di passare al team attuale dove mi trovo molto bene.

E guardare le gare di ciclismo ti annoia ancora?

No, mi piace, cerco sempre di seguire le gare e di carpire qualche segreto ai migliori. Ma non nascondo che pedalare mi piace di più…

De Vallier Fassa
Elisa De Vallier con la divisa della Fassa Bortolo, con la quale ha corso nelle categorie giovanili
De Vallier Fassa
Elisa De Vallier con la divisa della Fassa Bortolo, con la quale ha corso nelle categorie giovanili
Dove ti trovi meglio in quanto a percorsi?

Preferisco quelli mossi, dove c’è salita, dove c’è possibilità di “agitare le acque”. Sono abbastanza veloce, ma non amo certamente gli sprint affollati, preferisco arrivi ristretti dove meglio riesco a sfruttare le mie doti che sto affinando con la pista.

A tal proposito notiamo che siete ormai in tante che dividete la vostra attività fra strada e pista…

I benefici sono evidenti, io avevo iniziato da allieva, poi a causa del lockdown ho dovuto lasciarla perdere. Ho ripreso da poco, praticamente quando ci sono competizioni nazionali ci ritroviamo tutte. Comunque ammetto che continuo a prediligere la strada, mi diverte di più.

Quali sono le specialità su pista che preferisci?

Quelle che più rispecchiano le caratteristiche delle prove su strada, quindi lo scratch oppure la corsa a punti. Le gare individuali non le amo molto, non solleticano la mia fantasia.

De Vallier Noventa 2021
La bellissima vittoria conseguita a Noventa, anche contro le Elite come Silvia Zanardi (foto Soncini)
De Vallier Noventa 2021
La bellissima vittoria conseguita a Noventa, anche contro le Elite come Silvia Zanardi (foto Soncini)
Qual è stata la gara più bella che hai finora disputato, quella che ti è rimasta maggiormente impressa?

Probabilmente quella Open di Noventa Vicentina dello scorso anno, dove ho vinto la volata di gruppo con gente importante alle mie spalle, anche la Zanardi che aveva appena vinto il titolo europeo. Allo stesso livello però metto anche una gara da esordiente vinta in Lombardia a Sabbio Chiese, perché vincere lì per una ragazzina veneta significa tanto, c’è sempre una forte rivalità fra di noi…

I tuoi continui piazzamenti non stanno passando inosservati. Ti accorgi di essere migliorata rispetto allo scorso anno?

Sì, tanto. Quando ho cambiato categoria ho avuto bisogno di tempo per abituarmi e prendere le misure. Ora va molto meglio, ma mi accorgo anche che c’è tanto da migliorare perché se qualcuna arriva sempre davanti significa che ci sono aspetti da mettere a punto e fare altri salti di qualità.

Tanti piazzamenti possono voler significare anche una chiamata in azzurro…

Sarebbe bellissimo. Darei qualsiasi cosa per indossare quella maglia e mi metterei a disposizione delle più forti, sarei pronta a correre solo per aiutare chi ha più possibilità e condividere un buon risultato perché lo sentirei anche mio. Sarebbe davvero una soddisfazione per me.

Il podio Esordienti a Sabbio Chiese 2018, un successo che Elisa ricorda ancora oggi (foto Ghilardi)
De Vallier Sabbio Chiese 2018
Il podio Esordienti a Sabbio Chiese 2018, un successo che Elisa ricorda ancora oggi (foto Ghilardi)
Tu che arrivi quasi sempre tra le prime 5, ai tricolori a cronometro sei arrivata dietro, come mai? Non ti piace quella specialità?

Mi piace ma so anche che va preparata bene e finora non ho potuto ancora farlo. Venivo da giornate impegnative, con molte gare e sin dal mattino mi sono sentita appesantita. E’ stata proprio una giornata no…

Veniamo alla tua quotidianità: come riesci a conciliare scuola e allenamenti?

Non è un problema. Io frequento l’Istituto Tecnico di Economia con indirizzo ragioneria, ho la media del 9 quindi credo di andar bene… D’inverno esco in bici appena finita la scuola con mia sorella e le amiche, d’estate la mattina, di solito fra le 2 e le 3 ore, ma al mercoledì facciamo allenamento di squadra e stiamo fuori anche 4 ore. Per fortuna il caldo non mi pesa e riesco a rendere bene.

C’è un’atleta nella quale ti rispecchi e che guardi come modello?

Elisa Balsamo, la campionessa del mondo, perché ha un po’ le mie caratteristiche, è velocissima ma tiene anche su certe salite. Io vorrei essere così.

Sogni un futuro da pro’?

E chi non lo fa? Spero di trovare una squadra buona per il prossimo anno ma so che non sarà facile, dipende molto dai risultati e anche da un pizzico di fortuna. Io comunque ce la metto tutta, se però non trovassi una via per raggiungere quel livello non mi fascerò la testa e cercherò un’altra strada.