Le novità di Cetilar Nutrition per un’integrazione ottimale

11.05.2024
4 min
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Cetilar Nutrition propone sei novità legate al mondo dell’integrazione sportiva nel ciclismo. Sei prodotti pensati per ogni fase della corsa o dell’allenamento, realizzati anche grazie al supporto e al lavoro fatto con i ragazzi della Vf Group-Bardiani CSF-Faizanè. Carboidrati, barrette, integratori per corsa e recupero, tutte le novità di Cetilar vogliono aiutarvi a massimizzare la prestazione in bici. 

Cetilar Nutrition supporta i corridori della Vf Group-Bardiani CSF-Faizanè al Giro
Cetilar Nutrition supporta i corridori della Vf Group-Bardiani CSF-Faizanè al Giro

Carboidrati in polvere

Fare il pieno di energia prima e durante l’allenamento è importante per portare a termine il lavoro senza esaurire il fisico. Nella gamma di Cetilar entra quindi Race Carb, un concentrato di carboidrati in polvere da sciogliere nella borraccia, ideale per una sessione di allenamento di massimo 90 minuti. Oppure è ideale da assumere durante uscite più impegnative per avere un boost di energia. Il suo rapporto perfettamente bilanciato tra maltodestrine e fruttosio (1:0,8) permette un assorbimento ottimale dei carboidrati. Per un perfetto consuma il consiglio è di sciogliere il contenuto della bustina in 650 millimetri di acqua e ogni 20 minuti. 

Barrette

Race Bar Coconut è una barretta proteica perfetta da consumare mentre si pedala o in una pausa rilassante. La formulazione bilanciata (40-30-30) fornisce tutti i nutrienti fondamentali per le tue sfide sportive. I valori energetici di una barretta, dal peso di 60 grammi, sono così suddivisi: 24 grammi di carboidrati, 19 grammi di proteine e 7,8 grammi di grassi. L’alto contenuto di proteine sostiene la crescita e il mantenimento della massa muscolare. 

La Energy Race Bar è studiata per fornire un apporto ottimale di carboidrati: 40 grammi, abbassando il contenuto di grassi, 3 grammi per barretta. E’ un prodotto che fornisce tre tipologie di carboidrati: maltodestrine a rapido effetto, fruttosio e amidi a rilascio rallentato. Il sostentamento energetico è così sempre costante e aiuta l’organismo a sostenere le prestazioni sportive anche per lunghi periodi e senza mai raggiungere il picco glicemico. 

Integratori

Allenarsi ad alta intensità richiede un costante apporto proteico per sostenere la crescita e il mantenimento della massa muscolare. Dual Protein è il sostegno di cui si necessita per raggiungere la quota proteica necessaria. Questo prodotto contiene due fonti di proteine del siero del latte: isolate e idrolizzate. Grazie alla sua alta digeribilità può essere usato in qualsiasi momento della giornata, senza causare fenomeni di pesantezza tipici dei prodotti a base di proteine.

Il fisico ha bisogno di sostegno per mantenere alto il livello della prestazione, ma è necessario fornire anche il giusto supporto alle ossa. Master Race è un integratori pensato per chi pratica attività sportiva di endurance dove sono previste sollecitazioni articolari importanti. E’ utile peri prevenire e migliorare la salute di articolazioni e ossa. Si tratta di un integratore in stick liquido da bere con 3 funzioni specifiche: benessere delle articolazioni, condroprotezione e antiossidante. 

E’ importante anche reintrodurre le riserve di ferro, che durante le attività di endurance tendono ad abbassarsi. Ogni compressa di Iron Race contiene 30 milligrammi di ferro Sucrosomiale, la cui formulazione permette di migliorare l’assorbimento e la tollerabilità di questo minerale.

Cetilar Nutrition

Cosa dobbiamo sapere sulle barrette? Risponde EthicSport

23.03.2023
6 min
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Quando si argomenta dell’integrazione le domande sono tante e le risposte non sono univoche. Entriamo nella categoria delle barrette e lo facciamo grazie ad EthicSport.

Abbiamo posto alcuni quesiti al dottor Franco Donati, per sapere come vengono fatte le barrette, quali criteri vengono utilizzati per le loro formule e cosa il consumatore deve sapere.

Le barrette sono una presenza fissa nelle tasche dei corridori
Le barrette sono una presenza fissa nelle tasche dei corridori
Come nascono le barrette?

Per fare una nuova barretta si può procedere seguendo sostanzialmente due strade. La prima consiste nel partire da ciò che già esiste e gli si cambia il “vestito”, la seconda si riferisce allo sviluppo di qualcosa di nuovo. Di sicuro la seconda via è quella più lunga, ma che soddisfa meglio il progetto e le esigenze del brand. In EthicSport è nostra abitudine utilizzare la seconda opzione. Decidiamo a cosa deve servire la barretta e immaginiamo che debba contenere una certa quantità di ingredienti attivi.

In che modo?

Definiamo la texture, ovvero la consistenza. Poniamo le limitazioni su ingredienti che non devono essere presenti: conservanti, additivi strani, eccetera. Definiamo peso, valore energetico e quantità dei macronutrienti come proteine, carboidrati e grassi. Viene definita anche la tipologia dei macronutrienti: quali proteine, carboidrati e la natura dei grassi. Con un po’ di esperienza si riesce ad orientare il tecnologo alimentare verso ciò che si vuole ottenere. Poi si mettono le mani in pasta, come si usa dire, nel senso che si procede con gli impasti fino a che non si raggiunge il risultato desiderato.

Diversa consistenza, diversi ingredienti: ogni barretta ha una sua destinazione d’uso (foto EthicSport)
Diversa consistenza, diversi ingredienti: ogni barretta ha una sua destinazione d’uso (foto EthicSport)
Esistono dei prototipi nella categoria delle barrette?

Sì, esistono. Molte aziende si semplificano la vita e accedono ai prototipi già pronti. All’estero, dove si fanno grandi volumi di produzione, si lavora spesso su quello che già esiste. Le aziende più serie o fortemente orientate allo sport come noi, lavorano però seguendo la strada dello sviluppo di nuovi prodotti. Partendo da una qualità del prodotto elevata in tutti i suoi elementi, il focus è sempre: a cosa serve e a chi è destinata la barretta. Sulla base di questo costruiamo una formula, poi un impasto idoneo.

C’è un banco di prova, un eventuale periodo di test per questa categoria di prodotti?

Si fanno prove di stabilità. Questo significa che gli impasti vengono tenuti in osservazione per mesi per vedere come si comportano. Oramai però c’è esperienza e sappiamo prevedere le reazioni delle varie miscele. In fatto di prove sul campo, ovvero test su atleti, ci affidiamo ad un gruppo selezionato di persone con esperienza che testano il prodotto e ci danno feedback puntuali. Le persone senza esperienza si affidano solo al gusto e non sanno spacchettare i vari parametri che ci servono per capire dove e come migliorare. Questa fase di testing è contestuale al periodo di osservazione.

Anche il gusto è un fattore che non passa più in secondo piano (foto EthicSport)
Anche il gusto è un fattore che non passa più in secondo piano (foto EthicSport)
Avete mai cambiato la composizione di una barretta grazie ai feedback ricevuti?

E’ accaduto di aver cambiato completamente strada perché l’impasto non era sufficientemente stabile nel tempo. Inoltre, come tutti i prodotti alimentari, anche le barrette hanno una vita media e sono legate alle evoluzioni del mercato. Pertanto, periodicamente si rinnova il parco barrette per fare spazio a nuove texture o per introdurre nuovi ingredienti attivi.

Quando leggiamo gli ingredienti della confezione di una berretta a cosa bisogna prestare attenzione?

Dipende da cosa si cerca di capire, non c’è una risposta valida per tutti. Ad esempio. Se voglio capire qualcosa di più sul contenuto di proteine, dovrò guardare la tabella nutrizionale e capire quante proteine ci sono per 100 grammi di prodotto o per barretta. Se leggo gli ingredienti, posso invece capire quale sia la fonte delle proteine: latte, soia e/ouovo, grano, oppure riso e così via. Quando leggo in tabella il contenuto energetico totale, se volessi approfondire, analizzando il contenuto dei vari macronutrienti potrei comprendere come è ripartito il contributo energetico derivante da carboidrati, grassi e proteine.

Gli ingredienti sulla confezione, come una carta d’identità
Gli ingredienti sulla confezione, come una carta d’identità
Cos’altro?

Sempre la tabella nutrizionale mi dà informazioni sul contenuto di fibre, di grassi e grassi saturi, di carboidrati semplici e complessi. Inoltre, leggendo con attenzione la lista degli ingredienti, si può comprendere se ci sono particolari additivi.

Come li riconosciamo?

Spesso indicati con il termine “Exxx” e un numero che è compreso da 100 e 999. Edulcoranti e coloranti, conservanti e antiossidanti, acidificanti e antiagglomeranti, ma anche emulsionanti, esaltatori di sapidità, agenti gelificanti, agenti umidificanti, così come gli stabilizzanti e gli addensanti. Maggiore è il numero di additivi e più il prodotto è complesso, fattore che influisce anche sulla digestione.

Gli ingredienti fanno la differenza anche in fatto di assunzione
Gli ingredienti fanno la differenza anche in fatto di assunzione
Come facciamo a capire quali sono buoni e quali cattivi?

Non ci sono additivi buoni e cattivi, sono tutti strumenti che si usano per ottenere certi risultati. Alcuni di questi si potrebbero facilmente evitare. I coloranti e i conservanti ad esempio, ma anche gli esaltatori di sapidità. Altri invece non è semplice eliminarli o in alcuni casi non è consigliato, per avere un prodotto che conserva bene le sue caratteristiche nel tempo.

Chi decide se toglierli o tenerli? E in base a cosa?

In Italia in particolare l’utilizzo di questi additivi è molto regolamentato e sottoposto a continue e attente revisioni delle sostanze utilizzate. Ciò non ci garantisce assoluta sicurezza, ma evidenzia come molti timori siano infondati. In ogni caso, la maggior parte di questi additivi vengono usati per produrre alimenti fortemente manipolati e trasformati ed è bene cercare di limitarne il consumo.

La consistenza è un fattore molto considerato
La consistenza è un fattore molto considerato
Nel corso degli anni sono cambiate le formule e gli ingredienti delle barrette?

Le barrette energetiche per sportivi sono diventate sempre più performanti. Si cerca di renderle veloci da digerire, con carboidrati di diversa natura per avere una ripartizione modulata dell’energia. La texture rimane stabile in diverse condizioni climatiche. La masticabilità è sempre migliorata. Anche le barrette proteiche hanno avuto forti evoluzioni.

Di che tipo?

Si è passati da barrette mono-strato a barrette a strato multiplo, doppio e triplo. Sono stati ridotti gli zuccheri e contengono tante proteine di buona qualità. Nonostante queste variazioni, le barrette sono diventate sempre più gradevoli, croccanti, appetitose e stabili nel tempo. Anche se parliamo di semplici barrette, la ricerca EthicSport non si ferma mai e individua soluzioni sempre più all’avanguardia.

Tanti carboidrati e non si sciolgono: Rivi e le barrette Dinamo

06.07.2022
3 min
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Samuele Rivi è uno dei tester dei prodotti Dinamo alla Eolo-Kometa e in quanto tale continua a usarli con un occhio a parte, per offrire i necessari feedback nella messa a punto.

«Utilizziamo tanto le barrette naturali – conferma dopo aver fatto mente locale – soprattutto quelle di cacao e datteri e quelle albicocca e uvetta. Sia a casa per allenarci, sia in corsa. In questi ultimi tempi abbiamo provato anche altri prodotti per offrire i nostri report».

Un’altra consistenza

Il corridore trentino, che dopo i campionati italiani si è fermato per recuperare un po’ di forze, accetta di parlare di queste barrette totalmente naturali, come ha raccontato Luca Spada, titolare assieme a sua moglie Tiziana Ardo del marchio Dinamo.

«Se parliamo di barrette – dice Rivi – cambia proprio il prodotto di base. Una volta ricordo che andavano forte quelle all’albicocca, che però sono sparite dal mercato. Ora invece si punta su barrette più proteiche e… cioccolatose. A differenza di queste, le barrette Dinamo sono gustose e anche di qualità. Non c’è rischio che si sciolgano in tasca e questo in una stagione calda come adesso fa la differenza. Hanno una buona quantità di carboidrati, un fattore che ultimamente si guarda molto più di quanto accadesse un tempo. Si considerano ormai tutti i parametri introdotti dalla Jumbo Visma e un’alimentazione che dia fino a 110 grammi di carboidrati l’ora è considerata soddisfacente. Io non ho mai avuto problemi».

Al Giro d’Italia, Rivi fra gli animatori delle prime fughe in Ungheria
Al Giro d’Italia, Rivi fra gli animatori delle prime fughe in Ungheria

Un catalogo su misura

Le barrette Dinamo sono completamente artigianali e senza conservanti, emulsionanti né zuccheri aggiunti. Sono adatte anche a diete vegane e prive di lattosio. Ce ne sono di due tipi. Una con fave di cacao e datteri, l’altra a base di albicocca e uvetta. Le prime sono dei super-food, le altre sono più ricche di potassio, ma con meno potere antiossidante.

«Queste barrette – prosegue Rivi – strizzano totalmente l’occhio all’ambiente e non contengono conservanti. Si masticano bene e sono gustose. Quella con datteri e cacao è buona e richiama il gusto della cioccolata. Il catalogo Dinamo è certamente qualcosa di particolare nel mondo del ciclismo. Abbiamo a disposizione tutto, per cui ognuno di noi in base alle sue esigenze e alla sua storia attinge per quello di cui ha bisogno. So che sulla base delle nostre indicazioni, è anche possibile realizzare dei prodotti su misura e questa forse è la parte più interessante assieme all’uso di ingredienti 100 per cento naturali».

Barrette, mandorle e benessere: Dinamo sostiene lo sforzo

24.06.2022
5 min
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Dopo aver parlato dei prodotti da assumere prima dello sforzo, proseguiamo la serie di approfondimenti su Dinamo, affrontando con due articoli, gli integratori (prima le barrette e poi i gel) da consumare durante l’attività. A spiegarcene le proprietà e il corretto utilizzo è sempre il dottor Alessandro Bonetti, nutrizionista del team Eolo-Kometa.

L’offerta solida di Dinamo per la gara e l’allenamento consta di due barrette e le mandorle
L’offerta solida di Dinamo per la gara e l’allenamento consta di due barrette e le mandorle

Mangiare è importante

Mangiare durante l’attività fisica è fondamentale, contrariamente a ciò che sosteneva la “vecchia scuola del ciclismo”. Innanzitutto migliora la performance e poi garantisce un recupero più rapido, prevenendo gli stati di crisi e l’accumulo di tossine varie.

«Ogni corridore del team Eolo-Kometa – spiega Bonetti – ha un suo schema alimentare e di integrazione, diverso a seconda della gara, del periodo e della sua condizione. Questi fattori influenzano la quantità di carboidrati consumati per ora dall’atleta, specialmente nel ciclismo, in cui l’intensità varia molto da tappa a tappa. Per cui può essere necessario integrare da 35 fino a 120 grammi di carboidrati all’ora».

Barrette, 100% naturali

Facili e pratiche da portare con sé, ma spesso ricche di ingredienti complessi, che hanno subìto diversi trattamenti perdendo il loro sapore naturale, le barrette sono quella cosa a cui un atleta non può proprio rinunciare. Dinamo dice NO alla chimica di laboratorio e offre delle barrette completamente artigianali, senza conservanti, emulsionanti né zuccheri aggiunti. Adatte anche a diete vegane e prive di lattosio.

«In una delle barrette – prosegue Bonetti – abbiamo scelto di usare le fave di cacao insieme ai datteri. Abbiamo ottenuto un integratore con tutti gli zuccheri necessari, sia semplici che complessi, ma con anche potere antiossidante e stimolante. Per tutti i benefici che danno, le fave di cacao si possono considerare dei “super-food”. L’altro gusto disponibile è albicocche e uvetta, una barretta più ricca di potassio, ma con meno potere antiossidante».

Fatta eccezione per i professionisti, spesso capita di allenarsi in pausa pranzo o dopo il lavoro, trascurando purtroppo la dieta. Il dottor Bonetti ha però un interessante consiglio per questi casi

«Circa un’ora e mezza prima di iniziare l’allenamento – dice – potremmo mangiare un pezzetto di Parmigiano con un frutto, evitando così di consumare solamente zuccheri. In alternativa una barretta Dinamo, quarantacinque minuti prima circa».

La barretta è morbida, resiste bene alle temperature elevate ed è altamente palatabile
La barretta è morbida, resiste bene alle temperature elevate ed è altamente palatabile

Non solo barrette

Simile a una barretta, Mandorle e Masala, è composta da mandorle intere del Piemonte, rivestite con spezie. La sua naturalezza è garanzia di benessere e buona digestione, utile come supporto nelle prove di ultra-endurance e non solo.

«Mandorle e Masala – confessa Bonetti – è il mio snack preferito. E’ uno spuntino quotidiano ideale, da inserire nella dieta anche per chi deve controllare il colesterolo. Grazie alle proteine facilmente assimilabili e ai grassi contenuti naturalmente nelle mandorle, questo integratore è stato pensato per attività prolungate a media-bassa intensità. Il mix di spezie indiano (masala) lavora in sinergia come antiossidante, vasodilatatore, stimolante, tonificante e digestivo».

L’unguento lenitivo

Infine nella gamma di prodotti Dinamo per lo sport, troviamo un unguento lenitivo con proprietà balsamiche, il Nardura Balsamo Cedro, che si presta ad un utilizzo piuttosto vario.

«Nardura Balsamo Cedro – sottolinea subito – non è commestibile. Si deve spalmare in prossimità della gola, sul petto o sotti i piedi, in quanto favorisce la microcircolazione, la respirazione e attenua i dolori. Nella linea di integratori per il benessere di Dinamo, esiste anche sotto forma di crema. In questo caso se ne assume un cucchiaino per contrastare i malanni di stagione o se ci apprestiamo ad uno sforzo particolarmente intenso, come potrebbe essere quello di una cronometro».

Per scoprire tutti gli integratori della linea Dinamo “Durante”, vi invitiamo a leggere il prossimo articolo, in cui lo stesso Alessandro Bonetti rivelerà anche uno schema di integrazione ideale, da seguire per ottimizzare la propria performance e la propria salute, continuando a sfidare se stessi.

Volchem, il giusto supporto durante l’attività sportiva

26.01.2022
3 min
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L’alimentazione è uno dei punti cardine nella ricerca della prestazione in bicicletta. Va curata nei minimi dettagli di tutte le sue fasi: pre, durante e dopo l’allenamento. Volchem viene in soccorso dei ciclisti con la sua gamma di barrette ed integratori che aiutano a massimizzare ogni singola pedalata. La linea di barrette Promeal sono ideali per chi pratica sforzi aerobici, di potenza o una dieta per il controllo del peso. Prodotte interamente da Volchem con gli ingredienti naturali più puri, senza grassi di origine animale e conservanti, adatte anche per chi è intollerante al glutine.

Volchem barretta Promeal Energy Crunch
Volchem barretta Promeal Energy Crunch

Promeal Energy Crunch

Barretta ad alto contenuto di carboidrati glicemici complessi, indicata per l’attività fisica intensa. Aiuta il normale metabolismo energetico grazie ai polimeri del glucosio contenuti all’interno, insieme alle vitamine: B1, B2, B6, C e Niacina. La Promeal Energy Crunch riduce la sensazione di stanchezza ed affaticamento. La modalità d’uso consigliata è la seguente: una barretta prima dell’attività fisica, almeno un’ora prima. Durante l’attività fisica è consigliato assumere una barretta ogni ora, per un massimo di quattro al giorno.

I gusti disponibili sono: cacao, miele e yogurt. La confezione è da 30 barrette, ognuna dal peso di 40 grammi.

Volchem barretta Promeal Energetica con pasta di mandorle
Volchem barretta Promeal Energetica con pasta di mandorle

Promeal Energetica

Barretta altamente digeribile a base di pasta di mandorle con maltodestrine di mais e senza glutine. Arricchita da vitamine e minerale, utile nelle attività endurance quando si consumano energie in maniera molto rapida. Aiuta a ripristinare le riserve di glicogeno che tendono ad esaurirsi velocemente durante sforzi di medio-lunga durata.

Può essere consumata sia prima che durante lo sforzo fisico, il consumo giornaliero consigliato varia tra 1 e 4 barrette a seconda del tipo di attività svolta e del fabbisogno energetico. La confezione è di 25 barrette da 40 grammi.

Barretta Volchem Promeal Energy Fruit, contiene il 70% di frutta e tutte le vitamine necessarie all’attività fisica
Barretta Volchem Promeal Energy Fruit, contiene il 70% di frutta

Promeal Energy Fruit

Sono barrette ricche di frutta, fino al 70% senza zuccheri aggiunti. Sono contenute tutte le vitamine necessarie all’attività fisica: A, E, K, D, B1, B2, B3, B5, B6, B9, B12, H e C. Tutte volte a massimizzare il metabolismo energetico ottimale, riduzione di fatica e stanchezza con benefici anche per ossa e articolazioni

Gusti molteplici e variegati: frutta disidratata (mele, albicocche, uvetta e fichi), frutta secca (nocciole, arachidi, mandorle e pistacchi) ed un mix di questi due gusti.

Utilizzo consigliato: dalle 2 alle 4 barrette al giorno a seconda del fabbisogno giornaliero. Confezione da 25 barrette dal peso di 38 grammi.

Questa è la barretta Promeal Zone 40-30-30
Questa è la barretta Promeal Zone 40-30-30

Promeal Zone

E’ una barretta proteica bilanciata secondo la ripartizione: 40% di carboidrati, 30% di proteine e 30% grassi. Ingredienti naturali che massimizzano l’apporto di energia, tonificando allo stesso tempo la massa magra. Contiene: proteine del latte, trigliceridi, vitamine e sali minerali. Inoltre, contiene creatina monoidrato, un potente energy-shuttle adatto per sforzi brevi ed intensi. Adatta anche per gli intolleranti al glutine, tranne nei gusti cereali e cereali-cacao. Due tipologie di confezioni: 24 barrette da 50 grammi o 36 barrette da 26 grammi. Utilizzo consigliato 1-2 barrette da 50 grammi oppure 1-4 barrette da 26.

Volchem

Barrette: impariamo a leggere l’etichetta

24.12.2021
5 min
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Le barrette sono prima di tutto una comodità, perché le abbiamo pronte all’uso, ci sostengono nella nostra attività e con il passare degli anni hanno raggiunto dei livelli di gusto ottimali. Tutti i ciclisti hanno mangiato una barretta, di qualsivoglia natura, almeno una volta durante l’uscita in bici. Però le barrette sono un alimento: un aspetto da non tralasciare, un prodotto che nel corso degli anni è aumentato di qualità e specificità. Approfondiamo l’argomento con il dottor Enrico Baggio.

Barrette e supplementi per l’attività sportiva, non deve essere “solo” una questione di comodità
Barrette e supplementi per l’attività sportiva, non deve essere “solo” una questione di comodità

Panino o barrette?

La popolazione sportiva si trova spesso divisa in due fronti: da un lato i sostenitori degli alimenti sportivi, dall’altro quelli legati alla tradizione: ”un panino con la marmellata risulta insostituibile”. Entrambi hanno ragione, ma le barrette ad uso sportivo sono le più indicate, quelle di buona/ottima qualità. Buona e ottima qualità, significa che si deve porre attenzione ad alcuni fattori, come ad esempio l’etichetta. Quello che troviamo scritto sul retro ci aiuta a discriminare un prodotto adeguato da uno meno utile per la nostra pratica sportiva.

Non lasciamoci ingannare

I nomi commerciali che riempiono gli scaffali di barrette, biscotti e snacks per sportivi sono numerosi, lasciando spesso il consumatore disorientato. In tutto ciò la prima regola è non farsi ingannare dalle etichette con immagini di atleti prestanti o dipinte con colori accesi. La scelta della barretta corretta può fare la differenza tra una prestazione ottimale e una mediocre. Ecco, quindi, una breve guida in tre step, per dirigere la scelta verso le nostre effettive esigenze.

Davide Cimolai, rifornimento, Giro d'Italia 2020
Davide Cimolai, in un punto di rifornimento al Giro d’Italia 2020
Davide Cimolai, rifornimento, Giro d'Italia 2020
Davide Cimolai, in un punto di rifornimento al Giro d’Italia 2020

Le informazioni nutrizionali

La tabella presente sul retro di tutte le barrette è la chiave di volta della prestazione sportiva e naturalmente, “la targa qualitativa” dello stesso prodotto. In questo schema, leggere le calorie riportate per singolo pezzo non è utile. Il ciclista deve prendere come riferimento i quantitativi dei singoli nutrienti, che vanno scelti in base al timing di assunzione.

  • Proteine: prima e dopo l’allenamento la barretta non ne deve contenere più di 5g. Al termine, ne deve apportare almeno 15g.
  • Grassi: similmente alle proteine, non devono superare i 5g-10g per pezzo prima e durante l’uscita in bici. Al termine, la quantità può essere maggiore ma senza superare i 15g. Queste barrette sono pur sempre alimenti processati contenenti una buona percentuale di grassi saturi.
  • Carboidrati: la quota minima per barretta è di 25g, che può arrivare oltre i 30g durante pedalate lunghe e intense e nelle gare. Se è previsto un secondo allenamento nell’arco della stessa giornata, questi valori vanno mantenuti anche per lo snack al termine della prima attività. Al contrario, una quota di 10g-20g per pezzo è sufficiente alla conclusione dell’esercizio.
  • Fibre: un’ottima barretta da usare prima e durante l’allenamento, ne deve contenere il meno possibile, per evitare l’insorgenza di disturbi intestinali.
Per molti è un dettaglio secondario, eppure la lettura degli ingredienti di un prodotto confezionato dovrebbe essere un aspetto primario
La lettura degli ingredienti di un prodotto confezionato dovrebbe essere un aspetto primario

La lista degli ingredienti

Il secondo step nella scelta della barretta giusta si compie con la lettura della lista ingredienti. La regola generale (valida per tutti gli alimenti) è che più corta è questa lista, meglio è! Tutti gli ingredienti sono elencati in ordine decrescente, da quello presente in maggior quantità a quello presente in tracce.

  • Proteine. Quelle del siero di latte sono assorbite più velocemente e quindi utili subito al termine dell’attività. Proteine dell’uovo, della caseina o da fonti vegetali (soia) hanno un assorbimento più lento, e sono utili lontano dagli allenamenti.
  • Carboidrati. Si deve porre l’attenzione allo specifico tipo di zucchero presente. Per un’attività di endurance, come il ciclismo, si devono preferire barrette contenenti un mix di carboidrati differenti, in particolare glucosio (presente nei cereali) e fruttosio (quest’ultimo presente nella frutta).
  • Frutta secca. Sebbene aumenti la percentuale di grassi buoni, l’utilizzo di queste barrette è da preferire al termine degli allenamenti o come spuntino nell’arco della giornata.
  • Aiuti ergogenici e aminoacidi. Nelle barrette più tecniche possono essere presenti BCAA e caffeina. I primi sono utili durante l’esercizio per sostenere il muscolo come al termine per ottimizzarne il recupero. La caffeina invece, (e altre sostanze simili come il matè e il guaranà) serve per aumentare tono e concentrazione, garantendo più spinta nella pedalata. Attenzione alla sensibilità verso il principio attivo.
  • Additivi, emulsionanti e conservanti. A volte sono preceduti dalla sigla indicata con la lettera E seguita da un numero a tre cifre (E220, E200, ecc..). Talvolta sono indicati per nome o inseriti dei similari naturali (lecitina di soia, anidride solforosa, sorbati, ecc…). In entrambi i casi si deve porre attenzione. Queste sostanze, durante l’esercizio intenso possono essere mal sopportate dal nostro intestino creando sensibilità alimentari temporanee, alterando la composizione della flora batterica (utile a sostenere i sistemi energetici) e favorendo disturbi intestinali.
E poi ci sono da considerare le eventuali intolleranze
E poi ci sono da considerare le eventuali intolleranze

Luogo di produzione

Quest’ultimo è spesso ignorato ma altrettanto importante quanto i punti precedenti. La regolamentazione in fatto a produzione di integratori sportivi varia da paese a paese. Non si può negare che all’esterno dell’Italia, le prassi di buona produzione (GMP) non sono sempre rispettate (si mantengono bassi i costi). La bassa qualità produttiva e dei controlli, insieme alla dubbia provenienza di alcuni ingredienti, favorisce la contaminazione dei prodotti (in buona o cattiva fede) con sostanze bandite dai maggiori regolamenti sportivi (la WADA ne porta l’esempio). Non è solo una questione di doping, perché è da considerare anche l’insorgenza di problemi di salute sul lungo termine. Scegliere una barretta i cui metodi di produzione sono certificati è un diritto e un dovere dello sportivo per tutelare la sua salute e mantenere una prestazione qualitativamente elevata, parallela ad una buona salute.

Inoltre l’assunzione corretta, in base alla tipologia di sforzo, può influenzare la prestazione
Inoltre l’assunzione corretta, in base alla tipologia di sforzo, può influenzare la prestazione

In conclusione

Leggendo al meglio l’etichetta, si evince quindi che la barretta migliore si può trovare sia nel negozio per sportivi che tra gli scaffali del supermarket. Il consiglio è di non giudicare un prodotto dal nome e dalle immagini proposte ma di sceglierlo solo dopo aver letto con attenzione le informazioni sul retro. Fatto ciò, è possibile identificare la barretta in base al proprio gusto personale: essa deve sempre essere gradita al palato per non favorire l’insorgenza della fatica indotta dal gusto, che conduce ad un rapido decremento della performance.

borracce

Più proteine in gara: vero o falso?

14.10.2020
3 min
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Durante le prime tappe del Giro d’Italia, abbiamo notato che molti corridori cercavano barrette proteiche a vantaggio di quelle a base di carboidrati. E soprattutto si vedono sempr meno i cari vecchi “paninetti”. Una casualità o c’è del fondamento?

Per saperne di più abbiamo chiesto a Laura Martinelli, nutrizionista della Bahrain McLaren. La dietista con una specializzazione in nutrizione sportiva presso l’università di Leeds, ci ha subito chiarito le idee.

Pello Bilbao
Pello Bilbao, capitano della Bahrain McLaren segue le dritte di Laura Martinelli
Pello Bilbao
Bilbao (Bahrain McLaren) è seguito da Laura Martinelli
Laura, aumenta davvero l’utilizzo delle barrette proteiche?

Quando si parla di nutrizione generalizzare è sempre difficile. Ci sta che ci sia una piccola parte legata al gusto del corridore, ma non credo sia così. In gara si hanno due obiettivi: reintegrare i liquidi e mantenere alto il livello di carboidrati. E questo si ottiene consumando barrette glucidiche, rice cake, che apportano appunto dei carboidrati.

Quindi è vero che si vedono meno paninetti nelle tasche?

In parte è vero. La nuova generazione preferisce utilizzare prodotti confezionati. I corridori più esperti invece preferiscono tartine e tortine di riso. Ma per entrambi dominano i carboidrati. Almeno in corsa.

In allenamento è diverso?

Può essere diverso. Puoi decidere che per stimolare ulteriormente l’organismo e lavorare senza zuccheri soprattutto sul finire dell’allenamento l’atleta utilizzi più barrette proteiche che a base di carboidrati. SI vuole cercare uno stress ulteriore. In tal caso parte anche “scarico”, a colazione il corridore assume più proteine che zuccheri e nella borraccia mette proteine in polvere anziché le maltodestrine. Ma in corsa in cui l’obiettivo è la performance i carboidrati sono imprescindibili.

Voi in Bahrain come vi organizzate sotto questo punto di vista?

Io e l’altro nutrizionista Nicola Moschetti abbiamo ideato una sorta di ricettario per la gara, che comprende barrette e rice cake studiato per pezzo per pezzo e ognuno ha 20 grammi di carboidrati, mentre lipidi e proteine sono molto più bassi.

rice cake
Le rice cake preparate per i corridori della Bahrain McLaren
Le rice cake della Bahrain McLaren
Date molta importanza a queste tortine di riso, perché?

Perché si mandano giù facilmente e danno la giusta energia. Rispetto ai paninetti l’amido è già cotto e quindi si digerisce meglio. Oggi c’è la tendenza, più o meno giustificata, di evitare il glutine. E il panino ne ha di più. Noi in Bahrain tendiamo ad utilizzare pane fresco, ma non è sempre possibile durante un Giro. Anche se lo congeli dopo un po’ non è più la stessa cosa.

Preparate voi le rise cake?

Ci pensa il massaggiatore che fa l’hotel. Il pomeriggio prima della tappa nel camion cucina prepara il riso. La base è quella di un risotto. E poi a seconda delle preferenze dei corridori lo “condisce” con frutta, cioccolato, limone, cocco… E credetemi in 21 tappe i corridori amano cambiare gusto.

Quindi non è vero che le barrette proteiche in corsa sono la tendenza?

Per me no. Può starci che uno scalatore in una tappa facile in cui sa che consumerà meno energie del previsto voglia assumere un po’ di proteine in più e limare qualche grammo in vista delle tappe più dure. Ma non lo fa per questioni di performance.