Il montaggio delle biciclette per un team professionistico è sempre un momento emozionante e ricco di aspettative. Per la VF Group-Bardiani questi giorni segnano l’arrivo delle nuove De Rosa, perla del Made in Italy. E’ quasi un rito, un processo che coinvolge non solo i meccanici, ma anche il cuore pulsante del ciclismo agonistico: i telai, le ruote, i cartoni, i fili, i gruppi, gli attrezzi sul banco…
Di questo particolare momento abbiamo parlato con Nicolas Coppolino, giovane meccanico del team emiliano. Proprio in questi giorni infatti si stanno ultimando i primi montaggi delle bici che la VF Group-Bardiani userà per tutta la stagione. Alcune bici gli atleti le stanno usando in Spagna, altre sono e resteranno in magazzino.
Quante bici vi sono arrivate?
La prima parte è stata per le bici da allenamento: ne abbiamo ricevute 23, una per ogni corridore. Sono poi arrivate le 23 bici da gara e la prossima settimana monteremo altre 23 bici di scorta. Le bici da gara sono già in Spagna, pronte per il ritiro.
Che differenza c’è tra una bici da allenamento e una da corsa?
Sul fronte delle caratteristiche tecniche nessuna: le bici da allenamento sono identiche a quelle da gara. L’unica differenza è che le prime rimangono a casa del corridore, mentre quelle da gara viaggiano con noi meccanici del team insieme alle bici di scorta.
Quanto materiale vi arriva per il montaggio?
Per il primo montaggio ci arrivano tutti i componenti necessari: 23 gruppi e 23 telai, più altro materiale di scorta. In generale, abbiamo sempre 2-3 telai di scorta per ogni misura e almeno 3-5 gruppi di scorta, più quelli che vengono caricati sul camion in base alla durata e complessità delle trasferte. Se sono gare di un giorno per esempio il materiale supplementare è poco, ma se il camion sta fuori un mese, per esempio, ce n’è parecchio.
Dove montate le bici?
Le bici vengono montate direttamente da De Rosa a Cusano Milanino. Questa officina semplifica il nostro lavoro perché lì arrivano telai, gruppi e ruote. De Rosa ha una nuova officina ben attrezzata che permette di lavorare con maggiore comodità rispetto al nostro magazzino a Reggio Emilia. Usciamo da qui con la bici montata e stop!
Insomma è comoda l’officina De Rosa
Molto! La nuova officina di De Rosa è grande e modulare, con banchi che permettono a 6-7 meccanici di lavorare contemporaneamente. Rispetto al nostro magazzino, che è più piccolo, questo è un valore aggiunto.
Quanti meccanici lavorano al montaggio?
Per il primo montaggio eravamo in sei. Quando completeremo le bici di scorta, saremo in tre, perché gli altri meccanici sono in Spagna in ritiro con il team.
Che sensazione si prova a vedere tutte queste bici nuove? Tu, tra l’altro Nicolas, sei anche un passionato praticante…
Per un appassionato è davvero impressionante: hai sotto mano bici che costano 13-14.000 euro, tutte nuove, bellissime, pronte per essere montate, bici che correranno gare importanti. All’inizio è un grande impatto, poi, lavorandoci ogni giorno, diventa quasi routine, ma resta un bel momento.
Quante bici riesci a montare ogni giorno?
Mediamente cinque bici al giorno. Per ogni bici, partendo da zero, ci vuole circa un’ora e mezza. Con i modelli di ultima generazione, in cui i gruppi sono wireless, il montaggio è più veloce rispetto alle bici di qualche anno fa.
Quali sono le parti più complesse da montare?
Le fasi più delicate sono l’inserimento dei cavi freno all’interno del manubrio integrato e il montaggio della forcella tenendo in considerazione la serie sterzo. Per il resto, è tutto piuttosto lineare.
Il modello di quest’anno è uguale a quello dell’anno scorso, giusto?
Sì, utilizziamo sempre le De Rosa 70, con gruppi Campagnolo Super Record Wireless e ruote Bora WTO da 45 e 60 millimetri e, per le tappe di salita, abbiamo le ruote Hyperon Ultra, quelle a basso profilo.
Quante ruote avete a disposizione?
Un centinaio di coppie di ruote, tra 45, 60 e ruote basse. Tuttavia, le ruote basse, le Hyperon Ultra, non vengono usate quasi più ormai: i corridori preferiscono le 45 anche per tappe dure. E infatti di questo set ne abbiamo una decina di coppie.
Come vengono stabilite le misure delle bici?
Per i nuovi corridori, utilizziamo le schede biomeccaniche che ci forniscono e le adattiamo con De Rosa per trovare la configurazione ideale. Per chi è già in squadra, si utilizzano le misure dell’anno precedente, salvo richieste di modifiche. Quest’anno, per esempio, in molti hanno accorciato le pedivelle: chi aveva 172,5 millimetri è passato a 170 e chi aveva 170 è passato a 165.
Insomma “Pogacar docet”! Scherzi a parte, qualcuno ha cambiato sella o altre componenti?
No, le selle sono rimaste le stesse dell’anno scorso. Le uniche modifiche, come detto, riguardano le pedivelle, che sono state accorciate da molti corridori.