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Challenge Strada, scorrevolezza per lunghe distanze

27.03.2023
3 min
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Macinare chilometri su salite, pianure e discese. Farlo in sicurezza e al fianco delle prestazioni non è cosa semplice. Challenge ha come obiettivo quello di fornire al ciclista prodotti che fanno della qualità e affidabilità il proprio cavallo di battaglia. A rappresentare questa mission, quando si parla di bici da corsa, c’è il modello Strada. Questo pneumatico per tutte le condizioni combina un profilo arrotondato che elimina le asperità della pavimentazione ruvida con una costruzione che offre il massimo controllo e una bassa resistenza al rotolamento.

Grip e rotolamento

Pochi millimetri di estrema tecnologia applicata alla strada: questo, in breve, è ciò che rappresentano le coperture Challenge. Tanto sottili quanto importanti, le gomme permettono di modificare il comportamento su strada della bicicletta e le reazioni che essa manifesta in risposta agli input che le arrivano dal ciclista. Lo Strada è la copertura perfetta per le giornate più lunghe. Questo copertone per tutte le condizioni combina un profilo arrotondato che elimina le asperità dell’asfalto con una costruzione che fornisce sicurezza e scorrevolezza.

Il battistrada è spinato con mescola in grado di garantire un mix ottimale tra grip e facilità di rotolamento. Lo Strada è disponibile in più versioni per garantire ogni tipo di caratteristica o abitudine al quale lo sportivo è legato. Dalla praticità del copertoncino, alla performance del tubolare e per finire alla novità dei tubeless ready.

La bassa resistenza al rotolamento è un pregio dovuto alla sua costruzione ingegnerizzata
La bassa resistenza al rotolamento è un pregio dovuto alla sua costruzione ingegnerizzata

Più scelte

Challenge mette sul piatto un vasto ventaglio di scelte in grado di adattarsi ad ogni esigenza del ciclista. A partire dai copertoni fatti a mano che combinano molti attributi per creare i copertoni più comodi e fluidi alle alte velocità. I copertoni fatti a mano hanno una forma che permette alla carcassa di deformarsi naturalmente sulle imperfezioni della superficie e di minimizzare la resistenza al rotolamento.

Disponibile anche in versione vulcanizzata che regala un composto elastico, resistente alle abrasioni e soprattutto alle forze di trazione. Tra le caratteristiche condivise dalle varie versioni c’è il PPS (Puncture Protection Strip) un tessuto speciale posizionato tra il battistrada e la carcassa per aumentare la resistenza alle forature.

Le misure disponibili sono in tre: 25, 27 e 30 mm. Il prezzo consultabile dal sito parte da 42,90 euro. 

Challenge

Pidcock e Ferrand-Prévot: scelta vincente di Challenge

29.11.2022
3 min
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La stagione del ciclocross sta sempre più entrando nella sua fase “calda” con le prove di Coppa del mondo che si succedono quasi ogni weekend e che ci porteranno diritto alla prova iridata di Hooghereide, in programma a inizio febbraio. Tra i protagonisti del circus del ciclocross spiccano sicuramente i nomi di Tom Pidcock e Pauline Ferrand-Prévot.

L’asso britannico e la campionessa francese da quest’anno militano nella stessa formazione, la Ineos Grenadiers. Il team guidato da Sir David Brailsford ha di recente esteso la propria partnership per la disciplina del ciclocross con Challenge Tires a conferma di una collaborazione che ha dato lo scorso anno a entrambe le parti grandi soddisfazioni, a cominciare dal titolo di campione del mondo conquistato a Fayetteville da Pidcock.

Il massimo successo per Challenge e Pidcock è stato il campionato del mondo di ciclocross conquistato dal britannico
Il massimo successo per Challenge e Pidcock è stato il campionato del mondo di ciclocross conquistato dal britannico

Un motto vincente

In casa Challenge esiste un motto che guida quotidianamente il lavoro di progettazione e sviluppo di ogni singolo prodotto: “le gomme vincono le gare”. Una conferma a questo motto arriva sicuramente dallo stesso Pidcock. Il campione britannico è da sempre un grande estimatore degli pneumatici Challenge, avendoli utilizzati nel corso di tutta la sua carriera nel ciclocross. Anche grazie alla qualità dei prodotti Challenge Pidcock ha conquistato il titolo di Campione del Mondo nelle categorie Junior, U23 ed Elite. Qualcosa di davvero straordinario.

«Nelle corse – ha dichiarato Pidcock – devi avere pneumatici di cui ti puoi fidare perché ti aiutano a continuare a spingere oltre i tuoi limiti, avendo il grip di cui hai bisogno in tutte le condizioni».

Con i prodotti Challenge Pidcock ha vinto su tutti i terreni delle gare di ciclocross
Con i prodotti Challenge Pidcock ha vinto su tutti i terreni delle gare di ciclocross

Arriva Pauline

Come dicevamo all’inizio, quest’anno il team Ineos Grenadiers si è arricchito di una nuova stella. Si tratta di Pauline Ferrand-Prévot. Per quei pochi che non la conoscono, basta consultare Wilkipedia dove viene presentata come “atleta multidisciplinare, nel 2014 si è laureata campionessa del mondo in linea su strada, mentre nel 2015 ha vinto il titolo mondiale di ciclocross e quello di cross country, diventando così la prima atleta della storia a detenere il titolo mondiale Elite nelle tre specialità. Nel 2019, nel 2020 e nel 2022 ha vinto nuovamente il titolo mondiale di cross country, nel 2019 e nel 2022 ha vinto il titolo mondiale di marathon, e nel 2022 ha vinto anche i titoli mondiali di cross country short track e di gravel, arrivando dunque a detenere, a fine 2022, quattro maglie iridate in altrettante specialità”.

Pauline Ferrand-Prevot è l’ultimo acquisto del team Ineos
Ferrand-Prevot, Challenge, ciclocross, francia

Sviluppo continuo

Challenge Tires e Ineos Grenadiers sono oggi accumunate da un obiettivo comune: il miglioramento continuo dei prodotti a disposizione del team per quel che concerne il ciclocross. L’innesto nella squadra di una fuoriclasse come Ferrand-Prévot non fa altro che confermare come la Ineos Grenadiers voglia crescere sempre più nel settore del fuoristrada.

Concludiamo con il pensiero dell’Athletes Manager di Challenge Tires: «E’ stato fantastico seguire Tom Pidcock dall’inizio della sua carriera e siamo lieti di continuare la nostra collaborazione con il team e di contribuire al loro successo. L’ingresso di Pauline nel team è un’aggiunta gradita e aumenta ulteriormente il nostro livello grazie all’opportunità di lavorare con atleti così talentuosi».

Challenge

Challenge Criterium RS, la gomma che cambia la prospettiva

26.08.2022
5 min
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Challenge Tires lancia l’ultimo pneumatico tubeless e compatibile hookless con la carcassa in cotone: il Criterium RS. Il suo scheletro è da 350 Tpi (fili per pollice quadrato), tantissimi, per una gomma leggera e confortevole.

C’è anche una nuova mescola, la SmartPrime, categorizzata come la più scorrevole del mercato. Il design del battistrada mette insieme una sezione centrale liscia, con dei bordi puntinati e a loro volta differenti nel disegno. Li abbiamo provati.

Il battistrada laterale che presenta un puntinato che varia di forma
Il battistrada laterale che presenta un puntinato che varia di forma

Challenge, gomme fatte a mano

Le coperture possono ancora fare la differenza nell’economia prestazionale della bicicletta? La risposta è sì e le gomme Challenge non solo in ambito del ciclocross. Sono costruite a mano, hanno la carcassa in cotone e quest’ultima mostra diverse peculiarità. Ognuna ha un compito ben preciso, ma nell’insieme danno forma ad uno pneumatico di altissima gamma, dalle performances al di sopra della media e non comuni alle gomme con la carcassa in nylon.

Sono tubeless ready e grazie al tallone rinforzato sono compatibili con i cerchi hookless. Due le sezioni disponibili: 25 e 27 millimetri, con un prezzo di listino di 84,90 euro.

Challenge Criterium RS da 27 millimetri
Challenge Criterium RS da 27 millimetri

Tanti dettagli in un sola gomma

Il Criterium RS non è solo un tubeless ready fatto a mano con la carcassa in cotone. Il Challenge Criterium RS ha il tallone rinforzato, per contrastare la grande morbidezza e pastosità che comporta la struttura in cotone. Lo strato nero di rinforzo ha anche l’obiettivo di essere un riferimento in fase di montaggio, per il perfetto allineamento dello pneumatico al cerchio.

Inoltre, per rendere impermeabile la struttura interna, la copertura ha uno strato di lattice (la parete bianca all’interno) che funge da… ombrello e da membrana, proteggendo il cotone dal liquido anti-foratura.

Tra la carcassa e il battistrada è stato inserito uno strato PPSganzo in multicomponente elastico. E’ un’aggiunta che protegge dagli agenti esterni. E’ flessibile e si adatta alle forme della gomma; influisce in minima parte sul valore alla bilancia della copertura.

Infine la mescola SmartPrime, pastosa e compatta al tempo stesso. E’ elastica al tatto, tanto che le unghie sembrano affondare quando si applica una pressione minima. Eppure ha una scorrevolezza da primato, aspetto della performance che trova conferme una volta che lo pneumatico è portato in strada. Il design del battistrada è differenziato tra la parte centrale ed i bordi.

Le nostre considerazioni

Utilizzando un paragone motociclistico, la Challenge Criterium RS è “una gomma da tempo”, lo è per la qualità del grip e per l’affidabilità che mostra, ma per fortuna non lo è in fatto di longevità. Questo pneumatico, pur essendo parecchio morbido, elastico e pastoso, quasi malleabile, dimostra anche delle buone doti di resistenza ai chilometri, ma comunque non è un prodotto sviluppato per l’utilizzo in allenamento.

La sua caratteristica principale è la capacità di smorzare le imperfezioni dell’asfalto e la sua morbidezza, peculiarità non comuni, ma che non devono trarre in inganno quando si gonfiano le gomme. Rispetto ad uno pneumatico “sintetico” e a parità di ruota, il Challenge va gonfiato ai medesimi Psi (magari con un range di 0,5 +/-). Deve essere l’utilizzatore in grado di sfruttare le doti elastiche della carcassa in fibra naturale.

Al centro, dove c’è il battistrada slick, è più compatto e sostenuto, mentre ai lati sembra lavorare costantemente quando si è in piega. Lavora e si adatta, invita a spingere verso la corda e in un certo senso a tenere una traiettoria tesa e veloce nel modo più naturale possibile.

Il Challenge Criterium RS, noi abbiamo provato la sezione da 27 millimetri e lo abbiamo utilizzato su ruote dal profilo medio con il canale interno da 21, è uno pneumatico che richiede un po’ di pazienza nelle fasi di montaggio e tallonatura. Ha bisogno di essere gonfiato e sgonfiato con più passaggi consecutivi, in modo che il tallone aderisca in modo “perfetto” al cerchio, hookless oppure standard. Al pari di questo è necessario usare il lattice in modo adeguato e far si che quest’ultimo abbia il tempo di spalmarsi lungo tutta la parete interna. Possono essere necessarie anche oltre 24 ore per far sì che lo pneumatico mantenga la pressione desiderata/adeguata.

Si possono usare con la camera d’aria? Certamente, uno dei vantaggi di uno pneumatico tubeless ready è anche quello di sfruttare al meglio il prodotto con la camera e senza tribolare in modo eccessivo (rispetto ad un tubeless tradizionale).

Lo shape tondo del Criterium RS
Lo shape tondo del Criterium RS

In conclusione

Challenge Criterium RS è uno pneumatico da competizione ed è dedicato agli amanti del tubeless pastoso e morbido, accostabile ai tubolari di cotone di alta gamma. Per chi è abituato a questa tipologia di prodotti, al loro comportamento e alla versatilità che dimostrano, è difficile trovare di meglio.

Per chi passa da una gomma totalmente sintetica ad una Challenge, le risposte ottimali possono arrivare dopo qualche ora di utilizzo. E’ necessario capire come lo pneumatico si adatta alla ruota e allo stile di guida, ma anche a come copia il terreno, ma dopo questa fase di approccio sarà difficile farne a meno.

Challenge Strada Bianca: scorrevolezza sull’asfalto e oltre

05.04.2022
3 min
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Challenge presenta Strada Bianca, il nuovo pneumatico ideato per aggredire ogni tipo di fuoristrada. Ideale quindi per il gravel, questo prodotto regala una scorrevolezza ottimale e un vero e proprio supporto su ogni terreno senza rinunciare a prestazioni elevate. Comfort e maneggevolezza sono garantiti inoltre dalla costruzione artigianale combinata con l’utilizzo della tecnologia di produzione dell’azienda italiana. 

Challenge ha progettato questa copertura per essere versatile su ogni tipo di superficie
Challenge ha progettato questa copertura per essere versatile su ogni tipo di superficie

Senza limiti

Lo pneumatico Strada Bianca è ideale per la competizione senza limiti di scorrevolezza. Il battistrada intagliato non ha una tassellatura eccessivamente esposta favorendone così il rotolamento. Ispirato alla costruzione del modello Paris-Roubaix è stato pensato per essere ancora più confortevole su strade sconnesse. Un ulteriore valore aggiunto è la costruzione fatta a mano che offre il massimo in termini di trazione e qualità di guida.

Nella versione Tubeless la casa produttrice consiglia l’utilizzo del sigillante Smart Tubeless appositamente concepito per proteggere le proprietà naturali della mescola e garantire una protezione ottimale dalle forature.

Il disegno del battistrada è si determinante per il grip, ma comunque scorrevole
Il disegno del battistrada è si determinante per il grip, ma comunque scorrevole

Tecnologie utilizzate

Il PPS Ganzo dona una protezione ulteriore contro le forature grazie al tessuto multicomponente. La corazza Armor è ideata per il gravel e sfrutta il materiale SuperPoly 260TPI a doppio strato per resistenza e sicurezza. Nella zona del tallone, lungo la carcassa, è posizionata una striscia antisfregamento che prolunga la vita dello pneumatico e ne rinforza la struttura. Il tutto con un peso contenuto di 295 grammi

Il design con la spalla marrone lo rende senza tempo e riconoscibile
Il design con la spalla marrone lo rende senza tempo e riconoscibile

Versioni e prezzo

Challenge per questo pneumatico propone una gamma completa di dimensioni: 700×30 / 30-622, 700×33 / 33-622, 700×36 / 36-622, 700×40 / 40-622. Selezionabili anche in Tubeless Tubolare (H-TLTU), Tubeless Ready (H-TLR) e per copertoncino (H-CL). Il prezzo al dettaglio parte da 65,90 euro. 

Challenge

La Pinarello Crossista F di Tom Pidcock

29.01.2022
4 min
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L’abbiamo fotografata e analizzata durante la tappa di Coppa del mondo di Vermiglio, ma ora la bicicletta del campione britannico assume delle “connotazioni ufficiali”. La Pinarello Crossista F sancisce il grande ritorno nel ciclocross e ad altissimi livelli della maison trevigiana. Carbonio hors categorie e forme che sono il DNA di una piattaforma unica nel suo genere. Il processo di sviluppo è iniziato nella primavera 2021 e a distanza di neppure un anno, la Crossista F è una delle biciclette più ambite.

Thomas Pidcock ha contribuito in maniera fondamentale allo sviluppo del progetto Crossista F
Pidcock ha contribuito in maniera fondamentale allo sviluppo del progetto Crossista F

Forme che fanno storia

Le curve, le muscolosità e i volumi abbondanti delle tubazioni sono un marchio di fabbrica. Lo sono per le biciclette da strada e lo sono anche per la Crossista F con la quale Tom Pidcock affronterà la gara iridata di Fayetteville.

La Pinarello Crossista F nasce vincente, grazie ad una vittoria e 5 podi. Tecnicamente si tratta di una bicicletta in carbonio e monoscocca. La forcella ricorda quelle in dotazione alla Dogma F, con delle variabili sviluppate in modo specifico per il ciclocross. Così come il frame, caratterizzato da una scatola del movimento centrale voluminosa (che ovviamente è più alta da terra, per il passaggio sugli ostacoli). Essa ha l’obiettivo di garantire rigidità senza influire in modo negativo sul grip del retrotreno, che a sua volta ha i foderi orizzontali curvati verso l’alto (zona del cambio e del perno passante). I foderi obliqui del carro sono sagomati, armoniosi e hanno un’inserzione ribassata al piantone.

Nodo sella per il ciclocross

E poi c’è quella tubazione orizzontale svasata, creata appositamente per agevolare la presa della bicicletta quando è necessario scendere di sella e mettere la bici in spalla. Non un semplice dettaglio. Anche il reggisella, dedicato a questa bicicletta, non è un componente a caso. E’ una sorta di aero seat-post, in carbonio e con un arretramento voluto. Ha un duplice obiettivo: quello di fornire una posizione perfetta all’atleta e di scaricare parte del peso sulla ruota posteriore, per un grip ottimale.

Una bicicletta leggera

Le ruote e la trasmissione fanno parte del pacchetto Shimano Dura Ace (11v). I tubolari sono Challenge, mentre la sella è Fizik. Altro dettaglio interessante è il manubrio Most Talos (Pinarello), un monoblocco in carbonio, una sorta di compact che ricorda da vicino il modello aerodinamico utilizzato per le bici road. La sezione superiore è piatta. La base dello stem si integra con la testa del profilato dello sterzo, con il caratteristico shape tipico delle Pinarello. La bicicletta di Pidcock ha un valore alla bilancia dichiarato di 7 chili e 390 grammi, inclusi i pedali, un valore eccellente in considerazione della categoria.

Pinarello

Challenge Limus TLR, l’identità del tubeless

31.12.2021
5 min
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Pedalare nel fango non è mai semplice, non lo è per nessun atleta e neppure per quei corridori che si trovano a loro agio nelle condizioni critiche. Il fango e il ciclocross in genere non sono “solo” questione di forza e di potenza. Guidare la bicicletta nel fango è sinonimo di equilibrio, gestione dello sforzo e abilità, saper dove mettere le ruota e avere lo sguardo rivolto sempre un metro più avanti. Nel ciclocross la bicicletta fa la differenza e la scelta degli pneumatici è uno dei fattori che gioca un ruolo primario ai fini della performance. Abbiamo provato una gomma di nuova generazione, la Challenge Limus TLR Proseries 700×33, in versione tubeless ready, omonima di uno degli pneumatici da fango maggiormente apprezzati tra i professionisti.

Tre tipologie di tasselli, centrali, mediani e laterali, tutti molto spaziati tra loro
Tre tipologie di tasselli, centrali, mediani e laterali, tutti molto spaziati tra loro

Challenge Limus TLR, come è fatto

Lo pneumatico che vediamo è piuttosto semplice. Ha una struttura che lo accomuna alle coperture della serie “tubolare aperto fatto a mano” della gamma Challenge. La carcassa è del tipo SuperPoly (non è in cotone e questo è un vantaggio, di seguito spieghiamo il perché) da 300 Tpi. Il tallone è rinforzato con un’aggiunta di tessuto in aramide. Inoltre la struttura prevede una bandella PPS di protezione, posizionata tra la carcassa ed il battistrada. Quest’ultimo è incollato (la gomma in questione non prevede vulcanizzazioni), un processo che accomuna questa tipologia di gomma e il tubolare.

I tasselli sono alti, con un design differenziato tra il centro ed i lati e molto spaziati tra loro. Il loro orientamento diventa una sorta di direzionale (un riferimento utile anche in fase di montaggio), per un grip ottimale e una buona scorrevolezza. Inoltre, Challenge Limus (ma in generale questa fascia di coperture) è compatibile anche con i cerchi hookless.

La tecnica “tubolare aperto fatto a mano”, sinonimo di elasticità e morbidezza
La tecnica “tubolare aperto fatto a mano”, sinonimo di elasticità e morbidezza

Longevità ed elasticità

La carcassa non è in cotone e i puristi potrebbero storgere il naso. Tecnicamente questa scelta ripaga in termini di longevità e di gestione del tubeless. I fili sintetici SuperPoly non assorbono direttamente il liquido sigillante che rimane “vivo” tra la gomma ed il tessuto. Il lattice non fa marcire la carcassa a tutto vantaggio della durata della gomma. Il tubolare aperto fatto a mano è molto più elastico di un tubeless tradizionale costruito con la tecnica della vulcanizzazione. Questo si traduce in un maggiore range di utilizzo dello pneumatico in termini di pressioni di esercizio, oltre ad un migliore effetto smorzante e capacità di copiare il terreno.

Test e considerazioni

Che gran bella copertura, sicuramente specifica per terreni fangosi, ma anche per quelle situazioni dove il manto modifica le sue caratteristiche. Il riferimento è quello dove il percorso diventa molle, inconsistente, fangoso e scivoloso dopo una gelata notturna, ma anche dove è necessario sfruttare le potenzialità dello pneumatico per non accumulare detriti e peso.

Il Challenge Limus si comporta bene anche sulla terra rossa, che non di rado viene definita “argilla” e si attacca come la colla, fino ad imballare le ruote. Una delle peculiarità di questo pneumatico è la trazione costante e quei tasselli che mordono, affondano e arpionano il terreno anche in fase di cornering e cambio di direzione, ma al tempo stesso “scarica” bene. Un vantaggio se consideriamo che il ciclocross e la sua guida sono anche una questione di distribuzione del peso sulla bicicletta e il grip della gomma può fare davvero la differenza.

Le specifiche che caratterizzano Challenge Limus TLR
Le specifiche che caratterizzano Challenge Limus TLR

Non è una gomma veloce

La scorrevolezza non è il suo focus primario, anche se in realtà non è uno pneumatico “piantato”, anche grazie ad un’ampio delta di utilizzo in fatto di gonfiaggio (un esempio: il nostro peso è di 66 chilogrammi e lo abbiamo utilizzato con una pressione di 1,6 bar su terreno molto fangoso, 1,8 bar su terreno misto ed erboso). Ha uno shape tondeggiante, con i ramponi più esterni che lo rendono spigoloso. Ha bisogno di essere lavorato in fase di montaggio, quasi plasmato e ci vuole un po’ di pazienza, anche nelle fasi successive all’inserimento del liquido anti-foratura.

Il controllo e l’eventuale rabbocco del liquido sigillante in un tubeless: un’operazione che andrebbe eseguita a prescindere
Il controllo e l’eventuale rabbocco del liquido sigillante in un tubeless

Il segreto è farlo riposare

Ed è proprio così, perché bisogna far riposare la gomma ad un pressione molto superiore a quella di utilizzo, con il suo lattice che man mano si adagia e inizia “a tirare” tra il cerchio e il tallone. Lo stesso liquido inizia a depositarsi sulle pareti del Challenge Limus, in modo da renderlo quasi impermeabile.

Non è anormale vedere la fuoriuscita di aria e di una schiuma leggera, durante le prime ore di riposo. Proprio per questo un altro fattore da considerare è l’aggiunta di liquido, una minima parte, dopo le prime 24 ore.

La traccia del Challenge Limus TLR
La traccia del Challenge Limus TLR

In conclusione

Challenge Limus TLR è uno pneumatico ad uso professionale e dedicato alle competizioni. E’ specifico per il fango e per le condizioni estreme, ma la sua eccellente fattura, costruzione e sfruttamento della tecnologia tubeless a tubolare aperto, sono fattori che aumentano la versatilità e la sfruttabilità. In termini di scorrevolezza è inferiore al Grifo, ma il Challenge Limus TLR può diventare un punto di riferimento quando l’atleta è indeciso su quale gomma utilizzare e minimizzare il rischio di perdere trazione e “subire” la gomma.

Anche per quanto concerne il range delle pressioni da usare (anche con pressioni elevate la gomma non rimbalza e mantiene quella capacità di copiare il terreno), questa tipologia di copertura è superiore, rispetto ad una più classica vulcanizzata. Il binomio tra l’elasticità della carcassa e la pastosità dei tasselli risulta vincente.

Black Friday, tutti in sella con Fi’zi:k. In palio c’è… Puccio!

23.11.2021
3 min
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Il Black Friday è ormai entrato a far parte della cultura globale. Il click day e file interminabili oltre a prezzi vantaggiosi hanno portato anche ad uno stress aggiuntivo per accaparrasi l’offerta last minute. Fi’zi:k con l’iniziativa “Ride now shop later” recepisce il messaggio e lo riscrive.

La campagna consiste nel chiudere il negozio online dal Black Friday del 26 novembre fino al Cyber Monday del 29 novembre: il sito rimarrà… congelato. Si potrà accedere, ma non si potranno fare acquisti. I clienti saranno invece invitati a spostarsi su Strava per partecipare a una challenge. Chi farà una pedalata di almeno due ore, indoor o all’aperto, riceverà un buono sconto del 30 per cento da utilizzare su fizik.com entro due mesi. Rispetto all’anno scorso, l’azienda veneta ha deciso di aggiungere un ulteriore incentivo. Infatti da lunedì si potrà partecipare a un concorso che regalerà ai vincitori la possibilità di pedalare con un atleta professionista.

Per iscriversi alla sfida si deve accedere al club su Strava
Per iscriversi alla sfida si deve accedere al club su Strava

Pedala ora e acquista dopo

Un premio esclusivo per chi pedala. Il concetto è semplice, ma non è di certo scontato. Fi’zi:k ha deciso di valorizzare l’uscita in sella, proprio quando tutto il mondo si siede dietro ad uno schermo con l’obiettivo di acquistare. Il format già testato nel 2020 consiste nel regalare un voucher sconto del 30 per cento da utilizzare online, a patto che l’utente faccia una pedalata di almeno due ore. Il periodo indicato è compreso tra il 26 novembre e il 29 novembre.

Il premio esclusivo verrà erogato sottoscrivendo la sfida su Strava, sia che la pedalata venga fatta sui rulli, sia all’aperto. Non è richiesto un tempo minimo per attività. Mentre i progressi nella sfida saranno misurati in base al tempo in movimento di ogni attività. 

Pedala con i professionisti

Dopo gli ottimi feedback ricevuti l’anno scorso, Fi’zi:k ha deciso di replicare e implementare un ulteriore concorso. L’obiettivo è sempre quello di portare il cliente in sella alla propria bicicletta. A tal proposito è stata pensata una pedalata con atleti professionisti di tutte le discipline. Infatti, come si diceva in avvio, chi porterà a termine la sfida sarà invitato a partecipare per vincere un allenamento al fianco di: Salvatore Puccio per il ciclismo su strada, Vlad Dascalu per il XCO, Mattia De Marchi per il gravel, Vid Persak per il gravity, e Georgia Taylor-Brown per il triathlon. 

fizik.com

strava.com

Gomme da cx, Lorenzo Masciarelli ci spiega come le sfrutta

20.11.2021
5 min
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Il cognome Masciarelli fa parte del ciclismo. Tra i più giovani della famiglia c’è Lorenzo, il “figlio crossista” di Simone, che ora si divide tra l’Italia e Oudenaarde. Lorenzo si è trasferito in Belgio per imparare e rubare quei segreti. È tesserato per il Team Bert Containers-Pauwels Sauzen-Bingoal, sodalizio UCI Continental, diretto da Mario de Clercq. Con il giovane campioncino azzurro, vogliamo approfondire alcuni aspetti tecnici delle gomme da cx.

Sono sempre di più i team che utilizzano Challenge come riferimento per gli pneumatici
Sono sempre di più i team che utilizzano Challenge come riferimento per gli pneumatici

La vita da crossista in Belgio

La telefonata si apre con un chiacchierata tra appassionati di bici. «Non potevo chiedere di meglio», ci dice Lorenzo, con quel filo di emozione, di consapevolezza e anche con quella spavalderia “buona” di un atleta di diciassette anni. «Sono nella patria del ciclocross e corro per un grande team, uno dei più famosi e nonostante ciò, non mi mettono pressione. Per me è una grande esperienza – continua – e stare al fianco di grandissimi campioni è uno stimolo aggiuntivo. 

«Appena arrivato mi hanno portato nel circuito di Gavere (questa è definita il Giro delle Fiandre del CX ed è una gara storica del Superprestige, ndr). E’ stato pazzesco vedere tutta questa gente che fa il tifo dall’inizio alla fine. Questo succede anche per le categorie giovanili, non solo quando corrono i professionisti e la gente ti incita anche quando sei per strada ad allenarti, durante i giorni della settimana.

«Sono rimasto sconvolto (abbiamo percepito la sua emozione e la soddisfazione anche attraverso il telefono, ndr) e solo in quel momento mi sono reso conto dell’atmosfera che regna in Belgio. Una grande emozione».

In azione con la maglia azzurra agli europei a Col du Vam (i primi da U23), chiusi in 41ª posizione
In azione agli ultimi europei U23 a Col du Vam, chiusi in 41ª posizione
Lorenzo, parliamo di tecnica. Quali sono le ruote che normalmente utilizzi e con quale profilo?

Le ruote sono DT Swiss con il profilo da 35 mm e cerchio in carbonio. Questo profilo ci permette di non essere troppo pesanti in fase di rilancio, è scorrevole sull’asciutto e non affonda in modo eccessivo nel sabbia e nel fango.

Gomme da cx, tubeless oppure tubolari?

Uso il tubeless in allenamento. In questo momento però è diverso, perché siamo nel cuore della stagione agonistica e cerchiamo di mantenere un feeling costante con il tubolare anche nei momenti training. Il tubolare è lo pneumatico preferito dai belgi. Però ti devo dire che c’è molta curiosità anche verso i tubeless.

In questa immagine si notano le differenti spaziature dei tasselli e i loro disegni
In questa immagine si notano le differenti spaziature dei tasselli e i loro disegni
Secondo te, quanto contano gli pneumatici in ambito ciclocross?

Avere una gomma di qualità e saperla sfruttare è fondamentale.

Hai già dei criteri di scelta tuoi personali, oppure ti affidi ai consigli del team?

Io mi faccio un’idea, spesso quando si prova il percorso e quando ci alleniamo. E poi c’è la curiosità, guardando quello che fanno i grandi campioni. Prima della partenza di una gara cerco sempre di ricevere dei consigli dai pro’ e da Mario (Mario De Clercq, tre volte iridato e ora manager della sua squadra, ndr). Cerco di “rubare il mestiere”.

Quanto pesi?

Ora peso 65 chili e sono alto 1,75.

Gomme da cx, quali sono le pressioni di gonfiaggio che utilizzi?

Più o meno utilizzo le stesse pressioni per i tubolari e tubeless: 1,5/1,6 bar sui terreni asciutti, 1,3 in caso di fango e bagnato. Cerco di non scendere mai sotto 1,2 perché ho paura di bucare e sento la gomma scivolare troppo. Poi, a mio parere i tubeless hanno una carcassa più tosta e si potrebbe scendere anche sotto le 1,2 atmosfere.

Nel team utilizzate le gomme Challenge. Quali sono i modelli che utilizzi maggiormente?

A me piacciono le Grifo, che sono molto versatili e scorrevoli, ma al tempo stesso hanno un grip eccellente. Inoltre riesco a sfruttarle bene anche in condizioni di umido. Il modello Limus lo uso per il fango, non è molto scorrevole quando affronti i tratti in asfalto, ma ha una tenuta davvero buona in curva e con il fango pesante e scarica bene.

Ne avete altre a disposizione?

Abbiamo anche il Baby Limus, che è sempre un prodotto da utilizzare quando piove e su terreni pesanti, ma è più scorrevole rispetto al Limus. Oltre al terreno e alla tipologia di gara che dobbiamo affrontare, cerchiamo di ascoltare i consigli di Mario. Ti voglio fare un esempio: qualche volta montiamo delle gomme meno tassellate anche quando c’è fango per avere maggiore scorrevolezza e cambiamo la bicicletta ad ogni passaggio.

A volte si usano gomme più scorrevoli anche se c’è fango: sta poi ai meccanici pulirle a ogni passaggio
A volte si usano gomme più scorrevoli anche se c’è fango: sta poi ai meccanici pulirle a ogni passaggio
Un aspetto tecnico che ci vuoi raccontare?

Quando ho iniziato ad allenarmi in Belgio, sono arrivato qui da allievo, ho visto tutti i ragazzi delle categorie giovanili che utilizzavano (e utilizzano) le gomme da asciutto, sempre e con il fango. Questo permette (da allora lo faccio pure io) di gestire le condizioni di guida più difficili. Impariamo a scivolare e controllare la bici; non ci viene permesso di usare gli pneumatici da asciutto in allenamento.

Pneumatici Challenge

Challenge Tires in prima fila dal cross alla strada

03.03.2021
3 min
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La stagione del ciclocross ha avuto la sua conclusione ufficiale poco più di un mese fa con la disputa dei campionati del mondo di Ostenda in Belgio che hanno visto il trionfo di Mathieu Van der Poel. Durante tutta la stagione del cross ha però brillato la stella di Thomas Pidcock. Il folletto britannico ha potuto sempre contare sul supporto tecnico di Challenge Tires, marchio leader nella realizzazione di coperture ciclo ad alta affidabilità.

Alta qualità

Nella realizzazione di ciascun prodotto Challenge Tires vengono utilizzate gomme naturali di altissima qualità, combinate con seta, cotone, poliestere e lattice. Il risultato sono pneumatici ad alte prestazioni, realizzati attraverso una tecnica di produzione manuale che ad oggi pochissime aziende possiedono.

Jakub Mareczko con ruota Ursus e tubolare Challenge
Jakub Mareczko mostra il tubolare Challenge Strada da 25 millimetri
Jakub Mareczko con ruota Ursus e tubolare Challenge
Jakub Mareczko mostra il tubolare Challenge Strada da 25 millimetri

Debutto su strada

Conclusa la stagione crossistica Challenge Tires ora guarda alla strada. Nel 2021 sarà infatti sponsor tecnico rispettivamente della Vini Zabù e della Caja Rural – Seguros RGA, una delle squadre storiche del ciclismo iberico con la quale Challenge Tires aveva già collaborato nel 2014.
Per quel che riguarda il team italiano, il debutto su strada della formazione guidata in ammiraglia da Luca Scinto è avvenuto la scorsa domenica in Belgio alla Kurne – Bruxelles – Kurne, gara vinta dall’ex campione del mondo Mads Pedersen. In questa gara la scelta tecnica dei meccanici del team è caduta sul tubolare Strada 25 millimetri, un prodotto efficace che unisce scorrevolezza, grip e resistenza alle forature.

Strade Bianche in vista

La fornitura tecnica per la Vini Zabù è completata dal tubolare Paris-Roubaix da 27 millimetri. Questo pneumatico verrà utilizzato per le Strade Bianche grazie alla sua capacità di proteggere dalle forature su terreni sconnessi come gli sterrati senesi. Entrambi i tubolari equipaggeranno nel corso della stagione la Corratec CCT EVO Disc, la nuova bici in uso al team.

Guerciotti Caja Rural 2021
La Guerciotti della Caja Rural – Seguros RGA con gomme Challenge
La Guerciotti della Caja Rural - Seguros RGA con gomme Challenge
La Guerciotti della Caja Rural – Seguros RGA con gomme Challenge

Radici italiane

Il management di Challenge Tires ha voluto esprimere tutta la sua soddisfazione per la partnership con la Vini Zabù: «Siamo molto contenti di poter supportare il Team Vini Zabù durante la stagione 2021. Speriamo possa essere l’inizio di una collaborazione duratura. Per un brand come il nostro, che fonda le proprie radici in Italia, è un piacere essere associati a un team italiano dalla comprovata serietà che ha fatto crescere numerosi talenti tra le proprie schiere di atleti, e bandiera fissa del movimento ciclistico italiano. Challenge Tires fornirà il team con le migliori coperture. Un mix tra la tradizione dei prodotti fatti a mano e l’innovazione delle più aggiornate tecnologie, per una performance garantita in ogni situazione».

challengetires.com