Colline dietro l’angolo, mare e una gastronomia conosciuta in tutto il mondo. Riccione rappresenta questo e non solo. Il Consorzio Bike Hotel racchiude i valori più genuini della Romagna e del turismo ciclistico dalla sua nascita ad oggi.
Da oltre 20 anni gli Hotel della riviera hanno avuto una visione unitaria volta ad ospitare gli appassionati delle due ruote per fargli conoscere un contesto che nel tempo si è rivelato essere a misura delle due ruote. Oggi è presente una rete di itinerari e servizi in grado di accogliere qualunque pratica ciclistica e qualunque praticante. Dall’agonista al cicloturista che vuole godersi il soggiorno sorseggiando un calice di vino davanti un bel paesaggio.
Un legame indissolubile quello tra Riccione e la bicicletta, che lo vede protagonista ogni anno di competizioni dei professionisti, come Giro d’Italia, passaggi di Tirreno-Adriatico, Coppi e Bartali e tantissime Gran Fondo. Il Consorzio è presieduto da Claudio Righetti che ci ha accompagnato con le parole in questo viaggio tra le colline e i valori di questa terra.
Le radici
La riviera ha da sempre rappresentato una meta per il turismo italiano e internazionale fin dalla sua nascita. Le due ruote rappresentano un volano che ne valorizza ancora di più il territorio.
«Il Consorzio Bike Hotel nasce nel 1998 – racconta Righetti – da un gruppo di alberghi che si sono messi insieme con unica passione. La bicicletta. L’obbiettivo era quello di portare gli appassionati a Riccione. Ci siamo dati degli standard da cui partire, come il deposito bici, le guide per fare scoprire il territorio e il ristoro al ritorno. Dopodiché abbiamo approfondito con il noleggio bici, l’assistenza tecnica quindi officina e l’alimentazione su misura».
Un punto di partenza poi cresciuto con il continuo rinnovamento e l’adattamento alle esigenze dei cicloturisti. «L’aspetto più importante – continua – a nostro favore è il territorio. La terra del riccionese, è qualcosa di stupendo. In 10 minuti si è fuori dal centro e ci si ritrova con tutto il territorio romagnolo e non solo alla portata delle due ruote. Con salite come Carpegna, Urbino, San Leo e molte altre. Per il ciclista non dover fare molti chilometri per trovare le salite e tratti panoramici è fondamentale».
Riccione nel mondo
Per la clientela italiana la visione della Romagna è sempre stata quella di una zona volta all’ospitalità e al benessere. Uno degli obbiettivi del Consorzio è sempre stato quello di esportare questi aspetti e farli conoscere al mondo.
«Ci siamo iniziati a far conoscere – spiega Righetti – attraverso le fiere. Prima in Italia e poi all’estero, dove abbiamo iniziato a proporre la nostra realtà e servizi. Tutt’ora facciamo fiere mirate. Il mercato canadese negli ultimi anni sta diventando forte. L’Europa ancora oggi la giriamo per la promozione. Noi li abbiamo intercettati fin da subito. Vedevamo girare qualche straniero e ciclista ospite della nostra riviera. Così abbiamo mappato i percorsi principali e fatto una segnaletica precisa per il ciclista arrivando a 21 itinerari che oggi vengono utilizzati e promossi anche dalla provincia. Ci siamo preoccupati nel predisporre un territorio che fosse Bike Friendly per garantirne la sicurezza oltre che alla bellezza».
Esperienze su misura
Il focus del Consorzio e quindi dei Bike Hotel che ne fanno parte è quello di creare un’esperienza su misura per il ciclista che arriva presso le strutture. Una sorta di abito che viene cucito sul cliente e alla sua bici per tutta la durata del soggiorno.
«I ciclisti – dice Righetti – non si possono rinchiudere in un target preciso. Ci sono gli agonisti e chi invece viene per godersi il mare e conoscere la cultura e la gastronomia. Da noi vengono perché si trovano a loro agio e siamo molto ospitali. In Romagna si sta bene per tantissimi motivi. Siamo fortunati e cerchiamo di sfruttalo al meglio».
«Ci sono gruppi – continua – che vengono per fare 150 km al giorno e chi invece per rilassarsi e conoscere le nostre tradizioni. Abbiamo molti agriturismi convenzionati per approfittare di esperienze gastronomiche e culturali. Noi lo diamo per scontato ma per un nord europeo è come essere in un parco giochi. La primavera con 18-19 gradi è una cosa che abbiamo forte ed è facile promuovere. Sono esperienze. Siamo partiti con un ciclismo più agonistico. Oggi abbiamo approfondito con un soggiorno ideato e creato su misura. Seguendo le discipline praticate, dal gravel, Mtb, e-bike e altre a cui non interessano la performance».
Pro’ e Gran Fondo
Empatia ed emulazione sono due aspetti che uno sport come il ciclismo riesce a tramettere quando viene visto attraverso lo schermo della tv. Riccione è spesso teatro di passaggi professionisti e Gran Fondo conosciute in tutto il mondo. Questo aspetto infatti, rappresenta un volano per l’economia turistica che se sfruttato porta a grandi benefici.
«La Nove Colli è un esempio di gara – conclude Righetti – che porta un grosso bacino per fare arrivare appassionati. Gran Fondo degli Squali, Gran Fondo Marco Pantani, Via del Sale e molte altre. Per questi eventi ci occupiamo dell’iscrizione e dell’accompagnamento. Il passaggio del Giro d’Italia è molto importante. Fa conoscere ed è molto appetibile come palcoscenico per far vedere salite e paesaggi in tv. Un esempio molto recente è la fortuna di vedere Pogacar che fa un piccola impresa sul Carpegna legata a Marco Pantani. E’ un’aspetto emozionale che attraversa lo schermo e colpisce empiricamente chi guarda queste imprese».