Canyon ha recentemente presentato il proprio nuovo quartier generale di Coblenza, città situata nella parte ovest della Germania, alla confluenza dei fiumi Reno e Mosella. La nuova “casa” del brand tedesco si presenta agli occhi del visitatore come un edificio estremamente innovativo, pulito e moderno. Innovazione, pulizia delle forme e modernità sono da sempre alcuni degli elementi che caratterizzano tutti i prodotti Canyon.
La nuova sede di Coblenza diventa la casa della biciLa nuova sede di Coblenza diventa la casa della bici
Si respira ciclismo
Entrando nella nuova sede di Canyon il visitatore ha subito la sensazione di trovarsi in un ambiente che vive e respira ciclismo. Lo testimoniano le biciclette e le maglie esposte nell’atrio che ricordano la storia e i successi sportivi del brand.
All’interno dell’edificio trovano spazio uffici moderni con 300 postazioni di lavoro completamente attrezzate, aree open space e sale riunioni. Si tratta di luoghi pensati per favorire la collaborazione creativa e lo scambio di idee fra i dipendenti dell’azienda. Nell’Innovation Lab, gli sviluppatori di prodotti e gli ingegneri lavorano sulle ultime invenzioni tecniche. Non si tratta però di uno spazio chiuso, bensì aperto alle idee che possono arrivare da ogni singola persona che lavora in Canyon.
All’interno dell’edificio trovano spazio uffici moderni e aree open space e sale riunioniAll’interno dell’edificio trovano spazio uffici moderni e aree open space e sale riunioni
Obiettivo sostenibilità
In fase di costruzione si è lavorato perché la nuova sede avesse come obiettivo da raggiungere il rispetto per la sostenibilità ambientale. Per farlo Canyon si è affidata ai più recenti standard energetici e climatici. L’impianto di riscaldamento è dotato di pompe aria/calore che prelevano calore dall’ambiente esterno con il supporto di un impianto fotovoltaico e lo immettono all’interno dell’edificio. Tre sistemi di ventilazione di notevoli dimensioni garantiscono lo scambio di calore e il suo recupero. La nuova sede si rifornisce inoltre attraverso elettricità ottenuta al 100% da fonti rinnovabili.
Tutto è portato alla cura del personale, per un benessere collettivoTutto è portato alla cura del personale, per un benessere collettivo
Il benessere del personale
La qualità del lavoro di un’azienda passa anche attraverso il benessere delle persone che lavorano al suo interno. Ogni ambiente è stato pensato per questo a partire dal grande e moderno bistrot riservato al personale. Qui per cucinare vengono utilizzati prodotti biologici regionali. Esiste inoltre la possibilità per chi è vegetariano o vegano di pranzare a prezzi agevolati. Il bistrot stesso è concepito come un luogo di incontro dove i dipendenti possono scambiarsi le loro idee bevendo in tutta tranquillità un caffè.
Chiudiamo con il pensiero di Nicolas de Ros Wallace, CEO di Canyon: «La nuova sede Canyon è la fucina delle nostre grandi innovazioni. Nello sviluppo dei nostri prodotti soddisfiamo le esigenze e i desideri dei nostri clienti e perseguiamo costantemente l’obiettivo di ispirare i fan di tutto il mondo garantendo loro la migliore esperienza di guida possibile. L’ambiente moderno e stimolante ci consente di perseguire in modo ottimale i nostri ambiziosi piani futuri e la crescita globale sostenibile di Canyon. Inoltre, con il nuovo Canyon.HQ stiamo realizzando il nostro obiettivo di creare condizioni di lavoro attraenti per i nostri dipendenti e di promuovere una cultura aperta e stimolante».
Non passa giorno in cui non veniamo informati di incidenti che vedono coinvolti dei ciclisti, spesso con esiti purtroppo mortali. Da tutte le parti si cercano soluzioni, vengono fatte proposte di legge. Tutto ciò sembra però non essere sufficiente. Canyon di recente ha deciso di dare il suo contributo concreto a salvaguardia della salute dei ciclisti grazie alla definizione di una partnership con Autotalks, leader mondiale nelle soluzioni di comunicazione V2X (Vehicle-to-Everything).
La tecnologia V2X integra le informazioni provenienti da altri sensori, in particolare in situazioni con carenza di visuale, condizioni meteorologiche avverse o di scarsa illuminazione. L’obiettivo finale è quello di migliorare notevolmente la sicurezza stradale complessiva.
Gli incidenti stradali si contano praticamente ogni giorno, Canyon insieme a Autotalks ha ideato una soluzioneGli incidenti stradali si contano praticamente ogni giorno, Canyon insieme a Autotalks ha ideato una soluzione
Aumenta la sicurezza
Con questo nuovo accordo, Canyon ha deciso di integrare la tecnologia V2X in alcune delle sue e-bike premium, consentendo così ad altri veicoli dotati della stessa tecnologia di ricevere una notifica quando una bici Canyon si trova nelle vicinanze. In questo modo si vuole garantire ai ciclisti una maggiore sicurezza quando si trovano in mezzo al traffico.
La tecnologia V2X oggi è presente in un numero in costante crescita di veicoli a motore. Consente ad auto e camion di comunicare con altri veicoli dotati di tecnologia V2X e di essere avvisati in anticipo di situazioni potenzialmente pericolose. La soluzione V2X di Autotalks supporta sia gli standard europei (DSRC) che gli standard statunitensi e cinesi (LTE-V2X).
Il sistema sfrutta il segnale V2X e consente di essere avvisati in caso di situazioni pericoloseIl sistema sfrutta il segnale V2X e consente di essere avvisati in caso di situazioni pericolose
Obiettivo crescita
Attualmente sulle strade europee circola circa un milione di auto dotate di tecnologia V2X e circa 20.000 mezzi stradali attrezzati per l’infrastruttura. Nelle intenzioni dei responsabili di Autotalk questi numeri dovranno aumentare notevolmente nei prossimi anni. A confermarlo è Yuval Lachman, vicepresidente marketing e sviluppo aziendale di Autotalks.
«La sicurezza delle biciclette – ha dichiarato – illustra l’efficacia della tecnologia V2X nella prevenzione degli incidenti e costituisce una componente fondamentale del piano di implementazione globale di V2X. La leadership di Autotalks nello sviluppo della tecnologia V2X per prevenire gli incidenti in bicicletta invia un forte messaggio all’ecosistema sulla dedizione dell’azienda a proteggere coloro che sono più vulnerabili sulla strada».
In Canyon sono molto soddisfatti dell’accordo raggiunto con Autotalks, come conferma Lionel Guicherd-Callin, Global Director per le soluzioni Canyon Connected.
«In Canyon, vogliamo ispirare le persone di tutto il mondo a pedalare di più. Consideriamo la sicurezza sulla strada come un ostacolo per far sì che più persone vadano in bicicletta, quindi siamo entusiasti di collaborare con Autotalks per portare più biciclette abilitate V2X sulle nostre strade e consentire un comportamento di guida più responsabile dei veicoli a motore».
In Canyon si prevede di avere la disponibilità commerciale della tecnologia V2X sulle biciclette disponibili esclusivamente su canyon.com entro la fine del 2026.
Alessandro De Marchi è stato a casa di Silvia Piccini, la ragazza uccisa in strada il 24 aprile, e ha incontrato la sua famiglia. Un giorno davvero toccante
A Torino con Prudhomme, patron del Tour. Parliamo di percorsi, campioni e sicurezza. «La domenica ero con Rebellin a Monaco, tre giorni dopo era morto»
IL PORTALE DEDICATO AL CICLISMO PROFESSIONISTICO SI ESTENDE A TUTTI GLI APPASSIONATI DELLE DUE RUOTE:
NASCE BICI.STYLE
bici.STYLE è la risorsa per essere sempre aggiornati su percorsi, notizie, tecnica, hotellerie, industria e salute
E’ stato ufficialmente inaugurato a Treviso un nuovo Bottecchia Point. Si trova all’interno del Fantic Store di Via Noalese 94, lungo un’arteria cicloturistica importantissima come la Treviso-Ostiglia. Non lontano dalle altre due primarie arterie ciclabili rappresentate dalla Monaco-Venezia e dalla Via Claudia-Augusta, .
La struttura commerciale ed espositiva si sviluppa per uno spazio complessivo di circa 300 metri quadrati: una superficie interna che include un’amplissima esposizione di prodotti Bottecchia davvero ideale per soddisfare anche le più specifiche esigenze di mobilità. Dalle biciclette top di gamma da corsa fino alle Mtb muscolari, leggerissime ed assolutamente performanti, passando per le gravel ed arrivando alle trekking e ai modelli city adatti al tempo libero e agli spostamenti urbani. E nel rispetto della migliore tradizione Bottecchia, oltre alla gamma muscolare è disponibile in negozio anche un vastissimo assortimento di biciclette a pedalata assistita: quelle della linea BeGreen, come le Mtb “full suspension”, per un uso “all mountain”, e le trekking bike di ultima generazione… comodissime per affrontare le lunghe escursioni.
Il Bottecchia Point vedrà presenti al suo interno tutti i modelli del marchio venetoIl Bottecchia Point vedrà presenti al suo interno tutti i modelli del marchio veneto
La proprietà è Autosile
Questo nuovo Bottecchia Point, di proprietà di Autosile, è specificamente progettato con lo scopo di fornire un’esperienza unica all’utente che deciderà di visitarlo, facendolo letteralmente entrare nel mondo delle bici muscolari ed elettriche Bottecchia. E questo anche grazie alla consulenza del personale qualificato presente in negozio, pronto a seguire e ad assistere il cliente per ciascuna sua specifica esigenza.
Lo store sorge a Treviso, punto di passaggio di importanti rotte cicloturisticheLo store sorge a Treviso, punto di passaggio di importanti rotte cicloturistiche
All’esterno del punto vendita – un ulteriore suo “punto di forza” – è presente un ampio spazio di oltre 400 mq. sul quale è possibile provare le biciclette test in dotazione. Questo nuovo Bottecchia Point è inserito in una struttura bonificata e riconvertita appositamente per promuovere la ricerca e lo sviluppo delle tecnologie sostenibili e per valorizzare il territorio circostante grazie in modo particolare alla creazione di itinerari ciclabili personalizzati che partono e si concludono dallo “store”. Uno su tutti quello lungo la Treviso-Ostiglia, una ciclovia fantastica che lambisce il confine stesso di questo nuovo Bottecchia Point.
Meliconi offre una grande novità, a sostegno della nostra grande passione verso la bici. “Sostegno” è la parola giusta, in quanto ciò che viene presentato è una nuova linea di supporti e accessori per biciclette. L’azienda di Bologna ha deciso di lanciare MyBike: una serie di supporti universali così da appendere, sorreggere e prendersi cura dei nostri mezzi.
MyBike di Meliconi offre diversi supporti per bici, questo il classico da soffittoMyBike di Meliconi offre diversi supporti per bici, questo il classico da soffitto
Unica e innovativa
MyBike di Meliconi si presenta come una serie di prodotti unici e dal design innovativo, ha la capacità di rispondere alle esigenze di chiunque possiede una bici. Supporto universale che si abbina perfettamente a una citybike, da corsa o addirittura elettrica. Uno degli obiettivi principali di Meliconi è salvare spazio, un’idea che rende questi supporti perfetti anche per essere utilizzati anche in casa. Si tratta di una soluzione ottima per chi non ha un box o un luogo dove lasciare la propria bici.
Proprio perché questi supporti sono utili anche in casa è giusto che l’occhio abbia la sua parte. I prodotti sono di grande qualità e con una particolare attenzione al design, inoltre sono facili da montare.
Gli accessori di Meliconi sono studiati per supportare anche il peso delle e-bikeGli accessori di Meliconi sono studiati per supportare anche il peso delle e-bike
Cinque supporti
La serie di supporti firmati da Meliconi si completa con ben cinque prodotti. Il primo è un supporto Salvaspazio pensato da utilizzare su una parete. Ha una piastra di alloggiamento inclinabile, così da adattarsi ad ogni tipo di bici. Dopo l’utilizzo può essere richiuso a muro, la portata massima è di 30 chili.
Il secondo prodotto è un supporto universale da parete, una soluzione che permette di appendere la bici dalla ruota anteriore. Le protezioni in schiuma EVA evitano contatti diretti tra supporto e componenti sensibili della bici. Meliconi ha pensato anche a chi è comodo, per ragioni di spazio, ad appendere la bici dal pedale. Ha creato quindi un prodotto dedicato, adatto a tutti i modelli ed anche questo con portata massima di 30 chili.
Le soluzioni non finiscono, ed ecco che arriva il supporto da soffitto. Adatto per utilizzare al meglio gli spazi in casa o in un box non estremamente capiente. Infine, ecco il supporto universale da terra, accoglie qualsiasi bicicletta grazie ad un sistema intelligente di regolazione che si adatta a qualsiasi ruota e di battistrada. evitando il contatto tra parti metalliche. Caratterizzato dalle linee morbide e da un design studiato per evitare graffi da contatto tra parti metalliche.
Per chi ha poco spazio nel garage è disponibile il supporto per attaccare la bici tramite pedaleIn casa c’è spazio per posizionare la bici sul muroPer chi ha poco spazio nel garage è disponibile il supporto per attaccare la bici tramite pedaleIn casa c’è spazio per posizionare la bici sul muro
Due Accessori
Completano la collezione due accessori di estrema importanza: un porta oggetti da parete nel quale riporre comodamente casco, guanti, occhiali ed eventuali kit di riparazione. L’altro è il sistema antifurto, ultra resistente, ha un sistema intelligente a tripla piastra che nasconde le viti di fissaggio a parete e lo rende efficace contro le manomissioni.
Brera Cicli arriva in soccorso delle nostre biciclette grazie alla Protezione Furto: una protezione furto inclusa con l'acquisto di un lucchetto Trelock
Non di rado il Giro d’Italia diventa una sorta di antipasto di quello che vedremo al Tour e in maniera ufficiale nel prosieguo della stagione. Siamo andati alla ricerca di alcune scelte interessanti, dalla Wilier di Cavendish, passando ad esempio dalle scarpe customizzate di Healy.
Il primo giorno di riposo è la ghiotta occasione per l’inventario, mettendo insieme le varie curiosità e particolarità delle bici (e non solo le biciclette) dei pro’ al Giro d’Italia.
La Propel con livrea di Campione Italiano, quella di Zana al Giro (foto GreenEdgeCycling)La Propel con livrea di Campione Italiano, quella di Zana al Giro (foto GreenEdgeCycling)
La Giant Propel di Zana
E’ l’ultima versione della bici che tutti i corridori stanno utilizzando in casa Jayco-AlUla. Rispetto alla Propel utilizzata dai colleghi, quella del Campione Italiano in carica colpisce per la livrea, fatta ad hoc per il corridore veneto in occasione del Giro d’Italia 2023.
Trasmissione Shimano Di2 2×12, ruote Cadex 50 con tubeless Vittoria Corsa da 28 e movimento centrale Cema. Sono Cadex anche la sella ed il comparto manubrio.
La posizione di Remco è votata alla massima efficienza e non è cambiata nell’ultimo annoLa posizione di Remco è votata alla massima efficienza e non è cambiata nell’ultimo anno
Le scelte di Remco
«Tutti gli atleti da noi supportati – spiega Giampaolo Mondini, uomo Specialized in gruppo – nelle crono hanno utilizzato i copertoncini specifici con carcassa in cotone, abbinati ad una camera in lattice. La stessa scelta viene fatta anche per le bici standard, non da crono, ma ovviamente con un copertoncino differente. Solo alcuni atleti del Team Bora utilizzano il tubeless».
Una nostra considerazione invece è legata al casco ed alla posizione di Evenepoel sulla bici da crono. Già in occasione del mondiale 2022 di Wollongong, avevamo notato una posizione molto avanzata (più del normale), con le ginocchia che sfioravano la tubazione dello sterzo e al tempo stesso un notevole allungamento (in proporzione agli standard e alle caratteristiche fisiche del corridore belga) della gamba.
Queste peculiarità sono state confermate e hanno prodotto buoni risultati, visti l’efficienza e gli ottimi riscontri di Evenepoel. «Nel corso dei test invernali – ci ha confermato Mondini – non sono state eseguite delle correzioni o aggiustamenti sulla posizione di Remco, nessuna variazione in vista del Giro».
Un SLF Motion customizzato per Cavendish (foto Chris Auld-Wilier)La Filante di Cavendish in apparenza è in versione standard, ma si parla anche di telaio reso più rigidoLa Turbine SLR, con la nuova corona Miche ed il bilanciere Aero di SLF (foto Chris Auld-Wilier)Una copertura in un blocco unico di carbonio (foto Chris Auld-Wilier)Un SLF Motion customizzato per Cavendish (foto Chris Auld-Wilier)La Filante di Cavendish in apparenza è in versione standard, ma si parla anche di telaio reso più rigidoLa Turbine SLR, con la nuova corona Miche ed il bilanciere Aero di SLF (foto Chris Auld-Wilier)Una copertura in un blocco unico di carbonio (foto Chris Auld-Wilier)
Le bici dell’Astana
«SLF Motion non utilizza cuscinetti commerciali – ci ha detto Andrea Rovaris, responsabile di Bike Passion GmbH (distributore esclusivo di SLF Motion) a proposito del bilanciere usato dall’Astana – ma dietro specifiche proprie fa produrre delle sfere ceramiche e piste ceramiche ad elevato grado di durezza. Il tutto viene assemblato in sede, in Illinois. Passando invece alle gabbie, queste sono in fibra di carbonio stratificato, sviluppate per raggiungere degli elevati gradi di rigidità, difficilmente riscontrabili in altri prodotti di pari categoria. Resistenza, velocità nella cambiata e precisione.
«Al team Astana-Qazaqstan – continua Rovaris – abbiamo reso disponibili non solo i bilancieri per le bici standard, ma anche quelli Aero, montati sulle bici da crono. SLF Motion fornisce anche i movimenti centrali che, grazie ad un disegno press-fit reinterpretato, è decisamente più scorrevole rispetto ad un classico, ma ha anche l’obiettivo di supportare torsionalmente tutta la scatola centrale della bici».
Il velocista dell’Isola di Man, famoso anche per la sua pignoleria in ambito tecnico e dei materiali, utilizza una Filante SLR, bicicletta che avevamo già presentato durante l’inverno. Rispetto ad allora vediamo delle ruote Hed con predisposizione tubeless, gommate proprio con l’ultima versione dei Vittoria Corsa TLR da 28. Il frame-kit, valutando il primo impatto estetico, sembra essere quello standard, ma nessuno ci vieta di immaginare ad una costruzione fatta ad hoc e su richiesta specifica dello stesso Cavendish.
Healy utilizza il TemporUran con il casco usa la versione tradizionale Cerebel, senza aperture frontaliCaicedo nella crono di aperturaHealy utilizza il TemporUran con il casco usa la versione tradizionale Cerebel, senza aperture frontaliCaicedo nella crono di apertura
I caschi della EF Education
Oltre alle differenti livree delle maglie e delle bici, i ragazzi del team EF Education-Easypost hanno utilizzato ben tre modelli differenti di caschi. Alcuni di loro hanno utilizzato il Poc Tempor, molto usato anche in pista e vincente grazie alla nazionale danese.
Diversi corridori hanno usato il Poc Cerebel Raceday, più compatto nelle dimensioni. Altri atleti, come ad esempio l’ecuadoregno Caicedo ha utilizzato un casco molto simile al precedente, ma diverso nella parte frontale.
Le “nuove” Reserve 34 che stanno usando in molti in casa Jumbo-VismaTutte le ruote Reserve hanno segnato il valore ERDLe “nuove” Reserve 34 che stanno usando in molti in casa Jumbo-VismaTutte le ruote Reserve hanno segnato il valore ERD
Sulle ruote il valore ERD
ERD è l’acronimo di “effective rim diameter”, ovvero il diametro effettivo del cerchio, che pur rispettando lo standard internazionale ETRTO, cambia in base all’altezza del cerchio e alla larghezza del canale interno. Le ruote Reserve in dotazione alle Cervélo degli Jumbo-Visma sono tra le primissime ruote a riportare il valore effettivo sul cerchio.
I corridori della corazzata olandese hanno utilizzato (e stanno utilizzando) ruote con profili diversi, ovviamente con valori ERD differenti tra loro, ma tutti con i nuovi tubeless Vittoria Corsa TLR. Le ruote Reserve hanno canali interni del cerchio diversificati: ad esempio le 34 hanno 23, le 37 hanno un canale largo 22 millimetri, le 53 hanno una canale da 25 e le 63 l’hanno di 24 millimetri.
Le corone Carbon-Ti usate, tra gli altri, da Formolo, la combinazione è 54-40Le corone Carbon-Ti usate, tra gli altri, da Formolo, la combinazione è 54-40
Corone ultraleggere alla UAE
Qualche atleta del UAE Team Emirates ha utilizzato le corone Shimano standard, nella combinazione 54-40, altri corridori usano il plateau 54-40 ma della Carbon-Ti. Mettono insieme alluminio, carbonio e titanio, sono particolarmente leggere, rigide e fanno parte della famiglia CarboRing Evo. Le avevamo già notate sulla bici di Pogacar prima delle sfortunata Liegi e sulle bici di alcuni atleti in versione pre Giro d’Italia.
Le Nimbl con livrea customizzata di Healy (LaPresse)Le Nimbl con livrea customizzata di Healy (LaPresse)
Le Nimbl di Healy
Il corridore irlandese indossa delle Nimbl Feat Ultimate, una delle ultime novità del marchio italiano. Sono quelle con il rotore singolo che stringe nella parte del piede. Lo stesso rotore agisce su una fascia che contribuisce al sostegno dell’arco plantare.
I corridori del Team DSM usano un sistema di comunicazione Sena durante le cronoI corridori del Team DSM usano un sistema di comunicazione Sena durante le crono
Interfono per il Team DSM
Il protocollo di comunicazione che utilizzano i corridori del Team DSM durante le prove contro il tempo è sviluppato con Sena, azienda molto nota in ambito motociclistico per i sistemi interfono. E’ il sistema Bluetooth Intercom di Sena.
Il Team DSM, collaborando con Sena ha iniziato a sperimentare anche l’utilizzo del protocollo per le comunicazioni nelle gare in linea e si lavora sulla portata del segnale. La tecnologia promette davvero bene, assicurano da Sena. In futuro non vedremo più le radioline?
La BMC Teammachine MPC, un pezzo molto pregiato (LaPresse)La BMC Teammachine MPC, un pezzo molto pregiato (LaPresse)
La BMC nera di Paret Peintre
Non si tratta di un nuovo modello, ma di un’edizione molto particolare della Teammachine SLR 01. Adotta il suffisso Masterpiece ed è una sorta di prodotto artigianale che fa collimare diverse eccellenze delle lavorazioni del carbonio, per tecnologie e applicazioni. Di fatto, la bicicletta è uguale alla versione tradizionale solo nell’estetica.
E’ la bicicletta con la quale Aurelienne Paret Peintre ha vinto la quarta frazione del Giro d’Italia 2023, quella con arrivo a Lago Laceno. Il montaggio: nuova sella Fizik Aliante R1 e cockpit in carbonio BMC ICS, trasmissione Campagnolo SuperRecord EPS e power meter P2Max, oltre all’ultima versione delle ruote Campagnolo Hyperon Ultra e tubeless Pirelli. «Il kit telaio MPC – spiega Stefano Cattai, responsabile BMC in gruppo – rispetto ad uno standard permette un risparmio di ben 200 grammi, rilevati alla bilancia. Un kit come il Masterpiece non è stato fornito a tutti i corridori e nel Team AG2R-Citroen viene utilizzato da Paret Peintre e da O’Connor, ma anche loro utilizzano questa bici solo per le tappe di montagna, o comunque in quelle situazioni dove la planimetria è molto esigente».
Corona singola “fuori” standard e ruota anteriore “prototype” alla IneosCorona singola “fuori” standard e ruota anteriore “prototype” alla Ineos
Razze e corone enormi
E infine la crono di ieri, che ci ha offerto altri spunti interessanti sulle scelte tecniche dei corridori. Gli atleti della corazzata Ineos-Grandiers hanno montato dei monocorona, ricordando che il pacchetto Shimano non prevede questa soluzione a prescindere dal numero dei denti della corona. E poi la ruota anteriore Princeton, full carbon e a tre razze, specifica per i tubeless.
Arriva dalla Spagna, esattamente da Valencia, un progetto davvero innovativo dedicato esclusivamente a biciclette di seconda mano. A crearlo sono stati Ismael Labrador e Alejandro Pons che hanno saputo realizzare un grande laboratorio di biciclette ricondizionate, certificate e garantite da un team di meccanici esperti. Nel farlo hanno rispettato i più alti standard qualitativi a livello europeo.
In una fase come quella attuale in cui tutti noi, dal singolo individuo alle entità collettive, siamo chiamati a fare la nostra parte per la salvaguardia del pianeta, poter ridare vita a prodotti già esistenti assume una grande importanza. Tuvalum si propone di dare il proprio contributo mettendo appunto sul mercato biciclette ricondizionate.
Ismael Labrador (a sinistra) e Alejandro Pons (a destra) sono i fondatori di TuvalumIsmael Labrador (a sinistra) e Alejandro Pons (a destra) sono i fondatori di Tuvalum
Ampia disponibilità
Per trovare la bicicletta ricondizionata in grado di soddisfare le proprie esigenze e i propri desideri, basta visitare il sito www.tuvalum.it. La disponibilità di modelli è davvero ampia. Si va dalla strada alla mountain bike, passando per le city bike fino ad arrivare alle e-bike. Ciascun modello disponibile, prima di essere messo in vendita, passa attraverso l’officina specializzata di Tuvalum. Un team di esperti è inoltre a disposizione del cliente per aiutarlo nella scelta della bicicletta per lui ideale.
I controlli ed i lavori svolti nei laboratori di Tuvalum sono meticolosi e volti a fornire mezzi affidabiliI controlli ed i lavori svolti nei laboratori di Tuvalum sono meticolosi e volti a fornire mezzi affidabili
Certificato di garanzia
Una volta revisionate e ricondizionate, le biciclette in vendita vengono dotate del sigillo di garanzia Tuvalum Certified: una certificazione che garantisce gli stessi requisiti tecnici che l’Unione Europea esige per le biciclette nuove, in conformità con la Direttiva sulla Sicurezza Generale dei Prodotti (GPSD, 2001/95/CE) e con la Direttiva 168/2013. Per rendere l’esperienza d’acquisto ancora più sicura e affidabile, Tuvalum offre una garanzia di 12 mesi e l’opportunità di restituire nei successivi 18 mesi la bicicletta acquistata attraverso la piattaforma. Si tratta di una soluzione volta ad agevolare gli appassionati che, stanchi della bicicletta o semplicemente desiderosi di fare un upgrade, vogliono comprare un nuovo prodotto presente nel catalogo Tuvalum.
Tutto in tempi rapidi
Grazie all’officina interna specializzata e al centro logistico potenziato, Tuvalum è in grado di fornire un servizio sempre più personalizzato ed efficiente, e di coprire richieste provenienti da tutta Europa, finalizzando ogni singola transazione entro un massimo di cinque giorni.
Recentemente Tuvalum ha raggiunto un accordo con Soisy, società fintech del Gruppo Mediobanca caratterizzata da un forte know-how nell’offerta di prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi su piattaforme di e-commerce. Grazie a questo accordo chi desidera acquistare una bicicletta attraverso Tuvalum ha oggi l’opportunità di finanziare il proprio acquisto fino a 24 mensilità.
Uno dei meccanici specializzati di Tuvalum al lavoroUno dei meccanici specializzati di Tuvalum al lavoro
Il pensiero dei fondatori
Chiudiamo con una dichiarazione congiunta di Ismael Labrador e Alejandro Pons, fondatori di Tuvalum, che ben riassume la filosofia che anima il loro progetto innovativo.
«E’ sempre stato nel DNA di Tuvalum ascoltare i propri clienti e lavorare per offrire loro la migliore esperienza possibile. Ecco perché nel 2015 abbiamo introdotto un sistema di revisione e di ispezione delle biciclette, che all’epoca altri marketplace non avevano. Ora, dopo aver compreso le esigenze della nostra community, abbiamo deciso di fare un ulteriore passo avanti e offrire la migliore esperienza di acquisto di biciclette ricondizionate in Europa. Quello che siamo in grado di offrire oggi è un sistema di garanzia unico nel mercato delle biciclette di seconda mano, con un livello di certificazione costruito secondo i più alti standard del ricondizionato a livello Europeo».
Benelli Bike ha ufficialmente presentato, in occasione di EICMA 2022, la nuova collezione di biciclette per la stagione 2023. Un vero e proprio battesimo per il brand BBike, che per la prima volta ha così avuto modo di svelare ed ufficializzare il marchio ad operatori del settore, media ed appassionati europei.
Benelli Bike è sinonimo di un progetto che si ispira ad una lunga storia di ingegneria e di design italiano applicato alle due ruote. BBike è difatti parte del gruppo industriale proprietario del marchio motociclistico Benelli, dal 1911 storico produttore di motocicli nella città di Pesaro. E proprio di Benelli, BBike sfrutta tutta l’esperienza, in modo particolare per quanto riguarda il design dei propri prodotti e la tecnologia applicata sugli stessi: un lavoro di sintesi perfetta che rende omaggio all’eccellenza del ciclismo e del motociclismo italiano.
Bbike, offre un’ampia scelta di componenti e di materiali per le proprie biciBbike, offre un’ampia scelta di componenti e di materiali per le proprie bici
Cuore e design italiano
BBike è a tutti gli effetti un brand internazionale, svolgendo attività in Italia, in America ed in Asia, dove viene effettuata la produzione dei telai. Il team manageriale è dunque globale, mentre la già citata forte eredità italiana guida il lavoro dei designer nel curare al massimo l’aspetto estetico delle stesse biciclette. La presenza del brand a EICMA 2022 segna dunque un passaggio molto importante per l’azienda, ovvero quello del tanto atteso ingresso commerciale sul mercato europeo.
Benelli Bike ha scelto l’EICMA per presentare la propria collezione di bici per il 2023Benelli Bike ha scelto l’EICMA per presentare la propria collezione di bici per il 2023
Le caratteristiche principali della gamma di biciclette 2023 proposta da Benelli Bike sono molteplici. La collezione è molto ampia, abbracciando quasi tutte le discipline ciclistiche: dalla strada alla Mtb, dal gravel all’elettrico, fino all’urban. E poi la competitività in termini di ottimale rapporto qualità-prezzo… Proposte sono biciclette con telai sia in alluminio che carbonio, con una gamma di opzioni di montaggio e di componenti davvero molto ampia: perfetta per soddisfare le più diverse ed esigenti aspettative degli appassionati consumatori.
Chiunque ha una bici conosce bene le difficoltà di riuscire a fare anche i più piccoli lavori di manutenzione se non si hanno a disposizione uno spazio ed un’attrezzatura adeguati. Per questo Bicisupport ha creato la morsa per il sollevamento.
Nata nel 1976, l’azienda di Casatenovo (provincia di Lecco) è distribuita in 35 Paesi del mondo ed è leader nel settore degli articoli tecnici, per la manutenzione della bicicletta, supporti, espositori da negozio. Nel corso degli anni è stata partner tecnico della nazionale italiana, dei migliori team WorldTour, professional e continental, e di ogni ciclista.
Il supporto con morsa regolabile permette di lavorare comodamente
Questa è la morsa sulla quale agganciare la propria bici
Il supporto con morsa regolabile permette di lavorare comodamente
Questa è la morsa sulla quale agganciare la propria bici
Per tutte le esigenze
Quello di Bicisupport è un bilanciatore per sollevamento adatto anche per bici pesanti, si intendono mezzi con un peso fino a 19 chilogrammi. Si tratta di una morsa orientabile con sollevamento assistito per alzare ogni tipo di bici senza alcuna fatica.
Utile per lavori di manutenzione come sostituzione della cassetta, del movimento, cambio pastiglie freni, regolazioni sella. Ottimo anche come supporto per pulire la bici in maniera minuziosa. Blocco di sicurezza e maniglia per il serraggio sono integrati.
La staffa di Bicisupport misura 60 cm per 60 cm alla base e 205 cm in altezza La staffa di Bicisupport misura 60 cm per 60 cm alla base e 205 cm in altezza
Dettagli tecnici
La morsa è totalmente girevole (360 gradi). La piastra per l’appoggio a terra misura 60×60 centimetri. L’altezza del supporto è di 205 centimetri. Il peso del supporto, inserito da Bicisupport nella gamma degli articoli per la manutenzione della bicicletta che prevede ben 21 articoli per ogni esigenza, è di 52 chili.
Abbiamo parlato con alcuni meccanici per farci spiegare cosa cambia nelle bici rispetto alle corse precedenti. Alcune scelte sembrano non essere scontate
IL PORTALE DEDICATO AL CICLISMO PROFESSIONISTICO SI ESTENDE A TUTTI GLI APPASSIONATI DELLE DUE RUOTE:
NASCE BICI.STYLE
bici.STYLE è la risorsa per essere sempre aggiornati su percorsi, notizie, tecnica, hotellerie, industria e salute
La bicicletta si è evoluta molto nel corso degli anni, i progressi sono stati continui e hanno riguardato tutte le componentistiche. Una delle prime novità ha riguardato le ruote che sono passate dallo sgancio rapido al perno passante. La tecnologia, però, non si è pian piano insinuata solamente negli allenamenti e nella programmazione della stagione, ma anche nelle bici. Il meccanico è uno di quei lavori che si è dovuto adattare ed aggiornare in maniera continua. Enrico Pengo è uno di quei meccanici che hanno attraversato generazioni di corridori e di bici. Non lavora più nel professionismo ma la sua passione non è diminuita, e anche nella sua officina ne vede delle belle.
Sulle bici da cronometro il lavoro di cablaggio si complica ulteriormente a causa del taglio sempre più sottile dei tubiIl taglio obliquo dei tubi complica il lavoro di cablaggio nelle bici da cronometro
Com’è cambiato il lavoro del meccanico negli anni?
E’ un ruolo che nel corso del tempo si è complicato molto. Io ho iniziato nel 1993 con la prima esperienza nel professionismo ed all’epoca eravamo solamente due meccanici per team. I corridori avevano solamente due bici: una per la gara ed una per l’allenamento. Che si tenevano nel furgone della squadra perché ancora non esistevano i magazzini.
In che cosa consisteva la maggior parte del lavoro?
Prima del Giro d’Italia, o comunque delle grandi corse a tappe, il meccanico faceva il cambio bici facendo passare quella da gara per l’allenamento e viceversa. Si riportavano le misure e si controllavano i materiali ma era un lavoro circoscritto ad un dato periodo.
Nel corso degli anni sono cambiate tante cose…
Sì, le squadre hanno anche più di un magazzino ed ogni corridore ha a disposizione 4-5 bici: una da gara, una da allenamento e due o tre di scorta. Anche i materiali sono cambiati. Nel primo Giro d’Italia che ho fatto, nel 1993, avevamo i telai in acciaio ed era difficile che si rompessero. Ora ci sono i telai in carbonio e ad ogni caduta il lavoro da fare è tantissimo.
E’ diventato più complicato per i meccanici assecondare le richieste degli atleti vista la quantità di lavoro che passa dietro ad ogni modifica E’ diventato più complicato per i meccanici assecondare le richieste degli atleti
Ad esempio?
Per prima cosa devi vedere se la bici ha subìto danni strutturali; controlli il manubrio ed il telaio per prima cosa. Dovete anche considerare che si rientra in hotel alle 20 e quindi puoi controllare solo la mattina dopo, la giornata ha sempre 24 ore ed il meccanico ne passa un bel po’ sveglio.
Anche le aziende si mettono in mezzo…
E’ entrato nell’ideologia delle squadre, ma soprattutto delle aziende, il senso dell’immagine, quindi anche se una bici non subisce danni visibili si preferisce cambiarla piuttosto che rischiare.
Il freno a disco è una delle novità tecniche che ha messo maggiormente in difficoltà i meccanici a causa del grande lavoro di manutenzioneIl freno a disco è uno dei componenti che richiede più lavoro per essere collaudato
Qual è stato il cambiamento più grande che voi meccanici avete dovuto affrontare?
I freni a disco, senza alcun dubbio. Il lavoro per montare un manubrio integrato per una bici con freni a disco è diventato anche di 3 ore. Il meccanico è diventato quasi un chirurgo, con una siringa devi inserire l’olio nell’impianto idraulico e devi stare attento a non far entrare aria altrimenti la bici non frena più.
Ed il passaggio dei cavi?
Quello richiede due meccanici se si vuole fare in tempo ragionevole, soprattutto se si è alle corse. Uno con il magnete fa scorrere i cavi ed il secondo lo segue con la guaina.
Immaginiamo che anche alle corse i meccanici siano tanti…
In una squadra WorldTour si prevede un team di dieci meccanici che si dividono per le varie attività. Alle corse a tappe sono almeno quattro. La mattina il capo meccanico sta sul camion officina e sistema le bici: controlla le batterie e le pressioni delle gomme, gli altri tre preparano le ammiraglie.
Siamo nel periodo dei primi ritiri, dove i corridori prendono le misure con i nuovi mezzi, anche qui il lavoro è cambiato…
Ai primi ritiri della stagione il lavoro è infernale. Se un corridore vuole eseguire anche la più piccola modifica per fare una prova in allenamento il lavoro è da rifare da capo. Considerate che per cambiare attacco manubrio o semplicemente la larghezza dello stesso si deve smontare la bici.
Il cablaggio di un manubrio integrato richiede molte ore di lavoro vista la grande quantità di cavi che passano al suo interno Il cablaggio di un manubrio integrato richiede molte ore di lavoro
Perché è tutto collegato.
Sì, devi smontare il pezzo e di conseguenza i cavi. Con le componentistiche che si usano oggi, dove è tutto al millimetro, devi tagliare ed inserire nuovamente i cavi e le batterie. Per una modifica che poi magari non va nemmeno bene e si deve poi riportare tutto a com’era prima.
Poi i corridori sono estremamente esigenti.
E’ anche giusto sia così visto che è il loro lavoro. Devono avere tutto quel che chiedono e testare prodotti diversi per ottenere il massimo della prestazione. Alla fine dei primi giorni di ritiro i corridori ritornano dall’allenamento con il “menu” di quel che c’è da cambiare e a noi meccanici viene da piangere conoscendo le ore di lavoro che ci attendono (conclude ridendo, ndr).
La batteria del cambio elettronico viene caricata prima di ogni garaIl cambio elettronico prevede un lavoro di installazione e manutenzione più meticoloso
Anche in officina il lavoro è aumentato?
Assolutamente, in una squadra WorldTour lavori con gli stessi componenti e marchi, mentre ora devo essere pronto e preparato su tutto. Ho notato che anche gli amatori ora faticano di più a mettere mano sulle bici perché gli accorgimenti sono molti ed è facile commettere un errore e che si rompa qualcosa.
A proposito di corridori, organizzi anche un’asta di beneficenza con i “cimeli” degli atleti.
Nel corso della mia carriera ho conosciuto molti atleti e con loro ho sempre avuto un ottimo rapporto. Dieci anni fa è partita un po’ per gioco, l’idea di fare un’asta di beneficenza con i materiali donati dagli atleti: body, caschi, magliette e chi più ne ha più ne metta. Nel tempo anche le aziende hanno iniziato a mandarci oggetti.
Come si chiama quest’asta?
Regala un sogno e partirà il 30 dicembre e si concluderà in tre date: 7, 9 ed 11 febbraio, così chi non riesce ad aggiudicarsi qualcosa può riprovarci i giorni successivi. Si svolge on-line ed ogni anno abbiamo un testimone digitale, quest’anno tocca a Sonny Colbrelli. Sul sito di riferimento trovate tutto. L’intero importo viene devoluto all’associazione Casa del sogno di Camisano Vicentino, il mio paese.