Guercilena: «Nuovi piani su Ciccone? Dopo lo Zoncolan»

18.05.2021
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E dopo le parole di Stefano Garzelli, passiamo la palla ai diretti interessati della Trek-Segafredo. Le prestazioni di Giulio Ciccone sugli Appennini cambiano, o quantomeno impongono, una revisione dei piani tattici per gli uomini di Luca Guercilena.

E proprio con il team manager milanese facciamo un’analisi. Che cade poi in un momento importante, il primo giorno di riposo e prima di una frazione delicata come quella di Montalcino.

Luca Guercilena (47 anni) è il team manager della Trek-Segafredo
Luca Guercilena (47 anni) è il team manager della Trek-Segafredo

La condizione cresce

Guercilena fu il primo a dirci che la condizione di Ciccone sarebbe stata un crescendo graduale, ma che alla fine il suo obiettivo principale era la Vuelta. In forma al Giro d’Italia sì, ma con la Spagna in programma.

«Non avendo corso da dopo le prime due tappe del Catalunya – spiega Guercilena – e dopo l’infortunio al ginocchio non potevamo sapere come stesse davvero Ciccone. Ci siamo resi conto che stava bene già nelle prime frazioni, ma l’idea iniziale era di cercare una vittoria di tappa. Poi ovviamente vedendo che la possibilità di stare coi migliori c’è, c’è stata almeno fino a Campo Felice, è chiaro che un minimo di attenzione in più la daremo. Però come giustamente ha detto anche Giulio, viviamola giorno per giorno».

Il testa a testa con Bernal è ufficialmente iniziato a Campo Felice
Il testa a testa con Bernal è ufficialmente iniziato a Campo Felice

Limitare la pressione

Getta acqua sul fuoco Guercilena, ma non per deviare il discorso, semplicemente perché è realista.

«Giulio la classifica non l’ho mai fatta per cui bisogna cercare di capire gradualmente dove possiamo arrivare. Al tempo stesso sono convinto che lui le capacità sulla terza settimana le abbia, perché in tutti grandi Giri che ha fatto nel finale si è ben comportato».

Il dirigente lombardo neanche vuol mettere all’improvviso tutto il peso della squadra sulle spalle dell’abruzzese. Questo potrebbe arrestare la sua corsa, complicargli le cose. Per adesso si va avanti così. Semplicemente si hanno delle certezze in più.

Il Mostro carnico si scalerà il prossimo 22 maggio nella Cittadella-Monte Zoncolan
Il Mostro carnico si scalerà il prossimo 22 maggio nella Cittadella-Monte Zoncolan

Zoncolan spartiacque

Questo, come abbiamo scritto stamattina con Garzelli, ricorda il famoso Giro del 2000 in cui Pantani era Nibali e Garzelli Ciccone e per questo ci si stringerà attorno a Cicco? Per esempio Mollema smetterà di andare in fuga?

«Vediamo, vediamo – riprende Guercilena – Secondo me dobbiamo arrivare con questo modo di correre fino allo Zoncolan, coi piedi per terra e liberi di pensare giorno per giorno. Se poi anche sullo Zoncolan Giulio si dimostra realmente competitivo, se anche lì starà con i primi allora tutte le strategie cambieranno. Ma per adesso si continua cercando di stare davanti e di vincere delle tappe. Magari un pochettino sì, qualcosa è cambiato. Se prima eravamo diciamo 70/30 fra tappe e classifica adesso ci avviciniamo a 60/40. Però, ripeto, aspettiamo ancora qualche giorno prima di focalizzarci solo sulla classifica».

La vicinanza di Nibali può essere l’arma in più per Ciccone
Nibali può essere l’arma in più per Ciccone

Nibali l’uomo in più

Guercilena non si illude. Sa bene che gli ostacoli sono sempre molti. A cominciare dalla frazione, delicatissima, di domani a Montalcino. In questo caso avere un Nibali al fianco conta tanto.

«Nibali è fondamentale. La squadra sarà fondamentale proprio perché il rischio non è tanto la condizione atletica del corridore, quanto il problema meccanico, il fattore esterno. Un uomo come Vincenzo per Giulio è assolutamente importante. Peraltro, come ho sempre detto da quando Vincenzo arrivato in Trek, sarebbe stato un grandissimo vantaggio proprio per Giulio, per imparare dal grande corridore che è».

Ciccone ha già attaccato spesso in questo Giro: Canale, Sestola (in foto), Ascoli…
Ciccone ha già attaccato spesso in questo Giro: Canale, Sestola (in foto), Ascoli…

Ma anche Giulio…

Insomma prima del serrate i ranghi attorno all’abruzzese c’è da aspettare un po’, ma Guercilena ha già ben chiaro il piano.
«Se Giulio continua così sarà interesse nostro cercare di proteggerlo il più possibile. Poi abbiamo un bella squadra: Nibali, Mollema, Brambilla… fermo anche Moschetti!».

Certo però che anche Ciccone deve iniziare a correre diversamente. Gli attacchi “scriteriati” come quello verso Ascoli non devono più accadere. Tanto che lo stesso Giulio dopo l’arrivo quel giorno si è scusato subito con la squadra, ammettendo l’errore. Ma a quanto pare la tappa di Campo Felice ha sancito definitivamente il cambio di tattica e di mentalità di Giulio. Peccati di gioventù. Intanto noi, come Guercilena, aspettiamo lo Zoncolan per capire definitivamente che piega prenderà il suo Giro.

Parla il capo: Nibali è un vero leader

03.10.2020
2 min
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Poche ore al via del Giro d’Italia. Le squadre si stanno preparando per la ricognizione della crono d’apertura. E’ una crono davvero particolare essendo quasi tutta in discesa. In questa fase di attesa facciamo due chiacchiere con Luca Guercilena, team manager della Trek-Segafredo di Vincenzo Nibali.

Luca, cosa significa partire per il Giro con Nibali in squadra, per di più dalla sua Sicilia?

E’ già importante esserci, vista l’annata particolare. Avere Nibali è uno stimolo in più per tutti noi. Credevo che Vincenzo potesse smettere nella squadra che aveva scelto tre anni fa. Invece si è ricreata questa opportunità e vogliamo sfruttarla al massimo. C’è davvero una bella atmosfera.

Vincenzo è un vero leader?

Assolutamente sì. Ormai ha un esperienza tale che anche gli altri gli riconoscono questo suo ruolo.

Guercilena
Giro d’Italia 2020, da sinistra: Gianluca Brambilla, Julien Bernard e Vincenzo Nibali
Da sinistra: Bernard e Nibali
Cosa ti fa credere che Nibali possa ancora essere vincente?

I campioni sono campioni sempre. Quello che fa la differenza è la motivazione e questa con lui non è un problema.

Riguardo alla preparazione sei intervenuto anche tu, il capo?

Come in tutti i team ci coordiniamo. Da anni ormai c’è uno staff collaudato con Josu Larrazabal che pianifica il lavoro. Da quest’anno si è aggiunto anche Paolo Slongo, che è il punto di riferimento di Vincenzo. Lui ha le sue idee, ma come tutte le persone intelligenti, si è aperto alla discussione.

Si teme che il Giro non possa arrivare a Milano. Voi correrete come se ci fossero da fare le tre settimane o magari pensando che possa terminare prima?

Noi correremo come se dovessimo arrivare a Milano. Anche perché per noi la terza settimana è la migliore. E’ quella in cui Nibali può fare la differenza. Poi vedremo se ci sarà da raccogliere qualcosa prima.

Giulio Ciccone non sta ancora benissimo, dopo aver avuto il covid. Almeno in queste prime tappe il suo lavoro ricadrà su Nicola Conci?

Tutti i ragazzi sanno che devono dare il massimo per Vincenzo. Loro sanno che in queste prime frazioni Giulio potrebbe non essere in condizione. Sono motivati e sapranno svolgere il loro lavoro. Con la speranza che poi anche Ciccone sarà pronto più avanti.