Gobik Ultralite, per le giornate da canicola

29.07.2022
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In realtà la nostra prova non si concentra solo sul pantaloncino Ultralite di Gobik, ma considera anche la maglia Carrera 2.0.

Sono due capi ultraleggeri, per il valore alla bilancia e per la ventilazione massimizzata che sono in grado di fornire in ogni momento della pedalata. Vediamo le caratteristiche principali e i nostri feedback.

Leggero e anche aerodinamico
Leggero e anche aerodinamico

La salopette…

E’ una salopette che rappresenta la massima cura per il dettaglio e la ricerca più alta nell’ambito della guerra al calore quando si va in bicicletta. Non solo, perché questo pantaloncino è anche gratificante da indossare e il suo taglio ergonomico fornisce un’immagine professionale.

Il tessuto impalpabile si adatta alle forme del corpo. Le cuciture sono minime e quelle presenti sono del tutto impercettibili. Il fondo gamba ha il taglio vivo, ma al tempo stesso al suo interno è presente una sorta di puntinatura che azzera l’effetto sigaretta del tessuto. Sempre in questa zona il tessuto è forato.

C’è una pannellatura sulla schiena che unisce le bretelle, è altamente traspirante e ha il compito di fornire un sostegno ottimale. Funge anche da seconda pelle nelle giornate bollenti, quando non viene indossato l’intimo tecnico.

La parte frontale delle bretelle riprende la densità del tessuto adottato per il pantalone ed è impercettibile, anche nella zona addominale. In questa porzione il taglio è lineare e non eccessivamente alto. Non ci sono ribattiture e cuciture, a tutto vantaggio del comfort.

Il must K12

E’ sviluppato con la collaborazione di Elastic Interface, ha una doppia densità ed è pensato per un utilizzo endurance, che si avvicina alle 8 ore di attività. E’ diviso in due parti, ma la cucitura mediana sembra essere inesistente; non si sente. Si adatta immediatamente alle forme del corpo e alla sella, anche durante il movimento.

E’ scaricato nei punti cruciali, anche verso l’anteriore e questo fattore è un vantaggio quando si ricerca la posizione più bassa sul manubrio. K12 è un fondello sagomato, con una forma allungata ed asciutta ai lati.

La maglia…

E’ una maglia costruita con una sorta di tessuto mesh, forato e dalla vestibilità aero ultra-fit. E’ molto aderente in ogni sua parte, gratificante anche per l’immagine che offre. Il concetto ultra-fit di Gobik si riferisce ad una gamma di prodotti dedicati agli agonisti e anche per questo motivo offre il meglio di se una volta indossato e in bicicletta.

Il fondo delle maniche presenta una fascia elastica compatta, che stabilizza il capo, ma non costringe il braccio, il tutto senza inserti di silicone.

La pannellatura frontale è disegnata come un nido d’ape. Non è ruvida, ha una zip lunga ed il collo ribassato, quest’ultimo con un tessuto orlato e liscio, a favore di un comfort maggiore. Il giro vita ha un tessuto con una trama più fitta e un orlo che gira lungo tutto il perimetro della shirt. L’obiettivo è anche quello di fornire un sostegno ottimale e di non “sfarfallare”, rimanendo sempre perfettamente aderente al busto.

Le tasche posteriori sono tre, profonde e comode, adatte ad essere riempite per le lunghe uscite. Quella centrale ha una forma classica, mentre le due laterali sono leggermente ribassate, soluzione che permette un accesso facilitato alla mano.

Nonostante la grande capacità non si abbassano e non cedono, grazie anche un tessuto posteriore che sostiene in modo importante.

Le nostre sensazioni

Indossare due capi di questa caratura è gratificante, lo è per l’impatto estetico che offrono, lo è per le performances di ventilazione e comfort, anche dopo tante ore di sella e con un caldo atroce. La salopette Gobik Ultralite ti fa sentire sempre a posto ed in ordine, tanto lungo le cosce e sul torace, tanto nella zona dell’imbottitura.

Quest’ultima offre dei vantaggi che vanno oltre la soggettività e non ha bisogno di un paio di uscite per “prendere le forme”, perché va bene da subito. Anche il rapporto tra la qualità ed il prezzo di listino è buono: 160 euro non sono pochi, intendiamoci, ma è pur vero che in una categoria di altissima fascia, troviamo delle salopette decisamente più costose che in fatto di tecnica non raggiungono il livello della Gobik Ultralite.

La stessa considerazione si può fare per la maglia Carrera 2.0, tanto semplice da vedere, capace di soddisfare i più esigenti e i macinatori di chilometri. E’ una shirt da atleta che deve essere valutata durante la pedalata, una volta che si è in bici e si pedala.

A prescindere dalla posizione che si assume, la maglia è sempre perfettamente aderente e non sbarra l’accesso all’aria. Anche per questo è confortevole e si asciuga in un attimo, magari dopo una lunga scalata. Ha un prezzo di listino di 85 euro e li vale tutti. Anche in questo caso, come sottolineato per la salopette Utralite, abbiamo un capo molto tecnico, di altissima fascia, con un costo che è al di sotto della media della categoria.

Confronto “in casa”

La shirt CX Pro 2.0 e il pantaloncino Abosulte Revolution sono i capi che abbiamo provato (anche) in Edizione Limitata Nove Colli. Entrambi, rispetto alla Carrera 2.0 e alla salopette Ultralite, hanno una struttura importante e un tessuto con una trama più fitta, pur dimostrando una traspirabilità di alto livello.

Volendo contestualizzare i due kit Gobik in un ambiente climatico ottimale, potremmo categorizzare Ultralite e Carrera 2.0 per le giornate caldissime fin dalle prime ore del mattino, dove l’uscita lunga ha nel menù anche scalate lunghe al sole. Mentre i capi CX Pro 2.0 e Absolute Revolution K10 sono per un range di utilizzo maggiore, che comprende anche la primavera e la prima parte dell’autunno.

Le salopette, oltre al tessuto, si differenziano anche per il fondello. Il K10, in dotazione ad Absolute Revolution è meno scaricato ai lati, adatto a chi vuole sentire un contatto costante con la sella anche ai lati ed è un pezzo unico. Anche le parti più imbottite sono conformate in modo differente, in un certo senso meno indipendenti l’una dall’altra, rispetto all’imbottitura K12.

Gobik

UYN, l’abbigliamento che non ha paura del caldo

20.05.2022
6 min
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UYN Airwing, ovvero la shirt aerodinamica, leggera e adatta alle giornate più calde. UYN Racefast, la salopette che segue il movimento del corpo, si adatta alle forme e combina il tessuto knitted alla lycra, un blend unico nel suo genere. I dettagli da argomentare sono molti e ognuno di loro è strettamente legato al precedente e al successivo, per un abbigliamento tecnico che può fare la differenza quando le temperature si alzano in modo esponenziale. E poi c’è la fibra Natex sviluppata grazie ai concetti bio, più leggera del nylon e più veloce nelle fasi di asciugatura, ultra-elastica, batteriostatica e anti-odore.

La maglia, sempre aderente e stabile
La maglia, sempre aderente e stabile

Combinazione Knit e Lycra

L’impatto estetico è differente dai normali standard del mercato, ma è un segno di distinzione dei capi UYN e fa parte della performance degli stessi indumenti tecnici. La salopette Racefast, la maglia Airwing, così come l’intimo Energyon e le calze Aero hanno in comune la qualità dei tessuti, delle lavorazioni e quella sorta di impalpabilità che si traduce in un comfort di eccellenza.

Si tratta di prodotti con una grande elasticità, che si adatta perfettamente alla struttura fisica a al fisico che si muove costantemente. Questo fattore non è banale, perché in bicicletta ci si sposta in modo continuo e avere dei capi aderenti è un bel vantaggio.

Il girocollo con il profilo basso
Il girocollo con il profilo basso

La maglia Airwing

Tutto in una maglia: la frase che identifica questo capo tecnico per il ciclismo. E’ aerodinamica, ventilata e ottimizzata nella costruzione, grazie alle pannellature differenziate. Ognuna di queste ha un compito ben preciso, nelle diverse zone del corpo che rispondono in maniera differente alla sudorazione. Così è anche la trama del tessuto, sempre aderente, mai oppressiva e capace di offrire costantemente quella sensazione di benessere e comfort. Inoltre la qualità del tessuto è dimostrata anche dal fatto che non si bagna mai con il sudore, non si inumidisce anche se non si indossa l’intimo. Ha una zip lunga e unica e un girocollo dal profilo basso.

Il vantaggio principale di questa maglia UYN è la sua enorme capacità di adattarsi, insieme alla capacità di resistere agli accumuli di sudore. Sono due fattori che offrono vantaggi enormi, perché la maglia non svolazza mai e, una volta finita la salita, non dà quella sensazione di freddo e umido: è sempre asciutta.

La salopette fa la differenza

Non di rado siamo portati a identificare la qualità di una salopette valutando i feedback che ci offre il pad. Nel caso della Racefast è il pantaloncino nel suo complesso a fare la differenza. Anche in questo caso, come per la maglia, abbiamo un capo estremamente tecnico che cambia trama in continuazione. Questo gli permette di adattarsi al corpo, di seguire il movimento dei muscoli, di non spostarsi sulla coscia e di sfruttare a pieno l’imbottitura.

Nella sezione inguinale e sopra la sella il tessuto è tanto traspirante, quanto capace di offrire un buon grip, a favore di stabilità e termoregolazione. E poi ci sono le bretelle, piuttosto rigide e che bene si adattano alla posizione bassa in bicicletta. La zona addominale sostiene nel modo corretto ed è rifinita da un orlo che aumenta la qualità del prodotto, ben curato anche nel dettaglio più piccolo.

Come per la maglia, anche la salopette è quasi impalpabile e “non si sente addosso” neppure dopo diverse ore di sella con clima caldo. L’imbottitura ha degli spessori diversi, tra retro, centro, lati e anche anteriormente. Ai lati è molto scaricata, ma non si arriccia. Dietro è più spessa e invita a sfruttare la zona larga della sella. Davanti è scarica e si alza in maniera vistosa e contiene al meglio le parti delicate del corpo.

L’intimo, elastico e fresco

La maglia intima Energyon si indossa con piacere anche nella giornate calde con il sole a picco sulla testa. Ha una trama fitta, con dei fori sul petto e sotto le ascelle, con un’elasticità da primato. Non si accumula sudore e con la zip ribassata si sente l’aria che entra. Come per i capi descritti in precedenza, anche in questo caso la qualità di costruzione è eccellente, così come quella dei tessuti impiegati per il suo confezionamento.

Tutti i capi, dopo un intenso utilizzo, non hanno mai odori sgradevoli e offrono una sensazione di freschezza, questo anche grazie all’impiego del fibra organica Natex.

Calze spesse e sempre asciutte

Le calze UYN Aero hanno uno spessore non trascurabile, ma sono sviluppate per le giornate calde.

La zona del Retinacolo del piede è costruita con micro-canali 3D, che non bloccano la termoregolazione.

Il tallone ha una sorta di schermo che protegge anche il tendine d’Achille, mentre l’avampiede ha una struttura ergonomica, a tutto vantaggio della comodità e della capacità di disperdere il calore.

UYN