Nelle scorse settimane Repower, gruppo attivo nel settore energetico e della mobilità sostenibile, ha presentato la prima edizione del report “Italia in Bici: scenari, protagonisti e indotto”. Si tratta di un’analisi realizzata in collaborazione con l’Università IULM che traccia un quadro ben definito della situazione del cicloturismo in Italia visto come alternativa di mobilità sostenibile. La pubblicazione di un report non è una novità per Repower. L’azienda infatti edita da anni il “White Paper sulla Mobilità Sostenibile”, la cui sesta edizione è stata presentata proprio in questi giorni.
Attenzione alla mobilità dolce
Nell’ultimo biennio Repower ha focalizzato la propria attenzione nei confronti della cosiddetta mobilità dolce, concentrandosi in particolare sulla dinamica del cicloturismo e delle ciclovie. Da qui è nato DINAclub, il primo network di ricarica per e-bike, con il quale Repower punta ad elettrificare le principali dorsali ciclabili d’Italia. Il progetto è stato presentato lo scorso autunno in occasione de L’Eroica di Gaiole in Chianti.
L’interesse di Repower nei confronti del cicloturismo è confermato da quanto ha dichiarato Fabio Bocchiola, country manager per l’Italia, in occasione della presentazione del report: «Il fenomeno del cicloturismo non è affatto passeggero e rappresenta una grande opportunità, in primis per mettere a sistema le risorse locali in chiave turistica. Con questa analisi Repower non rilancia solo il proprio impegno per elettrificare le ciclovie d’Italia. Anzi, si mette a disposizione degli stakeholder di settore per supportarli nel potenziare i propri strumenti di marketing territoriale».
L’impatto economico
Tra gli aspetti evidenziati dal report è emerso come la crescita della voglia di bici registrata negli ultimi due anni in Italia non sia solamente un fattore culturale e sociale. Un impatto importante si è avuto anche a livello economico, con un incremento nella vendita di biciclette e nel numero di viaggiatori in bici.
A fronte di tutto ciò risulta centrale l’importanza delle cosiddette ciclovie, itinerari a medio-lunga percorrenza, in grado di rappresentare un’opportunità per una vacanza in bicicletta. Itinerari che sono allo stesso tempo una risorsa economica per il territorio attraversato.
Il rapporto presentato da Repower, in collaborazione con l’Università IULM, vuole oggi essere una vera e propria guida per chi decide di investire nel cicloturismo. Si parte dall’analisi dei diversi profili dei viaggiatori in bici fino ad arrivare alle scelte che saranno chiamati a fare gli operatori del territorio. Questi ultimi, sia individualmente che in forma associata, possono far crescere il livello del servizio da loro offerto e di conseguenza l’indotto generato dal turismo in bicicletta.
Il modello DINAClub
In tale contesto si inserisce perfettamente DINAclub, il primo network di ricarica per e-Bike con il quale Repower punta ad elettrificare le ciclovie d’Italia. Elemento chiave è la rastrelliera per e-bike DINA, in grado di ospitare sette bike e ricaricarne quattro in contemporanea. Con il QR code associato a ogni DINA sarà possibile riscattare gratuitamente mappe territoriali di Komoot, piattaforma leader per la pianificazione e navigazione di percorsi outdoor.
Qui entra in campo il marketing territoriale: le aree che sapranno meglio organizzarsi, offrendo servizi all’altezza delle aspettative dei cicloturisti e mettendo a sistema le loro attrazioni, saranno quelle in grado di intercettare al meglio la vasta community di Komoot. Con la possibilità, quindi, di avere una maggiore visibilità grazie al progetto DINAclub.
Un portale dedicato
Terzo pilastro del progetto DINAclub è il portale dinaclub.repower.com, uno spazio online ricco di news per gli appassionati del cicloturismo e il punto di atterraggio della community, che avrà accesso ad una selezione di contenuti proposti in base ai propri interessi. Attraverso il portale si potrà partecipare ai contest per eleggere il biker più attivo e la struttura più apprezzata.