Look 785 Huez RS Roubaix

Come nasce una bici per la Parigi-Roubaix?

26.10.2020
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Look insieme al Team Nippo Delko One Provence hanno intrapreso, alcuni mesi fa, un percorso per scegliere il modello di bicicletta e le soluzioni tecniche migliori per affrontare l’Inferno del Nord. Purtroppo quest’anno la gara è stata annullata ma tutto il lavoro fatto da Look e dal team sarà utilizzato per la prossima edizione.

La sfida più dura

Tutto nasce da una domanda che si sono fatti in Look: «Quale è stata la gara più dura affrontata da una nostra bicicletta?». La risposta di tutti è stata la Parigi-Roubaix. Da qui nasce la sfida di supportare al meglio il Team Nippo Delko One Provence proprio sul pavé della Roubaix.
L’inizio di questo percorso è iniziato da una visita agli stabilimenti Look a Nevers, dove sono progettate, sviluppate, prototipate e assemblate tutte le biciclette del marchio francese. In questo modo i corridori hanno scoperto quanto lavoro si cela dietro i mezzi che li aiutano a vincere. Ma non è tutto, perché la visita è stata anche un’occasione per confrontarsi con i progettisti, gli ingegneri e i tecnici sui punti chiave. Sono molti i fattori chiave su cui confrontarsi, dal periodo in cui si corre ai gusti e alle caratteristiche dei singoli atleti. Tutti fattori non sempre facili da individuare e da soddisfare

Fumiyuki Beppu con il direttore sportivo Giraud in visita negli stabilimenti Look a Nevers
Fumiyuki Beppu con il ds Giraud

Due Look da usare

Durante l’anno i ragazzi del Team Nippo Delko One Provence hanno usato sia la 795 Blade RS e sia la 785 Huez RS. La sfida è stata capire quale di questi due modelli permetterà ai corridori di affrontare meglio la Roubaix. La discussione ha ruotato intorno al design delle biciclette, alla loro composizione, ai diversi tipi di fibra di carbonio utilizzati, ai processi di assemblaggio e a tutte le diverse variabili che possono intervenire il giorno della gara. Bisognava scegliere fra l’aerodinamica e rigida 795 Blade RS oppure la più dolce e manovrabile 785 Huez RS. La scelta finale è ricaduta proprio su quest’ultima, che grazie alle geometrie orientate alla salita e il tubo sterzo più lungo offre un comfort e una flessibilità maggiore sulle strade sconnesse. E’ stato un po’ come equiparare la fatica di una tappa alpina con quella che si fa nei 260 chilometri della Roubaix.

https://youtu.be/xUKdLX6Jmwk

Quali freni?

Altra scelta che si è posta di fronte ai tecnici Look e ai corridori del team è stata quale tipo di freni usare, dischi o tradizionali? I dischi forniscono indubbi vantaggi con la pioggia, mentre i caliper sono più leggeri. Visto le caratteristiche del percorso e la frequenza di condizioni meteo avverse in quelle zone, si è optato per i dischi. Con questa scelta si è delineata la bici per la Parigi-Roubaix: la 785 Huez RS Disc con ruote Corima.

La ricognizione ha evidenziato le difficili condizioni meteo con freddo e pioggia
Condizioni meteo difficili durante la ricognizione

Si va sulla strada

Dopo il primo rinvio della gara, causa Covid-19, che prevedeva il recupero a fine ottobre, il Team Nippo Delko One Provence va in ricognizione sul tracciato della gara. E non si provano solo le biciclette, ma siccome era cambiato anche il periodo di svolgimento, i corridori hanno testato anche gli indumenti più caldi. Il direttore sportivo Benjamin Giraud mette i test dell’attrezzatura in cima alla lista delle sue preoccupazioni:
«L’attrezzatura sarà ancora più importante quest’anno perché il tempo in autunno sarà peggiore rispetto ad aprile. Ci sarà più fango e il pavé sarà più scivoloso. Ecco perché è fondamentale testare tutto».

Rémy Hoffman all’opera durante la ricognizione della Parigi-Roubaix
Rémy Hoffman all’opera durante la ricognizione della Parigi-Roubaix

Dura anche per i meccanici

La ricognizione sul tracciato è anche una prova per i meccanici. “C’è sempre molta pressione durante tutto l’anno, ma ancora di più in occasione della Roubaix, per noi è una grande sfida tecnica” afferma il meccanico Rémy Hoffman. In questo caso la responsabilità sui meccanici è ancora maggiore in virtù delle scelte fatte mesi prima a Nevers. Hoffman spiega che: «La Parigi-Roubaix è molto faticosa. Ci sono molti cambiamenti, stiamo passando ai freni a disco, rivedendo le pressioni, cambiando i tubolari, e cambiando anche i telai!».

Appuntamento al 2021

Tutto era pronto per la gara, poi è arrivato l’annullamento. Mesi di lavoro e di preparazione sono stati spazzati via in un attimo. Ma per concludere questa avventura bisognerà solo aspettare qualche mese.