Cannondale Topstone, c’è anche la versione in alluminio

16.06.2022
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Prende forma dalla piattaforma Topstone già esistente e sfrutta le conoscenze di Cannondale nell’applicazione dell’alluminio in ambito ciclistico. Arriva la Cannondale Topstone con telaio in lega, una bicicletta gravel che punta a soddisfare gli amanti del viaggio, ma anche chi usa la bicicletta per gli spostamenti quotidiani in città e nell’hinterland. Vediamo i dettagli principali.

La versione LTD
La versione LTD

Topstone, capostipite tra le gravel

Il progetto Topstone nasce con l’obiettivo preciso di essere una bicicletta gravel, prima di tutto il resto e nel senso puro del termine. La bicicletta diventa uno strumento e una compagna per il viaggio, l’esplorazione anche attraverso le strade sterrate e meno frequentate, ma senza dimenticare l’asfalto, capace di soddisfare quel senso di libertà che solo la bicicletta sa dare.

La Topstone è anche una bicicletta votata all’endurance. Il bikepacking è parte integrante di questo viaggio e della Cannondale Topstone; lo spazio per montare borse e supporti è davvero tanto. Non è una bici sviluppata per le competizioni: per le gare gravel c’è la SuperSix Evo SE.

Come è fatta

Ha un telaio in alluminio leggero e di matrice SmartForm C2. La forcella è full carbon, foderi e stelo sono completamente in fibra composita. A prescindere dalla taglia e dall’allestimento, la Cannondale Topstone adotta le geometria OutFront, soluzione che permette di avere una bicicletta comoda, stabile ed efficiente sullo sterrato. Ne è un esempio proprio la forcella, con un rake di 55 millimetri: tradotto, ha una notevole apertura verso l’avantreno.

La zona del piantone e del reggisella è compatibile con i dropper-post con diametro da 27,2 millimetri. E poi c’è la parte dedicata alla connessione e alla tecnologia. E’ previsto il sensore alla ruota, configurabile con l’app di Cannondale ed è compatibile con il paccheeto SmartSense. Quest’ultimo è stato presentato in occasione del lancio della nuova Synapse.

La Topstone in alluminio ha lo spazio per supportare pneumatici fino a 45 millimetri di sezione (diventano 40 se vengono utilizzati i parafanghi). Proprio dalla Synapse riprende anche la soluzione tecnica che prevede le calotte esterne del movimento centrale BSA, che offrono una maggiore facilità di manutenzione.

Taglie, allestimenti e prezzi

Le misure disponibili sono cinque: XS, SM e MD, L e XL. Cinque sono anche le versioni: LTD (2849 euro), Topstone 1 (2449 euro) e 2 (2199), oltre agli allestimenti 3 (1749 euro) e 4 (1499). Tutte le biciclette prevedono il montaggio di base con le ruote 700×37.

Cannondale

La Cannondale SystemSix Carbon Ultegra 2022

19.05.2022
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E’ stata definita la bicicletta aerodinamica più veloce, tra quelle utilizzate per le corse in linea e che rispettano a pieno le normative UCI. Il telaio è un monoscocca in carbonio costruito con fibra BallisTec e la versione Carbon 2022 adotta il manubrio integrato Cannondale SystemBar. E poi c’è quella app che permette di sfruttare alcuni servizi non secondari, applicazione aggiornata in occasione del lancio della nuova Synapse ed estesa a tutta la gamma. Vediamo i dettagli principali.

Magnus Cort Nielsen, utilizzatore della SystemSix
Magnus Cort Nielsen, utilizzatore della SystemSix

SystemSix, la bici aerodinamica

Il progetto SystemSix rappresenta da sempre innovazione ed estremizzazione, un fattore quest’ultimo che non si riferisce al solo design, ma anche alle tecnologie costruttive utilizzate nel percorso di questa bicicletta.

La prima Cannondale SystemSix combinava le tubazioni in carbonio a quelle in alluminio Alcoa e per molti corridori dell’epoca Saeco è ancora oggi un riferimento in fatto di performance tecnica.

La SystemSix di oggi è molto differente ed è una bicicletta aerodinamica che deve essere prima di tutto efficiente e veloce.

La zona dello sterzo e dell’innesto della forcella
La zona dello sterzo e dell’innesto della forcella

Per corridori potenti

Muscolosa, massiccia e con profilati voluminosi, in questo modo si presenta la SystemSix, con dei foderi obliqui ribassati e tutte le tubazioni marcatamente aero. Le taglie disponibili sono sette, dalla 47, fino ad arrivare alla 62 e a prescindere dall’allestimento ogni misura è caratterizzata da valori di reach e stack contenuti.

Lo si nota anche al primo sguardo, la bicicletta risulta compatta ed aggressiva, con un passo contenuto e il carro posteriore corto. Non parliamo di una bicicletta che è una novità in senso assoluto: è presente nel catalogo già da qualche anno, ma stagione dopo stagione rimane un esempio emulato da molti.

La versione Carbon Ultegra 2022

E’ disponibile con la colorazione candy red (quella delle foto), oppure black pearl (che combina anche il silver), con le ruote Vision SC55 tubeless ready.

Ha la trasmissione meccanica a 11 rapporti, Shimano Ultegra e utilizza il manubrio Cannondale HollowGram SystemBar. E’ una sorta di semi-integrato, con il manubrio in carbonio e lo stem in alluminio.

Anche la guarnitura è Cannondale ed è il modello HollowGram con le corone 52-36. il prezzo di listino di questo pacchetto è di 5.699 euro.

Cannondale

Cannondale per l’ambiente, con borracce 100% compostabili

07.05.2022
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Cannondale ha recentemente introdotto e presentato delle nuove borracce 100% compostabili che il team WorldTour EF Education EasyPost già impiega in gara a partire dal corrente Giro d’Italia, mentre la squadra femminile EF Education TIBCO-SVB inizierà ad utilizzarle poco dopo l’Itzulia, la breve corsa a tappe spagnola in programma dal 13 al 15 maggio.

Cercare di ridurre al minimo l’impatto ambientale è considerata un’assoluta priorità in Cannondale. E farlo davvero, e bene, implica comprendere quali sono i nostri effetti sull’ambiente, e dove si verificano. Ogni anno, nel corso della stagione ciclistica vengono utilizzate dal gruppo circa 630.000 borracce: e tra queste, ben 70.000 vengono impiegate nei soli Grandi Giri. Pensate, solamente il “gruppo EF Education”, sia la squadra maschile quanto quella femminile, ne consumano 34.000! Molte di queste borracce vengono poi utilizzate solo una volta e poi gettate. E oggi Cannondale, per ottenere una soluzione più sostenibile, vuole invertire questo status, utilizzando per la realizzazione delle proprie borracce materiali completamente compostabili.

Le nuove borracce 100% compostabili hanno un tempo di smaltimento di 3-4 mesi
Le nuove borracce 100% compostabili hanno un tempo di smaltimento di 3-4 mesi

Una borraccia per il WorldTour?

Le nuove borracce Cannondale sono prodotte mediante l’impiego di materiali di origine vegetale, con la valvola, il tappo e il “corpo” della bottiglia interamente in materiale compostabile, dunque privo di plastificanti, di metalli pesanti e BPA. La borraccia, in quanto rifiuto verde, si decompone in appena 3 mesi: e questo avviene in un sistema di compostaggio industriale una volta esposta a microrganismi, al calore e all’umidità (questo processo è certificato dagli standard europei di compostaggio EN13242). Qualora invece si dovessero smaltire ad esempio a casa, ci vorranno circa 10-12 mesi a causa della variabilità dei sistemi di compostaggio domestici. 

Le nuove borracce 100% compostabili hanno debuttato al Giro d’Italia
Le nuove borracce 100% compostabili hanno debuttato al Giro d’Italia

Merita infine di essere segnalato che questa nuova borraccia Cannondale non sarà venduta al pubblico, e che nel suo continuo sforzo per contribuire a creare un futuro sempre più sostenibile per le corse professionistiche, Cannondale aprirà questa innovazione e la licenza all’intero WorldTour e delle altre corse a partire dalla stagione 2023.

Cannondale

Cannondale Topstone, la nuova generazione gravel non ha limiti

05.04.2022
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Cannondale presenta la nuova generazione Topstone. Design accattivante e linee uniche sono il mix che ha dato alla luce il nuovo modello dedicato al gravel della casa statunitense. Un innovativo concetto che abbatte ogni limite per le due ruote e apre le porte a un utilizzo senza restrizioni di nessun tipo. 

Dal bikepacking alla performance più pura, questa nuova gamma di Topstone è pronta a conquistare il cuore dei ciclisti più audaci. E’ infatti compatibile con borse e ha le predisposizioni per installare gli accessori necessari per l’allestimento dell’attrezzatura per affrontare viaggi lunghi e avventurosi.

Geometria migliorata

La Topstone Carbon vanta una geometria affidabile e migliorata. La guida è fluida e facilmente governabile grazie alle sue caratteristiche tecniche versatili. Una di queste è sicuramente la sospensione Kingpin di Cannondale. Completamente ridisegnata, nel processo di riprogettazione ha infatti perso 100 gr, implementando una struttura più resistente e più snella di prima.

La Kingpin è in grado di assorbe urti e vibrazioni senza il peso e la complessità di ammortizzatori o molle. Il funzionamento è infatti nel carro posteriore che permette al telaio di flettersi. Il risultato è una bici confortevole su ogni terreno e sconnessione ed è in grado di affrontare percorsi impervi come mai prima. A completare le migliorie della geometria ci sono le altezze maggiori di standover e movimento centrale che donano un migliore controllo durante la guida. 

La geometria è stata migliorata sotto molti aspetti grazie alla riprogettazione totale
La geometria è stata migliorata sotto molti aspetti grazie alla riprogettazione totale

Allestimento top

Se si pensa a Cannondale non si può non pensare alla Lefty Oliver. Il monobraccio è una delle caratteristiche uniche dell’azienda statunitense che crea un valore aggiunto sotto il punto di vista delle prestazioni ed estetica. Una forcella sotto certi aspetti tra le più fluide e con un inserimento in curva tra i più dinamici sul mercato. Disponibile anche nella versione con forcella a doppia forca classica.

Le ruote sono da 700 con un alloggio per gli pneumatici che arriva ad ospitare dino a 45mm. E’ inoltre compatibile con ruote da 27,5″ x 2,1″ per affrontare anche terreni molto sconnessi con una stabilità maggiore. I mozzi delle ruote hanno un passo standard e il movimento centrale è BSA filettato. Sul tubo obliquo è presente uno StrapRack per poter portare con se un kit multi-attrezzo per ogni tipo di manutenzione ed emergenza durante le proprie uscite in sella. 

Questo modello è stato concepito per essere dinamico ma anche confortevole nei viaggi di bikepacking
Questo modello è stato concepito per essere dinamico ma anche confortevole nei viaggi di bikepacking

Tecnologia intelligente

Nella versione Topstone Carbon è disponibile lo SmartSense. Un sistema intelligente di luci e radar di Cannondale che comunica con il ciclista, la bici e l’ambiente circostante ed è alimentato da un’unica batteria. La sicurezza è un altro aspetto molto curato in questo modello. Con questi dispositivi infatti si ha una visibilità incrementata e di serie per affrontare percorsi al crepuscolo o in notturna in totale sicurezza.

Tra i vari allestimenti è possibile selezionarla con reggisella telescopico di 27,2 mm per avere un maggior controllo nelle discese più ripide. Sul mozzo anteriore è presente un sensore integrato che dialoga con l’app di Cannondale per il trasferimento di dati utili derivati dall’utilizzo della bici. 

Versioni e prezzo

La gamma Topstone vede nel catalogo di lancio dodici differenti allestimenti e relativi prezzi. Tutti i modelli sono consultabili sul sito. Le taglie vanno da XS a XL. SmartSense sarà presente sui modelli in carbonio 1 RLE, 2 L e 3 L. I prezzi vanno dal modello Topstone 4 a 1400 euro fino al top di gamma Topstone Carbon 1 RLE a 8.999 euro. 

Cannondale

SuperSix Evo fra cross e gravel: trovate le differenze

29.03.2022
7 min
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Cannondale è una delle pochissime aziende a proporre lo stesso framekit (SuperSix) con una doppia configurazione e vocazione. Questi due fattori sono decisivi per categorizzare la bicicletta, per capirne il carattere, le performance e contestualizzare il prodotto nel suo ambiente ideale. La componentistica cambia il mezzo? Di sicuro, ma i feedback sono tutt’altro che banali e meritano di essere approfonditi.

Evo CX, quella per il cross

L’abbiamo provata a fondo nel corso dei mesi di dicembre e gennaio, non di rado l’abbiamo portata a gareggiare sui campi di ciclocross. Si tratta di una bicicletta eccellente sotto tanti punti di vista, che potrebbe ulteriormente migliorare alcune sue caratteristiche con un allestimento maggiormente race. E’ comunque leggera, grazie ad un telaio e ad una forcella che, anche senza il carbonio HM, fanno segnare dei valori di peso molto interessanti. E’ reattiva e davvero agile, tutte caratteristiche apprezzabili nel fango e non solo.

Silvia Persico in azione ai tricolori di ciclocross, che ha vinto con la versione CX
Silvia Persico in azione ai tricolori di ciclocross, che ha vinto con la versione CX

Allestimento e dettagli

La componentistica parte dalla trasmissione Sram Force 1×11 con guarnitura Cannondale in alluminio, cockpit Cannondale in lega e sella Fabric. Le ruote hanno i cerchi DTSwiss in alluminio, ma con mozzi Formula. Le gomme sono Vittoria da 33.

Abbiamo rilevato un valore alla bilancia di 8,3 chilogrammi: poco per essere una bici da cx e semplice da alleggerire (anche senza svenarsi). La ruota posteriore ha una campanatura specifica per questa piattaforma, spostata di 6 millimetri rispetto alle ruote e raggiature standard (comune anche alla SE). Montare una ruota tradizionale è possibile, ma risulterebbe completamente disassata rispetto al tubo del piantone. Inoltre è una delle bici da ciclocross che dà il via in maniera ufficiale alla “grande spaziatura” tra tubi (del carro e della forcella) e pneumatici. Il suo prezzo di listino attuale si attesta a 4.499 euro.

La SE per il gravel

E’ quella destinata al gravel e permetteteci la considerazione: “gravel racing” senza dubbi. Lo dicono il telaio, il design e lo shape delle tubazioni, così come le taglie e le geometrie. Rispetto alla sorella CX, cambia completamente l’allestimento e così anche le prestazioni una volta messa in carreggiata, su asfalto, oppure offroad. La doppia corona davanti e tutto il comparto ruote fanno una grande differenza.

La SE, l’abbiamo portata anche sui campi gara
La SE, l’abbiamo portata anche sui campi gara

La componentistica della Evo SE

La trasmissione è Sram, modello Rival AXS a 12 rapporti con doppia corona anteriore. In molte situazioni, proprio la doppia corona gli permette di essere al pari di una bici endurance e considerando la bontà complessiva del prodotto, anche superiore e più versatile. Ha il 46-33 davanti (40 denti invece per la corona della CX) e un pacco pignoni a 12 speed 10-36, una soluzione che permette di andare quasi ovunque e gestendo lo sforzo.

Molto buono l’abbinamento ruote/pneumatici (DT Swiss 1600 Spline tubeless ready e gomme Vittoria Terreno Dry TNT da 40), decisamente scorrevole, sostanzioso ed affidabile, adatto anche ai contesti ambientali esigenti. Come per la versione CX, è possibile montare coperture fino a 45 millimetri di sezione, senza sacrificare la luce di passaggio della ruota. La sella è la Prologo Dimension 143, piuttosto corsaiola. Il prezzo di listino è di 4.999 euro e abbiamo rilevato un peso di 8,7 chilogrammi.

Confronto e feedback

Riteniamo la Cannondale SuperSix Evo in entrambe le versioni, una bicicletta da gara e a tratti una buona bici road che veste i panni off-road. E’ ovvio che le quote geometriche, in particolare l’apertura frontale, fanno una grossa differenza nella guida, ma è pur vero che questa bicicletta invita a spingere, a guidare ed essere veloci anche sullo sterrato. Il binomio tra l’angolo dello sterzo e l’off-set pronunciato della forcella, sono un vantaggio che porta tanta stabilità e sicurezza nelle fasi di guida aggressiva. In velocità e sullo sconnesso le gomme fanno la differenza.

Cannondale SuperSix EVO SE
Cannondale SuperSix EVO SE

Gomme da 40 e DNA race

Può sembrare un’affermazione banale, ma che porta a fare delle considerazioni ad ampio spettro. Questa Cannondale è una bici aggressiva e talvolta una gomma da 33 (quella specifica per il ciclocross) può diventare un limite. Bisogna essere abituati ai colpi che si prendono nella disciplina del cx, saper gestire le pressioni basse dei tubolari e dei tubeless è necessario capire lo scivolamento della bici sul viscido.

La gomma da 40 in dotazione alla versione SE può essere un vantaggio, perché ha un potere ammortizzante maggiore ed ha un range di personalizzazione maggiore, rispetto ad una da 33. Inoltre aggiunge quella dose di comfort; quando si dice che il “comfort va a favore della performance”. E poi le ruote DT Swiss con mozzi Spline, se pur in alluminio, sono valide e molto versatili. La gomma panciuta aiuta quando si è veloci e la trasmissione della SE aiuta a prendere velocità.

Doppia davanti, buona per tutto

Con tutta probabilità la SE diventa utilizzabile e gratificante su strada (con le gomme adeguate), nel ciclocross (con gli pneumatici adatti) e ovviamente nel gravel. Una versatilità che è merito anche della trasmissione. Abbiamo portato la SE nei tre diversi ambienti, sì anche nel ciclocross.

Il plateau da 46 non è semplice da tirare nei tracciati duri, ma i 12 rapporti aiutano e non poco, così come lo “scarico” di una corona da 33. Si può sfruttare molto bene una linea catena di buon livello, soprattutto per i rapporti centrali. In molti casi si può sfruttare solo la deragliata, risparmiando le cambiate del retrotreno. Non è da sottovalutare, considerando quanto in fretta si consumano i pignoni con l’utilizzo sullo sterrato.

In conclusione

Al di là delle preferenze soggettive e legate ad un utilizzo specifico, la SE è una sorta di bici che va bene per fare tutto, facendolo bene. Questa sua caratteristica conferma che la piattaforma SuperSix Evo di Cannondale è azzeccata e diventa un riferimento per chi vuole una bici race e non si vuole distaccare in maniera eccessiva dal segmento road. Anche i due prezzi di listino, molto vicini tra loro, danno modo di discutere ed argomentare a 360° le diverse scelte, fatte in base alla volontà di utilizzo e pieno sfruttamento delle potenzialità della bicicletta.

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New Cannondale Synapse, ridefinita la endurance bike

18.01.2022
7 min
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Cannondale Synapse non cambia pelle, ma ancora una volta ridefinisce gli standard del percorso evolutivo delle endurance bike. La versatilità è al centro del progetto: una sorta di all-round? In un certo senso è così. Segue il fil rouge aerodinamico, comune alla piattaforma SuperSix Evo e alla SystemSix. Ma c’è di più, perché questa bicicletta apre il segmento ad un concept di integrazione tecnologica e di sicurezza attiva, identificabile con il nome di SmartSense Technology. Luci e radar, sensori e una nuova app che aiuta a gestire il sistema. Entriamo nel dettaglio.

Telaio e forcella full carbon

Il telaio e la forcella sono completamente in carbonio e monoscocca. Il tessuto non è in alto modulo, è previsto il modulo standard, comunque con un peso specifico ridotto, in considerazione della categoria di applicazione. Per intenderci, la matrice delle pelli composite è la medesima utilizzata per la piattaforma gravel SuperSix Evo CX ed SE. Inoltre c’è da considerare la costruzione proporzionale di ogni taglia. Significa che la misura S, ad esempio rispetto alla L, pur adottando lo stesso carbonio, ha un diverso orientamento delle pezze di carbonio (ovviamente anche la quantità). Questo si traduce in un feeling equilibrato dalla misura, dalla più piccola a quella più grande.

Soluzione che dicono molto

  • La possibilità di montare coperture fino a 35 millimetri di sezione, anche con ruote dal cerchio extra wide (particolarmente largo e spanciato). Gli allestimenti prevedono le gomme da 30.
  • Il retrotreno e la forcella hanno delle asole d’ingaggio per i parafanghi ed eventuali supporti per le borse. Una piccola bag può essere montata anche sull’orizzontale.
  • Tre portaporraccia. Due classici all’interno del triangolo principale, uno “gravel style” sotto l’obliquo.
  • Rimane l’inserzione ribassata dei foderi obliqui, ma la combinazione tra questi ultimi e quelli bassi orizzontali offre dei vantaggi in termini di assorbimento e trazione, anche e soprattutto sullo sterrato. Anche la forma dei profilati influisce su questa tipologia di risposte.
  • C’è il ritorno alla scatola del movimento centrale larga 68 millimetri e con le calotte esterne, soluzione voluta per aumentare la facilità di pulizia e manutenzione. Il BB non prevede la soluzione Ai asimmetrica.
  • Il seat-post è tondo, con 27,2 millimetri di diametro.
  • I forcellini posteriori e quelli della forcella, pur supportando i perni di matrice SpeedRelease, non sono aperti nel punto di ingresso del perno.
  • Tutti gli allestimenti hanno le ruote standard da 700c, con le coperture da 30 di sezione.

E poi c’è SmartSense

Se è vero che l’argomento della sicurezza è attuale e dibattuto, è pur vero sottolineare che sviluppare un sistema attivo per il ciclista non è così semplice ed immediato. Non è solo una questione tecnica (ma anche di cultura). Se però è la bicicletta ad integrare una sorta di “safety packet”, l’approccio può cambiare. La Cannondale Synapse è dotata dello SmartSense, sviluppato sulla base (e con la collaborazione) del progetto Garmin Varia Radar, con l’aggiunta della luce frontale Lezyne da 350 Lumen. Nella sua totalità, esso è composto da un battery pack, posizionato alla base del tubo obliquo. E’ una batteria ricaricabile che all’occorrenza viene rimossa e diventa un power bank. SmartSense comunica con la luce posteriore che a sua volta integra il radar. Esso si interfaccia con il sensore del manubrio (oppure con il device) e comunica l’avvicinamento (da dietro) dei veicoli.

La nuova app

E poi c’è la nuova app di Cannondale, facile ed intuitiva, che permette di accendere e personalizzare il sistema nelle sue funzioni. Un altro dettaglio interessante da sottolineare, relativo alla sicurezza ma che esula dallo SmartSense, è la presenza della vernice rifrangente sui foderi obliqui posteriori. Qui si aggiunge anche la bandella che si illumina quando è colpita da un fascio di luce, applicata sui bordi degli pneumatici.

La schermata di apertura dell’app di Cannondale
La schermata di apertura dell’app di Cannondale

Taglie, allestimenti e prezzi

Le taglie disponibili sono 6: 48, 51 e 54, 56, 58 e 61. da notare che le prime due hanno una forcella con un rake di 55 millimetri, mentre le restati adottano una forca da 45. Dalla misura più piccola alla più grande, lo scostamento di passo è inferiore ai 3 centimetri. Addirittura la taglia 54 è quella con il passo più corto, segno di una grande ricerca nello sviluppo delle geometrie e delle loro proporzioni.

  • Cannondale Synapse Carbon 1 RLE (acronimo di Radar, Light e Electronic Shifting) che ha un prezzo di listino di 8.999 euro. Ha in dotazione la trasmissione Shimano Dura Ace a 12v, con il doppio plateau anteriore. Le ruote sono le HollowGram SL TR in carbonio, con cerchio da 45. questo allestimento ha inoltre il cockpit Cannondale SystemBar Save.
  • Synapse Carbon 2 RLE, a 5.999 euro. Il suo allestimento parte dalla trasmissione Shimano Ultegra a 12v, sempre con la doppia corona. Le ruote previste sono le Fulcrum Rapid Red.
  • L’allestimento 2 RL scende a 4.499 euro (quella che vedete nelle immagini). C’é l’Ultegra meccanico a 11 velocità, sempre con le ruote Fulcrum tubeless ready e come per la precedente le combinazioni cromatiche disponibili sono due.
  • E poi la versione 3 L a 3.499 euro. Di base prevede solo la luce anteriore, ma è possibile integrare il pacchetto SmartSense nella sua completezza. Questa Cannondale Synapse ha la trasmissione 105 e le ruote con un blend tra mozzi formula e cerchi in alluminio RD.

Le prime impressioni

Abbiamo provato la taglia 54 con l’allestimento 2 RL, ovvero con il pacchetto SmartSense completo e trasmissione meccanica. Questa nuova Synapse è vero e proprio “giocattolo”, perché ha un’agilità che non ti aspetti da una bici del genere e un comfort di marcia che oggi si trova principalmente sulle gravel. Però c’è il vantaggio di avere delle gomme radiali e una compattezza del mezzo ampiamente sfruttabile in diverse situazioni.

Sicuramente è una bicicletta votata al piacere del viaggio e pensata per la comodità, senza estremizzazioni verso la leggerezza, la briosità e la rigidità. Lo SmartSense è un valore aggiunto non da poco, semplice da usare, da customizzare e da interfacciare con la app. Inoltre è davvero facile imparare ad usare questo sistema e poterlo sfruttare al pieno delle sue funzioni e anche questo fattore non è un dettaglio.

La Cannondale SuperSix EVO del Team FAS messa alla frusta

06.12.2021
6 min
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Questo progetto è la conferma che il ciclocross e il gravel racing possono convivere e condividere una sola bicicletta. La Cannondale SuperSix EVO CX è la versione dedicata agli specialisti del cx, grazie ad un allestimento dedicato e a geometrie (nominate OutFront) che hanno poco da invidiare alle biciclette “cx only” e di sicuro non è un mezzo pensato nell’ottica del bikepacking. Il frame-kit è in comune con la versione SE (gravel) ed è la bici utilizzata in gara da quest’anno dalle ragazze della FAS Airport Services, sponda nel cross della Valcar&Travel Services, su cui corrono quindi Eva Lechner, Alice Maria Arzuffi, Silvia Persico e Lucia Bramati. Entriamo nello specifico del test.

L’angolazione dell’immagine permette di vedere anche le forme delle tubazioni
L’angolazione dell’immagine permette di vedere anche le forme delle tubazioni

SuperSix EVO CX, le sue peculiarità

Il telaio si basa sulla costruzione monoscocca ed è full carbon. Non utilizza il tessuto composito in alto modulo (HM), ma quello standard. L’impatto estetico e il design nel suo complesso, unito allo shape delle tubazioni, ricorda da vicino la sorella stradale Cannondale SuperSix Evo.

I profilati sono voluminosi, mai eccessivi, con un avantreno più muscoloso e un posteriore più “sottile”, un abbinamento mai banale e gratificante. Siamo nel ciclocross e il concept risulta moderno. I tubi hanno la sezione frontale arrotondata (soluzione mutuata dalla versione road), mentre il lato che non impatta nello spazio ha il profilo tronco.

Il fango blocca la ruota? Problema risolto

E poi c’è il carro ribassato, con l’innesto allargato dei foderi obliqui. Tradotto: tanto spazio tra i due pendenti e la gomma. L’ampia luce di passaggio c’é anche nel comparto anteriore, nella forcella (tutta in carbonio). Davanti e dietro scorrono pneumatici fino a 45c di sezione (mica male, pensando ai tracciati con tanto fango e alle gomme larghe che si usano nel gravel). Rimanendo in questa parte della bici e sempre in merito alla forca, ha un rake di 5,5 centimetri: aperto.

In un certo senso contrasta con l’angolo dello sterzo che è piuttosto chiuso (e infatti, la faccia e lo sguardo sono sempre perpendicolari allo sterzo, un bel vantaggio per chi ama la bici reattiva sull’avantreno). Ovviamente la considerazione è da rapportare taglia per taglia. Questa combinazione però, ha dei vantaggi in termini di guidabilità nello stretto e in fatto di stabilità.

Cinque taglie, dalla 46 alla 58

Qui entrano in gioco anche i foderi bassi del retrotreno che adottano il protocollo Save: sono muscolosi e molto corti (solo 42,2 centimetri) sagomati e asimmetrici, dissipano a dovere e si innestano nella scatola del movimento centrale che è larga 83 millimetri. La guarnitura One è in alluminio con perno da 30 di diametro.

La Cannondale SuperSix EVO CX è disponibile in cinque taglie, dalla 46 alla 58, tutte con ruote da 700c. L’allestimento è uno, così come l’accostamento dei colori. Il prezzo di listino è di 4.199 euro.

Le nostre impressioni

Non abbiamo avuto modo di testare la Cannondale SuperSix EVO SE, “solo” la cx in questione, sta di fatto che questa bicicletta ha un carattere racing e non fa nulla per nasconderlo. Race certo, ma con un approccio molto moderno, dove l’estremizzazione della rigidità diventa un limite.

E’ leggera, perché 8,3 chilogrammi (8,27 per la precisione e abbiamo provato la taglia 51) sono pochi, anche in considerazione dell’allestimento (e si può limare ancora molto), è agile davanti ed è parecchio veloce nei cambi di direzione. E’ una bella arma da sfruttare nei passaggi stretti e in quei punti che assomigliano più a singletrack, che non a fettucciati.

Leggera, ma non nervosa

Nonostante questo, non l’abbiamo “sentita” eccessivamente rigida, anzi, la sua capacità di copiare il terreno è un fattore da capire prima e da sfruttare poi. Anche il carro segue questa sorta di fil rouge, deciso nelle forme e mai eccessivamente brioso nelle risposte: il comfort ne guadagna.

Molto buono a nostro parere il valore dell’altezza del movimento centrale da terra: 28 centimetri (28,2 per la misura più grande). I valori di reach e stack sono in linea con le taglie, considerando i moderni sviluppi che prevedono attacchi manubrio ridotti. Questo non è un fattore secondario, che facilità la scelta della taglia più consona anche a chi arriva dalla strada e dal gravel puro.

Noi l’abbiamo testata e messa sotto torchio alla nostra maniera, ma ora sentiamo chi la bicicletta la utilizza nel contesto agonistico di primo piano.

Eva Lechner (a sinistra) con la SuperSix Evo CX
Eva Lechner (a sinistra) con la SuperSix Evo CX

Una 51 per Eva Lechner

Eva Lechner: «Mi trovo davvero bene e non lo dico solo perché è la bicicletta del team. Fin da subito ho avuto delle ottime sensazioni di guida di fitting ottimale in sella. Uno dei grossi vantaggi è il suo peso ridotto, al tempo stesso è stabile. Per darvi un riferimento, io utilizzo una taglia 51 e nella configurazione gara uso i tubolari: dico questo perché anche la geometria e la componentistica sono importanti».

La Persico al Trofeo Guerciotti 2021
La Persico al Trofeo Guerciotti 2021

Persico: «La più reattiva»

«Utilizzo Cannondale da cinque anni – spiega Silvia Persico – per me è una bella fortuna, perché le bici sono belle e performanti. A mio parere, questa SuperSix EVO CX  è la più reattiva della gamma. Sotto alcuni punti di vista è superiore anche alla SuperX che utilizzavo l’anno scorso. E’ molto briosa, reattiva e veloce. Tenete presente che in allenamento uso le gomme con la camera d’aria, mentre in gara i tubolari. La vedo anche in un contesto gravel racing, anche se onestamente non ho dei riferimenti precisi, in riferimento a questa categoria di bici».

Cannondale SuperSix Evo Neo: la grinta non manca

29.11.2021
3 min
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Cannondale presenta la SuperSix Evo Neo, la e-bike che mantiene tutte le caratteristiche della sua gemella a trazione muscolare. Una bici nata per correre che ora può essere goduta appieno da tutti gli amanti del ciclismo. Le e-bike spopolano e rendono lo sport che amiamo alla portata di tutti. I passi in avanti fatti nello sviluppo di questi mezzi sono incredibili. All’inizio soffrivano del peso aggiuntivo che comportava l’aver un motore che garantiva una spinta continua.

La SuperSix Evo Neo mantiene l’aggressività e la prestazione della gemella a trazione muscolare
Il motore è nel mozzo posteriore per scaricare meglio la potenza a terra

Nata per correre

La SuperSix Evo Neo è una bici nata per correre ed essere performante su tutti i terreni. Una bicicletta aerodinamica e pronta a fendere l’aria con la struttura Ballis Tech. Il motore è fornito da Ebikemotion, con la particolarità di poter essere settato comodamente dall’applicazione per smartphone. Il bottone sul tubo orizzontale fornisce una rapida selezione delle informazioni base (stato della batteria, modalità di erogazione).

La batteria si trova nel tubo obliquo ed è integrabile con un battery extender che porta l’autonomia a 460 Watt ora per dei giri che possono superare tranquillamente i 100 chilometri. Il motore, l’X35 di Ebikemotion, si trova nel mozzo posteriore con un peso di 3,5 chili. L’erogazione è fluida e non intacca la pedalata. Superato il limite imposto dalla legge dei 25 chilometri orari la pedalata assistita cessa la sua funzione.

E’ possibile aggiungere una ricarica extra grazie ad un battery extender che alimenta la batteria nel movimento centrale
E’ possibile aggiungere una ricarica extra grazie ad un battery extender

Facile da guidare

«Passati i primi chilometri – ci dice Simone Maltagliati marketing manager di Cannondale Italia – l’adattamento è naturale. La particolarità è dovuta al fatto che con il motore nel mozzo posteriore la bici ha il peso spostato in quella direzione. Si fa presto l’abitudine ed in più la comodità di avere l’erogazione del motore direttamente sulla ruota posteriore migliora il trasferimento della potenza a terra».

«La bici si adatta alle esigenze di tutti – prosegue Maltagliati – io stesso l’ho usata con amici molto più allenati di me e mi ha permesso di stare al loro ritmo senza rallentarli. Il problema principale delle e-bike era il peso elevato e la scarsa scorrevolezza che rendeva faticoso pedalare in pianure oltre i 25 chilometri orari… Ma con i suoi 11 chili la SuperSix Evo Neo è una piuma nel mondo delle e-bike e si comporta quasi come una bici muscolare».

Il pulsante nel tubo orizzontale è di facile utilizzo e aiuta il ciclista a settare la pedalata assistita
Il tasto nel tubo centrale serve per gestire la batteria

Misure ed allestimenti

Gli allestimenti sono 3 così come le taglie: S,M e L. Il modello entry level ha la trasmissione Shimano 105 ed è in vendita a 4.499 euro. Il modello intermedio è settata con Shimano Ultegra meccanico in commercio a 6.899 euro. Mentre il top di gamma ha in dotazione lo Shimano Dura-Ace Di2 con ruote a medio profilo da 45 millimetri ed è in disponibile a 9.799 euro.

Cannondale