Zana porta la sua MCipollini Dolomia al vertice del tricolore

15.07.2022
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Filippo Zana è il nuovo campione italiano professionisti 2022 (in apertura con Philippe Zecchetto, CEO Diamant srl). Il vicentino vestirà la maglia tricolore per i prossimi dodici mesi, cercando di onorarla ovviamente al meglio anche per dar lustro agli sponsor che con passione e determinazione sostengono il progetto agonistico di Bruno Reverberi.

Tra questi, una menzione particolare la merita MCipollini che alla Bardiani CSF Faizanè fornisce le biciclette da strada e da crono. E Zana, sul traguardo Alberobello, ha letteralmente trascinato sul gradino più alto del podio del campionato italiano la propria Dolomia: il modello più leggero, reattivo e versatile prodotto a mano dai tecnici MCipollini.

Duecentotrentasette durissimi chilometri, una vera e propria cavalcata, da Marina di Ginosa fino alla città dei trulli: Alberobello. Tutti disputati sotto un sole cocente, hanno permesso a Filippo Zana e alla sua Dolomia di diventare i nuovi campioni italiani di ciclismo su strada nella categoria professionisti. Come è noto, nella volata finale, il giovane portacolori della Bardiani CSF Faizanè ha avuto la meglio su Lorenzo Rota, Samuele Battistella e Andrea Piccolo: i tre compagni che lo accompagnavano nella fuga rivelatasi poi vincente.

Filippo Zana solleva al cielo la sua nuova MCipollini Dolomia tricolore
Filippo Zana solleva al cielo la sua nuova MCipollini Dolomia tricolore

Leggera, reattiva e versatile

«Sono felicissimo di questo successo – ha dichiarato Zana – il primo grazie lo rivolgo al team, così come agli sponsor che sostengono la nostra attività agonistica. Eravamo la squadra più numerosa, dovevamo provarci. Sono entrato nella fuga giusta, è stato tutto perfetto… Sono davvero felice di pedalare su una MCipollini, una delle migliori biciclette oggi in circolazione. La mia Dolomia poi è davvero innovativa, studiata nei minimi dettagli per essere leggera, reattiva e performante. Sono grato allo staff MCipollini per la preziosa collaborazione, e per la professionalità finalizzata a poterci mettere sempre nelle migliori condizioni possibili a dare del nostro meglio».

«Realizzata mediante l’impiego di un tessuto in fibra di carbonio 3K, per garantirne la massima reattività – dichiarano con soddisfazione dal quartier generale dello stesso bike brand – il telaio della MCipollini Dolomia “pesa” appena 780 grammi, così da rendere più… leggere anche le salite più ripide! A questa importante caratteristica abbiamo associato una massima integrazione per quanto riguarda i cablaggi idraulici, l’impiego della tecnologia TCM, ed una poderosa possibilità in termini di personalizzazione attraverso colorazioni ed effetti speciali a completa discrezione del cliente».

MCipollini

Mario Cipollini

MCipollini sul web con un sito 100% hi-tech

17.12.2020
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“Live your Ride: questa non è storia, è il futuro”. E’ così che “apre”, come usa dirsi in gergo giornalistico, il nuovo sito web di MCipollini: completamente rinnovato nella grafica, nella tecnologia e nella incredibile facilità di navigazione da parte dell’utente.

Interfaccia tutta nuova

Sulla nuova interfaccia si è subito accolti da immagini e video (in 4K!) superveloci e molto emozionali della collezione biciclette 2021, divise naturalmente per ambiti: strada, gravel, crono/triathlon e pista. Per quanto riguarda i modelli da corsa, la scena è rubata dalla novità Dolomia, la bicicletta che nel 2021 accompagnerà MCipollini al rientro nel mondo delle corse professionistiche assieme alla Bardiani-CSF-Faizanè. Una bicicletta, quest’ultima, nata da un’intuizione di Mario Cipollini e che ha un solo ed essenziale obiettivo, ovvero quello di unire la leggerezza alla potenza e alla maneggevolezza per creare così un telaio davvero perfetto.

Tramite il MyCipo è possibile personalizzare la propria MCipollini
Tramite il configuratore MyCipo è possibile personalizzare la propria MCipollini

Personalizzazione con MyCipo

Altre due sezioni del nuovo sito MCipollini, molto curate anch’esse ed estremamente di servizio per gli utenti, sono quella che permette la personalizzazione grafica del telaio – MyCipo – e quella dell’abbigliamento MC.

Il configuratore MyCipo “lavora” sui modelli Dolomia, Bond2, RB1K The One, MCM Allroad, Nk1K e MCM. Tramite questo programma, ciascun utente potrà disegnarsi la sua propria bicicletta con i colori e la grafica che preferisce… arrivando al punto di scegliersi anche la finitura, opaca o lucida, delle decalcomanie!

La sezione abbigliamento invece consente in entrare, nel vero senso del termine, nel mondo MCipollini attraverso la proposta di linee di abbigliamento – sia tecnico che casual, uomo e ovviamente donna – estremamente originali.

Sul nuovo sito è molto facile scoprire i diversi modelli di bici
Sul nuovo sito web è molto semplice scoprire nei dettagli i numerosi modelli di biciclette

Esperienza multimediale

La richiesta di supporto tecnico e l’agevole ricerca dei punti vendita ufficiali sul territorio chiudono l’esperienza di un sito web davvero ben confezionato e proposto.

«La nostra prossima corsa – così ci hanno riferito dall’azienda – come anche quella dei prossimi clienti, inizia online. Invitiamo tutti a visitare il nostro nuovo sito web MCipollini.com per lasciarsi coinvolgere e vivere una nuova esperienza multimediale».

www.mcipollini.com

Dolomia Bardiani

Visconti-Cipollini 10 anni dopo: cosa è cambiato?

27.11.2020
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E’ di questi giorni la notizia che il marchio Cipollini fornirà per il 2021 il Team Bardiani Csf Faizané in cui è approdato Giovanni Visconti. Per il campione siciliano non è una prima volta, infatti aveva usato queste bici nel 2011 alla Farnese Vini-Neri Sottoli, vincendo anche il campionato italiano. Vediamo allora come è cambiata la bicicletta Cipollini in questi anni.

Entrambe monoscocca

Per capire quali evoluzioni tecniche ci sono state in questi 10 anni abbiamo parlato con Michele Tittonel, Product Manager e Product Engineer delle biciclette Cipollini. Per iniziare diciamo che Visconti nel 2011 correva su una RB1000, mentre per il 2021 avrà a disposizione la nuova Dolomia. A prima vista sono due biciclette molto diverse, ma hanno qualcosa in comune.
«Partiamo dal fatto che entrambe sono dei veri monoscocca, infatti noi produciamo il telaio da un unico stampo – inizia così Michele Tittonel – con la tecnologia TCM, che era valida per la RB1000 e che è usata anche per la Dolomia».

Giovanni Visconti in azione con la RB1000 (foto Scanferla)
Visconti in azione sulla RB1000. Si notano le linee generose del telaio (foto Scanferla)

Concetti diversi

A parte il fatto che sono entrambe dei monoscocca, il resto è diverso e potremo dire che molte caratteristiche sono figlie degli anni passati.
«La Cipollini RB1000 – ancora Tittonel – aveva delle forme dei tubi generose ed è stata la bicicletta pioniera del segmento che oggi chiamiamo aerodinamico, mentre la Dolomia è una bicicletta con delle linee più snelle ed è anche più leggera. La RB1000 rispecchiava molto le qualità che Mario Cipollini cercava in una bicicletta, quindi era molto veloce. La Dolomia è certamente più adatta agli scalatori, anche se rispetta sempre i nostri canoni di bicicletta molto reattiva e rigida».

A conferma di questo c’è il peso del telaio che per la Dolomia è di 780 grammi contro i 1.150 grammi della RB1000.

La Dolomia vanta delle linee dei tubi più snelle rispetto alla RB1000
Linee snelle per la Cipollini Dolomia
La Dolomia vanta delle linee dei tubi più snelle rispetto alla RB1000

Finiture diverse

Anche sul carbonio c’è qualche differenza: «La RB1000 aveva una finitura in carbonio 1K, mentre la Dolomia ha una finitura 3K, che oltre ad essere una finitura esterna, ha anche una funzione strutturale. Questo ci ha permesso di risparmiare diversi grammi sul peso del telaio».

Sempre riguardo ai materiali Tittonel ci fa notare un dettaglio: «La resina della RB1000 era standard, per la Dolomia ne abbiamo usato una ad alto modulo»

Evoluzioni figlie dei tempi

E poi ci sono le differenze figlie delle tendenze tecniche che si sono evolute, a partire dal freno a disco che è in dotazione alla Dolomia e del reggisella che non è più integrato come nella RB1000. In quegli anni la soluzione del reggisella integrato era molto diffusa. La Dolomia invece è in linea con le caratteristiche di oggi, con un reggisella progettato ad hoc ma separato.

Michele Tittonel ci fa notare un altro punto che è cambiato: «Il manubrio della Dolomia è l’AlaNera di Deda Elementi che ha il sistema di passaggio cavi interno DCR sempre di Deda Elementi. La RB1000 non aveva il passaggio cavi interno e il manubrio integrato».

E poi c’è il capitolo delle coperture, con la Dolomia che può ospitare pneumatici fino a 29 millimetri di larghezza e la RB1000 che si fermava a 23.

Il manubrio integrato AlaNera con i cavi tutti interni
Il manubrio integrato AlaNera è in linea con le ultime tendenze tecniche

Geometrie diverse

Uno sguardo anche alle geometrie con la RB1000 che aveva un reach lungo e uno stack basso e la Dolomia che è l’opposto con un reach più compatto e uno stack più alto. Questo indica che la RB1000 era una bici più favorevole ai velocisti con una posizione in sella più allungata e aggressiva. La Dolomia è una bicicletta più favorevole agli scalatori e permette di avere una posizione un po’ più alta e meno allungata.

Infine le ruote

Per finire diamo un’occhiata anche alle ruote che sono fornite sempre da Deda Elementi. Il marchio italiano darà a Visconti e compagni due modelli diversi: le SL 45 Disc Tubolari e le SL 30 TDB Tubolar Disc Brake. Rispetto al 2011 le ruote di oggi sono pensate per sostenere le forze maggiori derivanti dalla frenata con i dischi.

Le ruote sono cambiate, i cerchi ora sono più larghi
Le ruote sono cambiate con una larghezza del cerchio che è più larga rispetto a 10 anni fa

Come dicevamo poco sopra, la Dolomia può ospitare pneumatici fino a 29 millimetri di larghezza seguendo la tendenza attuale a montare gomme più larghe. Allo stesso modo le ruote di Deda Elementi hanno un canale interno più largo da 19 millimetri proprio per lavorare al meglio con le sezioni più abbondanti, mentre 10 anni fa si viaggiava ancora con gomme da 21 o al massimo 23 millimetri e cerchi più stretti. Un altro cambiamento è la presenza odierna dei cuscinetti ceramici per favorire una maggiore scorrevolezza.

mcipollini.com