Veloplus è un’azienda lombarda da sempre riconosciuta per i capi custom, con una buona tecnica e con un rapporto ottimale tra qualità e prezzo. Ma nell’ultimo biennio qualcosa è cambiato e il marchio brianzolo punta in alto.
Abbiamo provato due capi da considerare tra i bestseller della collezione Veloplus, ovvero la salopette Gotham 2.0 e la maglia Vienna. Sono capi tecnici che discendono in modo diretto da quelli usati dai pro’, ma anche dall’esperienza sul campo di Matteo Spreafico.
Un’azienda di famiglia
«Veloplus è l’azienda di famiglia – ci racconta Matteo Spreafico – un aspetto che da un lato può essere un freno, ma che porta anche una serie di vantaggi da sfruttare. Facciamo parte del tessuto industriale brianzolo, fatto da grandi aziende e da tante piccole/medie imprese gestite in modo diretto dalle famiglie, abituate a prendere decisioni in fretta. Attraverso alcune operazioni, ad esempio la creazione di uno nuovo sito internet, la vendita online e la produzione di capi non solo personalizzabili, abbiamo ampliato le vendite, facendo conoscere il brand anche oltre confine.
«Si cerca di avere una crescita costante, senza fare il passo più lungo della gamba – continua Spreafico – tenendo fede ad una produzione tutta Made in Italy. E’ strategica la collaborazione con una tessitura brianzola che ci permette di creare una sinergia importante».
La vetrina del Team Corratec-Selle Italia
«La sponsorizzazione del team professionistico e la sua partecipazione al Giro d’Italia – prosegue Matteo Spreafico – ha innescato un vero e proprio boost di interesse nei confronti di Veloplus. Era ed è il nostro obiettivo, oltre naturalmente ad una collaborazione che deve avere anche dei risvolti in termini di sviluppo dei capi».
La salopette Gotham 2.0
E’ la salopette Veloplus creata a braccetto con i pro e presenta una serie di dettagli ricercati. Il primo è quello relativo al tessuto ed alla costruzione. La salopette è ergonomica e traspirante, avvolgente e molto stabile nelle diverse posizioni. Inoltre è stata costruita attorno al fondello. L’imbottitura (Progressive Road Man) è la medesima usata dai pro’, pensata per le lunghe distanze e per le tante ore in sella.
Il fondo gamba ha gli inserti grippanti posizionati solo in alcuni punti. Così facendo si ottiene un comfort elevato, un sostegno adeguato, ma non si influisce in modo negativo sull’accumulo di calore e sudore. Le bretelle hanno un’elasticità marcata e hanno il taglio vivo. La pannellatura sulla schiena e nella zona addominale ha un tessuto che allarga la propria trama una volta che la salopette viene indossata. Significa che il sudore viene espulso.
La maglia Vienna
Adotta un pool di tessuti ultraleggeri abbinati tra loro. E’ un indumento tecnico che adotta una costruzione complessa. Le maniche sono a taglio vivo, costruite grazie ad un tessuto molto compatto nella trama e sottile al tempo stesso.
La parte frontale e la pannellatura sulla schiena sono diverse e differenziate tra loro. Davanti è molto elastica con un tessuto che ha dei microfori, mentre il girovita è compatto, ha una fascia elasticizzata di 4 centimetri con dei piccoli inserti in gel. Sulla schiena i fori hanno un diametro maggiore, il tessuto è si elastico, ma ha anche un peso maggiore. L’obiettivo è di sostenere le tasche e non sfarfallare quando si è in posizione bassa sul manubrio. Le tasche sono tre orizzontali, con le due laterali ribassate, più una quarta centrale con la zip.
Le nostre considerazioni
Questo kit di Veloplus non è esagerato nella compressione, è morbido dove serve ed è piacevole la sensazione che trasmette sulla pelle. La maglia si inumidisce appena, dopo una salita lunga e quando la temperatura è alta. Non si appiccica alla pelle e si asciuga in un amen. Le tasche sono capienti per contenere le tante cose che servono per un fare “una distanza”. Una nota di merito anche al disegno del colletto, che si abbassa nella parte davanti, ma tende sempre a tenere la zip lontano dalla pelle.
La salopette Gotham 2.0 è quel capo che può fare la differenza nell’economia della prestazione, per comfort e sostegno. Quando è indossata sembra un blocco unico con le cosce, i glutei e quella sezione perianale dove è fondamentale che la salopette rimanga attaccata al corpo. La costruzione del fondo gamba è differenziata è con il taglio vivo è di quelli che non scivola verso l’alto. Da notare inoltre, che abbiamo provato una taglia small, con una lunghezza media della gamba, lunghezza che può essere personalizzata (in fase di confezionamento) in base alle taglie e alle necessità.
E poi il fondello, un gran bel prodotto. Ai lati e davanti è scaricato, ma al tempo stesso non tende a fare la “sacca vuota” e rimane costantemente fresco. Al centro è parecchio sostenuto, pieno, ma si adatta facilmente alle forme del ciclista e al suo modo di pedalare, oltre a stoppare le vibrazioni.