La stagione italiana del cross entra sempre più nel vivo. Domani per alcuni ragazzi sarà già la quinta gara dell’anno. Si corre infatti a Porto Sant’Elpidio la seconda tappa del Giro d’Italia Ciclocross. E in maglia rosa, tra gli elite, c’è Gioele Bertolini.
Il valtellinese, nonché campione italiano in carica, è tornato “a casa”, alla Selle Italia Guerciotti ed appare più pimpante che mai.


Il ritorno a casa
«Con Guerciotti – racconta – i rapporti erano rimasti buonissimi anche nella passata stagione in cui ero andato alla Trinx. Quella fu una scelta particolare in quanto molto mirata alla Mtb e alle Olimpiadi, poi è andata come è andata… Già dalla scorso inverno con Alessandro (Guerciotti, ndr) avevo parlato ed era emersa la possibilità di tornare. Così ho colto al volo questa possibilità. Ma con Luca Bramati non ci sono problemi. Pensate che è lui che mi allena adesso. Solo che anche Luca ha variato un po’ i suoi progetti con la Trinx e ha sposato il piano femminile del cross della Valcar».
Alla fine anche in una specialità che è “individuale” come il ciclocross sentirsi a casa e avere la fiducia di chi è intorno a te può fare la differenza. E il Bullo quando è in palla se la può giocare, anche all’estero. Guida come poche e i cavalli non gli mancano.


Livello già alto
In più è un ragazzo anche molto attento sul piano tattico. La scorsa domenica ha vinto ad Osoppo. Il percorso era molto veloce e fare la selezione non era semplice.
«A quel punto quando ho visto che non si riusciva ad andare via – racconta Gioele – e che eravamo sempre in due o tre, ho preferito mollare un po’. Abbiamo così viaggiato con un drappello di sette fino a metà gara. Eravamo in tre della Selle Italia-Guerciotti e non potevamo non portare a casa la corsa. Direi che abbiamo corso bene. Nel finale c’erano curve lente e così ho anticipato un po’. Sono partito ai 300 metri e ho chiuso un po’ le porte».
«La cosa che ho notato in questo avvio di stagione è che tutti sono già parecchio palla, sono partiti forte e per questo immagino sarà un’annata impegnativa».


Gli europei in testa
Stagione impegnativa ma anche stimolante. Quando Gioele sente che c’è da lottare tira fuori gli artigli. Lo scorso anno, per esempio, il percorso tricolore di Lecce era più favorevole ad un corridore di grande potenza come Dorigoni, ma il Bullo ha sfruttato le sue doti di guida nella parte più tecnica, e lo ha tenuto per un’ora a 7-8 secondi di distacco. Ma come gestirà questa stagione? Sarà un crescendo fino ai mondiali o ci saranno dei picchi?
«Il primo obiettivo sono gli europei (a Col du Vam, in Olanda il 6-7 novembre, ndr) – dice Bertolini – Lì ci voglio arrivare in buona condizione per davvero. A quel punto con Bramati tireremo una riga e vedremo cosa fare: se trovare un altro picco o tirare avanti. Di certo bisognerà essere in forma per gli italiani e da lì magari arrivare ai mondiali».