Coordinare altura e corse: i segreti di Slongo

27.12.2023
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«Non so che tipo di vantaggio otterrò, non so se non facendolo sarei a un livello più basso. Però stavamo cercando un posto per provare e abbiamo trovato la coincidenza con il Tour Colombia. L’accoppiata fra ritiro (in altura, ndr) e corsa potrebbe funzionare bene».

Lette con calma queste parole di Mark Cavendish ci hanno portato alla domanda: come si gestisce l’accoppiata tra altura e corsa? Il velocista dell’Isola di Man ha anche detto, proprio qualche riga sopra, di non essere mai andato in altura in passato. 

Il Parador de las Canadas del Teide di Tenerife sorge a quota 2.200 metri: da gennaio sarà pieno di atleti
Il Parador de las Canadas del Teide di Tenerife sorge a quota 2.200 metri: da gennaio sarà pieno di atleti

Il lavoro in quota

Ci siamo così recati virtualmente da Paolo Slongo, preparatore della Lidl-Trek. Il quale in passato ha lavorato tanto con Vincenzo Nibali anche in questo campo: coordinare altura e corsa

«Partirei – dice Slongo –  nello spiegare rapidamente in cosa consiste l’altura. Serve per due motivi: il primo è fisiologico. Normalmente si va in altura per migliorare i valori ematici, questo grazie a carichi di lavoro intensi. Si trovano facilmente molte salite e il carico di lavoro diventa molto intenso. Cosa importante soprattutto all’inizio della stagione. Anche noi in Lidl-Trek andiamo in altura a febbraio. Con Nibali, ad esempio, andavamo sul Teide».

«L’altura – continua il preparatore – prevede un adattamento del corpo alla pressione atmosferica. Il periodo di adattamento c’è anche quando si torna al livello del mare, ma questa è più una cosa individuale. Per esempio Rodriguez (Purito, ndr) non ne aveva bisogno».

Nibali sul Teide con Slongo, suo fratello Antonio e Mosca, per preparare il Giro
Sul Teide con Slongo, suo fratello Antonio e Mosca, per preparare il Giro
Qual è il rischio se una volta tornati si va subito in corsa e non si è pronti?

Quando si torna dal ritiro in quota i battiti sono più alti, si ha una buona fase aerobica, ma non anaerobica. Se si va subito in gara il rischio è di non essere performanti e di pagarla a caro prezzo. Praticamente perdi tutto il lavoro fatto e ci si deve fermare per riequilibrare il corpo. Con Nibali, ad esempio, avevamo trovato il giusto equilibrio in vista del Giro d’Italia.

Ovvero?

Si tornava dall’altura, che come detto si faceva al Teide. Faceva il periodo di adattamento e poi andava al Tour of the Alps (così hanno fatto nel 2013 e nel 2016 in occasione delle due vittorie al Giro di Vincenzo, ndr). In Trentino non era al massimo delle prestazioni, ma sapevamo che sarebbe arrivato al Giro pronto. 

Dopo l’Amstel Gold Race, chi va al Giro di solito torna in altura
Dopo l’Amstel Gold Race, chi va al Giro di solito torna in altura
Al Giro di Colombia, dove dovrebbe andare Cavendish, si aggiunge la gara, che avviene già in quota. In quel caso l’equilibrio come si trova?

A mio modo di vedere l’Astana andrà in Colombia due o tre settimane prima della gara. Si parte sempre da una fase di adattamento, quindi i classici quattro giorni. Poi ci si allena, ma senza esagerare nei carichi, perché poi si deve affrontare la gara. 

Nella fase di adattamento, che sembra essere la più importante, che dati si guardano?

La frequenza cardiaca, che è un valore fisiologico e aiuta a capire meglio in che stato è il fisico dell’atleta. Quando arrivi in altura i battiti tendono a non salire. Noi preparatori, per lo meno la maggior parte, utilizziamo anche il saturimetro, per capire il livello di ossigenazione del sangue. L’adattamento, prima di una corsa in quota come il Giro di Colombia diventa ancor più fondamentale.

Come mai?

Un periodo troppo breve prima della corsa non permette l’adattamento, in gara si fanno sforzi troppo grandi e li si pagano una volta tornati a casa. Per questo dico che serve andare lì due o tre settimane prima della gara. 

Cavendish ha iniziato la preparazione nel ritiro di Altea. Il debutto in Colombia sarà preceduto da un altro ritiro (foto Astana Qazaqstan Team)
Cavendish ha iniziato la preparazione nel ritiro di Altea. Il debutto in Colombia sarà preceduto da un altro ritiro (foto Astana Qazaqstan Team)
In allenamento però la fatica si può gestire, in corsa no. Questo può provocare dei problemi?

No, se il fisico è pronto a reggere determinati sforzi. L’altura insieme alla gara può portare dei vantaggi. Da un lato è meglio del ritiro, perché si fanno sforzi elevati che portano dei benefici nel lungo periodo. 

Per un velocista come Cavendish che vantaggi può portare l’altura?

Un lavoro grossissimo al livello aerobico che non pesa sulla testa dell’atleta. In altura prendi una salita di 10-15 chilometri e sai che hai un’ora o più di Z2. A casa non riesci a trovare tratti così lunghi e costanti. Si possono fare tranquillamente anche lavori dedicati ai velocisti, come lavori intermittenti o sprint.

I pneumatici Vittoria protagonisti in gruppo

17.02.2022
3 min
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Nelle scorse settimane Vittoria ha comunicato attraverso i propri canali social l’elenco completo delle squadre che nel 2022 utilizzeranno i suoi pneumatici. Si tratta di un numero impressionante. Saranno infatti oltre 40 i team, suddivisi tra strada e mountain bike, che potranno contare sull’affidabilità dei pneumatici Vittoria.

La collaborazione con le squadre ha permesso all’azienda di sviluppare nell’arco di diversi anni il know-how necessario per realizzare prodotti di altissima qualità in grado di garantire il massimo delle prestazioni anche in condizioni estreme. A beneficiarne sono naturalmente anche tutti gli appassionati che quotidianamente scelgono pneumatici Vittoria per le loro uscite in bicicletta.

Vittoria fornirà i copertoncini al team Jumbo-Visma
Vittoria fornirà i copertoncini al team Jumbo-Visma

Ancora con Jumbo-Visma

La lista dei team è guidata dalla Jumbo-Visma con la quale Vittoria ha ottenuto nel 2021 risultati di grande prestigio, grazie soprattutto a Primoz Roglic e Wout Van Aert. Altri team sono Lotto Soudal, EF Pro Cycling-Easy Post, Astana Qazaqstan, Team DSM e Alpecin-Fenix.

Tra i modelli a disposizione delle squadre troviamo il Corsa, i cui punti di forza sono la carcassa in cotone e la mescola con grafene. Per le gare caratterizzate dal pavé il modello di riferimento è invece il Corsa Control che utilizza un rivestimento in cotone e un battistrada più spesso, rinforzato sempre con il grafene per una maggiore protezione dalle forature. Ancora per le corse con il pavé una soluzione perfetta è rappresentata dall’inserto per pneumatici Air-Liner Road

Per le prove a cronometro, gli atleti avranno infine a disposizione il copertoncino TLR Corsa Speed. Questa versione del Corsa utilizza una carcassa in cotone e un battistrada più sottile. La mescola potenziata con grafene è realizzata per ridurre il più possibile la resistenza al rotolamento.

Copertoncini Corsa Speed rinforzato con grafene che lo rende più resistente
Copertoncini Corsa Speed rinforzato con grafene che lo rende più resistente

Non solo strada

Nel 2022 saranno molte anche le squadre MTB che potranno contare sul supporto tecnico dei prodotti Vittoria. Tra queste meritano spiccano: BMC MTB Racing, Santa Cruz FSA e Carabinieri Olympia Vittoria. Ai quali si va ad aggiungere il KTM Vittoria Team, new entry 2022.

Vittoria è anche la scelta di molte federazioni ciclistiche per la pista. Nazioni come Stati Uniti, Australia, Italia e Nuova Zelanda l’hanno scelta anche per il 2022 dopo i grandi risultati ottenuti a Tokyo 2020. I pistard delle singole nazionali potranno optare tra tubolari Pista Oro, Pista Speed e Pista Control.

Vittoria Air Liner, un salvagente contro le forature
Vittoria Air Liner, un salvagente contro le forature

Anche formazione

Il 2022 di Vittoria non sarà solamente caratterizzato dalla collaborazione tecnica con team e federazioni professionistiche. L’azienda ha infatti deciso di fare un passo importante verso il tema della formazione professionale presentando i “White Paper”.

Si tratta di una serie di documenti dedicati a tecnici, meccanici, squadre ciclistiche, esperti di ciclismo e persone curiose di saperne di più sugli pneumatici per bicicletta. I “White Paper” combinano l’esperienza cinquantennale di Vittoria nella produzione di pneumatici e la continua ricerca in nuove tecnologie. Il primo numero è stato presentato a fine gennaio con il seguente titolo: Tipologie e Sistemi di Pneumatici per Biciclette. E’ possibile scaricare i White Paper anche dal sito. 

Altri numeri seguiranno nel corso dell’anno.

Vittoria