ANDERMATT (Svizzera) – Ecco la nuova BMC Teammachine SLR01, ovvero la quarta generazione della bici che ha dettato i moderni canoni di design. Cosa è cambiato, a parte una riduzione del peso che ha dell’incredibile?
A parità di taglia è stata alleggerita di 220 grammi (16%), pur sfruttando la medesima rigidità della versione precedente ed è più stabile, soprattutto in discesa. Considerando l’impatto visivo nella sua totalità, non così diverso rispetto alla “vecchia”, mostra invece delle importanti diversità nelle forme dei tubi. Volumi e disegni non si riferiscono al solo aspetto estetico, ma hanno una funzione tecnica ben precisa.
Teammachine SLR01, obiettivo leggerezza
La famiglia è quella della Teammachine, un’icona per molti e per la stessa azienda Svizzera che si è resa celebre (anche) grazie a questa piattaforma. La nuova SLR01 però si distacca parecchio della Teammachine R lanciata nel 2023, la bici utilizzata dal Team Tudor nelle ultime due stagioni.
La nuova SLR01 non è una bici aero nel senso stretto del termine, anche se proprio l’aerodinamica non è stata dimenticata. I dati parlano di una vicinanza “quasi” inaspettata, ma una volta su strada è più confortevole e meno aggressiva.
Cosa significa il 16% su una bici?
Dalla sorella Teammachine R mutua le geometrie, le sedi dei cuscinetti della scatola del movimento centrale (si è deciso di mantenere il press-fit) che offre una combinazione ottimale tra rigidità, aerodinamica e sicurezza. Le rinnovate tecnologie di lavorazione del carbonio hanno permesso di migliorare questo comparto. Cosa significa risparmiare il 16% in una bici che era già leggera (considerando che la nuova versione arriva a 700 grammi, telaio nella taglia 54 e con la verniciatura applicata)? E come ci sono riusciti in BMC? Sarebbe come togliere il tubo obliquo, due foderi del retrotreno (uno obliquo e uno orizzontale), ¾ dello stelo della forcella.
E’ stato utilizzato il medesimo carbonio, ma con pose diverse delle pelli. Il grande cambiamento riguarda il modo in cui la fibra viene compattata. Sono stati dismessi i mandrini in lattice e vengono usati quelli in PP. L’interno dei profilati resta più omogeneo, si può limare qualcosa sugli spessori, aumentando al tempo stesso il rapporto rigidità/peso. Nella cura dimagrante al quale la nuova SLR01 è stata sottoposta sono complici anche le nuove grafiche.
Uno sviluppo lungo tre anni
Stefam Christ, per noi un riferimento e responsabile della ricerca e sviluppo BMC, argomenta. La nuova Teammachine SLR01 vede la luce dopo tre anni di sviluppo, un tempo leggermente più lungo rispetto agli standard attuali.
«Di questi 36 mesi – ci racconta Christ – ben 6 sono stati impiegati per valutare la bontà dei nuovi modelli di software che ci hanno permesso di usare una nuova tecnica di applicazione della fibra composita. Pur non avendo cambiato molto nella scelta delle materie prime, le prestazioni della bici risultano stravolte. La nuova Teammachine è molto più leggera, stabile, veloce e per velocità non mi riferisco esclusivamente all’efficienza aerodinamica, dove la versione R è un riferimento».
L’avantreno è tutto diverso e parte da un tubo sterzo più sfinato, ma capace di dare maggiore stabilità. Non in ultima la rigidità, che è le medesima della R. «Quest’ultima – conclude Christ – è funzionale ad una bici super leggera che mostra valori del comparto frontale del tutto paragonabili ad alcune aero bike che troviamo sul mercato e per noi è un punto chiave, tenendo ben presente che la variabile più grande resta l’atleta ed il suo bike setting. La nuova SLR01, pur non essendo una bici aerodinamica si dimostra particolarmente veloce».
Alcune particolarità della nuova BMC
E’ compatibile con pneumatici fino a 32 millimetri di sezione, misura rilevata e certificata ISO, con il rispetto dei 4 millimetri di spazio per lato. Il trail anteriore è di 63 millimetri ed in base alle taglie sono previsti due rake della forcella: 47 e 51 millimetri. Il manubrio in dotazione è il full carbon integrato, il medesimo previsto per la Roadmachine, ma è possibile montare anche il più stretto che troviamo sulla Teammachine R.
Rispetto al passato è stato ridisegnato completamente il reggisella e tutto il clamp interno per la sua chiusura. E’ simile a quello montato sulla R, ma i due non sono compatibili. Il seat-post è anche il naturale alloggio per la batteria Di2 Shimano. Non è previsto il forcellino posteriore UDH, anche se quello in dotazione supporta a pieno le trasmissioni Sram. Sempre in merito al reggisella, sono disponibili tre arretramenti: 0, 10 e 25 millimetri, con regolazione semplificata dell’inclinazione della sella.
La gamma SLR01
La gamma Teammachine SLR01 si compone di quattro allestimenti – One, Two, Three e Four – oltre alla disponibilità del kit telaio (4.999 euro di listino).
La One (12.999 di listino) si basa sulla trasmissione Sram Red, ruote DT Swiss ARC38 ed il manubrio BMC ICS Carbon Evo (il valore alla bilancia dichiarato nella taglia 54 è di 6,6 chilogrammi).
L’allestimento Two ha il medesimo prezzo di listino della One e la stessa componentistica (uguale anche il peso dichiarato), ad eccezione della trasmissione che è Shimano Dura-Ace. Tra le due cambiano le combinazioni cromatiche.
SLR01 Three e Four si basano rispettivamente sul nuovo Sram Force e su Ultegra, portando in dote le ruote BMC CR 40 SL. Nella taglia 54 l’ago della bilancia si ferma a 7,1 chilogrammi ed il prezzo di listino (per entrambe) è di 8.499 euro. Le taglie disponibili sono sei: 47 e 51, 54 e 56, 58 e 61.