Fu Fausto Pinarello per primo, commentando la Dogma F con cui Richard Carapaz aveva appena vinto il titolo olimpico su strada a Tokyo, ad anticipare che fosse allo studio anche una nuova bici da crono che avrebbe preso il posto della plurititolata Bolide, lanciata nel 2013 e affidata a Bradley Wiggins, che ne fece bella mostra al Giro d’Italia. Sulla nuova struttura sarebbe nata e nascerà verosimilmente anche la bici da inseguimento per la nazionale, che sulla Bolide ha conquistato titoli iridati e olimpici nelle prove individuali e a squadre. Sarà anche base per la bici del record dell’Ora di Filippo Ganna?
Per Thomas e Martinez
Come succede sempre in questa fase della stagione che porta al Tour, alle corse bisogna tenere l’occhio… acceso ed è stato così che al Giro di Svizzera la nuova bici da crono è uscita dal garage del Team Ineos Grenadiers per Geraint Thomas e Dani Martinez. Neppure Ganna al Delfinato l’aveva ricevuta, pur vincendo la crono, probabilmente perché la novità è arrivata proprio nelle ultime ore. E mentre in altri casi il prototipo viene mascherato con una colorazione neutra, in questo Pinarello non ha fatto nulla perché la bici passasse inosservata. Perché è vero che la colorazione camouflage scelta potrebbe mascherare alcune soluzioni geometriche, ma d’altra parte era impossibile non accorgersi della differenza: di fatto l’unico tratto in comune con la nuova bici parrebbe essere il manubrio personalizzato stampato di 3D che è sempre stato il punto di forza degli atleti Pinarello.
Arrivano i dischi
Quelle che seguono sono osservazioni derivate per lo più dall’osservazione delle foto, in attesa di poter avere la bici tra le mani, verosimilmente nella prima tappa del Tour a Copenhagen. Pertanto la prima differenza che salta agli occhi è l’adozione dei freni a disco, eliminando il gap già colmato su strada con la Dogma F. Che poi i dischi abbiano anche una convenienza aerodinamica è da dimostrare. Secondo esperti più qualificati di noi, non costituiscono causa di aumento delle resistenze.
Fra le conseguenze più immediate del passaggio ai freni a disco, c’è l’eliminazione delle sagome con cui il freno anteriore e posteriore venivano integrato al tubo di sterzo e al carro posteriore. Il tubo sterzo sembra ora più stretto, mentre il nuovo disegno del carro non propone alcun tipo di accorgimento nella parte superiore, giacché il freno si trova in prossimità del mozzo.
Il tubo di sterzo, che ormai tubo non è nel senso stretto, ha uno schiacciamento aerodinamico e una profondità superiore che conferisce rigidità e probabilmente migliora la penetrazione.
Il tubo obliquo è più schiacciato e profondo, così come il tubo di sterzo La vecchia forcella è più sottile e il tubo di sterzo la asseconda
Nuova forcella
Cambia la forcella, i cui foderi sono schiacciati e di conseguenza più larghi, mentre la ruota si avvicina la tubo obliquo, la cui sagomatura risulta essere più accentuata rispetto a quanto fosse già sulla Bolide. In prossimità delle punte della forcella permangono le linguette aerodinamiche rivolte verso la parte posteriore, la cui dimensione sembra in linea rispetto al modello precedente e forse superiore rispetto alla Dogma F da strada. Ma in questo caso il dettaglio andrebbe misurato: la valutazione visiva non può bastare.
Allo stesso modo, cambia il tubo orizzontale. Se nella Bolide era tendenzialmente… orizzontale, con un minimo valore di sloping, in questo caso esso risulta ben più inclinato. Il tubo stesso appare più schiacciato e piatto.
A misura di ruota
Come già accennato e valutato visivamente, in attesa del riscontro del calibro, anche il tubo obliquo è stato ridisegnato: la sagomatura è più accentuata e le sue dimensioni sono più simili al tubo corrispondente sulla Dogma F, di cui la nuova Bolide sembra essere la diretta emanazione. La conseguenza più immediata di ciò, unitamente al fatto che lo stesso tubo sembri avere una sezione inferiore, è che nella parte bassa il telaio sia totalmente nella sagoma della ruota anteriore, che fende l’aria a tutto vantaggio dell’aerodinamica.
A questo dato si aggiunge la sensazione, condivisa anche da altri osservatori, che la scatola del movimento centrale sia stata ridisegnata e collocata più in alto rispetto alla vecchia Bolide, ma quanto a questo potrebbe trarre in errore il nuovo disegno del carro.
Il carro posteriore ridisegnato non ha più lo spoiler che copriva i freni a disco Sulla vecchia Bolide, un piccolo spoiler (ma ben visibile) integra il freno al telaio
Il carro posteriore ridisegnato non ha più lo spoiler che copriva i freni a disco Sulla vecchia Bolide, un piccolo spoiler (ma ben visibile) integra il freno al telaio
Piantone slim
Evidentemente nuovo anche il piantone, che in apparenza ha la coda tronca come pure sulla Dogma F, il cui andamento è molto più semplice e meno… gotico, stante la scomparsa come si diceva del piccolo spoiler che copriva il freno posteriore. E’ ugualmente accentuata la sua svasatura, atta ad avvicinare il centro della ruota posteriore al movimento centrale.
Cambiati di conseguenza anche i foderi posteriori. Il disegno del carro è di evidente derivazione dalla Dogma F. Anche se osservando la vecchia Bolide e rimuovendo la sagoma dello spoiler del freno, si nota come anche la Bolide avesse già lo stesso disegno, con i foderi ora più sottili che si congiungono al piantone ben sotto rispetto al nodo della sella.
Sulla nuova Bolide rimane il manubrio su misura realizzato in 3D: gioiello di Pinarello La nuova Bolide ha il tubo sterzo più profondo e sottile, privo dello spoiler per coprire il freno
Sulla nuova Bolide rimane il manubrio su misura realizzato in 3D: gioiello di Pinarello La nuova Bolide ha il tubo sterzo più profondo e sottile, privo dello spoiler per coprire il freno
Due reggisella diversi
Osservando le bici di Thomas e Martinez, saltano all’occhio anche due diversi tubi reggisella, che permettono diverse inclinazioni. Non potendo personalizzare al 100% gli stampi monoscocca del telaio, si interviene sui componenti per ottenere il miglior fitting dell’atleta sulla bici.
Figlia della Dogma F
Insomma, allo stesso modo in cui la vecchia Bolide aveva parecchi tratti in comune con la F12, ecco che la nuova bici da crono (scopriremo presto se avrà un nome diverso) sembra essere derivata direttamente dalla Dogma F. Abbiamo approfondito in altra sede il discorso sugli investimenti necessari per ottenere bici da crono aerodinamiche. Il progetto in questione appare totalmente nuovo, i concetti che lo hanno ispirato sono in linea con la più recente ispirazione di casa Pinarello.