DARFO BOARIO TERME – Sotto il gazebo, mentre aspetta la premiazione del campionato italiano, Dario Igor Belletta ha ritrovato il sorriso. La rabbia e la delusione del secondo posto vanno via presto. Vero, rimane la beffa di non aver vinto e di esserci andato davvero vicino, ma la soddisfazione di correre e di provare a vincere gli mancava da un po’ di tempo. Il resto lo ha fatto la voglia di non mollare, la Solme Olmo gli ha offerto un’occasione per ripartire e lui l’ha colta al volo. La vittoria che tanto cerca è sì per se stesso ma anche per coloro che lo hanno accolto quando tutto sembrava difficile.
«Al Giro Next Gen – dice Belletta – stavo molto molto bene. Purtroppo non c’erano molte occasioni per corridori come me, ma ho cercato di fare del mio meglio. Sapevo di avere una condizione ottima, già alla cronometro di giovedì ho fatto i miei valori migliori. Sono arrivato a questo campionato italiano con la massima fiducia nei miei mezzi. Purtroppo a pochi metri dal traguardo il sogno tricolore è sfumato perché ci siamo guardati un secondo di troppo e Borgo è scappato via. Ci tenevo tanto a vincere, in particolare all’italiano, con la Solme Olmo dopo quello che è stato un periodo davvero difficile».
Che periodo è stato dopo l’addio alla Visma Lease a Bike?
Alla fine la vita è fatta di alti e bassi. Dopo questo inverno ho avuto un momento davvero basso. Però ora mi sento bene, so qual è il mio talento e quando lavori bene le cose si sistemano.
Abbiamo parlato tanto della nazionale ma nella tua ripartenza c’è stata anche la mano della Solme Olmo…
Avendo cambiato squadra a stagione iniziata (Belletta è passato dalla Visma Lease a Bike Development, una continental, alla Solme Olmo, ndr) non potevo firmare con altre formazioni continental a causa del regolamento UCI. Quella di cercare una squadra di club è stata una scelta obbligata e la Solme Olmo mi ha accolto. Sono arrivato in quella che è la miglior squadra di club in Italia e mi hanno accolto benissimo. Li ringrazio davvero di cuore, come ringrazio Marino Amadori per avermi portato con la nazionale nelle due prove di Nations Cup.
Com’è stato ripartire dopo quel momento di difficoltà?
Andare in bici mi piace, quindi sono ripartito da questo. Non sapevo nemmeno se sarei riuscito a correre prima dell’uno di agosto (data in cui i corridori sono liberi di cercare altre squadre, ndr) perché quando cambi squadra è tutto difficile. Sono ripartito dalla mia voglia di andare in bici, ci ho messo un po’ a ingranare però ora sono in ottima forma.
E’ mancata forse la vittoria?
Sì, non sono riuscito a raccogliere quanto seminato, peccato ma ci sarà modo di riprovarci. Dopo il Trofeo Città di Brescia (corso ieri e terminato al quinto posto, ndr) e il Medio Brenta mi fermerò un attimo per recuperare.
Cosa hai provato nel rimettere il numero sulla schiena a inizio stagione?
Una bella emozione, mi piace correre in bici e dare il massimo in ogni gara, stare cinque ore in sella con il caldo e andare forte su tutti gli strappi. Siamo un po’ matti forse ma i ciclisti sono anche questo.
Continuerai la stagione con la Solme Olmo?
Vediamo, loro mi hanno accolto e sono davvero grato per ciò che hanno fatto. Ho tante idee in testa, al momento voglio finire la prima parte di stagione e cercare di ottenere una vittoria per ripagarli della fiducia. Poi staccherò un attimo e capirò.