Camilla Alessio: dalla Valtellina alla Germania pronta a ripartire

18.10.2022
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Il sole esce tardi dalle montagne che circondano il Sentiero Valtellina, ma quando lo fa scalda tutto come se fosse estate. Il 1° Giro Totale organizzato da Ceratizit con il supporto di Kirolife ci porta a Tirano e come rappresentante del team Ceratizit WNT Pro Cycling c’è Camilla Alessio. L’atleta veneta ha chiuso il suo primo anno con la squadra tedesca: non è stato un esordio semplice, ma Camilla non perde il sorriso ed il buon umore. Durante la nostra pedalata ne approfittiamo per parlarci un po’ e lei accetta. Nel ritorno da Aquilone a Tirano, Camilla zigzaga, salta gli ostacoli e sorride. Lo si vede anche attraverso le lenti nere dei suoi occhiali da sole che la passione per la bici è ben radicata in lei.

Al Giro Totale organizzato da Ceratizit era presente anche Camilla Alessio, al primo anno nel team Ceratizit WNT Pro Cycling
Al Giro Totale organizzato di Ceratizit c’era anche Camilla Alessio, al 1° anno nella Ceratizit WNT Pro Cycling

L’entusiasmo non manca

La passione per la bici la ventunenne veneta l’ha scoperta da poco e sembra non volerci proprio rinunciare. Così pedalando e facendo scorrere la bici tra le curve e le strettoie del Sentiero Valtellina emergono tanti argomenti interessanti. Si parla anche del “duello” tra istinto e ragione e di come imparare a trovare il giusto equilibrio tra questi due sentimenti.

«In corsa sono molto istintiva – ci racconta Camilla – non mi piace guardare i numeri. Da quando sono qui alla Ceratizit WNT, in gara, sul computerino guardo solamente la mappa del percorso. Giusto per sapere quando mettermi davanti nei punti critici del percorso. Nelle corse del Nord ti capita di gareggiare in strade strettissime ed è meglio sapere quando stare davanti».

Nel tragitto il gruppo ci sfila e così ci ritroviamo in fondo, un po’ distanti dalle guide ma con dietro il sapiente Igor Gonzalez de Galdeano. «Di solito nel guardare le strade non sono bravissima – scherza – se riusciamo a tornare al ristoro senza indicazioni vorrà dire che mi dovrò affidare ancor di più al mio istinto».

Il Tour de Flanders Femmes è stata l’ultima corsa di Camilla, prima del lungo stop
Il Tour de Flanders Femmes è stata l’ultima corsa di Camilla, prima del lungo stop

Lo stop

La prima stagione di Camilla alla Ceratizit WNT Pro Cycling era iniziata bene, poi però, a causa dei soliti dolori si è dovuta interrompere anzitempo. Quando entri nel mondo del ciclismo che conta fermarsi non è semplice e lei ce lo racconta, consapevole che la forza per ripartire c’è.

«E’ un problema (quello del reflusso gastrico, ndr) che mi porto dietro da molti anni – racconta Camilla Alessio – non è facile conviverci. E’ una cosa che mi limita molto nel momento in cui vado a fare attività fisica. Alla Strade Bianche sono rimasta sempre davanti, ma non ho potuto mangiare per tutta la gara. Al Giro delle Fiandre ho sofferto così tanto da mettere quasi in dubbio la mia partecipazione alla gara. Dopo quella giornata da inferno nell’inferno del Nord – scherza Camilla – mi sono fermata per capire bene quale sia il problema».

La fiducia non manca

Quelli che sono trascorsi da aprile ad ottobre non sono stati sicuramente dei mesi facili, ma Camilla non perde il sorriso. Anzi, è proprio questa la cosa che ci sorprende, la sua serenità.

«Voglio capire il mio problema e riuscire a sconfiggerlo – continua – la squadra mi è sempre stata molto vicina e questo aiuta ad affrontare le sfide con la giusta motivazione. Una delle mie grandi passioni è la scrittura, così il team mi ha proposto di provare ad intraprendere questa strada nei prossimi mesi, con la promessa che appena riuscirò ad allenarmi mi faranno tornare in gruppo. Venerdì (14 ottobre, ndr) andrò in Germania, vivrò lì e lavorerò con l’ufficio di comunicazione della squadra. Prenderò parte all’organizzazione ed alla realizzazione di eventi come questi, nell’attesa di tornare in bici al più presto».

Al termine del bel weekend a Tirano all’insegna del ciclismo c’è tempo per una dedica che custodiremo gelosamente
Al termine del bel weekend a Tirano all’insegna del ciclismo c’è tempo per una dedica che custodiremo gelosamente

Le compagne

L’entusiasmo dei giovani è spesso come il motore di una fuoriserie, sale di giri quando si scalda, quando trova strada libera. E così, quando un’atleta giovane trova spazio per esprimersi e parlare tende a raccontarsi pienamente. Allora è giusto, da parte di chi lo ascolta incamerare tutte le informazioni, con la consapevolezza che certe cose è giusto rimangano nell’eco di questa valle.

Una cosa però a Camilla la chiediamo ancora, ovvero quali sono state le sensazioni e le emozioni del suo passare professionista in una squadra così importante.

«La squadra è stata davvero molto contenta della mia prima parte di stagione (ci dice Camilla mentre è seduta su una panchina in legno a godere della temperatura estiva di questo ottobre, ndr). Mi hanno fatto sentire compresa e capita per quanto riguarda il mio disturbo, una cosa che non si vede ma che fa soffrire. Questa prima parte della mia esperienza è stata bellissima, fin da piccola ho sempre desiderato di diventare professionista. Passare dal lato delle “top player” e essere in stanza con campionesse come Katie Archibald è strano. Il primo giorno ero tutta agitata, i primi mesi sono stati come essere al Paese dei Balocchi.

«Stare con ragazze di quel livello, come la Brennauer o la “Confa” (Maria Giulia Confalonieri, ndr) è qualcosa di indescrivibile. E’ bello fare un’esperienza del genere perché conosci tante tradizioni, religioni e culture diverse e questo ti fa crescere. A proposito di ambientamento con Lach Marta ho riscontrato una differenza di cultura, cose ti fanno sorridere ma allo stesso tempo riflettere su quanto sia importante capire chi ti circonda».

Orbea ti fa pedalare come un vero pro’!

09.04.2022
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Nei giorni scorsi Orbea ha lanciato una bellissima iniziativa che siamo sicuri farà felici i tanti appassionati del marchio spagnolo. 

Il sogno di ogni appassionato è quello di poter pedalare sulla stessa bicicletta di un professionista, magari con la stessa livrea del proprio campione preferito. Ora tutto questo è possibile grazie a Orbea. Il brand spagnolo nelle scorse settimane aveva già annunciato la possibilità di poter acquistare la mountain bike ufficiale dell’Orbea Factory Team con gli stessi colori ufficiali della squadra. Tale opportunità oggi è stata estesa anche agli stradisti offrendo loro la possibilità di poter acquistare il modello strada utilizzato rispettivamente dai due team professionisti della Ceratizit – WNT Pro Cycling e della Euskaltel – Euskadi

I telai personalizzabili sono quelli del modello Orca, qui con i colori della Euskaltel-Euskadi
I telai personalizzabili sono quelli del modello Orca, qui con i colori della Euskaltel-Euskadi

Il meglio di casa Orbea

Da oggi è possibile per tutti gli appassionati pedalare con il top di gamma strada di Orbea con la stessa livrea delle biciclette utilizzate Ceratizit-WNT Pro Cycling e Euskaltel-Euskadi. Stiamo parlando dei modelli Orca e Orca Aero.

Il design della bici della Ceratizit – WNT Pro Cycling è costituito da una finitura in carbonio a vista a cui si aggiunge una vernice blu e dettagli rossi e blu sul telaio. La presenza del carbonio a vista permette un risparmio di peso. Il risultato finale è un design spettacolare e unico in gruppo. 

Ricordiamo che nella Ceratizit-WNT Pro Cycling gareggiano le nostre Camilla Alessio, Maria Giulia Confalonieri, Martina Fidanza e Lara Vieceli.

La bici della Euskaltel-Euskadi presenta invece un design di carbonio a vista con finitura opaca, che si mischia con vari dettagli nel caratteristico color arancione della squadra. Un’altra finitura che ricerca la massima leggerezza ed esclusività e che ora è disponibile insieme alle altre opzioni di colori di base che offre Orbea.

E’ possibile personalizzare anche il modello Orca Aero, in questa versione nella colorazione del team Ceratizit
E’ possibile personalizzare anche il modello Orca Aero, in questa versione nella colorazione del team Ceratizit

Insieme al team

Le novità di Orbea non si limitano però alla sola possibilità di poter acquista una Orca Aero o una Orca nella colorazione di uno team sponsorizzati. Il brand spagnolo ha infatti deciso di dare a due appassionati la possibilità di poter vivere in prima persona un’esperienza davvero unica in occasione dell’edizione 2023 della Itzulia Basque Country, da noi conosciuta come Giro dei Paesi Baschi, una delle corse a tappe più dure del calendario internazionale che prepara sempre al meglio per le classiche delle Ardenne di fine Aprile.

Martina Fidanza è una delle atlete del team Ceratizit – WNT Pro Cycling che corre con bici Orbea
Martina Fidanza è una delle atlete del team Ceratizit – WNT Pro Cycling che corre con bici Orbea

I vincitori avranno la possibilità di visitare gli stabilimenti di Orbea assistendo in prima persona alla realizzazione dei modelli top di gamma del brand.

I modelli Orbea nella livrea ufficiale della Ceratizit – WNT Pro Cycling e Euskaltel – Euskadi sono già disponibili sul sito dell’azienda e presso i rivenditori autorizzati. In quest’ultimo caso si può fare riferimento sull’innovativo Rider Connect, il programma di Orbea ideato per creare una connessione diretta fra i propri rivenditori e gli utenti finali.

Orbea

Alessio riscopre la bici e va in Germania. L’obiettivo è crescere

12.11.2021
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«Vi sembrerà strano ma negli ultimi due anni ho scoperto la passione per le bici. Da corsa, mountain bike e anche Bmx. Non intese come sport agonistico, ma come attrezzo».

Non ci sarebbe nulla di male, se non fosse che a fare un’affermazione del genere un po’ a sorpresa è Camilla Alessio. Lei è ragazza di vent’anni che corre da quando è G4 e che nel suo palmares giovanile vanta già un mondiale dell’inseguimento a squadre, un secondo posto nella crono individuale e due podi tricolori da junior. E che sarà l’ennesima giovane italiana con la valigia pronta per l’estero. Nel 2022 correrà con la Ceratizit-WNT Pro Cycling, formazione tedesca.

Nel 2020, primo anno da elite, corre il tricolore crono a Bassano. Ha sempre avuto feeling con la bici da crono
Nel 2020, primo anno da elite, corre il tricolore crono a Bassano. Ha sempre avuto feeling con la bici da crono

Azzurra a Trento

Quindi, per la padovana di San Martino di Lupari – nata il 23 luglio 2001 a Cittadella e passata elite l’anno scorso con tante aspettative – che stagioni sono state le ultime due?

Certo, la vicenda del Covid le ha complicato la vita più del dovuto e probabilmente il vero risultato è stato proprio quello che diceva in apertura. Forse quel riscoprire la bicicletta sotto un altro punto di vista ha consentito alla Alessio in questa annata di centrare un bel quinto posto al campionato italiano in linea e di indossare ancora la maglia azzurra agli europei di Trento (conclusi al nono posto lavorando per la sua compagna Zanardi).

Camilla parlaci questi ultimi due anni alla BePink. Come li hai vissuti?

Il mio bilancio è positivo. Prima non facevo caso a certi dettagli. Sono stati importanti la nutrizionista Francesca Tonin e il fisioterapista Wais Baron, che continueranno a seguirmi. Sono cresciuta molto a livello tecnico. E anche dal punto di vista tattico grazie alla BePink, a Walter e Sigrid (rispettivamente Zini e Corneo, team manager e direttore sportivo, ndr) che mi hanno insegnato a “vedere” la gara.

Come hai gestito con loro il tuo passaggio alla Ceratizit-WNT?

Ero tra le confermate per il 2022, poi quando è arrivata questa nuova proposta verso fine stagione ne abbiamo parlato. Io ci vedevo una bella opportunità per crescere ancora e loro hanno accolto in modo favorevole le mie ragioni. Siamo rimasti in buoni rapporti. Credo proprio che siano contenti per la mia scelta e perché mi abbiano cercata dall’estero. In fondo è anche merito loro.

Come sei entrata nei radar della squadra tedesca?

Si sono interessati a me dopo il campionato italiano ed hanno continuato a seguirmi. Ma non lo sapevo, l’ho scoperto solo dopo la fine del Giro d’Italia Donne. Ed è stato meglio così, ho corso senza pressioni e tranquilla. Il contatto definitivo ce l’ho avuto tra fine agosto ed inizio settembre.

In azione al Trofeo Binda: le salite lunghe sono il suo pane e ammette di volerci lavorare
In azione al Trofeo Binda: le salite lunghe sono il suo pane e ammette di volerci lavorare
Con te verrà anche Martina Fidanza. Prosegue l’esodo delle giovani azzurre fuori dall’Italia, cosa ne pensi?

Come per tanti settori, lavorativi e non, l’estero non ha eccellenze ma le promuove. Noi facciamo parte di esse. Dobbiamo anche guardare il lato economico, serve un rientro per chi vuole fare questo di mestiere. Purtroppo in Italia non ci sono tante squadre che se lo possono permettere come quelle straniere, che in più hanno anche un calendario più definito. Poi sono aperta a nuove esperienze, anche di vita. 

Farai parte di una folta colonia italiana. Raggiungerai Magnaldi, Confalonieri e Vieceli. Cosa ti aspetti dalla nuova squadra?

Approdo in una società molto buona, con un budget importante e con corridori molto forti. Spero di trovare un ambiente dove possa regnare la stima reciproca e nel quale possa esprimermi con tranquillità. Senz’altro è un bel salto di qualità.

Ed invece cosa ti aspetti da te?

Ho tanti stimoli e molta voglia di cominciare a lavorare. Dall’anno prossimo cambierò il preparatore. Mi seguirà Paolo Artuso (coach della Bahrain Victorius, ndr) e ringrazio Enrico Licini per averlo fatto in questi anni. L’anno prossimo mi auguro di fare bene e avere risultati. Non tanto per me, quanto per la squadra. Ad esempio sapere che dovrò lavorare per un’atleta come la Brennauer o le altre di grosso calibro mi dà tanta carica e mi responsabilizza. 

Hai già un programma per il 2022? Raduni ed eventuale soggiorno in Germania?

Sì, abbiamo già un po’ di date. Ai primi di dicembre faremo due giorni di foto ufficiali e consegna dei materiali in Austria, poi ci sposteremo in Italia fino al 20, anche se ancora non so dove. A gennaio e febbraio faremo altri due ritiri lunghi a Calpe dove la squadra ha una casetta.

E il resto?

Non andrò a vivere in Germania, farò sempre avanti e indietro per le gare. Perché se è vero che amo le nuove esperienze, mi piace mantenere una piccola comfort zone a casa in cui posso curare gli altri interessi che ho al di fuori della bici. Come l’Università che proseguirò con corsi privati. Studio Lingue, Società e Scienze del Linguaggio. Mi piacerebbe diventare giornalista sportiva o insegnante.

Sei una scalatrice che va forte a crono, quantomeno nelle categorie giovanili. Del programma degli allenamenti ne hai già parlato con loro e col tuo preparatore?

Sì, assolutamente. Mi trovo a mio agio in salite lunghe e cercherò di migliorare ulteriormente. Un’altra cosa bella è che tornerò a lavorare per la cronometro visto negli ultimi due anni le avevo un po’ trascurate. Per la squadra è una specialità importante, che vogliono curare a fondo. Sanno che mi piace e che andavo bene. Anzi a tal proposito vi posso dire che la Gaerne, appena ha saputo della mia firma alla Ceratizit WNT e del programma-crono, ha studiato proprio per me un prototipo di scarpe che al posto del tradizionale “boa” avrà una cerniera per essere ancora più comode e performanti. Mi arriveranno a breve.