Philipsen strozza l’urlo di Cavendish e fa infuriare Girmay

07.07.2023
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«Tu stavi per alzare le braccia – dice Zanini con un sorriso amaro – se vinceva Cavendish, io alzavo la macchina…».

La volata di Bordeaux si è conclusa da poco con la terza vittoria di Jasper Philipsen, ma anche questa volta, come nel primo sprint a Bayonne, alle sue spalle non si sono levati applausi ma pugni al cielo. Sono furibondi quelli della Intermarché-Circus e anche l’Astana non è parsa troppo conciliante. Al punto che Bourlart del team belga e lo stesso kazako sono andati a parlare con la Giuria dello spostamento plateale del vincitore da sinistra a destra, che ha ostacolato i rivali: Girmay su tutti. I due si erano stretti la mano dopo che Biniam aveva soffiato al collega i punti del traguardo volante, ma ora la rivalità rischia di farsi incandescente.

La Giuria ha fermato le ammiraglie, la rincorsa di Cavendish e Van der Poel è stata lunga e dispendiosa
La Giuria ha fermato le ammiraglie, la rincorsa di Cavendish e Van der Poel è stata lunga e dispendiosa

«Tanto non lo squalificano – riprende Zanini – ormai non si può più fare reclamo come una volta. Loro decidono e così resta. Comunque ci riproviamo. “Cav” sta bene, meglio che al Giro. E arrivato qua più magro e al Tour le motivazioni non mancano di certo. Magari il giorno non sarà domani, visto che l’arrivo un po’ tira, ma le occasioni ci sono.

«Peccato anche che per rientrare da un cambio bici abbiamo impiegato un sacco di strada. Ci sono più moto che corridori. I giudici vogliono tenere la colonna stretta, ma quando è il momento di tenere le macchine vicine, non ti fanno passare. E lì si creano i buchi. E’ già la seconda volta…».

La Giuria ha rivisto il filmato e ha giudicato regolare la vittoria di Philipsen. Cavendish in ogni caso non ne era stato ostacolato, ma in caso di squalifica, avrebbe avuto la vittoria che gli manca.

Anche oggi un grande lavoro di squadra per la Alpecin-Deceuninck per la volata di Philipsen
Anche oggi un grande lavoro di squadra per la Alpecin-Deceuninck per la volata di Philipsen

Nessun regalo

Philipsen fa il tris con il solito imperiale lavoro di Mathieu Van der Poel, che è partito fortissimo per portarlo fuori dal gruppo e c’è da capire se spenderebbe di meno e otterrebbe ugualmente il risultato voluto se partisse più lungo e in modo più graduale.

«Ancora una volta – dice Philipsen – possiamo essere orgogliosi di una grande prestazione di squadra. Senza di loro e il modo in cui lavoriamo e ci troviamo, non sarebbe possibile vincere. Sono sempre stato coperto e ho risparmiato perfettamente le forze per lo sprint. Chiunque mi avesse detto una settimana fa che avrei vinto le prime tre volate, lo avrei preso per pazzo, sono davvero molto felice e orgoglioso.

«Cav è stato di nuovo fortissimo – prosegue – mi piacerebbe anche vederlo vincere. Penso che tutti glielo augurino. Sicuramente continuerà a provarci, ma io non gli regalerò niente. Non vedo l’ora che arrivi lo sprint di Parigi, ne sto facendo il mio obiettivo, oltre alla maglia verde».

Philipsen inizia a spostarsi, Cavendish lo guarda: la volata entra nel vivo
Philipsen inizia a spostarsi, Cavendish lo guarda: la volata entra nel vivo

Le scelte di Van Aert

Chi invece nella volata non si è buttato e ha preferito sfilarsi e arrivare oltre i tre minuti è Wout Van Aert, visto in coda al gruppo per tutto il giorno e poi sfilato nel momento in cui i team hanno accelerato per preparare la volata.

«Ovviamente ero un po’ stanco dopo una giornata come quella di ieri – ha detto – è stata super dura per tutta la squadra. Naturalmente speravamo che Jonas (Vingegaard, ndr) potesse mettere la ciliegina sulla torta con una vittoria di tappa, invece ci siamo imbattuti in un Pogacar fortissimo. Dobbiamo accettarlo ed essere felici di avere ancora vantaggio in classifica. La battaglia è tutt’altro che finita. Non ho sprintato perché penso che la corsa di domani mi vada meglio. E’ il momento di fare delle scelte».

Santini esalta le tappe iconiche del Tour de France

27.04.2023
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Tappe che sono state in grado di emozionare tutti gli amanti delle due ruote e che nel futuro saranno di nuovo protagoniste. Santini partner ufficiale della Grande Boucle dallo scorso anno, ha realizzato una collezione esclusiva di capi dedicati ad alcune delle frazioni più suggestive del Tour de France e del Tour de France Femmes avec Zwift

Oltre alle maglie dei leader delle classifiche, il maglificio bergamasco è pronto a vestire gli appassionati con sei completi che raccontano storie attraverso colori e grafiche particolari dedicate al territorio o alla storia della destinazione di alcune tappe speciali. Gran Départ, Bordeaux, Puy de Dôme, Courchevel, Trionfo, Col du Tourmalet. 

La grande partenza

La collezione si apre, neanche a dirlo, con il kit Grand Départ, dedicato alla grande partenza che quest’anno sarà a Bilbao. I colori scelti per questi capi sono quelli della bandiera basca, verde, rosso e bianco. Le scelte cromatiche si miscelano con i simboli del territorio, come la croce basca o alcuni monumenti del luogo, entrambi protagonisti del design. Presente anche il numero 110, che indica la 110ª edizione del Tour de France, e la parola Euskadi, nome in basco della regione.

La capsule prosegue con la linea ispirata dalla settima tappa che si correrà da Mont de Marsan a Bordeaux, città che dà il nome al completo. Le tonalità utilizzate sono l’omonimo bordeaux, le stesse del vino rosso famoso in queste zone di vigneti, e il movimento fluido del vino quando viene versato in un bicchiere. 

Icone del ciclismo

Un altra icona della corsa gialla è il Puy de Dome, il vulcano dormiente in Francia protagonista della nona tappa del TdF 2023. Una salita che ha visto lo storico duello fra Jacques Anquetil e Raymond Poulidor nella tappa Brive la Gaillarde – Puy de Dome del Tour del 1964. Diventata simbolo proprio per questa sfida “gomito a gomito” come documentarono i giornali dell’epoca. Ed è l’immagine della copertina de L’Equipe con una foto di questa sfida che fa da sfondo alla maglia dedicata alla nona tappa del Tour.

La diciassettesima tappa del Tour de France 2023 è una massacrante frazione di montagna. Parte da Saint Gervais Mont Blanc e arriva a Courchevel, a 2.010 metri di altitudine. Stazione sciistica tra le più rinomate, Courchevel è situata nel dipartimento francese della Savoia. Proprio i colori della classificazione delle piste da sci (verde, blu, rossa e nera) sono usati per creare un pattern sui capi dedicati a questa tappa.

Il gran finale

Per raccontare la magia dell’ultima tappa del Tour de France e celebrare l’arrivo degli Champs-Élysées e della Place L’Étoile, Santini ha realizzato il kit Trionfo. È la forma della piazza ad aver ispirato il design dei capi: dal suo centro partono numerose vie come i raggi di una stella. I colori scelti sono quelli della bandiera tricolore francese e i dettagli in giallo sono un richiamo alla Grande Boucle.

Accanto alle repliche delle quattro maglie leader per le atlete del Tour de France Femmes avec Zwift, Santini ha disegnato un completo donna dedicato alla settima tappa dell’edizione 2023 che si concluderà sul maestoso Col du Tourmalet. Salita tra le più iconiche del Tour de France, l’ascesa sui Pirenei francesi è presente in numerose edizioni della corsa dal 1910. In cima al passo, oltre alla statua di Octave Lapize, c’è un piccolo bar con un tetto “a scalini” ed è proprio questa peculiare forma che è stata utilizzata per creare il design dei capi. 

Disponibile sul sito, i prezzi consigliati al pubblico sono: maglia (uomo) 99 euro, maglia (donna) 90 euro, pantaloncini 140 euro, baselayer 29 euro, calzini 15 euro, guantini 30 euro e infine cappellino 19 euro.

Santini