VIDEO/Chaves: «L’uomo si adatta ad ogni situazione»

13.12.2020
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Il piccolo scalatore colombiano ha compiuto 30 anni a gennaio e si affaccia sulla decima stagione da professionista con il solito sorriso. «E' stato molto positivo che si siano corsi i grandi Giri e anche il mondiale. Il ciclismo, come l'uomo, è stato capace di adattarsi». Fra i suoi obiettivi le grandi gare a tappe e un invito spiritoso: non aspettiamolo sul pavé...

Chaves sorride, ma non si vede. La mascherina è il peggior bavaglio al suo proverbiale marchio di fabbrica, ma quello che più conta è che il colombiano della Mitchelton-Scott (così fino al 31 dicembre) è nello stato d’animo adatto per ricominciare la nuova stagione.

In questo video raccolto in esclusiva da Alberto Dolfin, il colombiano traccia il suo bilancio di quello che è stato e la previsione di quello che potrebbe essere. Per la gioia dei tifosi che trattengono il respiro dalla tappa di San Martino di Castrozza al Giro del 2019. Nel 2020 Esteban ha corso il Tour e la Vuelta. E proprio nella corsa spagnola ha lasciato intravedere le cose migliori, con il quarto posto nella prima tappa ad Arrate.

«E’ stata una stagione molto intensa dopo il lockdown – dice in questo video – ma il ciclismo ha dimostrato di sapersi rialzare. Finire i tre grandi Giri e aver fatto anche il campionato del mondo è stato importante. Questo dimostra che le corse si potranno fare anche nella prossima stagione, perché la situazione sembra che si allungherà».

Esteban Chaves, Giro d'Italia 2020
Esteban Chaves, sull’Etna, all’ultimo Giro d’Italia
Esteban Chaves, Giro d'Italia 2020
Scalando l’Etna all’ultimo Giro d’Italia

La profezia è fosca, ma realistica. Basta non lasciarsi buttare giù, fa capire con gli occhi che sorridono al posto della bocca, e fare quello che le restrizioni consentono.

«Non è stato facile né per noi né per nessuno – dice – penso che è stato molto difficile in tutti gli ambiti, ma si è dimostrato una volta in più che gli umani si adattano in modo molto veloce ad ogni situazione e il ciclismo non è un’eccezione».

Il resto lo scoprirete seguendo il video e ascoltando i concetti dalla sua stessa voce. Mentre lui sarà in volo verso la Colombia, portando con sé la sua nuova bici Bianchi, per riabbracciare la famiglia e prepararsi per la prossima stagione.

VIDEO/Yates è guarito e aspetta il Giro

09.12.2020
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Simon Yates, a Torino per le visite mediche prima di inizio stagione, racconta la sua stagione sfortunata. Prima la Tirreno-Adriatico vinta da dominatore, poi il Giro d'Italia, iniziato con grandi ambizioni e finito in anticipo a causa del Covid...

«Sto bene, bene grazie – dice Simon Yates – ho già ricominciato ad allenarmi per la nuova stagione e non vedo l’ora che inizi».

Parte così la nostra chiacchierata con il corridore britannico, che nel 2021 sarà ancora nel gruppo GreenEdge Cycling e correrà separato dal fratello Adam, passato al Team Ineos-Grenadiers. L’incontro si è svolto presso il Centro IRR di Torino (Istituto delle Riabilitazioni Riba), dove Brent Copeland ha convocato Yates e Esteban Chaves, di cui vi racconteremo nel prossimo video.

La collaborazione fra il Centro e il manager sudafricano era iniziata sin dai tempi in cui Brent guidava il Team Bahrain-McLaren e si è pensato bene di non interromperla proprio ora che Brent ha preso in mano la ex Mitchelton-Scott. Che oltre ai vertici ha cambiato anche le bici, passando a Bianchi.

Dottor Riba centro IRR, Brent Copeland
Le visite si sono svolte presso il Centro IRR del dottor Riba, scelto da Brent Copeland
Dottor Riba centro IRR, Brent Copeland
Il dottor Riba del Centro IRR e Brent Copeland

«Il 2020 – prosegue Yates – è stato un anno storto, ma sapevamo i rischi che correvamo per continuare a correre. Al Giro ero in grandissima forma, ma non è andata bene. Vediamo cosa offre l’anno prossimo e magari sarò di ritorno. Abbiamo visto il percorso del Tour, aspettiamo quello del Giro. Torno qui sempre volentieri, perché amo le gare che fate, la gente e la cultura che si respira qui».

Il discorso va poi avanti parlando di quanto sarà strano ed emozionante correre contro suo fratello Adam. E poi anche di Ganna, visto che lo stesso Simon in passato era un inseguitore…