La maglia Alé PR.E Guyana a maniche corte da donna è una combinazione di prestazioni tecniche e rispetto dell’ambiente. Impreziosita da un design esclusivo e una grafica coloratissima che rimanda a flora e fauna tropicali. Palme, tucani, fenicotteri sono stati impressi in questo prezioso e performante tessuto dalle proprietà traspiranti e aerodinamiche. Il tutto realizzato al 90% con materiali ecologici, certificati secondo il Global Recycle Standard (GRS) e ricavati da rifiuti plastici riciclati.
Il fitting risulta essere come una seconda pelleIl tessuto è riciclato al 90% da materiali di recuperoIl fitting risulta essere come una seconda pelleIl tessuto è riciclato al 90% da materiali di recupero
Stile e comfort
Tecnologia allo stato puro in soli 110 grammi di peso: la maglia ecosostenibile è pronta a colorare le uscite estive con i suoi disegni ispirati alla flora e alla fauna tropicale. La gamma PR.E di Alé è progettata per i ciclisti che cercano prestazioni e comfort abbinati a uno stile inconfondibile. Questa linea di prodotti è caratterizzata da innovazioni tecniche e design accattivanti.
I tessuti traspiranti e ad asciugatura rapida permetteranno di pedalare con un livello di comfort duraturo, allontanando il sudore dal corpo nelle giornate più calde. Inoltre, questo capo ha un taglio aderente per le cicliste che danno priorità al miglioramento delle proprie prestazioni in ogni corsa o gara.
La grafica è ispirata alla flora e la fauna tropicale per uno stile unicoLa grafica è ispirata alla flora e la fauna tropicale per uno stile unico
Particolari e prezzo
La struttura e la vestibilità sono state testate per ridurre la resistenza aerodinamica e massimizzare l’eliminazione dell’umidità, per fare davvero la differenza. I particolari di questa Guyana ne fanno la compagna di viaggio perfetta per le uscite di tutta la stagione a maniche corte. A partire dall’elastico siliconato sul fondo maglia che la mantiene stabile e aderente.
Il taglio vivo abbinato alla vestibilità la fanno sembrare una seconda pelle. Nella parte posteriore sono presenti tre comode tasche per riporre lo stretto necessario. La zip con cursore camlock fa sì che l’apertura e la chiusura sono facili anche nelle fasi più concitate.
Le taglie disponibili sono sei e vanno dalla XS fino alla XXL. Il prezzo consultabile sul sito per questa Alé Guyana è di 104,95 euro.
Scarpe LIV Macha Pro, ossia disegnate e realizzate per l’utente donna. Noi le abbiamo provate in questa parte di stagione in cui l’estate è esplosa con particolare veemenza, mettendoci a dura prova.
La resa delle Macha Pro in fase di spinta è notevole: sensazione riscontrata immediatamenteLa resa delle Macha Pro in fase di spinta è notevole: sensazione riscontrata immediatamente
La prova su strada
Le nuove scarpe LIV Macha Pro sono super leggere, comode e si adattano perfettamente anche ad un piede magro. La chiusura con i Boa permette che la scarpa si stringa e si modelli perfettamente sul piede.
In più dopo parecchi chilometri ci si rende conto che questa scarpe traspirano molto e rendono piacevoli gli allenamenti anche a temperature elevate. E poi, cosa che non guasta affatto, sono belle, femminili e, soprattutto, dal momento che sono interamente bianche, anche molto eleganti.
La suola è in carbonio, le cuciture sono come saldature: la Macha Pro è leggera e filanteLa suola è in carbonio, le cuciture sono come saldature: la Macha Pro è leggera e filante
Cuciture invisibili
Entrando nel dettaglio tecnico, la tomaia è realizzata in poliuretano rivestito in rete e microforato al laser. Questo garantisce resistenza a lungo e la massima ventilazione. Le cuciture sono come saldate e questo riduce il peso, aumenta l’elasticità e dà alla scarpa un profilo snello.
Il tallone in TPU stampato ad iniezione garantisce una vestibilità aderente, eliminando lo scivolamento del tallone. Il collo è foderato in microfibra, mentre la soletta TransTexturaPlus ™, traspirante e removibile, consente di sfuggire al calore, mantiene i piedi freschi e offre la possibilità di regolare il supporto dell’arco plantare.
Le LIV Macha Pro sono disponibili oltre che in colorazione White anche in opzione Blur
La chiusura con doppio BOA permette di far aderire la scarpa perfettamente al piede
Le LIV Macha Pro sono disponibili oltre che in colorazione White anche in opzione Blur
La chiusura con doppio BOA permette di far aderire la scarpa perfettamente al piede
Suola in carbonio e doppio BOA
La suola appartiene invece alla nuova generazione ExoBeam, realizzata con una doppia piastra di carbonio che riduce il peso e aumenta la rigidità e l’efficienza nella fase di spinta. Inoltre riduce lo sforzo sulle articolazioni del ginocchio e della caviglia.
La chiusura a doppio BOA, distribuisce ottimamente la pressione e questo, unitamente al tallone imbottito e all’omogeneità della tomaia permette di bloccare il piede, personalizzando la chiusura senza rinunciare a un sol grammo di comfort. La microregolazione offre infatti una vestibilità e un supporto insuperabili.
Rachele Barbieri utilizza le LIV Macha Pro dall’inverno. Qui al Trofeo BindaRachele Barbieri utilizza le LIV Macha Pro dall’inverno. Qui al Trofeo Binda
«All’inizio soprattutto sul pavé – ci ha detto – non ero perfettamente a mio agio, poi sono venuti i tecnici LIV per farci le suole su misura e da quel momento sono state perfette. Sono rigide quanto basta, ma il piede sta comodo e abbastanza stretto. Nonostante siano bianche, ho fatto tutto l’inverno con il primo paio e sono ancora abbastanza pulite. Il materiale è molto valido e non si rovina con l’uso intenso. La chiusura con i Boa è molto comoda sia in gara che in allenamento».
Le LIV Macha Pro sono disponibili in due colorazioni: White e Blur. In entrambi i casi, il prezzo alla vendita, come indicato nel sito di Liv, è di 299,99 euro.
Abbiamo provato le nuove calzature top di gamma di Crono e il modello è CR1, già in versione 2022. Ma ascoltiamo anche Davide Rebellin, che ha utilizzato la versione precedente e usa la nuova configurazione
E’ consuetudine dei team aspettare il primo di gennaio per svelare la divisa ufficiale per la nuova stagione. Questo accade solitamente quando è terminato il rapporto con il vecchio fornitore e si inizia una nuova partnership tecnica. Non è questo il caso del team Trek-Segafredo e di Santini che festeggiano un rapporto molto forte che dura ormai da cinque anni. Ecco allora arrivare le nuove divise per la stagione 2022.
Pedersen, Stuyven e Ciccone: la maglia è bianca, il riquadro per la scritta Trek è rosso, i pantaloncini sono bluPedersen, Stuyven e Ciccone: la maglia è bianca, il riquadro è rosso, i pantaloncini blu
Stesso trattamento
La partnership tra Santini e Trek-Segafredo non prevede solo la realizzazione dei completi gara, ma include la dotazione dei kit per l’allenamento e di tutti i capi di cui gli atleti hanno bisogno durante l’anno. Stessi prodotti e quindi stessa qualità per il team maschile e per quello femminile.
Nel 2022 a entrambi i team saranno forniti, in ugual misura, kit completi e accessori, declinati nella versione maschile e in quella femminile, per permettere di affrontare al meglio i diversi contesti climatici che gli atleti incontreranno in gara e in allenamento.
Nella versione femminile la maglia è sempre bianca con il riquadro azzurro. Nella foto, Lizzie DeignanNella versione femminile la maglia è sempre bianca con il riquadro azzurro. Nella foto, Lizzie Deignan
Santini è anche eco-friendly
Le divise 2022 saranno sinonimo di massima attenzione e cura verso l’ambiente. I kit da gara saranno infatti composti da una maglia realizzata con due tessuti eco-sostenibili. Il primo è l’Ecofabric RECY by Corno, un tessuto ecologico prodotto con filati riciclati derivanti dal recupero di materiali usati o dispersi nell’ambiente. Il secondo tessuto è il Native – Ecoknit di Sitip realizzato anch’esso con fibre e filati riciclati e senza l’utilizzo di sostanze chimiche inquinanti. L’obiettivo è quello di ridurre il consumo di risorse naturali e la dipendenza da energie non rinnovabili. Tutti i capi forniti alla squadra sono inoltre confezionati nei sacchetti compostabili di TIPA che Santini utilizza da gennaio 2021.
Maglia disegnata da Santini per Trek Segafredo team uomini
Maglia Santini per Trek Segafredo del team femminile
Per l’allenamento si è puntato su un colore acceso come il rosa
Maglia disegnata da Santini per Trek Segafredo team uomini
Maglia Santini per Trek Segafredo del team femminile
Per l’allenamento si è puntato su un colore acceso come il rosa
Domina il bianco
Merita sicuramente un accenno la nuova grafica ufficiale delle maglie che vestiranno la squadra maschile e quella femminile nel 2022. Come colore dominante è stato scelto il bianco.
La maglia della divisa maschile presenta una fascia di colore rosso sul petto, come sfondo al logo Trek, mentre quella per le donne una fascia azzurra. I calzoncini sono invece in blu nautica con una fascia rossa nella versione maschile e azzurra in quella femminile.
In linea con il focus sulla sicurezza di Trek-Segafredo, il completo training è invece realizzato nel colore Rosa Granatina fluo che garantisce la massima visibilità su strada durante gli allenamenti. I kit Trek-Segafredo uomini e donne sono naturalmente disponibili nella versione replica per gli amatori.
Anche se Letizia Paternosterappare sempre sorridente, cosa passa nella testa di un’atleta infortunata che ha l’obiettivo delle Olimpiadi? La trentina si è fermata per un problema ad un ginocchio. Un problema rimediato durante il lockdown, sembra per colpa di esercizi eseguiti con carichi sbagliati. Ne abbiamo parlato con Elisabetta Borgia, psicologa dello sport, consulente della Trek-Segafredo, team della Paternoster.
Un passo indietro…
«Con Letizia, ma anche con le altre ragazze c’è un lavoro che parte dallo scorso inverno. Bisognava fare squadra, ma visto il livello delle atlete non ho scelto la formula tipo “giochi senza frontiere”. Ho preferito un lavoro più profondo sui valori e gli obiettivi di squadra, di conoscenza delle ragazze e dello staff. Un qualcosa che permettesse di conoscersi meglio, di confrontarsi e di aprirsi in maniera autentica. Abbiamo insistito molto sulle emozioni e sulle strategie migliori per gestirle. L’obiettivo era di creare empatia».
«Quando tutte, sedute in cerchio, hanno espresso il loro punto di vista rispetto ai punti di forza e alle aree da migliorare, sono emersi spunti importanti sui quali si è lavorato. Un esempio? Lo stesso stile comunicativo non è adatto a tutte le atlete. Non è detto che se mi inciti alzando la voce per radio mi dai carica, magari mi innervosisci o mi metti ansia. Un qualcosa di banale, ma che può fare la differenza nei momenti clou».
Elisabetta Borgia (33 anni) psicologa dello sportElisabetta Borgia (33 anni) psicologa dello sport, in passato ha corso nel cross e nella Mtb
Quella sana incoscienza
Partnoster adesso sta lavorando a pieno regime per il recupero. E’ anche rientrata in corsa. Il problema al ginocchio era serio, tuttavia con la determinazione che la contraddistingue sembra averlo superato.
«Dalla sua Letizia ha il fatto che è molto giovane. Ha un suo modo di vedere le cose. Probabilmente questa sua gioventù non le ha ancora permesso di capire l’importanza che ha all’interno del gruppo e della nazionale. Quanto investimento ci sia su di lei. Senza contare che le ruotano intorno molte persone a cui lei stessa fa comodo. Da questo punto di vista a mio avviso va tutelata e protetta.
«Questa sua inconsapevolezza per altri aspetti è un punto di forza, è ancora nella fase della carriera di forte crescita, tutto le viene semplice senza pensarci troppo e va bene così. Pensiamo a Van der Poel: arriva e vince. Dà spettacolo in Mtb, attacca su strada… Però, adesso che inizia a capire quanto sia importante fa più fatica».
Più l’immagine o l’atleta?
In tanti accusano Paternoster di esagerare nei social, spesso extraciclistici. Una distrazione per un’atleta di vertice.
«I social sono un problema reale, ma non solo per Letizia. Molte atlete iniziano a stancarsi dei post pubblicati perché devono. Sono vetrine che ad alcune piacciono e ad altre no. In generale obbligano ad esporsi e quindi per certi temperamenti sono una forzatura. A Letizia piacciono.
«Non dimentichiamo però che sui social puoi mostrare quello che vuoi. Tu puoi fare 6 ore di bici, farti un mazzo così e quando torni a casa mettere foto in cui mandi bacetti. Oppure puoi pubblicare delle stories delle salite affrontate in allenamento,o dei cereali che mangi. Hai fatto la stessa cosa ma il messaggio è totalmente diverso. Pertanto i social mi preoccupano fino a un certo punto. L’importante è che rimanga focalizzata e motivata su obiettivi sportivi e non si lasci ingolosire dal successo mediatico che porta lontano dalla massima prestazione».
Letizia Paternoster ai campionati europei di Apeldoorn 2019
Letizia Paternoster ai campionati europei di Apeldoorn 2019
Letizia motivata e grintosa
«Alle Olimpiadi ci crede. Letizia è un’agonista vera, ha la giusta cattiveria. E’ capace di far a spallate per entrare prima nel bagno. Ha il piglio dell’atleta. Bisogna però mantenere questo stile di vita anche quando non si è in pista. Le gare non si vincono il giorno della corsa. Detto ciò, lei è un vero fenomeno. Si allena seriamente e su questo ci metto la mano sul fuoco».
L’importanza delle veterane
Nella Trek Segafredo il livello delle ragazze è altissimo. Ci sono cicliste con palmares e personalità importanti. Come è accolto il personaggio, la bellezza e l’atleta Paternoster?
«Per lei quel team è terapeutico. Ci sono ragazze più esperte e titolate di lei. A volte sono proprio loro che la richiamano o che la “prendono in giro” e la riportano alla realtà. Una Longo Borghini o una Deignan che ti riprendono, magari scherzando, sono modelli perfetti per Letizia».
Rachele Barbieri è a Livigno in preparazione degli europei su pista. Ma prima di salire in altura ha vinto ad Ascoli nel trofeo Born to Win. Le sue parole
Si chiama Settimana ed è la nostra speciale selezione di contenuti editoriali pubblicati su bici.PRO negli ultimi sette giorni.
La riceverete puntualissima ogni lunedì direttamente nella vostra casella di posta elettronica.
Your information will *never* be shared or sold to a 3rd party.
Iscriviti alla newsletter
Si chiama Settimana ed è la nostra speciale selezione di contenuti editoriali pubblicati su bici.PRO negli ultimi sette giorni.
La riceverete puntualissima ogni lunedì direttamente nella vostra casella di posta elettronica.
Your information will *never* be shared or sold to a 3rd party.